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Holycide - Towards Idiocracy
07/08/2024
( 734 letture )
Terzo full length per gli Holycide, che si rinnovano nella line-up con il ritorno dell'ex membro Vicente Payá (che dalla chitarra passa al basso), già in forza al gruppo nei primissimi anni di attività. Sa segnalare ugualmente l'ingresso delle new entry Ancor Ramírez Santana e "GoG" Arroyo.
Quello che invece non cambia fondamentalmente è l'approccio sonoro degli spagnoli, che ci assalgono con il loro thrash sparato e senza fronzoli; qui non si fanno prigionieri, i riff spaccaossa trovano un tappeto di rullate e doppia cassa sul quale svilupparsi in brevi assoli che completano il tutto con l'energia che ben si addice al genere. La partenza non è delle migliori -obiettivamente il ritornello di A.I. Supremacy, specie al primo ascolto, non è certo tra i più memorabili della storia- ma il disco ben presto rivela i suoi pregi a discapito di qualche piccola pecca (ad esempio lo stacco in controtempo nella seconda metà di Technophobia avrebbe potuto dare risultati migliori) che però non inficia la qualità medio/alta del prodotto, e ciò al di là di lyrics talvolta semplicistiche (problema abbastanza diffuso per chi suo malgrado non è madrelingua come il buon Dave Rotten) e quasi scontate, seppur veritiere, come dimostra proprio l'opener.

"We always believed that sci-fi movies
They were nothing but incredible stories
But artificial intelligence is upon us
And it evolves without any control"


A tal proposito va segnalato il divertente video della title-track (dal testo di matrice complottista) che strappa un sorriso agrodolce grazie alle papere assortite in esso contenute. Tornando al discorso prettamente musicale, ogni tanto troviamo qualche piccola digressione sonora, come ad esempio il mid-tempo su Power Corrupts o il breve "stacco" leggermente melodico presente in Remote Control, ma l'unica eccezione alla formula usata dagli Holycide è la conclusiva Flamethrower 'Em All, il brano più variegato del lotto, qua e là vengono fuori echi di band seminali (come ad esempio nella slayeriana Lie Is the New Truth) e, come da tradizione per ogni uscita degli iberici, troviamo anche una cover -in questo caso Chemical Dependency degli Atrophy- mentre la sezione ritmica Payá/Arroyo si ritaglia il proprio momento di gloria in Pleased to Be Deceived.

In conclusione, Towards Idiocracy è un album che invoglia all'ascolto sebbene non presenti una traccia che spicchi in maniera imperiosa sulle altre; come detto la tracklist è di buon livello, musicalmente i madrileni sono ineccepibili anche se a voler essere pignoli l'ugola del leader Dave Rotten non brilla certo per duttilità, ma queste sono anche scelte stilistiche che sicuramente saranno apprezzate dagli amanti del thrash vecchia scuola, palesato già dalla copertina e dallo spigoloso logo. Metallo canonico senza compromessi.




VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
73.66 su 3 voti [ VOTA]
jeffwaters
Domenica 11 Agosto 2024, 9.51.49
6
@Lambruscore dopo hanno fatto to expect nothing nel \'21 e l\'ultimo uscito un mesetto fa...consiglio di ascoltarli
LAMBRUSCORE
Sabato 10 Agosto 2024, 16.31.03
5
@Jeffwaters, dei Reaktion conosco Learning to die, non un granché per i miei gusti, magari sentirò l\'ultimo.
jeffwaters
Sabato 10 Agosto 2024, 11.47.28
4
Sempre rimanendo in terra spagnola è da poco uscito anche l\'ultima fatica dei reaktion...molto bello a mio parere sia per la musica che per il concept a cui è ispirato
jeffwaters
Sabato 10 Agosto 2024, 11.44.43
3
Comunque sia la scuola thrash spagnola si conferma sempre di altissimo livello.
d.r.i.
Mercoledì 7 Agosto 2024, 22.14.51
2
Voto giusto, si lascia ascoltare ma non è piacevole come i precedenti
LAMBRUSCORE
Mercoledì 7 Agosto 2024, 19.52.18
1
Niente di memorabile ma si lascia ascoltare. Solo per malati del genere
INFORMAZIONI
2024
Xtreem Music
Thrash
Tracklist
1. A.I. Supremacy
2. Towards Idiocracy
3. Remote Control
4. Lie Is the New Truth
5. Power Corrupts
6. Technophobia
7. Angry for Nothing
8. Chemical Dependency
9. Pleased to Be Deceived
10. Flamethrower ’Em All
Line Up
Dave Rotten (Voce)
Ancor Ramírez Santana (Chitarra)
Salva Esteban (Chitarra)
Vicente Payá (Basso)
Santi "GoG" Arroyo (Batteria)
 
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