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10/10/24
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ZIGGY CLUB - TORINO
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Fear Factory - Aggression Continuum
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22/06/2021
( 6055 letture )
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Chi pensava che la guerra contro le macchine fosse finita si sbagliava. Di grosso. Tornano sul desolato campo di battaglia i leggendari Fear Factory, al loro trentunesimo compleanno. Ma cosa capita? La formazione attuale (post - Aggression Continuum, per intenderci) non comprende il cofondatore, scrittore, front-man Burton C. Bell, sfinito dalle beghe legali degli ultimi anni. Notizie tristi si intersecano quindi con un’aurea particolarmente ficcante. Un’atmosfera di sferragliante metallo ibrido, che -potenziato dal suo stesso passato- sventaglia una serie di composizioni pompose e dirette, veloci e brutali, malinconiche e battagliere. Un’altra summa del FF-sound che trae in parte beneficio dalle poli-note del precedente, immenso Genexus (2015), per coglierci impreparati su alcuni punti cruciali. Brani ora ampi e dilatati ora snelli e diretti, il costrutto biomeccanico si forgia di 10 canzoni in perfetta sequenza. In cabina di regia troviamo un cast di produzione a cinque stelle, capeggiato da niente meno che mr. Andy Sneap al mixaggio, Damien Reinaud (Dragonforce) e Mike Plotnikoff alla pre e post-produzione e il fenomenale Rhys Fulber come super special guest, purtroppo utilizzato con il contagocce. Una promozione cinematica targata Nuclear Blast anticipa quella che è decima battaglia uomo/macchina targata Fear Factory, originariamente composta nel 2017 e poi cristallizzata nello spazio-tempo. Scongelata dal freezer dei ricordi con una dose extra di layer, chitarre, eccelso drumming di Mike Heller (Raven ; Malignancy) e un trio tastieristico mai visto prima d’ora, costituito dai talenti di Igor Khoroshev (ex - Yes), Giuseppe Bassi e Max Karon (già nei Once Human). Tutto questo comporta una sovrastruttura sonora degna di un Blockbuster, con soluzioni cinematografiche, orchestrazioni e piccole sinfonie post-atomiche.
I have lost respect for human life / My contempt becomes a bloody knife / I am dripping with anger for all I see / Fuel injected suicide machine!
In molti si sono chiesti come avrebbe suonato questo nuovo capitolo. Preoccupati (a ragion veduta), non si sarebbero mai aspettati un buon colpo di coda da parte di Dino & Co. Senza ipotizzare un futuro possibile per la band californiana, analizziamo insieme queste dieci tracce di metallo contorto e fumante, proveniente direttamente dalle nuove fonderie della Cyberdyne. Quasi nulla è cambiato in tutti questi anni, in lotta tra alti e bassi, formazioni traballanti , grandi composizioni e sporadici flop. Autori di un sound unico e inimitabile, i Fear Factory mark-021 colpiscono ancora duro. I tre singoli apripista sono uno più significativo dell’altro, con la groovy e lineare Disruptor a fare la voce grossa, tra aggressione verbale, growl e chitarre ribassate, basso pulsante e bellissimi stacchi a cura di Heller. Capiamo che lo scontro non finirà mai dopo pochi secondi, quando Burton C. Bell incita alla ribellione e Dino Cazares macina riff ora rotondi ora affilati come rasoi. Un putiferio cibernetico che trova il suo climax nella lunga e sensazionale Fuel-Injected Suicide Machine, che cita Mad Max non sono nel titolo ma anche nell’intro e nel testo. Uno dei brani più belli in assoluto del passato recente, Fuel-Injected Suicide Machine è un inno rivolto al passato, con tastiere epiche, rifferama thrash e linee vocali memorabili. Coadiuvato da un testo che profuma di desolazione, benzina e morte, il brano (secondo singolo e lyric video) ci fa capire che la doppia F è ancora pronta a seminare caos. Ma questo lo capiamo immediatamente, sin dall’intro narrato di Recode, che fa le veci della sensazionale Autonomous Combat System , opener di Genexus, senza però raggiungerne la maestria. Burton C. Bell, in pieno mantra Terminator, cita apertamente John Connor