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07/12/25
ECLIPSE + REACH + ANDY AND THE ROCKETS
LEGEND CLUB - MILANO
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Savatage - Power of the Night
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( 6818 letture )
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Era il 1985 e mentre gli Iron Maiden giravano il mondo per promuovere Powerslave, loro quinto album in studio, e i Judas Priest reduci dalla pubblicazione di Defenders of the Faith stavano partorendo il controverso Turbo, dall’altra sponda dell’Atlantico i Savatage avevano appena siglato un importante contratto discografico con una major, l’Atlantic Records. Forte di un esordio convincente, pur con un sound ancora in via di sviluppo e chiaramente da rifinire, la band dei fratelli Oliva si preparava a pubblicare un nuovo lavoro che avrebbe rappresentato un ulteriore passo verso l’acquisizione di un successo sempre più su larga scala, anche se non immediato. Ancora lontani dalle tinte sinfoniche presenti da Hall of the Mountain King (1987) in poi, i Savatage di Power of the Night sono una band che si rende protagonista con uno stile prevalentemente classico, molto più di quanto sentito all'esordio o di quanto ci verrà proposto negli anni seguenti, e che deve molto ai "padri putativi" Black Sabbath, opportunamente metallizzata. Trasportati dalla potente voce di Jon Oliva e dai virtuosismi alla chitarra del fratello Criss, i quattro di Tarpon Springs, Florida, confezionano dieci canzoni all’insegna di un heavy metal energico ed immortale, una formula quanto mai vincente ancora oggi a distanza di tantissimi anni. Le dieci canzoni qui presenti scorrono via in appena quaranta minuti senza lasciarsi dietro l’impronta tipica dei grandi classici, ma è indubbio come, nonostante ciò, l’album risulti in tutto e per tutto una prova di notevole importanza per intere generazioni di ascoltatori.
L’opener e titletrack, dopo il primo minuto che rappresenta una sorta di intro, ci avvicina in maniera diretta alle atmosfere dell’album: mid-tempo costanti a sorreggere una linea vocale che padroneggia la situazione dal primo all’ultimo minuto, con la chitarra a sviscerare riff dal forte appeal melodico, ma sempre graffianti al punto giusto. Non ci sono pezzi più rilevanti di altri, non ci sono cali di tensione, tuttavia, come già detto, il disco scorre piacevolmente e senza mai annoiare nemmeno dopo vari ascolti. La tripletta formata da Unusual, Warriors e Necrophilia ben rappresenta il sound tipo dei primi Savatage, fautori di un heavy metal potente e quadrato, ideale per intrattenere il pubblico in sede live, ma evidentemente ancora manchevole di quel quid necessario a rimanere impresso alla stregua dei veri capolavori di genere. Ciò che qui più risalta è ovviamente la qualità vocale di Jon Oliva, cantante che dopo lo scioglimento della band madre ha dato vita a numerosi progetti più o meno rilevanti (tra cui i Jon Oliva's Pain e la Trans-Siberian Orchestra o i Doctor Butcher) e che negli anni ha saputo mettere in mostra tutte le sue potenzialità divenendo un nome di culto nella scena metal mondiale. A differenziarsi dal resto della tracklist ci pensa Washed Out, canzone dai ritmi frenetici e dalla durata minima che però riesce nel compito di ravvivare l’ascolto una volta giunti alla metà del disco. L’hard rock di Hard for Love contribuisce invece nel creare un refrain che faticherà ad andar via; di quelli, insomma, che ci si ritrova a cantare sotto la doccia senza ricordarsi dove lo si è già sentito. Mid-tempo dai forti echi sabbathiani permeano ancora la piacevole Fountain of Youth, mentre Skull Session si caratterizza per l’andamento più spinto su cui le corde vocali di Oliva trovano la propria naturale vetrina. La successiva Stuck on You non cambia le carte in tavola, cosa che avviene invece nella conclusiva ballad intitolata In the Dream, brano che in parte anticipa le atmosfere melodiche -e sinfoniche- che ritroveremo negli album successivi della band statunitense (escludendo la pecora nera rappresentata da Fight for the Rock).
Registrato presso i Bearsville Studios di Bearsville, New York, Power of the Night fu l’ultimo album in cui militò il bassista Keith Collins, poi sostituito da Johnny Lee Middleton, e secondo vero full length del gruppo, in quanto The Dungeons Are Calling altro non era se non un breve EP, naturale completamento del debutto. Non c’è molto da aggiungere; se amate un sound semplice e senza orpelli di alcun tipo questo è l’album che fa per voi e siamo certi che, in ogni caso, una rispolverata non potrà far altro che giovare al vostro (e nostro) costante desiderio di immergerci nei focosi eighties per dar vita a questo sempre interessante revival dalle tinte “olivastre”.
