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19/09/24
GIANCANE
ARCI BELLEZZA - MILANO
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Extinction A.D. - To the Detested
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20/08/2024
( 558 letture )
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Sembra proprio che agli Extinction A.D. non piaccia stare con le mani in mano. Due anni dopo l'ultimo Culture of Violence, e appena qualche mese dopo l'EP Ruthless Intent, il gruppo di Long Island torna in pista con il nuovo To the Detested, quarto album in studio e secondo licenziato dalla prestigiosa Unique Leader Records.
Se i Nostri si scostano dai generi abituali che ritroviamo nel roster dell'etichetta californiana -brutal, slam e deathcore su tutti, To the Detested non manca certo di forza d'urto. Per chi ancora non li conoscesse, gli Extinction A.D. propongono un solidissimo e ormai ben consolidato groove metal dal taglio moderno, ammantato in egual misura da influenze death e hardcore; le prime si palesano nel compattissimo riffing, mentre le seconde caratterizzano la voce del leader Rick Jimenez, così come un approccio generale sempre schietto e ultradiretto. Dall'opener Desperate Grasp, capace di alternare serratissimi passaggi death metal alla scorrevolezza dell'hardcore, agli slayerismi della conclusiva The Cure or the Cause, non ce n'è più per nessuno: la band americana dispensa sonore mazzate dalla prima all'ultima nota, esplorando diversi registri e paesaggi sonori. Escape from New York e Imprevious (Unrepentant) mettono così nettamente l'accento sul lato groovy del sound del gruppo; la prima si dipana marziale come un serpente corazzato, avanzando tra pinch harmonics a profusione e un ritornello memorabile, mentre la seconda, nobilitata dall'ospitata dell'illustre Matthew Heafy, sfoggia velenosi fraseggi di chitarra dal sapore "sudista", richiamando alla mente gli ultimi Malevolence e, ovviamente, i Maestri Pantera. Fill the Void e Shepherding Swine si rivelano invece più canonicamente thrashy; due brani particolarmente rocciosi che non rinunciano però alla patina moderna e leggermente sudata che aleggia su tutto il disco, e sui quali svetta un Rick Jimenez versatile ed ispirato. Epidemic of Mutation mantiene ugualmente i battiti alti, spaziando dal classico attacco frontale a passaggi più malsani, all'opposto di Apocalypse Rising, devastante mid-tempo giocato attorno ad una granitica strumentale. Spicca in questo mare di compattissimo metallo Burnt Sienna, brano introdotto da percussioni tribali e chitarre acustiche. Una ricetta che fa subito Sepultura, anche grazie all'ossessivo cantato in spagnolo che accompagna questa lunga introduzione.
In definitiva, il disco ha il pregio di presentare una certa varietà di fondo, requisito fondamentale alla luce della sua intensità. La potente produzione, così come la cascata di riff e di passaggi vomitati dai musicisti può creare una sensazione di sovrabbondanza, quasi saturazione. Un feeling invero delizioso per gli amanti di queste sonorità, che gli Extinction A.D. dimostrano di padroneggiare alla perfezione, tanto a livello di tecnica -sopraffina- che di songwriting. Una garanzia.
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2
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Niente male quest\'album, non li conoscevo. |
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1
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Dopo 4 album e 5/6 Ep ormai gli Extinction AD sono una garanzia nel panorama crossover hc/thrash. Mi piacerebbe un sacco vederli live |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Desperate Grasp 2. Escape from New York 3. Epidemic of Mutation 4. Apocalypse Rising 5. Impervious (Unrepentant) 6. Fill the Void 7. Burnt Sienna 8. Shepherding Swine 9. Behind the Veil of Sanctity 10. The Cure or the Cause
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Line Up
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Rick Jimenez (Voce, Chitarra) Ian Cimaglia (Chitarra) Tom Wood (Basso) Mike Sciulara (Batteria)
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RECENSIONI |
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