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Fin dall'inizio non sono stato sicuro dell'approccio da utilizzare per recensire questo disco: da redattore della sezione death e quindi liquidandolo con un bel "30 e tutti a casa" o da osservatore oggettivo che cerca di apprezzare un po' di tutto? Detesto dirlo, ma sicuramente non ho il diritto di criticare il gruppo per aver deciso di intraprendere un percorso artistico differente da quello con cui si è inizialmente creato un seguito e che tutti si aspettavano di veder ancora calcato (ma in realtà, chi ci sperava ancora?). Tuttavia, sono sempre stato dell'idea che per svolte stilistiche così rilevanti fosse più consono dare vita ad un progetto parallelo per mantenere intatta la coerenza, l"identità" e, in questo caso, anche la reputazione di un percorso artistico.
Ma penso che il mantenere il monicker di In Flames fosse un piano di marketing più che voluto dai membri, in quanto la fama che ormai li precede avrebbe potuto rimediare ad un'evidente mancanza di capacità compositive. Fin dalla prima In Plain View la proposta appare incerta, come se la band stessa non avesse un'idea precisa di cosa suonare e di cosa siano diventati gli In Flames, alternando un simil-nu metal saturo di elettronica a parti indie-rock, pop e con l'aggiunta di brevi sezioni melodic death messe quasi per sentirsi giustificati. La prova vocale di Fridén non é scadente in linea di massima ma non possiede la giusta potenza e originalità per poter gestire dei pezzi cantati interamente in clean, finendo per essere solo un condimento quando dovrebbe avere il compito di dirigere l'intera baracca. Di conseguenza la parte strumentale appare ovviamente scarna, incompleta, oltre che inutilmente fastosa in certi frangenti. La successiva Everything's Gone non fa che portare ulteriore confusione, cercando di essere un nostalgico tributo ai tempi ormai andati, ma finendo per essere solo un pezzo troppo ispirato ai Korn, con un ritornello catchy inserito perchè "da manuale". Paralyzed accentua i difetti già presentati dalle tracce precedenti, mostrando un disco che riesce a suonare, nonostante la produzione (eccessivamente) magistrale, spento e vuoto, difetto di cui si fa complice anche un drumming che sembra uscito dai lavori più recenti degli AC/DC per la sua banalità.
Il singolo Through Oblivion è già noto per lo scalpore che riuscì a suscitare quando uscì in anteprima, inutile dire che la contestualizzazione dell'LP non riesce comunque a fargli giustizia e lo rende solo parte di un lungo climax verso la monotonia. Inutile cercare di sforzarsi per trovare nuovi aggettivi utili a descrivere la successiva smielatissima With Eyes Wide Open o la sorpassabile titletrack. Con When the World Explodes va almeno riconosciuto alla band l'aver cercato, tramite l'inserimento di più parti elettroniche, un po' di cantato in scream e una voce femminile, di intavolare qualcosa di diverso, nonostante i risultati siano più deludenti di quello che forse la band stessa aveva immaginato. L'altro singolo Rusted Nail si qualifica come il punto più basso dell'intera opera, per un lavoro di chitarre e batteria discontinuo e scarsamente ispirato, oltre che praticamente identico a quello presente nelle sei precedenti tracce. Dead Eyes potrebbe essere ridotta a un minuto scarso di canzone valida sui cinque di durata, a partire dalle tediose strofe dalla base strumentale quasi minimale. Monsters in the Ballroom parte con un riff più grooveggiante e aggressivo che non dice molto ma che è sicuramente sopra la media del disco, tuttavia il pezzo finisce, neanche a dirlo, sfociando comunque nei soliti cliché. La conclusiva Filtered Truth contiene delle sezioni melodiche di chitarra pressoché salvabili, lo stesso non può essere detto però del ritornello, che fallisce miseramente nel cercare di essere "memorabile".
So di andare controcorrente dicendo che il disco sembra annientare le ultime speranze rimaste vive, anche se assopite, nel penultimo Sounds of a Playground Fading che, nonostante la sentita mancanza dell'ex mastermind Strömblad, sembrava far emergere ancora qualche scoglio che potesse fungere da appiglio ad una band sull'orlo dell'oblio. Potrò sembrare fatalista, ma dal mio punto di vista penso sia arrivato il momento di apporre una croce su una band il cui destino non può che essere unidirezionale, sempre augurandogli di poter riscuotere successo tra i fan che verranno o tra i fortunati che ancora sapranno seguirli.