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Title track stratosferica, album bellissimo, a me piacciono molto i primi Savatage, più di quelli di Dead Winter Dead o Wake per esempio e ritengo il trittico Hall/Gutter/Streets ai vertici. Molti dicono che in Fight ci furono pressioni dell\'Atlantic, ma personalmente non ho mai capito perché non farlo subito con questo debutto su major, avrebbe avuto più senso. Invece no, questo rimane un disco nel solco del capolavoro Sirens con in più una eccellente produzione di Max Norman. 88 |
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40 anni oggi...voto 87.Grandi Savatage!!! |
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Power of the Night con il voto dell\'ultimo disco di Blaze e inferiore a quello dei Sonata Arctica 2024 (ripeto Sonata Artica 2024...). Vi prego :O |
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30
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Puro heavy metal americano, del più classico e roccioso! Questo rappresenta \"Power Of The Night\", fantastico lavoro, anche superiore al debut! I capolavori inizieranno dall\'87, ma qui si parla di un album assolutamente fantastico, pieno di bei riffs incisivi (alle volte oscuri e alle volte più \"ariosi\"), solos memorabili (la classe di Criss Oliva era unica) e tanti bellissimi refrain che ti si imprimono in mente! Tttle-track, \"Warriors\", \"Necrophilia\", \"Fountain Of Youth\", \"Skull Session\", \"In The Dream\", che canzoni favolose, un disco da consigliare a qualunque amante di ottimo metal fatto come si deve! E i Savatage in quanto a estro compositivo erano davvero eccezionali! |
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Album molto bello,e se vogliamo uno dei più sottovalutati dei primi Savatage. Ha una produzione molto solida per essere del 1985, e prende delle sonorità nettamente più marcate heavy rispetto a Sirens, che comunque è un ottimo disco anche quello. Poi è più forte di me, non riesco a criticare troppo neanche Fight For The Rock, da quanto amo i Savatage. Una band che dovrebbe essere insegnata a scuola.
Voto 78, forse basso per alcuni, ma che rispetto a quello che verrà dopo è più che giusto. |
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Grandissimo album! Per me di appena un soffio inferiore ai capolavori universalmente riconosciuti della band. Pieno di pezzi stupendi che si stampano subito in testa, vuoi per un riff geniale (la title-track o Necrophilia), vuoi per un chorus strepitoso (Unusual oppure Stuck on You). Anche per me è un 90. |
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Due fucilate alla famiglia social incul pop di merda |
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Album Bellissimo ,dove l evoluzione Sava. Assume connotati però tipicamente metal,con sonorita'oscure e epiche( secondo me qui influenzate dai colleghi Metal Church e gli Sword) e' il miglior album anche in fatto di produzione rispetto ai primi 2; riff rocciosi e quadrati...assoli roboanti e orientaleggianti. di Criss in evidenza e Jon ,ugola sporca e rabbiosa,acuti haltfordiani,una sezione ritmica incalzante....oltre i padri putativi Sabbath,io noto nella prima fase Sava,anche un sound debitore ai Sacerdoti di Giuda non indifferente....album di puro True metal! Per me vale 90! |
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Il futuro regalerà capolavori immensi. Però anche questo è un bell'ascoltare. |
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Preferisco Sirens e reputo Hall uno dei massimi capolavori dell'heavy, però la canzone power of the night contiene, assieme a burning of rome dei Virgin, uno dei riff più belli che mi sia capitato di sentire. Criss Oliva per me era il degno erede dell'inarrivabile Randy |
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Un pugno in faccia da frantumarti la capoccia , per me un capolavoro. |
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Qua la grinta dei fratelli Oliva c'è, qua c'è tutto (anche se per me l'album più bello del periodo prima di Hall of the Mountain King, è Sirens) ma qua è un album contro i meloni (cerchero' di essere meno esplicito) comunque davvero grandi, hanno avuto stile e tutt'ora l'hanno (I Lavori di Jon Oliva, sono meritevoli e purtroppo non sono tanto conosciuti) nessuna traccia mi stanca e mai lo faranno, le migliori band non muoiono mai anche se si sono sciolti o i membri più importanti non sono più tra noi, trasmetteranno sempre quella bellezza che solamente pochi hanno..82 |
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Qua la grinta dei fratelli Oliva c'è, qua c'è tutto (anche se per me l'album più bello del periodo prima di Hall of the Mountain King, è Sirens) ma qua è un album contro i meloni (cerchero' di essere meno esplicito) comunque davvero grandi, hanno avuto stile e tutt'ora l'hanno (I Lavori di Jon Oliva, sono meritevoli e purtroppo non sono tanto conosciuti) nessuna traccia mi stanca e mai lo faranno, le migliori band non muoiono mai anche se si sono sciolti o i membri più importanti non sono più tra noi, trasmetteranno sempre quella bellezza che solamente pochi hanno..82 |
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Bell'album ben fatto sin dalla prima traccia power of the night fountain of Youth a Necrophilia un salto negli anni più creativi dell'Heavy |
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Dio bo, che disco, concordo con Cauldron, a livello di songwriting ovviamente si affineranno coi successivi capolavori, ma qui tra la prova vocale di Jon e gli STRAORDINARI riff del grande Criss siamo cmq ad alti livelli...grandissimi |
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concordo su voto e recensione. grandissima band. non mi stancherò mai di ripeterlo. |