e la Resistenza prima di dare il via alle danze, mentre l’axe-man ci scaglia contro una sequela di riff brutali a otto corde e alcune distensioni melodiche davvero azzeccate. Non tutto gira a mille, e le orchestrazioni di Khoroshev / Bassi / Karon appesantiscono certi passaggi, ma nel complesso (e nella sua lunga durata), il nuovo biglietto da visita funziona. Specifichiamo, non tutti i brani sono a fuoco, e alcuni passaggi suonano -in parte- a vuoto (Collapse ; Cognitive Dissonance), ma ci sono alcune sorprese degne non solo di nota, ma di essere esaltate a dovere, a partire dalla melodica Purity, con i suoi tocchi di chitarra pulita, la melodia avvolgente e la struttura esemplificata e, per una volta, scevra di sovrastrutture, così come la malinconica e brevilinea Monolith (titolo originale dell’album), con un buon Burton C. Bell che traina la canzona in pulito senza strafare ma con grande savoir-faire, mestiere e malinconia. Ecco, a tal proposito, una delle differenze maggiori rispetto ad alcune produzioni passate è l’aspetto desolato e melanconico che prende il sopravvento in molti ritornelli, a discapito delle epiche sensazioni che bagnavano i grandi gioielli di Obsolete , Archetype o Genexus. Scelta probabilmente ponderata dallo stesso C. Bell, che decide di portare con sé alcune influenze dei suoi Ascension of the Watchers nelle sovra-citate Purity e Recode. I riff squadrati e potenti di Cazares (autore anche delle parti di basso) sono una manna dal cielo, anche se sentiamo la mancanza di alcuni licks e stacchi dirompenti. Il bridge potentissimo di Cognitive Dissonance, la cavalcata di Suicide Machine e la bella struttura di Monolith (con un gustoso assolo melodico) mettono in tavola idee interessanti e poco scontate. L’atmosfera è cupa e pregna di vendetta: tuttavia, la supremazia delle macchine prende spesso il sopravvento, come nella distruttiva ed esaltante Manufactured Hope, dove ci crogioliamo con intense accelerazioni e parentesi melodiche alternate a sfuriate da brividi. Insomma, nei 50 minuti di Aggression Continuum, i Fear Factory mettono in tavola bio-fluidi di qualità importante, con una soluzione di continuità non sempre perfetta, ma con una scaletta ben congegnata e alcuni richiami al passato molto graditi. Le novità sonore sono spesso rilegate nella cornice, qui molto incentrata sulle tastiere epiche piuttosto che su beat industriali. La title-track, violenta e meccanica, costituisce il punto più vicino a Genexus, mentre la conclusione spetta alla marziale e lunghissima End of Line , che spezza la tradizione del pezzo magniloquente in chiusura in favore di un brano ritmato ed heavy, con un refrain di buona fattura e un BCB in vero stato di grazia. Il brano, che sfiora gli 8 minuti, si snoda attraverso una struttura non dissimile da Recode, con un breve finale strumentale/rumoristico che cita nostalgicamente Fear is the Mindkiller e Fear Campaign.
Tra strutture traballanti, un Mondo che non esiste più e una miriade di macerie a seppellire la civiltà, possiamo ritenerci felici e soddisfatti di essere ancora qui a raccontare la nuova fatica della Fabbrica. Un album con una gestazione a dir poco rocambolesca, nata nel 2017 e finalmente risolta nel 2021, con un’intesa dose di veleni e dissapori. Ma, grazie al nostro riff-master Dino Cazares (e al suo fidato team) siamo riusciti a vestirci per l’occasione, brandendo scudo energetico e fucile al plasma. Senza fare paragoni inutili, la bontà suprema di Genexus rimane di un altro pianeta, così come la guida tutto campo di Rhys Fulber. Aggression Continuum è un album validissimo, pesante come il petrolio a colazione, ma anche malinconico e triste. Un mix di passato e presente, bilanciato tra violenza, groove, velocità e cinema. È un’aggressione che gioca sul sicuro senza aver paura di proporre, trent’anni dopo, alcune novità e sfumature di valore.
I must not fear… Fear is the Mind-killer. When the fear is gone, only I remain…
Il fumo si dirada: siamo immersi nella cenere e nella polvere. Silenzio, vento e desolazione. Non ci resta che attendere. Attendere e resistere fino alla prossima battaglia.
