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16/07/25
SATCHVAI BAND
ARENA SANTA GIULIANA - PERUGIA
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FM: in arrivo a settembre il nuovo album
04/07/2025 - 14:26 (579 letture)
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Tramite il player sottostante è possibile vedere il lyric video di Living on the Run, brano dei rocker FM e primo singolo tratto dal loro nuovo album Brotherhood in uscita il 5 settembre per la Frontiers Music srl.
Tracklist:
01. Do You Mean It 02. Living On The Run 03. Coming For You 04. Raised On The Wrong Side 05. Love Comes To All 06. Just Walk Away 07. Don’t Call It Love 08. Time Waits For No One 09. Because Of You 10. Chasing Freedom 11. Enemy Within
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Certo Shock che gli anni 90 non sono stati solo anni 70 riadattati, ma per il mainstream direi di sì. Non si spiega altrimenti come si è passati da cronache piene di Hysteria a Superjudge ( album stupendo, tra l\'altro ) dei Monster Magnet, per dire; ovviamente, al di là dei gusti, chi suona più innovativo? Anche Beppe Riva che curava aor heaven su Metal Shock si dovette \'piegare\'. Poi nel campo Metal ci sono state delle evoluzioni ci mancherebbe: gli Emperor non sono i Bathory, tanto per dire. Sui Fear Factory spiego meglio. Personalmente ho parlato di feeling, che i Fear Factory tecnicamente e dunque come songwriting siano distanti dai Voivod e\' vero. Però, ripeto, se fossi chiamato a stilare una lista di dischi inerente alla musica che per concetto vede uomini come macchine, per quello ho usato il termine cyber, ebbene inserirei sia Dimension Hatross che Demanufacture ( tra l\'altro anche il concetto di copertina e\' simile ), magari cominciando proprio con un\'altra band stilisticamente molto differente come l\'elettronica dei Kraftwerk. Del resto se uno dovesse fare un libro dei 100 migliori dischi di heavy Metal, chi troveresti? Forse Overkill dei Motorhead con Heaven & Hell. E cosa hanno in comune? Nulla! Così come nel punk che sia va dai New York Dolls che sono glam all\'hardcore. E mi fermo qui, ma si potrebbero fare esempi per quasi tutti i generi. Ripeto per me il feeling e quello che si vuole esprimere attraverso le \'ambientazioni\' che scaturiscono e\' molte volte più importante della tecnica. |
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@Fabio: ma i novanta non sono stati solo una riedizione moderna di quello fatto nei settanta, io parlo non solo di nu metal, ma di metalcore, di alternative metal, di melodic death, djient, tutte quelle correnti nate in quel decennio che portarono linfa nuova al genere. Ovviamente più si va avanti con gli anni più è difficile fare un qualcosa di nuovo, ed infatti (nonostante quanto dicono i ragazzi di oggi) di veramente nuovo oggigiorno c\'è pochissimo, tutto deriva da quanto fatto in passato. Comunque sono d\'accordo con Trascendence: non si possono paragonare Voivod e FF, due gruppi con stile e suono completamente diverso. I primi sono sempre stati unici, avanti ancora oggi, i secondi sono alla base non solo del groove in un certo senso, ma anche delle proposte odierne. |
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Come vuoi Trascendence, ma all\'epoca di dimension hatross i Voivod venivano chiamati anche cyber punk, l\'intento e il feeling per me sono alla base della musica. Ed i Fear Factory nelle prime recensioni si diceva che erano più simili a delle \'macchine\' che a \'umani\'. Quindi ci sta lo stesso feeling cyber appunto. Poi come ti ripeto ho parlato esclusivamente di dimension hatross, non di Angel Rat o I primi due, quelli sì old school. Feeling, la tecnica viene dopo, penso sia uno dei segreti della musica, detto da un non musicista. |
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@Fabio: Occhio a mettere Voivod di fronte a Fear Factory: non facevano assolutamente lo stesso genere. Voivod partirono come un gruppo old school per poi uscirsene con un ibrido del prog anni 70 (Rush in primis, da buoni canadesi) più influenze prese a piene mani nella scena contemporanea che ai tempi era definita \"post-hardcore\" perché ricca di tritoni all\'infuori dei semplici power-chord (vedi Minutemen e Squirrel Bait, entrambi autori di due dei dischi capolavoro degli anni 80, almeno secondo fonti ufficiali), Fear Factory erano un gruppo di stampo hardcore/slam post-Napalm Death, pionieri di quelli che poi sarebbero definiti \"nu metal\" e \"metalcore\" negli anni 2000, con tanto di chitarre a sette corde, voce death e doppia cassa a profusione. Praticamente uno l\'opposto dell\'altro. E comunque il termine \"cyber\" vuol dire tutto e niente, visto che si riferirebbe ai testi (e il termine \"industrial\" indica un\'altro sottogenere ancora). |
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Anche negli anni 90 Shock ci sono stati capolavori, eppure per me la forbice si stava restringendo e di molto. Cercherò di essere il più breve possibile: Bathory di Under The sing Of The Black Mark vs quello che è venuto dopo? Helloween vs Gamma Ray e power europeo? I Voivod di dimension hatross vs Fear Factory per il cyber? Prog anni 70 prog Metal? Sono solo alcuni esempi. Tenendo ben presente che personalmente prediligo il feeling che ne scaturisce più che la cifra tecnica in se. Per non parlare del Mainstream. I Nirvana? Erano garage punk riadattato. I Soundgarden? Li chiamavano Led Sabbath. E anche qui mi fermo, ma i casi andrebbero moltiplicati. Vedi, nella musica come ben sai, esistono tre fattori: musicisti, stampa e fans. Infatti nel precedente post ho parlato di ambiente. Un ambiente per me evolve se c\'è unità. E per me questa unità c\'è stata sino alla fine degli anni 80 primissimi anni 90. Quella che ha permesso di passare dagli Angel Witch al Big tech hard di Hysteria, due gruppi che avevano vissuto esperienze comuni con la nwobhm. Per me il suono moderno per davvero si è appunto toccato con Hysteria o Hold Your Fire dei Rush, tanto per citare un altro esempio. Dopo metodi di produzione e recupero revaivalistico hanno giocato un ruolo fondamentale. Ripeto a livello mainstream gli anni 90 sono stati una ibridazione in chiave indie dei gloriosi anni 70, niente di più. devo dire per completezza da come vedo le cose, anche se non è di certo il mio genere preferito, che alcune cose tra le più innovative sono arrivate dal nu metal |
