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08/10/24
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Savatage - Ghost In The Ruins: A Tribute To Criss Oliva
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18/09/2021
( 2245 letture )
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È strano che una band leggendaria come i Savatage abbia sfornato nei suoi quasi vent’anni di esistenza soltanto due album dal vivo, ed entrambi nel 1995; uno effettivo, Japan Live ’94, un altro, oggetto della recensione, pubblicato come tributo all’immenso Criss Oliva e la cui tracklist copre gli anni dall’esordio di Sirens del 1983 a Gutter Ballet del 1990. Ora, faccio veramente fatica a trattenere esagerate parole di sperticata lode per questo gruppo che per parecchio tempo è stato il mio ascolto metal preferito. In realtà questa non è una recensione, è piuttosto un atto d’amore verso un monicker che, elevando il genere a sublimi livelli artistici, ha contribuito in maniera decisiva a formare le coscienze musicali di generazioni di appassionati. Raffinati, epici, tanto unici quanto incompresi pur essendo (soprattutto negli anni novanta) in cima alle preferenze di tantissimi, i Savatage sono sempre comunque rimasti abbastanza di nicchia, lontani dalla vera fama che è quella che avrebbero meritato. Personaggi mitologici come i fratelli Oliva non nascono tutti i giorni e la bellezza assoluta di dischi come la trilogia In the Hall of the Mountain King - Gutter Ballet - Streets sono inarrivabili per quasi tutte le band, attuali e passate. Tornando al concetto iniziale, a cavallo tra i decenni ’80-’90 il carismatico Jon e compagni erano all’apice della forma, sia come performers che dal punto di vista compositivo. Altri in quel periodo avrebbero sfruttato certamente il momento con almeno un doppio album live, i nostri invece hanno preferito pubblicare “solo” gioielli come Streets ed Edge of Thorns (quest’ultimo con il nuovo cantante Zachary Stevens al posto dell’esausto frontman). Ed è così che l’unica testimonianza ufficiale su disco della classe di Criss Oliva si ha in questo Ghost in the Ruins (Final Bell nell’edizione giapponese). Il platter contiene esibizioni dal 1987 al 1990 in quattro città statunitensi (Cleveland, Philadelphia, New York, Los Angeles) ma il lavoro di produzione ha fatto in modo di non accorgersene, rendendolo di fatto un unico grande concerto.
Che dire della tracklist? Praticamente un Greatest Hits, una canzone più bella dell’altra e spesso la versione dal vivo è migliore di quella originale in studio, cosa che pochissimi sono in grado di realizzare. Onde evitare di ripetermi con gli aggettivi “straordinario”, “spettacolare”, “superbo”, ecc., non mi soffermerò sulle singole tracce. Chi ama il genere le conosce senz’altro a memoria, tutti gli altri non devono fare altro che ascoltare e stupire, dopodiché andarsi a rispolverare tutta la discografia della band, compresi gli ultimi (sigh!) eccellenti lavori. Qualche menzione però va fatta, anzitutto al perfetto connubio fra l’extraterrestre chitarra di Criss Oliva e la performance vocale a dir poco perfetta del fratello Jon. Connubio che si evince quasi dappertutto nel platter, soprattutto nei brani più epici e sentiti, come When the Crowds Are Gone, una delle più belle ballate metal mai scritte, Hounds, dove la voce raggiunge vette quasi irreali, e Hall of the Mountain King, canzone da autentici brividi alla schiena che non si può smettere di ascoltare e riascoltare. Vi sono poi un paio di episodi solisti del compianto Criss, uno elettricissimo ad introdurre Hall Of The Mountain King, l’altro acustico posto a epilogo dell’album. Entrambi non fanno che confermare le doti di un musicista che ha segnato un’epoca e che ci ha lasciati troppo presto.
Difficilissimo che qualcuno non abbia mai sentito parlare o non abbia ascoltato almeno una volta i Savatage. In tal caso (siccome tutto nella vita può succedere) Ghost in the Ruins: A Tribute to Criss Oliva è un eccellente punto di partenza verso la scoperta del più grande gruppo di power metal americano, nonché uno dei migliori del rock tutto.