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disco che conclude un\'era e lo fa davvero bene,è difficile immaginare i Fear Factory senza Burton,vediamo cosa combineranno con Milo. |
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Non mi aspettavo granché da quest\'album visto la storia travagliata che ha alle spalle, invece devo dire che è ottimo, al livello di genexus, mike heller bravissimo e end of line bellissima chiusura, un grazie anche a quello che ha fatto burton che nonostante dal vivo faccia schifo ci lascia con una piccola perla. |
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Dopo Genexus il ritorno dei FF ai massimi livelli. Stupendo. 95 |
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Un disco davvero valido,non era scontato vista la travagliata gestazione. Da un lato sono contento che il percorso della band con Burton si sia chiuso con un lavoro di buonissimo livello,al tempo stesso però un po\' di preoccupazione per il futuro è inevitabile. Il nuovo cantante sembra molto volenteroso,staremo a vedere... |
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Dopo mesi, devo dire di averlo un po' rivalutato, anche se i clichè sono sempre quelli. Aspetto di vedere cosa porterà il nuovo cantante
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Sono sempre stati ripetitivi, peró hanno un suono riconoscibilissimo. |
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Album ripetitivissimo.... E va beh... Anche genexus o mechanized lo erano, ma non scialbi e piatti come questo . Proverò a riascoltare ma per ora mi sembra il peggiore insieme a transgression |
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Mi è capitato di pensare che il cantante dei \"drowning pool\" se non fosse morto prematuramente avrebbe potuto prendere il posto del pur grande Burton c. bell.
Chissà cosa ne sarebbe uscito!!!! |
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Viste tutte le tristi vicissitudini legali che hanno condizionato la lavorazione di questo disco ero pronto al peggio, invece sono stato piacevolmente sorpreso. Le coordinate sonore sono sempre quelle,ma vengono qui riproposte con la giusta potenza ed intensità.
Voto 77 |
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altra bordata nei marroni!!!! grandi Fear non deludono mai!!! voto 90! |
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Gran bel disco, sullo stesso ordine dei loro precedenti, del resto. Dal mio punto di vista nella loro carriera non hanno fatto grandi toppate, se non in qualche traccia che convince poco, tracce che comunque si contano sulle dita di una mano. Band storica che non tradisce mai le aspettative. Speriamo che non si pretenda che pure loro facciano qualcosa di diverso, con i risultati che sono facili a immaginare Io gli do 100 perchè. come criterio di valutazione personale, (a canzone ottima do 10 e siccome mi sono piaciute tutte e non ho un se e nemmeno un ma, perciò lo annovero fra i dischi perfetti |
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Grandissimo disco, a mio avviso superiore anche al precedente Genexus. I Fear Factory si sono decisamente ripresi rispetto ai poco ispirati Trasgressione e Mechanize. |
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A me sembra lo stesso disco che fanno da 30 anni. Stesso riff, stessi ritornelli. È bello, ma ha senso? Non lo so, copia incolla cibernetico. |
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BOMBA!!! non ho altro da aggiungere se non... Hanno ammazzato Dino ma Dino è vivo!! |
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tralasciao il tristisimo stato in cui versa la band ho trovato questo albumdecisamente soddisfacente,al livello di Genexus.