Ma per tutti gli altri: non fidatevi del canto delle sirene, se conoscete la mitologia sapete a cosa state andando incontro.
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Melodic death ?? non direi... anyway... vedo che tutti i commenti sono negativi e lo capisco perche' sono tutti fan degli In Flames ... io che non sono fan di questo gruppo e non ascolto il disco prevenuto posso dire che non e' per niente male... ci sono tante belle melodie e songs di livello... quindi per me un buon lavoro |
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Penso sia uno dei dischi più brutti, vuoti e insensati che abbia mai sentito. Una porcheria rara, non salvo nessun pezzo. Gli i In Flames che amo terminano con Come Clarity compreso. |
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72
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il peggior album degli in flames |
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premesso che non mi hanno mai esaltato, ma sto disco in se non sarebbe male... basta non pensare al nome in copertina. Probabilmente ha ragione il recensore, forse un progetto parallelo avrebbe fatto tutti contenti |
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se avete detestato questo, non vedo l'ora che arrivi l'11 novembre... ci sarà da ridere... dato che il prossimo album in virtù dei singoli potrebbe far collassare milioni di voi! |
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eh già, ormai non sono più la band delle origini. può diventare fruibile per chi non è proprio del genere |
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doveva capitare anche a loro.primo flop nella variegata carriera artistica di questa band svedese,ripeto band che nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi intelligentemente fino a quel sounds of a playground fading,ma purtroppo ritengo siren charms un discoinutile ,forse come paradosso il meno commerciale ,non trovo un pezzo degno delle melodie degli in flames .una song vale l'altra,lascia l'ascoltatore nella totale indifferenza,stavolta veramente un gran passo falso per questa band. voto 40 |
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Ah,ma quindi questo album è piaciuto solo a me...fa piacere leggere ciò...magari sarò pazzo  |
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Album tremendo. Qualcuno sa dirmi perche stromblad e andato.via? Voto 45. |
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Ragazzi c'è poco da girarci intorno, gli In Flames non fanno più melo death da ormai parecchi anni, solo qualche spruzzata vera e propria qua e là. Detto questo posso dire che questo album mi ha colpito positivamente, non è come dice molta gente banale , è chiaramente commercialotto e molto melodico, ma proprio per questo mi ha colpito, ottime melodie, sicuramente meno tecnica ma canzoni che strumentalmente funzionano e che reggono l'ottima prestazione di Fridèn mai come in questo Siren Charms tanto ispirato e aperto nelle trame vocali. Ci sono comunque alcuni episodi sotto tono ma direi che un 75 lo prendono, d'altronde come ho detto non sono più gli In Flames che conoscevamo, ma li apprezzo anche con questa nuova direzione stilistica intrapresa. |
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Non sono proprio d'accordo. Intanto non so dove lo sentite il nu metal, mo tutto ciò che non è basato sul death, thrash o black è nu metal, non ha proprio nulla a che vedere con quel genere. E' vero che in gran parte è banale, ma non credo che la colpa sia della scelta stilistica, forse semplicemente dovevano perderci più tempo. Per il resto scream o meno, death metal o meno, io ci sento ancora gli In Flames, e ciò mi piace. Sper che in un prossimo disco si spremeranno un pò di più. |
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Ormai una band inutile, missione sputtanamento completata con successo. Fino a Purpose li ho comprati, già con Playground mi sono fermato per fortuna: questo l'ho ascoltato con grande fatica, neanche fingendo di considerarli un gruppo emergente alternative metal sarei riuscito a farmelo piacere. E non è per una questione di commercializzazione, Reroute e Clarity mi sono piaciuti molto e un album se mi piace lo ascolto volentieri a prescindere dal genere, dalla ruffianeria, dai ritornelli melodici, dalle copie vendute o dall'attitudine...ma qui non c'è proprio niente di buono o di lontanamente interessante, in qualunque modo e genere si vogliano classificare queste 4 note messe lì abbastanza alla cazzo. Ora è conclamato: R.I.P. IN FLAMES. |