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Anche nei 90 c\'era ancora da esplorare ed infatti sono venuti fuori tantissimi gruppi originali con musica fresca che oggi si scordano. Mi fa ridere leggere poi i \"giovani\" che indicano nel presente e futuro del metal generi come il metalcore, il nu ed il djient, visto che i primi due hanno più di trent\'anni e il terzo almeno una ventina. Non si rendono conto che parlano di musica per \"boomer\" e lo stanno diventando pure loro. E quello che mi fa più ridere è come le nuove generazioni schifano il passato, quando se non si conosce quello non capisci una mazza di quello che ascolti oggi. Poveracci. |
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Per me la verità è che negli anni \'60/70/80 c\'era ancora molto da esplorare, oggi invece non rimane più niente se non una commistione di stili, tra l\'altro neanche nuovi del tutto. Poi non sono maniaco della novità a tutti i costi, questo è un altro discorso, anzi più si va avanti più divento classico. Poi personalmente, agli inizi degli anni 2000, avevo quasi del tutto abbandonato l\'hard n heavy perché lontano negli intenti da come lo concepivo ( e non sto parlando di stili, ma di ambiente ), ed ho iniziato a recuperare cose che mi ero perso, come Funkadelic, Parliament ed altri grandi del vero funk, più altre cose degli anni 60/70, ridimensionando nel caso specifico band come Red HotC.P. I casi si sprecherebbero vedendo la produzione altissima delle tre decadi succitate, anche i Kiss degli anni 70 per me avevano un passo \'sostenuto\', così come gli Ac/ Dc sino a For Those....ma erano appunto altri tempi. Oggi è più difficile rimanere sulla cresta dell\'onda per decadi, un po perché per me non c\'è più niente da dire, un po\' perché è tutta la società ad essere accelerata. Operando una analogia, anche nel calcio succederà questo: giocatori al l\'apice per 4/5 anni, sempre più scarsi tecnicamente e sopraffatti ad un esasperato tatticismo e agonismo, intercambiabili tra loro e schiacciati verso il basso. |
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Gioco anch\'io. Vogliamo parlare di Creedence Clearwater Revival, Free o anche Grand Funk? Due album all\'anno di un livello stellare. Il punto è che all\'epoca i dischi duravano 40 min e ci stavano 8 pezzi (e ovviamente i Beatles li lascio lì nell\'Olimpo e non sto nemmeno a nominarli). Così era più facile. |
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Sì è tutto molto bello ma ai tempi gli bastava piazzare 5 pezzi buoni e 2 o 3 così così per riempire un album... |
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Leggendo i commenti qua sotto mi viene da fare una considerazione: tutti gli esempi fatti si riferiscono ai primi anni di queste band, in cui il fuoco e la voglia di emergere e farsi conoscere era enorme, e la vena compositiva nei primi anni era attivissima e continua, quindi penso fosse normale che avvenisse la pubblicazione di album di successo anche a distanza di un anno con l\'altro. Ma quando una band arriva a 40-50 anni di attività, e i suoi membri quasi all\'età pensionabile, è raro avere dei guizzi di genialità compositiva così alti. Una delle poche eccezioni per esempio sono secondo me i Rolling Stones, che continuano a pubblicare album di buona musica, suonati ancora con la voglia di fare, ma per l\'appunto sono una delle poche eccezioni. |
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Uriah Heep e Motorhead anche, oppure i Kraftwerk, se vogliamo andare fuori dal nostro genere. Appunto erano altri tempi. |
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Se vogliamo continuare il gioco : i primi 6 dei kiss in 4 anni e i primi 5 dei Van Halen in 4 anni, erano proprio altri tempi |
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GT_Oro,esatto...e mettiamoci anche I Camel. |
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Anche i Gentle Giant, se non erro. |
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...cmq come dici tu facile trovare questa prolificità e qualità nei mostri sacri...mettiamoci anche i DP e Led Zeppelin soprattutto nella prima parte della loro carriera,ce ne sarebbero molti altri. |
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McCallon,nel rock classico penso ai Queen...dal debutto fino a The Game mai un calo,e uscivano con un disco all\'anno tranne che nel \'74 (addirittura con due album Queen II e SHA).Poi negli \'80 si fermavano al massimo un anno...livelli siderali. |
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@Barfly: Appena ho letto il tuo commento la mia prima reazione è stata quella di concordare pienamente. Con il rischio di andare un po\' off topic, mi è però venuto in mente il caso dei Maiden negli Anni Ottanta, con dischi seminali, dall\'altissima qualità, praticamente dal 1980 al 1984 (non per snobbare SoT e SSoaSS, ma sono usciti con delle pause). Ci sono altre band che vengano in mente che hanno messo in fila diversi album di alta qualità? Mi vengono in mente giusto i mostri sacri, tipo i Black Sabbath che non hanno mai preso pause di un anno fino a Sabbath Bloody Sabbath. |
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Certo che se fai uscire un album nuovo ogni anno non puoi pretendere che la qualità rimanga alta |
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