Ormai i Fear Factory non inventano più nulla ma sono riusciti comunque a tirar furi dal cilindro un disco godibile migliore di altri loro lavori più moscetti come The Industrialist e Transgression |
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Lucio: certo, ci mancherebbe, anche se non penso ci sia una "classifica" di gravità delle offese, soprattutto in questo caso perchè pagliaccio è un offesa, quella sul nome era una pungente battuta provocatoria, non certo un'offesa. Come vedi, comunque, non c'è piu quella frase! @jo lunch: come puoi leggere, che sia sottinteso che un solo ascolto è riduttivo per giudicare un disco è tutt'altro che sottinteso e scontato |
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Avete finito di commentare i "commenti"? Qui' si parla di un album validissimo, non certo un capolavoro, ma in trentanni di attività è normale avere alti e bassi. Magari potessi vedere oggi un loro concerto dal vivo!! Poi è sottinteso che un solo ascolto è alquanto riduttivo per giudicare un album. Detto ciò non so se i FF avranno ancora un futuro ma permettetemi di dire no, una donna nei FF non me la vedo. Ok. la parità di genere, ma, per favore, il troppo storpia. Buona serata a tutti. |
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Per Brown Sugar.. Tranquillo: Io non conosco nè Te, nė Galilee, nè Carmine.. Permettimi l'ultima osservazione costruttiva: Dare del Pagliaccio è sbagliato.. Offendere una Persona per il Nome che porta, è Di Più.. Finisco qua e Paz y Felicidad a Todos... |
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E ci si ritrova tutti al prossimo concerto dei FF........Ah no |
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Lucio: mi fa piacere, ho usato qualche termine forte e sono stato provocatorio perché mi scaldo in fretta, ma nessuna offesa spero, ho solo risposto qua sotto perché mi hanno dato del pagliaccio. Comunque ti rinnovo ancora le mie scuse |
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Ciao Brown Sugar.. Visto che sono stato tirato in ballo: Per Me "Caso" chiuso.. Una considerazione che vale anche per Me: "Litighiamo" pure a parole sulla Musica, ma MAI scendere alle Offese personali Gratuite.. Buon proseguimento di giornata... |
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Dopo Genexus, tutte le beghe degli ultimi anni e l’addio di Burton, non mi aspettavo un disco così valido, anzi avevo dato per scontato che non sarebbe mai stato pubblicato. Sono rimasto positivamente sorpreso. E’ FF fino all’osso quindi posso capire che ci sente la solita minestra riscaldata, però a me questa minestra non dispiace. La title track, Manufactured hope sono dei gran bei pezzi, Purity l’ho apprezzata dopo qualche ascolto mentre Monolith è qualcosa di diverso dal solito ma che non stanca. Collapse e Cognitive Dissonance invece non mi convincono e l’opener, riprendendo il riferimento del recensore, mi è sembrato un biglietto da visita un po' sgualcito se devo essere sincero, pensavo meglio. Io comunque se fossi in Dino, chiudere qui la Fabbrica. Sarebbe un ottimo addio. Per me il voto è 70. |
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@carmine: non sono un fan dei FF, ma mi infastidisce il giudizio facile e lapidario che al giorno d'oggi accade spesso nei social, per la fretta di dire la propria, tutto qui. Detto questo, a me invece interessa discutere, e quindi ti chiedo scusa per l'esordio pungente che ho avuto nei tuoi confronti e in quelli di Lucio. Spero tu le possa accettare, ciao |
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Ciao @drake, sono d'accordo con te, ci sono moltissimi fattori in ballo...@galilee: pagliaccio sarai tu, e lo stai dimostrando per l'ennesima volta. Quindi i dischi dei Motorhead o degli Ac/Dc, dal secondo in avanti, secondo te sono compitini incastrati nei loro clichè perchè suonano simili? Mai sentito parlare di qualità del songwriting, al di là dell'originalità? C'è una bella differenza tra "capire se la proposta è di nostro interesse" (ovviamente basta anche un solo ascolto) e dire che il disco è un compitino di merda da 60 dopo mezzo ascolto...quindi non cambiamo le carte in tavola quando ci fa comodo. Se vuoi rispondere argomentando bene, altrimenti lascia pure perdere perchè come vedi l'argomento interessa a qualcuno |
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Meglio risultare antipatici che essere dei pagliacci. Tornando all'argomento. Per giudicare o recensire un disco qualsiasi sono sicuramente necessari più ascolti. Per capire se invece la proposta è di nostro interesse ne basta anche solo uno. E parlo per me ovviamente. Nel caso specifico dei FF, band incastrata nei suoi clichè da obsolete ad oggi, anche meno. Se si apprezzano ancora si ascolterà il disco con curiosità, in caso contrario basterà anche mezza canzone a far capire all'ascoltatore che è sempre la stessa solfa. |
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*di conseguenza, correttore del cacchio |
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Vasco, se uno entra in una discussione a dire che Gals dice cavolate, o che Lucio ascolta musica col culo o mi da del fesso perché ho commentato in un certo modo... non vuole discutere. Tutta sta storia degli ascolti è soltanto un pretesto per insultare chi la pensa diversamente da coso lì. Sono risultato antipatico? Non era il mio intento e comunque mi scuso con tutti voi se ho usato certi toni. Ho solo risposto ad una conseguenza. Spero che l'ot si chiuda qui. |
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@brownsugar nessun attacco sono completamente d’accordo con quello che hai scritto nei tuoi commenti
@carmine tu puoi valutare il disco come meglio credi al primo ascolto o mezzo ascolto e naturalmente sei libero di esprimerlo nei commenti ma permettermi anche di dire che se entri in una discussione devi usare un atteggiamento ben diverso perché siamo qui a scambiarci spunti, io lo trovo un momento per imparare o trovare chiavi di lettura che mi erano sfuggite, altrimenti risultati antipatico e sia chiaro che pure questo è un tuo diritto.