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Personalmente ho apprezzato tutta la loro discografia, e considero il precedente SOPF uno dei miei preferiti (questo per dire che sono parecchio aperto a nuove soronità flameiane), ma questo Siren Charms mi ha in parte deluso. Non è brutto, è solo troppo banale. Nettamente un passo indietro, anche se distante dall' essere musica di merda. |
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Questi sono gli In Flames di oggi, capisco chi non apprezza ma 50 è troppo poco: di spunti interessanti ce ne sono diversi rispetto gli ultimi, scarsi, 2 album. Un 70 ci sta tutto, è un prodotto valido e Through Oblivion è un piccolo gioiello di emotività e carica. Leggendo le critiche ai singoli brani si capisce chiaramente al recensore non va giù questa direzione, per lui è monotonia, per me è innovazione stilistica....2 cose differenti! |
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Se lo si considera un album melodeath ( genere che ormai non appartiene più agli In Flames ) fa schifo.Se lo si considera un album alternative ( il genere più opportuno per descrivere gli In Flames odierni ) è sufficiente. Voto 61 |
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uno tra i peggiori album che ho ascoltato negli ultimi anni.penso che con questo album possono chiudere la carriera e dedicarsi ad altro. |
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Si vabbè va. 75 a questo allora i Nickelback o i Mudvayne sono da 100 |
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Mamma mia, adesso un 50 secco mi pare un po' esagerato. I vecchi In Flames non ci sono più, ma rimangano comunque una band Alternative Metal molto più solida di alcune controparti americane. Io gli avrei dato un 75 |
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trimlex@ magari nel frattempo si sono suicidati o hanno cambiato sesso! scherzi a parte, non credo nessuno degli ascoltatori della prima ora degli IF oggi li segua ancora |
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Ricordo che all'uscita di Clayman c'era gente che si stracciò le vesti!! All'ascolto di questo cosa farebbero? |
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Che gli In Flames volessero cambiare pelle già lo si sapeva da anni, infatti mi ricordo di un'intervista su Metalshock ( il giornale ) dove dicevano che piano piano sarebbero diventati una band di metal classico o tuttalpiù alla Hammerfall ( guarda caso ), ma chi se lo sarebbe aspettato questo papocchio che stanno tentando di propinarci? |
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e bè certo quando se pure appetibile ti fanno subito mettite le tette de fori e altro, alla fine è maketing i vestiti so moda so due cose legate . |
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Pure la cosa dei vestiti e del look in generale secondo me la dice lunga su certe bands. Come succede co le donne, appena vedi tagli strani e colori diversi fatte la croce che qualcosa sta cambiando e la maggior parte delle volte non è niente di buono ahahahahah |
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ma guardi io come sta vestito fridèn non me ce vestirei manco morto, solo per lavoro lo potrei fare hahah ma alla fine se facessero musica buona per me se potrebbero mette pure il farfallino co le mutande in testa ma manco musica buona fanno quindi non ci siamo proprio hahah |
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Ma poi che cazzo, pure guardando sta foto me sta a venì un accanimento pazzesco. Ma sta cazzo de moda dei cravattini e dei golfini da vecchi rincoglioniti sti musicisti se la vogliono toglie o no!?!?!? Non è che te vesti anni 20' e guadagni più appeal eh! |
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a vabè ma quei tipi di parei del tipo loro hanno creato lasciali sta che sono idioti quanto chi li esprime , se non c'era gente tipo at the gates o pure i sentenced col cavolo che esistevano gli in flames. e come quando la gente dice ancora oggi i mayhem padrini di questo e di quell'altro , e certo roba che se non arrivavano i bathory i mayhem stavano magari per assurdo e comico a suonare rap hahahaha |
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Cavolo a spaccare spaccavano di sicuro senza dubbio,però la critica che faccio sempre io a loro quando sento dire che sono stati i primi ad unificare certi elementi è che prima di loro c'erano stati i Sentenced ma essendo finlandesi pochi se li erano filati. Alla fine magari sarebbe capitato lo stesso pure a loro chissà, comunque... gli IF oggi stanno ad un bivio e la cosa triste è che la strada che prenderanno non dipende nemmeno più da loro ma semplicemente da come andrà questo disco a livello di vendite. |