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Criss..un nome, una leggenda (parlare di leggenda oggi dopo aver visto ieri Zanetti commuoversi è da brividi). Album che, come Sirens e Dungeons Are Calling non mi prende ai livelli dei successivi, ma è una grande impronta heavy nel mondo musicale. Certo, Jhonny Lee mi sa di un altro pianeta rispetto a Collins, ma comunque questi qua ci sapevano fare alla grande anche da giovani! |
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Mi accodo con chi valuta un pò di più sto disco. Credo che una decina di punti in aggiunta non ci starebbero che bene...Io quoto il post di spiderman al 100% anche nel voto: 87/88 su 100 credo possa essere più veritiero di quello di Flight  |
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Quando si parla di Savatage sono di parte,lo so e' piu' forte di me,sono stati uno dei miei gruppi preferiti.Album meraviglioso, le mie canzoni preferite sono la titletrack con un intro magicamente ambientale e per i suoi riff ad effetto che irrompono all'improvviso creando un ritmo trascinante,poi Necrophilia con il quale e' impossibile non fare headbanking,ritmo furioso,rapido e tagliente cantato da Jon quasi con grida alla Rob Halford,bella anche Warriors con chitarre galoppanti e con un poderoso ritornello di manowariana memoria che contrasta ma allo stesso tempo si bilancia senza una nota fuoriposto con l'inizio dolce e soave.la maestosa e hard rock Hard Love con forma stile pizzicato,molto anni 70 nella struttura melodica,ti conquista da subito con il suo bel ritornello potente e orecchiabile allo stesso tempo.Fountain of Youth dannato heavy alla vecchia maniera duro ed epico stile manowar con le corde vocali a pieno regime e piensmente decise e convincenti.Infine l'ultima da me preferita la magnifica ballad In the Dream,con un assolo di Criss davvero mozzafiato,e dove l'ugola di Jon mostra il registro di voce piu' melodico ma anche piu' emozionante.Ovviamente questo non e' il loro lavoro piu' rappresentativo ma e' lo stesso un bell'album a tutti gli effetti,una prova veramente convicente della premiata ditta fratelli Oliva. Al compianto Criss va tutto il mio rispetto,una delle poche chitarre che sa emozionarmi ogni volya che l'ascolto.Grazie per la tua musica Criss!.Un album ditetto,coinvolgente ma anche di facile assimilazione.Si merita un bel 88/100. |
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Non posso che essere d'accordo con CauldronBorn. La prima parte della carriera ( escluso Fight for the Rock ) è un crescendo continuo e il top viene raggiunto con hall of the mountain king. |
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Mi trovo in disaccordo, per me è un 90 pieno. Poi per i miei gusti il meglio dei Savatage comprende da Sirens a HotMK. Questo disco, nonostante abbia un retrogusto piuttosto hard rockeggiante in alcuni pezzi, comprende alcuni dei riff più bastardi del povero Criss, grande gusto nei soli, una sezione ritmica eccellente. Per me pura goduria.. |
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10
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@ LORIN anche perchè tutti gli altri loro album sono ancora 10 più su (cioè intorno ai 95) --> hai fatto centro pieno, concordo assolutissimamente  |
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album piacevole da ascoltare nella sua interezza, piuttosto classico (a me ricordano un po' i judas, soprattutto per lo stile vocale), ma non privo di quel tocco di "sentimento", che si può apprezzare nella conclusiva ballad! |
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8
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Concordo con voi che il voto sia basso, l'album è di valore assoluto e power of the night è uno dei più bei pezzi hard rock/ heavy che mi ricordi.... |
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@CYNIC- anche perchè tutti gli altri loro album sono ancora 10 più su (cioè intorno ai 95) la band questa è a dir poco spettacolare. |
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@ LORIN mi fa piacere che la pensi come me, 76 + 10 = 86 su 100. Per me prende un 85 su 100, STRAMERITATO.!!!!!!!!!!! Che dire di quella GEMMA heavy metal che è Fountain of Youth, e la super Ballad In the Dream. |
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5
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Un'ottimo disco da una band che è una garanzia! Il voto, a mio modo di valutare quest'album è basso....di almeno dieci ! |
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...album validissimo con la title track a far la parte del leone..Personalmente preferisco Sirens dei Savatage prima era....ma rimane comunque un gran bell'album di una grandissima e sfortunata band!! avrebbero meritato molto ma molto di piu per quello che hanno datoalla musica metal. |
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Disco fantastico per un gruppo che ha raccolto molto poco di quello che avrebbe effettivamente meritato |
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Power of the Night 76 troppo basso, io avrei dato 85 su 100 che è quello che si merita!! |
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bel dischetto anche se i capolavori arriveranno dopo. voto 75 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Power of the Night 2. Unusual 3. Warriors 4. Necrophilia 5. Washed Out 6. Hard for Love 7. Fountain of Youth 8. Skull Session 9. Stuck on You 10. In the Dream
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Line Up
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Jon Oliva (Voce, Tastiere) Criss Oliva (Chitarra) Keith Collins (Basso) Steve Wacholz (Batteria)
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RECENSIONI |
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