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08/10/24
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CANNIBAL CORPSE + DARK FUNERAL + INGESTED + STORMRULER - O2 Forum, Kentish Town, Londra, 22/04/2023
01/05/2023 (837 letture)
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Questa volta siamo di scena in quel del Regno Unito, Londra, con un cambio fortunatamente favorevole che ci ha consentito qualche disgressione in più ci rechiamo verso l’O2 forum di Kentish Town. Poco distante dal noto quartiere Camden Town, temporibus illis tempio della trasgressione musicale e non, location succursale minore dell’arena O2 di Peninsula Square, una delle migliori venue europee per quanto riguarda gli eventi e spettacoli al chiuso. Prima di entrare, consueto giro di ricognizione nei paraggi per il rifornimento di cibarie e qui la prima fortunata scoperta. Attratti da un’insegna accattivante, ci rechiamo presso la pizzeria Berberé, realtà indipendente nata a Bologna nel 2010 che serve prodotti selezionati alla fonte. Per chi transitasse in zona, in un contesto, quello inglese, di cibo mediamente mediocre, risulteranno soldi ottimamente spesi! In vista della prevedibile coda all’ingresso, non eccediamo col bere onde evitare la multa di 100 sterline se si urina per strada. Si osserva fin dai primi giunti una varietà notevole di appassionati di diversa anagrafe e abbigliamento. L’evento, ricordiamolo, era sold-out da settimane. Dopo una fila composta, in piano stile britannico, finalmente siamo dentro!
STORMRULER Band stranamente non menzionata in diversi siti ufficiali, il quartetto proviene dagli States e propone un death/black con diversi inserti di stampo melodico. Durante il sound-check il batterista si sgranchisce con mitragliate in doppia cassa che fanno ben intendere cosa di lì a poco toccherà subire ai padiglioni auricolari dei poveri astanti! Voce/chitarra, batteria Tama i quattro loschi individui inglobano tutti i classici ingredienti del genere, cascate di doppia cassa, furiosi blast beat e voce sulla falsa riga di Mille Petrozza misto Quorton ed infatti sia il sound complessivo che certe movenze a più riprese rimandano ai primi Kreator. Nel corso dello strimpellare si apprezzano intarsi rallentati con inserti melodici ed echi alla Sodom, ottimo inizio che fa presagire che non sarà affatto una serata rilassante!
INGESTED Si prosegue con una band locale di stanza a Manchester, avente la particolarità di presentarsi in sede live senza il bassista (oggi fortunatamente era in forza!). L’inizio è al fulmicotone palesando un sound estremo quanto granitico. Prima dell’inizio del secondo brano il cantante incita a ben due circle pit contemporanei; l’invito viene raccolto senza tante esitazioni scatenando il primo vero e proprio putiferio della serata. Pesantissimi, in mezzo ad uno dei numerosi circle pit che accompagneranno la loro esibizione si osserva un anziano padre che, quasi come l’orsa che protegge la prole, scorta il figlio adolescente in mezzo all’orda satanica! Complice la possanza delle sonorità ed il fatto di giocare in caso, i quattro raccolgono un ottimo consenso col pit che ribatte nota per nota ad ogni incitamento del dotato frontman. Mid tempo micidiali e folgoranti sequele di doppia cassa, spesso anticipatrici di furibondi blast beat quali elementi di una proposta furibonda, onesta e magistralmente eseguita, come si suol dire, di bene in meglio!
