IN EVIDENZA
Album

Soulfly
Chama
Autoprodotti

Dax Riggs
7 Songs for Spiders
CERCA
RICERCA RECENSIONI
PER GENERE
PER ANNO
PER FASCIA DI VOTO
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

21/11/25
SISTER
The Way We Fall

21/11/25
SORTILEGE
Le Poids De L’Âme

21/11/25
SUN OF THE DYING
A Throne of Ashes

21/11/25
SAINTED SINNERS
High on Fire

21/11/25
STRYPER
The Greatest Gift of All

21/11/25
AEROSMITH & YUNGBLUD
One More Time [EP]

21/11/25
THE HALO EFFECT
We Are Shadows [EP]

21/11/25
SPOCK`S BEARD
The Archaeoptimist

21/11/25
DANKO JONES
Leo Rising

21/11/25
BLOODBOUND
Fields of Swords

CONCERTI

19/11/25
HELLOWEEN + BEAST IN BLACK
FORUM DI ASSAGO, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)

19/11/25
HELLOWEEN + BEAST IN BLACK
UNIPOL FORUM - ASSAGO (MI)

23/11/25
NAILED TO OBSCURITY + YOTH IRIA + OAK, ASH & THORN
SLAUGHTER CLUB, VIA ANGELO TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)

29/11/25
ANNISOKAY
LEGEND CLUB VIALE ENRICO FERMI, 98 - MILANO

03/12/25
PERTURBATOR + KÆLAN MIKLA + GOST
LIVE MUSIC CLUB, VIA GIUSEPPE MAZZINI 58 - TREZZO SULL\'ADDA (MI)

07/12/25
BATTLE BEAST + DOMINUM + MAJESTICA
LIVE CLUB - TREZZO SULL\'ADDA (MI)

07/12/25
ECLIPSE + REACH + ANDY AND THE ROCKETS
LEGEND CLUB - MILANO

14/12/25
MALPAGA WINTER NIGHT
DRUSO - RANICA (BG)

14/01/26
AIRBOURNE + TBA
ALCATRAZ - MILANO

26/01/26
HAMMERFALL + TBA
ALCATRAZ - MILANO

Rory Gallagher - Fresh Evidence
31/10/2017
( 3072 letture )
Rory Gallagher è senza ombra di dubbio un pilastro della musica rock/blues, sia per le sue composizioni su disco, sia per le incredibili performance live: un connubio di tecnica sublime, profonda creatività e sconfinata fantasia universalmente riconosciuta. Se tutto ciò non bastasse, queste caratteristiche, unite ad un carattere notoriamente schietto e diretto abbinato al manifesto e incondizionato amore per la propria gente –famosi sono i suoi concerti in un'Irlanda funestata dal terrorismo– delineano un personaggio che, specialmente in Irlanda, ma non solo, hanno portano a considerare Gallagher qualcosa che si avvicina più a un mito piuttosto che ad un “semplice” musicista, tanto che nella main street della piccola cittadina di Ballyshannon, nel Donegal, troneggia una sua statua commemorativa. Rory Gallagher, infatti, oltre ad aver venduto milioni di dischi, è celebrato per l’amore e l’attaccamento alla propria terra. Un’ammirazione incondizionata e trasversale a cattolici e protestanti, lealisti e indipendentisti, a riprova di come la musica, quella vera, sia il perfetto collante per unire le persone, grazie inoltre ad innumerevoli live in svariati locali di un’Irlanda che, seppur a quel tempo funestata da profonde tensioni sociali, trovava nella musica del polistrumentista un momento di pace.

Come già detto, la maestosità del musicista irlandese deriva soprattutto da un’incredibile unione di tecnica e sentimento, capace di unire in un metaforico abbraccio lo spirito malinconico del blues a quello più aggressivo dell’hard rock. Una musica vellutata, ma allo stesso tempo capace di graffiare e che spazia da tematiche leggere ad altre decisamente più impegnate. La carriera di Rory Gallagher è sicuramente nota per vere e proprie pietre miliari del blues / rock come Deuce, TattooCalling Card, nonché dal bellissimo Live in Europe  del 1972. Fresh Evidence -oggetto di questa recensione- è invece l'undicesimo ed ultimo album in studio da solista del musicista irlandese. Il disco in questione succede al buon Defender uscito nel 1987 ed è precedente la morte del talentuoso chitarrista, avvenuta pochi anni più tardi per cause direttamente collegate all’alcolismo cronico con cui il musicista da anni conviveva. Seppur si tratti di un album di fine carriera ed uscito in un periodo storico dominato da altri generi (uscito nel 1990, ma ristampato anche nel 2011), Fresh evidence consacra ulteriormente il talento chitarristico di Rory Gallagher, il quale affonda le proprie radici in un caldo rock fortemente influenzato da vibrazioni e sentimenti blues. Seppur leggermente inferiore a quanto già inciso in precedenza, racchiude interessanti spunti, nonché l’usuale impeccabile esecuzione, ricca di pathos e sentimento. Evitando una didascalica descrizione di ogni singolo brano, ci limitiamo a porre l’attenzione in particolar modo su episodi quali l’inconsueta King Of Zydeco, la graffiante Heaven's Gate e, seppur un po' “ruffiana”, anche l’opener Kid Gloves che regala ottime vibrazioni. Meritevole di menzione anche la leggera Slumming Angel che, posta a chiusura di album, fa trasparire un folto velo di tristezza.