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le botte di successo immediato ti danno alla testa poi o per carità nei loro anni d'oro questi distruggevano tutti perché avevano trovato la formula giusta e vincente nel metal ma ora stanno pisciando troppo fuori dal vaso oppure stanno facendo il passo più lungo della gamba, soprattutto con questo disco , allora quando fai ste cose o c'hai du palle grosse come capanne e il cervello che te fuma oppure perdi tutto quello che te sei costruito fino ad ora e come dici pure te ritornare all'ovile dopo che ce hai pisciato e cagato sopra non è bello. |
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Esatto! Il parallelo tra le due bands non penso sia per nulla sbagliato. vedi io credo che "purtroppo" attorno a questa band si sia venuto a creare un' alone di leggenda che li ha danneggiati in fin dei conti più che altro. Troppa fama e troppo in fretta. Che cazzo per un periodo sembrava ci fossero solo loro a suonare e dai. Quella fama gli ha fatto male, hanno iniziato a credere che potevano fare quello che volevano. Esattamente del resto come successe ai Metallica pre/post Black. Appunto la differenza è che i Metallica si sono storti dopo quel successo che come dici ha di fatto unificato due mercati, da americani; gli IF in piccolo erano riusciti ad unificare sia le persone che ascoltavano classic metal che metal più estremo ma ora non contenti stanno tentando di fare il passo successivo, che se vogliamo è quello più estremo e quello che o ti dice veramente bene oppure ti lascia col didietro rotto. Il ritorno all'ovile, come del resto quello dei Metallica, sarebbe veramente il segno che hanno sgambettato male e non per passione. |
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bravo samba e io proprio ai metallica pensavo quando scrivevo , allora o hai quella capacità compositiva e talento nello scrivere canzoni che possono unire i due mercati risultando ancora grande e geniale (il black album) oppure finirai per soccombere. perché se sei troppo pop i metallari ti odieranno ma se sei troppo metal il mercato commerciale ti scaricherà, e se oltretutto fai come loro che hanno rovinato la loro vena metal scrivendo canzoni patetiche come su questo disco allora ti scavi la tomba perché ai metallari muniti di orecchio minimamente attento non piacerai ma manco a quelli commerciali perché sei ancora troppo metal. inoltre farebbero meglio a non sputare troppo sul metal perché se in un futuro volessero ritornare a fare roba simile al passato allora li diventerebbero i pezzi di merda che quando non sanno più che fare ritornano all'ovile capisci. io a questo punto consiglierei a loro di prendere decisioni drastiche , vuoi fare pop o altro bene fallo in modo definitivo , vuoi fare metal ok ma fallo decentemente , non dico in modo memorabile ma almeno dignitoso. |
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Colica@ se rimangono nel limbo a quel punto o si sciolgono oppure rientra JS e si rimettono a fare musica fatta bene, altre alternative non penso ce ne siano. Questi hanno fatto in piccolo e male quello che hanno fatto i Metallica. Ti stufi del metal, di quello e di quell'altro, inizi a fare cose senza né capo e né coda sperando di ricevere qualche consenso che ti permetta di capire dove buttarti ed alla fine gli ascoltatori ti mandano a cagare. Sono stati degli sciocchi. |
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no ma sapete che c'è è che loro non hanno una direzione ben precisa, non sanno ancora bene a che mercato rivolgersi , perché da una grossa parte fanno musica che potrebbe interessare un certo pubblico ma dall'altra voglio ancora leccare qualche culo ai metallari ed ecco che stanno nel mezzo di due fuochi il mercato commerciale e quello più metal. se continuano cosi non solo la loro musica risulterà piatta e non di qualità ma pure il loro status ne risentirà perché non avranno un bacino di pubblico stabile dato che non sanno neanche loro a chi devono rivolgersi in modo definitivo e completo. |
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è vero che provano a conquistare il mercato americano ma non mi sembra un tipo di band che ha fatto il botto o il cosiddetto salto di qualità a livello commerciale. Ho sentito solo alcune canzoni di questo album e devo dire che le ho trovate davvero sconnesse e prive di un filo logico. |