@DraKe quoto ogni tua lettera nell’ultimo commento, c’è un’idea precisa del valore che ha per te l’album ma anche di quello che potrebbe diventare con il tempo frutto dell’esperienza come ascoltatore.
Detto questo da parte mia non c’è mai l’intenzione di portare il discorso verso il litigio, internet è già pieno di merda |
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Io ho scritto il mio parere a caldo dopo un solo ascolto, ciò non vuol dire che credo sia sufficiente per dare un giudizio articolato del disco, ma trattandosi dei FF di cui conosco la discografia intera, per me è sufficiente per poter dire le due cosette di cui al commento n.6...sono convinto che per dare un giudizio più approfondito sia necessario dare molti ascolti e sono altrettanto convinto che con gli anni un giudizio possa variare anche di molto (dischi che da bruttini divengono belli x poi passare nel dimenticatoio o viceversa etc...). La differenza di un giudizio lo fanno tanti fattori insieme, dall'orecchio al gusto personale, dall'essere musicisti all'attenzione cui si dedica all'ascolto, dall'umore della giornata alla lettura dei testi e al background culturale....
Sicuramente appena possibile darò diversi ascolti al disco, e magari tornerò a dare un giudizio. Spiace leggere certe dispute, soprattutto se il tema è interessante...buon metallo a tutte/i \m/ |
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Bye |
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@vasco: anche se sinceramente non ho capito se mi stai attaccando sul mio punto di vista, sono assolutamente d'accordo con quello che hai scritto... |
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Aaaaah, è sempre una goduria quando saltano fuori i leoni da tastiera tipo Carmine, il genio del metal. Comunque, non serve ribadire quello che ho gia detto: un solo ascolto può dare un impressione iniziale del disco, per un giudizio serio servono più ascolti, punto. Infatti la serietà di un sito come questo è che i dischi, prima di essere recensiti, vengono ascoltati piu volte. Ovviamente questo succede perché siamo tutti cretini, dovremmo assumere te che con un ascolto mentre ti fai le pippe capisci tutto e subito, giudicando in 4 secondi il lavoro di mesi e mesi di un artista. Beh, d'altronde sei il genio del metal...ciao |
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*Fuoriluogo, non insensato. Soprattutto se si parla di un gruppo artisticamente statico e ormai prevedibile come questo. E comunque io gli ho dato altri ascolti, il mio giudizio rimane lì e il PERCHÉ l'ho anche spiegato. Se poi a qualcuno "sale il nazismo" perché ad altri sto disco ha stancato subito, problemi suoi. |
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Non dicevo a te vasco. Ce l'ho con chi ha attaccato sto pippone insensato. |
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@carmine non mi riferivo a te, ho fatto un ragionamento generale su quello che reputo un modo corretto per comprendere appieno un album, uno che scrive che al primo ascolto può andare a spiegare al gruppo come può fare meglio la prossima volta è che sente la necessità di sottolineare 30 anni di SINGOLI ascolti cosa vuoi dirgli? |
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30 anni di metal e ha bisogno di 50 ascolti per capire il decimo disco dei Fear Factory... LOL |
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E' un argomento interessante, io posso dire che alcuni dei lavori a cui mi sento più legato sono cresciuti con il tempo, White Pony dei Deftones per esempio, bello fu bello subito ma capolavoro ci vollero settimane e tutt'ora che ho acquistato la ristampa per il XXnale non ha perso un briciolo di rilevanza, oppure Fragile dei NiN andai avanti mesi ad ascoltarlo 1 volta a settimana perchè non lo capivo, mi ci perdevo ma non riuscivo a non ritornarci e ora guai a chi me lo tocca, sono 2 esempi tra decine, non credo sia un discorso legato alla musica ma al nostro modo di recepirla in un determinato momento, perchè spesso ascoltiamo un nuovo album quando questo esce e in quel periodo stiamo ascoltando tutt'altro, vale anche per i concerti, compro un biglietto di un concerto fra 8/10/12 mesi e magari in quel periodo o stagione ho bisogno di altro e il concerto mi sembra meno efficace.
