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17/10/24
1349 + KAMPFAR + AFSKY
SLAUGHTER CLUB, VIA ANGELO TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)
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28/09/2024
( 388 letture )
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Un vero gioiello misconosciuto questo esordio discografico dei britannici Atlantic, primo ed unico lavoro con il monicker della band, fino a pochi mesi orsono. Un platter uscito nel 1994, in piena era grunge e con derive che andavano ben lontane dai contenuti di questa release, che sfoggia un AOR luminoso, maturo, entusiasmante, con attinenze simili ai giganti a stelle strisce e reminiscenze legate a Boston-Foreigner-Journey. La voce di Bates somiglia a quella di Lou Gramm e viene accompagnata da montagne di arie raffinate e acchiappanti, per quello che diventerà un vero e proprio must per cultori dei suoni vellutati e cristallini. Nell'estate del 1991, Simon Harrison (Stranger-Wish) dà il via a un progetto musicale per produrre una sigla per una serie tv: mentre è alla ricerca di una voce adatta, si imbatte nell’ottimo cantante e polistrumentista Phil Bates (Quill-Trickster) e ne nasce un connubio artistico. Alla band si uniscono Paul Hoare (basso), Glenn Williams e Chris Taylor (tastiera), Andy Duncan (batteria), Phil Riden (batteria solo dal vivo) e Andy Van Evans (chitarra), mentre ai cori compare un grande cantante, prematuramente scomparso, come l’eccellente Tony Mills (Shy-TNT). Con questa formazione il gruppo registra l'unico disco, il qui presente Power, costituito da ben 10 tracce che diventano celebri e ammirate nell’ambiente AORistico; solo pochi mesi fa, con una line-up totalmente rivoluzionata, l’ensemble ha dato alle stampe il secondo passo discografico dopo 30 anni!
It’s Only Love apre la scaletta con filamenti setosi, un up tempo che si esercita su una batteria secca, con sei corde e key che intessono un gioiello e la voce molto americana di Phil Bates inchioda alle casse; gran bell’inizio. Power Over Me è brano stellare e viene percorso da grandissimi cori e un andamento atletico che le chitarre sanno esaltare, grazie a partiture pregiate delle tastiere e un ottimo solismo dell’ascia, mentre When The War Is Over con la voce del singer che si avvicina a tonalità stile Michael Bolton, è una song lenta, cadenzata, che sciorina tutta l’immensa classe del combo britannico, con controcanti da brividi e melodie suadenti. Bad Blood percorre un hard saltellante nel solco ottantiano di tante band provenienti dagli States, con una resa sonora e melodica ottimale, con tanto di ritornello catchy e cori focalizzati, tipici delle classifiche dei tempi andati, mentre Can’t Hold On è dominata da tastiere insistite e onnipresenti e una batteria che picchia, il chorus è stupendo come i cori che lo intersecano per un risultato da pollice altissimo e atmosfere che strizzano l’occhio oltreoceano, così come la seguente Every Beat of My Heart assoluto capolavoro da veri fuoriclasse, con un crescendo di melodie da mettere i brividi, innescati dalla voce fantastica e dalle mille coloriture del singer, con un solo sofferto e splendido della sei corde. Poi sfreccia Hands of Fate, un lingotto aureo con un’andatura fascinosa che spara hard rock ottantiano mischiato a sensazioni felpate di alto lignaggio, con le guitar che s’impennano e danno libero sfogo ad energia e vigore, Dangerous Games sciorina armonizzazioni vocali e cori da empireo, accompagnati ad una base strumentale solidissima e bella stentorea, che ricorda un pochino i Bon Jovi. Nothing To Lose parte delicata e soffice ma con una drum profonda, con lo sviluppo del brano elegante e accurato, sposato ad un ritornello emozionale. Infine, Hard To Believe tira il sipario su un lavoro a dir poco stupendo, grazie ad un brano che tocca il cuore e suscita percezioni benefiche, con quelle coralità filate e la voce determinata del singer, tutto racchiuso in uno spartito strumentale sofisticato.
Un ellepì che mostra splendore, potenza, raffinatezza, grazie ad una scrittura imperniata su grandi dosi di melodia, arrangiamenti iridescenti che si manifestano in succosi intrecci di chitarre e tastiere, una sezione ritmica precisa e “pesante” e una voce immaginifica che sa sempre dare il tocco giusto e le coloriture perfette, ad ogni singolo brano: 10 potenziali hit accattivanti, dorate, accompagnate da eccellenti ritornelli e coralità di altissima levatura. Un disco eccezionale: peccato sia sempre stato appannaggio solamente dei grandi cultori/investigatori di gemme dell’AOR. Nel 2008, il CD è stato rimasterizzato e ristampato dalla Escape Music, con l’aggiunta della bonus track Heart’s on Fire, in modo da permettere una maggiore diffusione, visto che l’uscita originale del 94 era diventata un esemplare costosissimo e spesso introvabile. Questi ragazzi britannici sono divenuti una cult band per eccellenza, oggetto di ricerca spasmodica per tanti fan e intenditori, un piccolo miracolo fiorito in un’epoca dove il genere era stato mandato in esilio, praticamente sotterrato dalla critica e dalle scelte degli ascoltatori. Riscoprire questo gioiello pazzesco è un dovere per tutti gli appassionati che adorano circondarsi di ottima musica: Atlantic, band semplicemente fantastica.
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5
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...spero che presto...sia rispolverato quel gioiellino aor ....del disco degli aviator.... |
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4
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Disco molto buono, ma tutto sommato non tra i capolavori del genere, osannato perché era il \'94, ma per me gli anni ottanta erano pieni di lavori come questo e, rimanendo in Inghilterra, basta ascoltare i Virginia Wolf |
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3
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disco stupendo, almeno 3 brani stellari. |
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2
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...non li conoscevo....aor di ottima fattura.....è un disco che merita.....90.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. It’s Only Love 2. Power Over Me 3. When The War Is Over 4. Bad Blood 5. Can’t Hold On 6. Hands of Fate 7. Every Beat of My Heart 8. Dangerous Games 9. Nothing To Lose 10. Hard To Believe 11. Heart’s On Fire (Bonus Track ristampa)
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Line Up
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Phil Bates (Voce, Chitarra, Tastiera) Simon Harrison (Chitarra, Tastiera) Andy Van Evans (Chitarra) Glenn Williams (Tastiera) ChrisTaylor (Tastiera) Paul Hoare (Basso) Andy Duncan (Batteria) Phil Riden (Batteria)
Musicisti Ospiti Tony Mills (Cori)
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RECENSIONI |
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