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Anche secondo me c'è una buona possibilità che venderanno negli US ma sarà una fiammata di gloria e via, probabilmente ne sono consci pure loro. Solitamente le bands non americane x emergere li faticano non poco e quando ci riescono quanto durano? Loro si vanno a mettere in un mercato che non è il loro che sono già "vecchi". Se volevano dare una botta ed avere delle ultime entrate sicure hanno sicuramente fatto bene; se pensano di rientrare in Europa qualora andasse male nelle lontane americhe invece sono dei poveri stolti. |
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Invece secondo me venderanno, perchè (in america soprattutto) questa roba piace.Altrimenti avrebbero appeso la chitarra al chiodo dopo Come Clarity (per non dire Clayman). |
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@Metallized: perchè la scelta concordata di melodic death? Su M.Archives sonoo alternative rock. In alcuni siti addirittura pop rock (vabbè) ma melodic death non si può proprio leggere. E' come se dicessi che ho 14 anni perchè tempo fa avevo 14 anni  |
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Aggiungo una cosa al mio commento precedente anche se già detto da altri, variare il proprio stile musicale non vuol dire annoiare la gente (devastare i maroni mi sembra più appropriato). Se pensano di puntare ad un mercato più ampio hanno cannato in pieno, secondo me spariranno. Ovviamente pronto ad essere smentito dalle vendite e in quel caso avranno ragione loro |
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Si devo ammetterlo. come tutti ho avuto speranza che la recensione fosse troppo cattiva, che in realtà qualche traccia meritasse, che gli In Flames non sono morti del tutto. Beh, vi giuro non me ne è piaciuta una. Sono stato distratto per tutto l'ascolto, non mi ha attratto per niente. Non dico orribile come album, ma senza dubbio scarno e nemmeno lontanamente alla sufficienza. |
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Non credo sia un problema di genere, ma di qualità; i Within Temptation appena citati sono innegabilmente orecchiabili, melodici e se vogliamo POP, ma hanno le qualità per proporre musica di quel tipo...è sempre stata nelle loro corde... la sanno comporre e hanno una cantante brava che la sa cantare. Gli In Flames no; Friden è insopportabile quanto canta in pulito, e nei pezzi attuali lo screaming c'entra poco o nulla... ogni band è libera di scegliere il suo percorso, e non è un delitto puntare al botto in termini commerciali, ma temo che siano destinati a rimanere nel limbo, imprigionati fra un passato pesante e obbiettivi futuri che difficilmente raggiungeranno senza cambiamenti drastici... |
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In effetti è impossibile paragonare questo disco ai loro lavori iniziali e anche dopo. Sembra infatti un'altra band. Qualcuno lo ha citato e mi sembra chiaro che hanno fatto una scelta. Puntano al mercato USA e al mercato del "metal" annacquato dal pop che fa molto tendenza in questo momento e rende bene dal punto di vista economico. Difficile anche che cambino il moniker, possono sempre dire di essere gli In Flames di The Jester Race e quindi di avere un background. Quindi questi sono. Basta non ascoltarli. Forse li rivedremo duettare con i Within Temptation... Au revoir. |
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Concordo a pieno con il recensore. Questo disco non riesco proprio ad ascoltarlo, mi viene da chiedermi: "e questi chi diamine sono? In Flames?!! No, non ci credo...". per me con questo CD hanno fatto un enorme buco nell'acqua. Il precedente Sounds Of A Playground Fading, nonostante fosse già soggetto a nuove scelte musicali, mi è piaciuto, ma questo proprio no. Io fatico molto a definire questo disco melodic death... anzi, fatico perfino a definirlo metal (non fosse per quelle poche canzoni un po' più tirate, come when the world explodes). Mi viene da chiedermi dove sono finiti gli In Flames di The Jester Race, Whoracle, Clayman e compagnia bella? Ho paura che non torneranno mai più a quel sound, poi bho! Non si può mai sapere. La speranza è sempre l'ultima a morire! Intanto spero solo che Jesper torni e riesca a migliorare un po' le cose. Voglio comunque precisare che queste sono mie idee, e che ognuno è libero di pensare ciò che vuole e, quindi, di ascoltare ciò che vuole. Il mio voto è 50 |
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@entropy se su 19 voti la media è 59.33 vuol dire che qualuno ha piazzato un voto dall'80 in poi.. Me lo dice l'istinto più che la matematica  |