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....splendido disco.....band in ottima forma....e si sente....🤟 |
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Tra poco più di un ora saranno trent\'anni...scomparso troppo giovane ma sempre vivo,grazie Criss Oliva! |
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@fasanez. Precisamente. 7 giugno 1993 Milano , allo Zimba.Gli overkill li avevo rimossi.Se non ricordo male erano co-headliners.La band di supporto era : non fiction. |
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Sono anni che non l'ascolto, forse proprio dall'uscita, ma ricordo che alcuni pezzi mi sembravano meglio rispetto a quelli da studio. Inoltre gli vidi live una ventina d'anni fa e come band è davvero professionale, su come suonano gli puoi dire poco. Anche se il fratellone quando canta "gracchia" un po troppo per i miei gusti. In una band come questa meglio zaccaria, rende tutto più raffinato. Infatti il loro album più riuscito, in una discografia dove tutto è ottimo, è edge of thorns. |
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Una delle Bands con la quale sono cresciuto musicalmente.....l'assolo Post Script lo ascolto e riascolto all'infinito....Criss nella mia top ten dei chitarristi di sempre, bravissimo ed originale...... |
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Qui si ha a che fare con un lavoro che travalica il mero discorso musicale. Band enorme che avrebbe meritato senza alcun dubbio di più. Colonna portante della mia formazione musicale. |
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@ricky66 era il tour quando vennero di spalla agli overkill? Non venni per la scaletta, ma mi rifeci nel tour di Wake of Magellan, concerto STREPITOSO.
@HeroOfSand_14 Hai ragione, quell'intro è letteralmente FAVOLOSA.
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Scusate, mi riferivo chiaramente a Criss |
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I fratelli Oliva hanno marchiato a fuoco un epoca.La loro genialità ha contribuito ad alzare, non poco, la qualità di un certo tipo di rock e, al contempo, riuscendo a svecchiare un genere come il metal classico di fine 80, inizio 90.Non riesco ad immaginare dove sarebbero potuti arrivare con jon,un chitarrista che riusciva a migliorare costantemente album dopo album.
Visti a Milano durante il tour di "Edge of thorns".Con un ragazzotto ad "aiutare" con le ritmiche jon Oliva ed un immenso zachary alla voce.Eravamo in 4 gatti.Peccato mortale. |
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che MASTERPIECE - ''Ghost In The Ruins'' uno dei migliori live insieme a ''TRIBUTE RANDY RHOADS'' di Ozzy Osbourne, che dire solo inchinarsi davanti a Criss Oliva & RANDY RHOADS che sono i miei idoli eterni. Voto:Ghost In The Ruins: A Tribute To Criss Oliva 100
voto:Ozzy Osbourne Tribute RANDY RHOADS 100 |
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Da paura, disco consumato |
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Primo CD acquistato dei savatage, spettacolo |
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Live spettacolare, poco da dire sulle canzoni che sono da conoscere (pur amando più il periodo Stevens che i primi dischi più grezzi della band, gusto personale), Criss talento fuori dal comune (uno dei pochissimi che mi fa emozionare col suono della sua chitarra come protagonista del brano, e non solo un supporto) e band leggendaria. L'intro a When The Crowds Are Gone, che sarebbe Temptation Revelation, è tra le mie suonerie del telefono da anni ormai, da brividi. Disco da avere, ma se dovessi parlare ad un neofita del metal che, magari, fatica ad ascoltare voci particolari come quella di Big Jon, probabilmente gli consiglierei di testare prima album più "diretti" e simfonici, da Edge Of Thorns fino a Dead Winter Dead, per me il loro apice assieme a Streets.