In estrema sintesi, Fresh Evidence abbandona l’hard rock per riabbracciare strutture compositive decisamente più blues, grazie alle note morbide e vellutate dissipate dalla mitica Fender Stratocaster. Un’alchimia musicale perfettamente creata anche dal folto gruppo di musicisti coinvolti e che proietta l’ascoltatore in una dimensione fatta di pura musica. Fresh Evidence è un disco coinvolgente ed ispirato che, seppur leggermente in ombra nella discografia di Rory Gallagher, merita assolutamente di essere riscoperto e valorizzato, non tanto per dei particolari brani ivi contenuti, ma per comprendere meglio il percorso artistico e creativo di un musicista di fatto immortale e mai dimenticato per migliaia di fans di tre generazioni. Grazie ancora di tutto Rory.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
92.85 su 7 voti [ VOTA]
Fabio Rasta
Domenica 1 Dicembre 2019, 14.35.54
3
... fateci caso, ogni diverso recensore, con ciascuna diversità che lo contraddistingue nei gusti e nelle preferenze, ognuno di Loro che ha esaminato ciascuno dei lavori qui a lato, si è sentito in dovere di aprire la sua disanima con un sentito omaggio al Musicista, al suo talento, alla sua caratura morale, alla sua persona in generale, alla sua semplicità, al suo lascito x i posteri, prima ancora che parlare della Musica in oggetto. Non è un caso. La sua integrità ed il suo essere al di sopra della vacuità dell'effimero business e della volubilità dei gusti generali, ne fanno un esempio x ogni appassionato che si rispetti, x ogni musicista che crede nella sua opera, x ogni artista incompreso o sottovalutato, x ogni essere umano che crede nei suoi ideali e nelle sue convinzioni. Esagerato x un semplice Bluesman? No. Lo dimostra il fatto che ho appena evidenziato, aggiungendoci ogni utente che ha commentato, ringraziando a + riprese questo immenso quanto indimenticato personaggio, aldilà della pur doverosa, ma fredda, analisi musicale.
marmar
Giovedì 23 Novembre 2017, 11.02.09
2
Disco simpatico e frizzante, all'epoca uscito con tutt'altra copertina ('azz, già passati 27 anni da quando l'ho portato a casa...). Niente a che fare con altri capolavori del passato, ma conzoni come "The King of Zydeco" o "Middle Name" si ascoltano sempre volentieri. L'ultimo lascito del grande Rory, musicista che merita pienamente di essere ricordato.
Rob Fleming
Mercoledì 1 Novembre 2017, 12.22.56
1
L'ultima zampata di Rory in cui si dimostra in forma e sprigiona energia in ogni traccia. Ghost Blues ti fa a fettine, Heaven's Gate è potentissima, Walking wounded magnifica e lancinante. Ottime le 2 bonus track il blues di Never asked you for nothing e l'hard rock di Roll bowed not broken. 77
INFORMAZIONI
1990
Capo/Intercord
Rock/blues
Tracklist
1. Kid Gloves
2. The King of Zydeco
3. Middle Name
4. Alexis
5. Empire State Express
6. Ghost Blues
7. Heaven's Gate
8. The Loop
9. Walkin' Wounded
10. Slumming Angel
Line Up
Rory Gallagher (Voce, Chitarra)
John Cooke (Tastiere)
Lou Martin (Piano)
Mark Feltham (Armonica)
Geraint Watkins (Fisarmonica)
John Earle (Sassofono)
Ray Beavis (Sassofono)
Dick Hanson (Tromba)
Gerry McAvoy (Basso)
Brendan O'Neill (Batteria)
 
RECENSIONI
87
81
83
84
88
77
95
87
84
94
90
84
ARTICOLI
15/11/2017
Articolo
RORY GALLAGHER: IL BLUESMAN BIANCO CON LA CAMICIA A QUADRI
La recensione
 
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]