Questo per dire che comunque credo poco al primo ascolto, io di giudizio sono molto molto severo su un nuovo lavoro, per poi accorgermi con il secondo e terzo ascolto che metto a fuoco meglio il contesto e comincio ad evidenziare i momenti del lavoro che mi piacciono di più e a concentrarmi su quelli che non mi convincono, lo analizzo in maniera dettagliata, perchè diamine la musica spesso, troppe volte la compro e se spendo 15/20/30 euro voglio letteralmente entrarci nell'album
Sospenderei invece ogni giudizio sull'ascolto "liquido" quando un album è scaricato gratuitamente l'ascolto è molto meno attento e si tende ad essere più netti e superficiali nei giudizi, lo dico anche per me stesso sia chiaro. |
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@steelminded: ciao! Ahahaha, certo poi come sempre i gusti fanno la differenza, se non te gusta l'aor! si io la penso cosi, magari un solo ascolto può darti un IMPRESSIONE positiva o negativa, ma poi il giudizio vero e proprio per me necessita di piu ascolti. Beh anche i nostri recensori d'altronde non ascolteranno solo una volta i dischi prima di stilare la rece no? Io personalmente sono PIENO di dischi in collezione, dopo 30 anni di metal, che al primo ascolto avrei gettato dalla finestra...beh, sarei stato un idiota e mi sarei perso tanta bella musica! Buona giornata Steel |
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Ciao Brown Sugar: Io con gli FF mi son fermato a Demanufacture.. Itero la mia Opinione: Per Me il Primo Ascolto fà la differenza.. Tu hai tutto il diritto di pensarla in maniera differente... |
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Brown Sugar la tua è un'osservazione interessante e condivisibile, quella che i dischi più semplici, proprio perchè meno diversificati possono richiedere qualche ascolto per essere assimilati... Ci può stare, anche se non trovo sia vero in assoluto... Metallica the black album, ACDC Back in Black, Motorhead Overkill, Black Sabbath Heaven and Hell... Su questi e simili basta un ascolto direi. Sull'AOR credo tu abbia ragione ma ascoltare la stragrande maggioranza dei dischi AOR sarebbe masochistico per me... perciò... Ciao! |
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Lucio ciao, no, li ho mollati da Obsolete, acquistando nel mezzo solo Mechanize |
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@galilee: ecco, quella dell'orecchio allenato la aspettavo ahahhaha...stupidata colossale... |
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Ciao Brown Sugar: L' Italiano è una Lingua in quanto ha una Grammatica scritta.. Io NON ho Giudicato questo Album.. Ho fatto un Discorso generale che non dà Sentenze ma solo enuncia il Mio modo di vivere la Musica.. Sei un Fan dei FF? Se Io avessi scritto: Ascoltato solo Una Volta; Capolavoro! Avresti avuto qualcosa da ridire? |
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Dipende tutto dall''orecchio che si ha. Un disco dei FF non ha bisogno di più di un ascolto per essere capito e apprezzato. Soprattutto dopo 30 anni di ascolti in tal senso e una conoscenza della band ormai decennale. Poi ovvio se avete iniziato ad ascoltar musica oggi, probabilmente un disco di questo tipo vi richiederà molta attenzione. |
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@lucio: si fa che, evidentemente, non è il tuo genere. Giudicare un disco dopo un solo ascolto rimane una colossale cazzata, in qualsiasi modo tu la voglia mettere giu...se poi il fatto che la musica sia emozione vuol dire che si deve ascoltare col culo superficialmente, ok, allora alzo le mani....@steelminded: non è vero, spesso è esattamente il contrario, perché sono i dischi più semplici ed omogenei che all'inizio sembrano simili e poco diversificati. Non c'entra la complessità musicale, anche giudicare un disco aor dopo un ascolto è da fessi... |
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A me è sempre successo con i Meshuggah, inascoltabili al limite del fastidio fisico |
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Sì, però per Me la Musica, qualsiasi genere, è Emozione, non è un Problema di Matematica sul quale si sta tutto il tempo che necessita per risolverlo... |
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Su dischi come questo un ascolto può essere sufficienti, ma ci sono generi e stili più complessi e compositi che possono davvero necessitare di più ascolti... Prendi per esempio un disco sei Symphony X, degli Obscura, Opeth, The Ocean... sono solo degli esempi... può anche capitare il contrario, cioè che qualcosa che ti piaccia al primo ascolto, poi agli ascolti successivi ti accorgi che è una ciofeca... 😆 |