Ultima cosa, specifico un dettaglio abbastanza insignificante: io non li ho mai classificati sotto l'etichetta "power metal", per me rimangono uno dei più grandi e geniale gruppi dell'heavy classico, che poi loro hanno portato ad una magniloquenza pazzesca influenzandolo con altri generi. Power potrebbe essere riduttivo nei loro confronti, imho. |
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Condivido in toto quanto scritto da Lizard. Sono onorato di averli visti dal vivo tantissimi anni fa. Anch'io, quando li ascolto, in alcuni casi mi commuovo. Grandi. |
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@Fasanez: intervista a Jon: "Jon Oliva, sopravvissuto al COVID-19, di buon umore e divertente come sempre, ha appena rilasciato questa ottima intervista che aspettavamo da tanto!
Conferma le indiscrezioni degli ultimi anni e aggiunge dettagli importanti:
· Non può dichiararlo ufficialmente, ma dice che "potrebbe" uscire un nuovo album dei Savatage al quale sta lavorando!
· Scrive nuova musica dal 2003 per un possibile 13º disco e se volesse potrebbe farne un quadruplo album.
· Ha molti brani scritti da solo e qualcuno scritto con Pitrelli; collabora con Caffery (sembrerebbe poco dal punto di vista del songwriting).
· Aveva intenzione di riunire la band dal Wacken 2015, intensificando l'attività creativa.
· Dopo il 2001 la musica almeno in parte ideata per la band è stata pubblicata sotto vari nomi perchè i Savatage erano bloccati per motivi contrattuali! Risponde in maniera vaga (come mi aspettavo) all'ottima domanda sul chi fosse a bloccarne l'utilizzo del nome. Questa è la 1ª dichiarazione di questo da parte sua.
· Uscirà il video ufficiale del concerto di Köln del 1997... speriamo non solo in streaming :-/
· Sta portando avanti Romanov, ma in maniera molto meticolosa, poichè vuole che sia perfetto.
· Le basi per la Trans-Siberian Orchestra risalgono al tour di Streets del 1992, alla fine del quale Jon dovette prendersi una pausa forzata per problemi vocali e Paul O'Neill gli propose di lavorare con lui sulla rock opera Romanov.
Immaginate per un attimo il contesto in cui è stato ideato questo album ancora inedito: il picco creativo, la svolta teatrale di Streets, i Savatage attivi e in mano a Criss... un potenziale immenso.
· Handful Of Rain doveva inizialmente essere cantato sia da Zak che da Jon.
· Ci saluta con affetto dicendo che ci vedremo presto e, chissà, possiamo aspettarci che esca un nuovo album dei Savatage " |
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Bello, ma osannato oltremodo. |
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ogni volta che l'ascolto mi commuovo per la sua bellezza |
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Lo comprai all'epoca erimase nel mio lettore per molto tempo.
Una band che amo follemente in ogni sua fase. Grandissimi. Qualcunio ha news sullo stato di salute di jon?
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Strepitoso, davvero... una scaletta pazzesca, che in pochissimi possono vantare e una resa clamorosa dei brani già dall'iniziale City Beneath the Surface. Criss Oliva uno dei talenti più puri e rimpianti del genere e Jon qua ancora su livelli stratosferici. Commovente tributo a un musicista meraviglioso e a una band incredibile. Brividi ovunque. |
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Semplicemente fantastico |
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In attesa di conferme da parte di Jon su possibili pubblicazioni future, è sempre un piacere nonché un dovere rammentare dell'immenso caratura di questa band mai troppo incensata. |
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Grande live per un chitarrista mitico, voto giusto |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. City Beneath the Surface 2. 24 Hours Ago 3. Legions 4. Strange Wings 5. Gutter Ballet 6. When the Crowds Are Gone 7. Of Rage and War 8. The Dungeons Are Calling 9. Sirens 10. Hounds 11. Criss Intro 12. Hall of the Mountain King 13. Post Script
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Line Up
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Jon Oliva (Voce, Tastiere) Criss Oliva (Chitarra) Chris Caffery (Chitarra) Johnny Lee Middleton (Basso) Steve Wacholz (Batteria)
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