|
19/09/24
BELPHEGOR + MALEVOLENT CREATION + MONUMENT OF MISANTHROPY + CONFESS
AUDIODROME - MONCALIERI (TO)
|
|
SFREGIO - Ben più che una band demenziale
01/03/2024 (1820 letture)
|
Poco più di un anno dopo il loro ritorno sulle scene, gli Sfregio hanno già pubblicato un nuovo disco, Malmignotta, che si scosta in parte dai soliti temi trattati, in favore di soggetti più attuali e impegnati. Il tutto senza rinunciare a una buona risata. Ne abbiamo parlato con il cantante e chitarrista Seth.
Griso: Poco più di un anno separa Fagioli e Sangria da Malmignotta. Come mai avete deciso di uscire così in fretta con il nuovo disco? Seth: Quando ci siamo rivisti in sala tutti assieme, dopo parecchi anni, è scattato subito qualcosa ed abbiamo cominciato a scrivere di botto senza mai fermarci. Fagioli e Sangria è venuto fuori all’improvviso, quando già stavamo coltivando l’idea di fare un disco più complesso come Malmignotta. Pensiamo che i brani, una volta composti, non debbano mai stare troppo lì a marcire, è meglio farli uscire subito e dare spazio a nuove idee.
Griso: Avete annunciato la reunion nel 2021. Qual è il vostro bilancio attuale? Siete soddisfatti della risposta del pubblico? Seth: Assolutamente sì, la risposta è stata eccezionale! I nostri fan sono fedelissimi e, piano piano, ci stiamo allargando. Abbiamo davanti a noi un tour per presentare questo ultimo album e non vediamo l’ora di andare a conquistare le città in cui non siamo mai stati!
Griso: Ho l'impressione che i testi di Malmignotta siamo, in alcuni casi, più sviluppati rispetto al solito. Vengono toccati temi attuali, e si ha l’impressione che, oltre che a divertire, volete fare passare un messaggio. A cosa è dovuto questo cambiamento? Seth: La sfida è proprio quella: riuscire a trattare temi per certi versi anche complessi e sensibili “alla Sfregio”, facendo ridere ma, allo stesso modo, facendo anche pensare. Adoro lo stand-up comedy, dove si scherza su argomenti sui quali è difficile scherzare e trovo che sia importante e intelligente farlo per dare uno spunto di riflessione diverso. Questo cambiamento è dovuto un po' alla crescita personale di ognuno di noi, ma anche alla voglia di sperimentare e fare qualcosa di diverso dal solito.
Griso: Questi ultimi anni, si è fatto un gran parlare di “cancel culture” e “politicamente corretto”, ed è innegabile che le sensibilità siano cambiate. Avete notato una differenza nella reazione suscitata dai vostri testi rispetto all'inizio della vostra carriera? Seth: C’è una ricerca ossessiva di “dire la cosa giusta”, di pesare le parole per non offendere nessuno. Fondamentalmente a noi non frega un cazzo di quello che pensano gli altri e di chi ci segue nemmeno. Andiamo avanti per la nostra strada, anzi, trovo che chi si offende non abbia l’intelligenza sufficiente per capire che non ci prendiamo mai troppo sul serio e che a volte una battuta, anche cattiva, può far riflettere maggiormente di un’inutile frase fatta.
Griso: È più difficile fare della satira al giorno d'oggi, in special modo se si affrontano i temi che abbordate di solito? Seth: È difficile ma al tempo stesso stimolante. Vogliamo spingerci oltre e cercare di trattare, a modo nostro, sempre più temi complicati.
Griso: Questa nuova sensibilità “politicamente corretta” vi ha mai limitato nella scrittura dei testi? Avete mai deciso di non parlare di alcuni temi, o di cambiarne la forma, per evitare polemiche? Seth: No, cerchiamo di non avere limiti sulla scrittura. La ricerca dei temi da trattare è frutto di un lavoro costante che si fa tutti insieme, ogni giorno. Poi sta a me cercare di mettere insieme le parole e far uscire il messaggio tra le linee, cercando anche di strappare qualche sorriso.
Griso: Avete, in generale, vissuto critiche, polemiche o situazioni sgradevoli a causa dei vostri testi? Seth: A dire il vero grosse polemiche e critiche dirette nei nostri confronti non ne abbiamo mai ricevute. A volte si legge qualche commento in giro sui social, ma sinceramente non ci diamo peso. Penso che, se queste persone che scrivono su una tastiera venissero ad un nostro concerto, si divertirebbero come non mai, invece di stare a farsi le pugnette a casa.
Griso: Alla fine della recensione dico, un po’ scherzando, che Malmignotta è il vostro disco della maturità, a causa dell’ottima resa sonora e di alcuni testi che, come detto, mi sembrano più sviluppati rispetto al solito. Siete d'accordo? Seth: Sì, siamo d’accordo e ci fa davvero piacere sentirlo. Abbiamo lavorato molto a questo album, curato testi e arrangiamenti e finalmente qualcuno se ne accorge ahahaha! Molte volte veniamo giudicati dalla copertina e non tanto dal contenuto delle canzoni. Ci sta, fa parte del gioco, ma vorremmo scrollarci un po' di dosso l’etichetta di band demenziale che penso sia da anni che non ci si addice più o forse, in realtà, non lo siamo mai stati, anche in passato quando parlavamo di scopate, sverginamenti anali e raccate nel casco. Alla fine erano tutti racconti di vita vissuta.
Griso: Non mi pare aver sentito nei testi di Malmignotta dei riferimenti alla marijuana, o comunque molto meno che in passato. Avete forse smesso di fumare? Seth: NO! Ahahahah! Alcuni riff non potrebbero mai nascere senza fumarsi un paio di zabbaglioni in sala prove!
Griso: Il disco non ha una title-track. Qual è il senso del suo titolo? Seth: “Malmignotta” è una storpiatura della parola “Malmignatta” ossia la vedova nera. Volevamo trovare una simbologia che racchiudesse un po' tutti i temi trattati: la tana del ragno racchiude tutte le tentazioni e le insidie, l’apparenza che sembra meravigliosa ma che in realtà è una trappola mortale.
Griso: Ultima domanda di rito: quali sono i vostri piani per il futuro prossimo e sul medio termine? Seth: Abbiamo davanti un bel tour di presentazione dell’album che andrà avanti anche dopo l’estate. Nel frattempo stiamo già pensando al prossimo lavoro, ma ci stiamo un attimo contenendo, altrimenti tra un anno saremo di nuovo qua con un nuovo album.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|
|
|