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personalmente lo preferisco al precedente...ma è chiaro che siamo ben lontani dalla sufficienza...ci sono un paio di pezzi che meritano, ma anche un gran caterva di filler...come voto stiamo in linea con quello di Riccardo |
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Colica@ hai centrato il punto, non si tratta di pop o non pop, si tratta che volevano fare il colpaccio a livello economico suonando un tipo di musica ammiccante ma non ci sono riusciti, perlomeno in Europa non penso abbiano fatto centro. sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la gente oltre oceano. |
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@Malleus ma hai sbagliato sito? non vedo un commento positivo qui!! |
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Come fa a piacervi questa merda.. E magari vi piace questo e vi fa schifo il nuovo degli Opeth perchè non c'è più il DEATH FUCKING METLA. Ma fatevi delle domande va.. |
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io ricordo quando usci il primo singolo , che era rusted nail se non sbaglio, e le uniche cose che trovai decenti e piacevoli erano gli assoli haha poi avevo sentito un po' tutto il disco e avevo detto che era il più morbido e piatto che avessero fatto, so diventati troppo mollicosi ce vole un po' de crosta, quando finisci per ammollare tutto e appiattire con la scusa di sperimentare lascia perdere che fai meglio. se vuoi suonare pop ok ma almeno evita di fare canzoni con tempi di batteria ridicoli e prolissi e riff altrettanto banali e insipidi. forse vogliono tenere i piedini in due scarpe ma se pensano che suonare metal si faccia cosi si buttassero definitivamente su altro e amen. |
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Questo è il voto più onesto che visto in giro sulla rete, è inutile girarci intorno è un'album brutto, da qualsiasi punto di vista lo si voglia giudicare. |
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Questo è il voto più onesto che visto in giro sulla rete, è inutile girarci intorno è un'album brutto, da qualsiasi punto di vista lo si voglia giudicare. |
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Sì, la mia è una recensione più che un breve commento...il succo è questo: album di transizione mal riuscito; si sono imbarcati in sperimentazioni pop con arrangiamenti elettronici che non sollevano le sorti di pezzi poco ispirati; restano qua e là delle buone soluzioni ma l'80% è noia e piattume da band alle prime armi! Farebbero bene a cambiare monicker!! |
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@Drake: riassunto del tuo commento?  |
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l'ho ascoltato davvero tanto e ancora non so dare un giudizio definitivo...è un bene o un male? Boh...come dice qualcuno qua sotto nel "loro" genere (ma non erano i padri del death melodico con dark tranquillity e at the gates??) qualcosa da dire ce l'hanno e anche se questo attuale non è x niente il mio genere ho trovato qua e là degli spunti in mezzo a tante parti a voler essere buoni "facilotte"; comunque il mio giudizio su questo album è negativo, ciò che non so dire è se in futuro a questa fase di sperimentazione seguirà una concretizzazzione più riuscita che possa risollevare le sorti di un gruppo che farebbe meglio cambiar nome... Qualcosa di buono , dicevo, c'è: per esempio sul finalone rallentato di "paralyzed" lo scream di Friden lo trovo parecchio efficace (10 secondi di brano?) laddove invece in brani come ad esempio "with eyes wide open" le clean vocals sono quasi imbarazzanti x la loro mielosità/scontatezza. D'altro canto questi hanno dimostrato in passato di essere dei musicisti di un certo livello x cui riescono in qualche modo a far sembrare zucchero anche la m**da...scusate ma ci voleva! Da un lato apprezzo la voglia di mutare e stravolgere le coordinate musicali classiche che si portano dietro cercando di sperimentare, ma dall'altro c'è da ammettere che quel che esce per lil 90% del disco sono parti poco riuscite e poco interessanti, così come la produzione completamente fuori luogo laddove a dei brani praticamente pop si fa uso di una batteria con cassa tutta punta ed eccessivamente aggressiva e, al contrario, le chitarre hanno un suono troppo esile e poco aggressivo dove devono mordere e vengono lasciate troppo indietro nel mix facendo perdere di consistenza diverse parti in cui al contrario dovrebbero essere protagoniste. Qualche impressione che mi viene in mente sui singoli brani: "in plain view" riassume abbastanza bene quello che si troverà nell'intero disco: voci pulite, voci pulite sofferenti, voci scream; tanta elettronica a cercar di sostenere