DARK FUNERAL Si sale di importanza con un nome ben conosciuto e consolidato nel circuito oltranzista della scena black svedese, pur con un unico membro superstite del nucleo originario, Lord Ahriman. I cinque oscuri signori del male pur vantando, a confronto di gruppi di pari anzianità, una discografia non propriamente mastodontica, hanno comunque contribuito in maniera nettissima allo sviluppo del genere imprimendo uno stile immediatamente riconoscibile. Feroci, glaciali e velocissime parti di batteria portate avanti senza soluzione di continuità (il drummer certamente non soffre d’artrite!) caratterizzano la loro performance che purtuttavia soffre, ahimé, di suoni pesantemente ovattati con chitarre a malapena udibili ed anche una batteria pessimamente equalizzata. Si salva solo la voce, compatta e perfettamente percepibile con una qualità quasi pari allo studio, ma in mezzo a cotanto caos risulta arduo addivenire ad un resoconto intellettualmente onesto. E’ un vero peccato perché la band, svolge egregiamente il proprio compito ma, ripetiamo, dovessimo esprimere un giudizio complessivo sarebbe come il vecchio e caro “nc” delle scuole superiori. Da segnalare, in apertura della sesta Nail Them to the Cross Andreas Vingbäck che sale sul palco con un crocefisso rovesciato che prima lecca e poi cosparge bellamente di saliva. In seguito, come da copione, facendo richiamo al concerto del giorno prima a Manchester sfida i presenti a mostrar maggior impeto ed infine, in chiusura di concerto, sulle note della conclusiva Where Shadows Forever Reign il cantante degli Stormruler porge a Vingbäck una bandiera col logo dei Dark Funeral che verrà fieramente sventolata fino a termine operazioni.
CANNIBAL CORPSE Alle 21:30 finalmente si arriva a ciò per cui la folla si è accalcata fin dalle prime ore. Nel novero dei gruppi più influenti nel metal estremo il nome dei Cannibal Corpse è senza dubbio alcuno in pole position. Censurati a oltranza, protagonisti della famosa scena del film Ace Ventura di Jim Carrey (loro grande ammiratore), circostanza che ne ha amplificato la fama, insieme ai Discharge e Napalm Death hanno oltremodo forgiato i dettami del metal più estremistico. Fin da prima dell’inizio la platea era massivamente animata, in particolare il pit “punzecchiava” la balconata con cori di sfottò e segnali luminosi sui cellulari capeggianti “SITTING IS SHIT”. Di tutto ricambio, riceveranno per tutta la serata ininterrotti lanci di bicchieri semi-pieni. In tal clima il tutto è risultato fortunatamente burlesco ed esilarante! Ecco quindi salire in cattedra i cinque gringos, che sanciscono fin dalle prime note che, a tutt’oggi, se si parla di metal estremo non ce n’è veramente per nessuno, sovrastando in un sol colpo quanto ascoltato fin prima. Batteria Ddrums e Mesa Boogie in ogni dove a scolpire un sound scalmanato, unico e identificabile- Più che mai per chiunque segua il genere si tratta di una realtà imprescindibile, i migliori continuatori della tradizione in premessa citata. Onde ribadire le gerarchie Corpsegrinder, che si esibisce in un headbanging perpetuo proclama “ho 52 anni e rompo ancora il culo a tutti!”. Manco a dirlo, parole sante! Si va avanti col loro riffing caratterizzante, che ha fissato alcuni tra gli standard del genere ed un pubblico totalmente elettrizzato, grondante sudore ma, pur nella foga, sempre corretto in quello che è stato un vero tripudio a usare un eufemismo. Si chiude con la gloriosa Hammer Smashed Face e visto che ci tocca la parola finale il sunto è uno ed uno solo, FUORI PARAMETRO!
CANNIBAL CORPSE SETLIST 1. Scourge of Iron 2. The Time to Kill Is Now 3. Inhumane Harvest 4. Code of the Slashers 5. Fucked With a Knife 6. The Wretched Spawn 7. Gutted 8. Kill or Become 9. I Cum Blood 10. Evisceration Plague 11. Death Walking Terror 12. Condemnation Contagion 13. Necrogenic Resurrection 14. Unleashing the Bloodthirsty 15. Devoured by Vermin 16. A Skull Full of Maggots 17. Stripped, Raped and Strangled 18. Hammer Smashed Face
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