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IL Primo Ascolto per Me è quello che ti fa capire se un Album ti piacerà o meno.. La Frase "E' un Disco che necessita più ascolti per essere metabolizzato/capito", vuol dire tutto e niente.. Se alla Cinquantunesima volta che ascolto Roots e ancora non mi piace, che si fa? |
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Tipo Carmine, ascoltato una volta sola e ha capito tutto...il genio del metal |
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@daniele: concordo, ogni volta che leggo i commenti di chi ha ascoltato il disco una volta sola mi sale il nazismo..... |
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Dopo i drammi degli ultimi anni è bello notare che la musica vince su tutto, buonissimo album, certo nulla di nuovo ma ammirazione intatta, fosse l'ultimo con Burton un ottimo addio |
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Bel disco, non grandioso a mio parere, ma quasi privo di passi falsi. Mi balena un'idea: forse questo, viste le linee più melodiche, poteva essere quello che non è stato Digimortal (secondo me il loro vero "passo falso").
Ritengo anch'io che senza Bell la fabbrica faticherà parecchio a stare in piedi, non per il modo di cantare in se, ma per l'attitudine e soprattutto la scrittura. E' sempre stato Burton a dare il giusto mix: una storyline con un senso e una giusta semplicità nei testi (semplici ma non banali)
Comunque bella prova e un 75-80 non si può negare.
PS: poi dai, come fai a vedere live i FF senza un cantante che stona ad ogni parte melodica ahahahah mi mancherai Burton...almeno fino al tuo ritorno. |
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Bell’album, per me praticamente siamo ai livelli del precedente. Nessuna sorpresa, lo stile (un marchio unico e inimitabile) è più o meno quello di sempre, ma tranne un paio di pezzi un po’ flosci (tra cui, parere mio, il singolo Fuel-Injected Suicide Machine), di ispirazione ce n’è. Recode e Purity le sto ascoltando a ripetizione. Io i tappeti di tastiere li ho apprezzati, mi sembrano enfatizzare certe atmosfere apocalittiche che ben si sposano con il loro concept. Nota di menzione anche per il potentissimo Mike Heller, ovvero come suonare quadrati e chirurgici (robotici?) senza dover per forza rinunciare alla fantasia e al feeling. Voto 80 netto |
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Ascoltato una volta e tanto mi basta. Stessi riff, stesse linee vocali. Un compitino. Voto 60 solo perché sono loro. |
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Leggo tanti commenti che dicono " l'ho ascoltato una sola volta" e poi dicono che non è un granché. Ma come si può dare un giudizio obbiettivo con un solo ascolto? |
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@MetalFlaz ho avuto la stessa impressione! L'ho ascoltato una sola volta ma mi pare che Burton non abbia sfoggiato una prestazione impressionante, x lo meno in alcune canzoni... penalizzato secondo me anche dal mix che sacrifica le frequenze più brillanti della voce a favore delle tastiere e orchestrazioni, di cui trovo eccessivo uso x esempio nell'opener ed in altri frangenti; a queste ho sempre preferito i sound FX in questa band. Ad ogni modo disco ispirato, diverso da genexus che era mooolto vicino a demanufacture, ma non per questo non all'altezza, anzi, un sentito applauso a cazares per aver osato a sfornare un disco eterogeneo ma ben riuscito, in particolare non mi aspettavo pezzi così violenti!! Per tornare al discorso sul senso di proseguire questo progetto o meno direi che la musica da già la risposta...e se al microfono mdovesse esserci una donna non vuol dire che non possa esserci dello scream, di esempi in giro ce ne sono..... |
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ammetto di non averlo ascoltato con attenzione, personalmente non mi hanno colpito granchè le parti vocali |
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mi sembrava troppo strano ci fosse un assolo in MONOLITH, difatti non lo suona Dino.... Disco piacevole ma senza Burton sono finiti i FF |
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Inaspettatamente bello. |
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10