le chitarre relegate ad un lavoro marginale; ritornelli melodici e strofe più meditate, ritmi cadenzati con batteria ordinaria alternati a parti un pelo più tirate (scordatevi ritmiche con cassa-rullo di stampo death) "everything's gone" è forse la più cattiva del lotto, con una doppia cassa martellante (anche se confusa) e dei riff ben ritmati e in cui Friden riesce a sfoderare un buono scream nel ritornello, ma non è di certo un pezzo da 90. Di "paralyzed" ho già detto del bel finale, il resto è una sperimentazione riuscita a metà. "through oblivion" sarebbe un lentone dalle melodie pop stucchevoli e poco interessante nonostante la ricerca dei filtri sulle voci e l'utilizzo massiccio dei synth e degli arrangiamenti originali delle chitarre. "With eyes wide open" è un mid-tempo che punta ancora una volta tanto sulle voci che però tessono una trama sempliciotta e a completare la disfatta sono gli altri strumenti che non mettono nulla di interessante sul piatto; brano inutile. La title track è davvero bruttina a livello melodico e ritmico...soprattutto a sto giro le chitarre; tutto il brano si basa su un giro poco originale di basso (o chitarra?). L'utilizzo in "when the world emplodes" di una voce femminile è un clamoroso buco nell'acqua perchè la linea melodica iniziale è troppo bassa x la sua estensione voacle e lo sviluppo elettronico-ambient del pezzo risluta poco interessante nonostante la partenza bella aggressiva...il fatto poi che venga tirata così per le lunghe fa venir subito voglia di premere skip sul lettore cd....sperimentale ma nulla di memorabile. "Rusted nail" ha questo refrain ultramelodico con le voci filtrate e i tastieroni a riempire sul finale che hanno una resa stucchevole in senso negativo. Il resto è talmente malriuscito che ce lo si dimentica in 5 secondi. "Dead eyes" passa via senza lasciare alcun segno, l'impressione è che si volesse fare un lentone un po' originale...ma invece si è ottenuto l'opposto: una lagna! da segnalare una prova alla batteria talmente piatta e inutile da non poter credere alle proprie orecchie! "filtered truth" ha un refrain carino in scream style ma tutto il resto è noia, e infatti viene ripetuto in continuazione...una canzonetta da 3 minuti. "become the sky" parte cattivella e poi si ammoscia con un malriuscito ritornello pop ed è infarcita di effetti sonori simil-industrial che non ne sollevano la tragica sorte... Fine. Morale: quello che non manca è il coraggio di osare e le potenzialità; quello che manca purtroppo sono delle buone parti e una direzione coerente e una personalità che dia un senso al tutto. vedremo! |
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50 è troppo, peggio di playground che aveva qualche passaggio ancora degno di nota...qui siamo alla noia totale. Voto 42 |
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Morti, sepolti e putrefatti dopo the jester race... farebbero meglio a cambiare nome, estremamente sputtanante per il passato... |
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Basta veder la foto promozionale per capire a che tipo di mercato puntano... |
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Secondo me stanno puntando al mercato alternative americano. Comunque sia immagino che questo disco faccia parte di un percorso ulteriore per mettere i paletti rispetto a quanto fatto in passato ed allontanarsene definitivamente. Me lo hanno prestato e l'ho ascoltato fino a With Eyes, poi non ce l'ho fatta più. Non mi considero una persona chiusa a livello di ascolti ma non ce l'ho fatta. Inutile pure che voto. |
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Band oramai morta e sepolta i loro capolavori comunque c'è li hanno lasciato |
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@Pacino: non per fare polemica, ma il genere da dare al disco viene concordato tra i caporedattori, io avrei scritto diversamente ma la scelta del genere non l'ho fatta io  |
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Il disco l'ho ascoltato un paio di volte, dopodichè son passato ad altro. Sono riusciti a fare peggio del precedente uscendosene con un lavoro piatto, piatto e stra-piatto! E vi prego ragazzi, non provate manco a paragonarlo con A Sense Of Purpose. Quest'ultimo almeno ha un'identità e per quanto mi riguarda è l'ultimo disco che ho apprezzato dalla band (guardacaso quando c'era ancora Jesper). Questo disco rovina ulteriormente il marchio di una band leggendaria, finita anch'essa nelle grinfie di chi si è appropriato del monicker mandando a fanculo i veri pilastri che tenevano tutto in piedi. Dopo i Corey Taylor & Friends...diamo il benvenuto all'Anders & Bjorn Duo. |
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ascoltato in macchina il 2 ottobre, prima della data di trezzo.Mi è piaciuto di + rispetto a sounds of a playground fading.. |
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Strömblad era gli InFlames, via lui non mi interessano più. |
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Ho ascoltato quest'album abbastanza per poter dire che alla fine non è un brutto platter..nel suo genere si difende bene...certo chi si aspettava un ritorno alle origini rimarrà definitivamente deluso. Penso lo ascolterò di tanto in tanto,così. |
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Ho ascoltato quest'album abbastanza per poter dire che alla fine non è un brutto platter..nel suo genere si difende bene...certo chi si aspettava un ritorno alle origini rimarrà definitivamente deluso. Penso lo ascolterò di tanto in tanto,così. |
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Una volta erano un ottima band, adesso producono solo dischi di merda |
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recensire quest'album credo sia davvero ostico. Basta guardarsi in giro.. (riviste e siti) ci sono un po' tutte le opinioni da quelle distruttive a quelle entusiastiche. Il punto è cosa uno si voglia spettare da questo gruppo... A parte che io non li ho mai adorati (sempre preferito i dark tranquillity sia nella loro fase iniziale classica e che nelle loro variazioni seguenti)), rimane il fatto che chi si aspetta il Death svedese degli esordi, e continua a sperare che possano regalare un album di quel tipo non potrà che essere deluso. La verità e che ormai fanno un misto tra Death-heavy -pop metal.. che a me personalmente lascia piuttosto indifferente.. La cosa migliore degli utlimi anni che hanno partorito è stata la canzone "the chosen pessimist" una gemma di post metal per quanto mi rigurda... Voto 65 |
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io fino a sense of purpose ho apprezzato i loro lavori,nonostante il cambio di rotta di reroute to remain, ho trovato la loro proposta cmq buona. A sounds of a playground fading non mi era piaciuto. Questo ancora meno. Come Ad astra è il primo album che nn comprerò. |
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Il primo dei flames che non compro e non comprerò... Ci ho provato fino a SOAPF ma ora... Non il cambio di genere,succede e deve succede in alcuni casi,manca un parte fondamentale a quest'album. La musica. |
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Con Sounds of a layground fading si sono assetati su sonorità di facile ascolto, però, a mio modesto avviso, avevano ancora un senso. Siren Charms decreta la fine del gruppo metal In Flames e la nascita di quello pop/finto rock aggressivo IN Flames. Ormai rientrano nel gruppo di Linkin Park e affini e il passaggio alla Epic non è un caso. Auguro a loro di campare bene e di divertirsi con i soldi che - probabilmente - guadagneranno. Addio In Flames, mi avete accompagnato per più di vent'anni e non scorderò mai quanto vi ho amato, però è giunto il tempo di non seguirvi più. "I say goodbye to you all at once - (I) don't dare to face you all alone. I went from wreckage to world class With a box of t-shirts and some records to sell, But times have changed - I have to defend my actions. The foundation crumbles and I have to leave. Thanks for everything - I couldn't ask for more... I say I love you all... as I vanish through the Jester's Door". Mai parole furono più appropriate. |
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ma ancora a classificare gli In Flames Melodic Death?ma se sono più pesanti i Linkin Park oramai di loro,40 al recensore |
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Pignata dare 80 a questo album è come dire che Berlusconi paga le tasse. |
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non sono d'accordo con la recensione... Siren Charms è un ottimo disco, capace di spazzare via un album come A Sense Of Purpose, grazie alla voglia di reinventare il proprio sound!!! ma come spesso succede noi metallari abbiamo i paraocchi... voto 80 |
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Concordo con la recensione,che forse è fin troppo generosa,sempre peggio,un gruppo che non è più neanche l'ombra di se stesso...un come clarity in confronto a questa immondizia diventa un capolavoro |
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Stupenda e azzeccatissima l'ultima frase della recensione |
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