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Leggendo i commenti entusiastici sicuramente acquisterò tale album spendendo i famosi 20 eugho. Spero che realmente faccia tornare alle glorie del passato. Devono continuare ? Mah se fosse rimasto Bell eeeee l'ispirazione continuasse come questo album nessun problema a continuare . Maaaaaaa senza Bell il dubbio insorge. Ho letto da qualche parte che Dino stia ponderando di reclutare una donna come cantante. Non me ne vogliano le femministe ma è meglio che recluti Gigi D'Alessio a sto punto. È un fatto di tradizione, di storicità , come James Bond , la storia l'ha fatta una vosce maschile e quella deve rimanere. Caghi saluti |
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Questo album sarebbe perfetto se fosse la degna conclusione di una band storica e importantissima come i FF. Voto 80 |
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@DraKe perché riconosco le abilità e il talento di Cazares, ma i FF erano Herrera, Olde Wolbers, Cazares e soprattutto Bell. Dopo anni di turnisti, con la definitiva dipartita del cantante, restano un progetto personale di Dino. Ci sta continuare a portare avanti in concerto la musica dei FF, ma in studio secondo me dovrebbe pensare a fare altro, come riformare i Divine Heresy ad esempio. |
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7
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Ottimo disco, potentissimo e distruttivo quando deve, ottime prove di Bell e Heller notevolmente migliorato e ora piu’ personale |
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6
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Non ho ancora sentito il disco, ma se è un buon prodotto come sembra dai vari commenti e rece, perché la band FF non dovrebbe continuare a sfornare dischi?? Credo che Dino abbia le capacità per portare avanti il progetto e a maggior ragione lo deve fare visto che ha dichiarato nell'intervista che la sua idea è di continuare a scrivere musica mantenendo intatti i tratti distintivi dei FF...di BCBell se ne trovano, e gli esempi di altre storie simili si contano a decine nel panorama metallico... perché no?? |
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5
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Grandissimo album, però dopo questo penso sia giusto chiudere. Voto 85 |
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L'ho acquistato ed ascoltato un'unica volta. Chiaramanete devo riascoltarlo, ma la sensazione che ho avuto è che è davvero violento sia a livello strumentale che vocale. Le idee sono sempre le medesime, qualche vago accenno di novità c'è quindi il voto è ampiamente sufficiente, ma sinceramente spero che la fanbase si impunti e convinca Cazares a chiudere definitivamente il progetto almeno in studio. Può continuare a portare la musica dei FF dal vivo con un nuovo cantante ancora per qualche anno, ma incidere nuova musica con un nuovo cantante è completamente fuori luogo. |
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3
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Che album spettacolare,veramente al di sopra delle mie speranze. Il mio voto 90 pieno,l'unica cosa non so come faranno a sostituire la voce di Burton in futuro. |
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Mi è piaciuto. Non mi aspettavo nulla di buono, sopratutto dopo il primo singolo ( a parer mio abbastanza scontato ), ed invece mi sono dovuto ricredere. Senza andare "citare" gli album storici, lo posiziono sotto Genexus ma sicuramente alla pari di Mechanize. Rimane comunque una bella mazzata e sopratutto, alla luce delle diatribe interne della band, una graditissima sorpresa. Voto 85. |
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Finalmente una recensione giusta! Leggo online di "il nuovo demanufacture". A mio avviso lontano anche di parecchio da genexus.
La titletrack è da 95/100 forse.... ma il resto è davvero robina reciclata.
Voto 70-75/100 |
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INFORMAZIONI |
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Nuclear Blast Entertainment
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Tracklist
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1. Recode 2. Disruptor 3. Aggression Continuum 4. Purity 5. Fuel-Injected Suicide Machine 6. Collapse 7. Manufactured Hope 8. Cognitive Dissonance 9. Monolith 10. End of Line
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Line Up
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Burton C. Bell (Voce) Dino Cazares (Chitarra, Basso) Mike Heller (Batteria)
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