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Feldspar - Old City New Ruins
01/10/2024
( 380 letture )
Disco d'esordio per i Feldspar, nuovissima realtà hardcore romana formata l'anno scorso da volti più o meno noti della scena punk e metal tricolore. Dei primi fanno senza dubbio parte Andrew Mecoli, chitarrista dei seminali Growing Concern, così come Stefano Casanica, ascia dei deathster campani Undertakers. Altri quattro musicisti completano una formazione piuttosto numerosa per gli standard dell'HC, nella quale figura anche una voce femminile.

Per questo fiammante Old City New Ruins, il cui titolo è un riferimento neppure troppo velato alla capitale, i Feldspar hanno fatto le cose in grande. Il disco è stato prodotto da Nick Terry (The Libertines, Turbonegro, Kvelertak e The Stone Roses), mentre l'artwork porta la firma di Chris Wilson, già illustratore per Drain, Mindforce, Scowl e Combust. Non c'è insomma nulla da ridire sulla forma e, fortunatamente, si può dire la stessa cosa per il contenuto. La band propone un hardcore dalle influenze piuttosto variegate, le quali spaziano tra i diversi linguaggi che hanno caratterizzato il genere, oggi come in passato. Non mancano i brani di HC puro e duro, tra i quali spiccano il singolo 18 Karat o All Quiet (Huff and Puff). Potente e schietta la prima, più leggera e “giocosa” la seconda, i due episodi colpiscono forte sin dal primo ascolto, rivelandosi dannatamente trascinanti; i Feldspar dimostrano insomma di saper padroneggiare la materia, sfoggiando tutti i suoi migliori ingredienti: riffing ultradiretto, cori, basso in bella mostra e buone linee melodiche. A ciò si aggiunge la voce grintosa del frontman Riccardo Zamurri, che sovrasta la strumentale con carisma, ricordando a tratti quella del miglior Roger Miret. Your Resistance is not Only Futile but also Pathetic, così come Beach Bums of Santa, arricchita da un bel solo rockeggiante, fanno ugualmente parte del repertorio più frontale dei Nostri. Ma Old City New Ruins non vive di sola ortodossia; diversi brani esplorano infatti anche quei territori melodici e leggermente malinconici tanto cari ai primi Comeback Kid, che potremmo sommariamente definire “melodic hardcore”. Così il mega anthem Cobblestones, scandito dal riuscitissimo slogan “Rome oh Rome”: il riffing si fa frastagliato, l'andamento mesto, e la musica dei Feldspar si tinge di una deliziosa patina grigia. Questo carattere introspettivo si ritrova in modo ancora più marcato in What Makes Us Stay? e Dead Freinds Still Alive, brani emotivi che decuplicano la melodia, anche grazie alle parti vocali di Anna Pasolini. The Jester's Revolt si ritrova in equilibrio tra le due anime del progetto romano: la song presenta tutti gli elementi costitutivi del genere, ma è attraversata da una tensione continua, e si basa su di un riff portante interessante e relativamente arzigogolato. Chiude il cerchio la title-track, breve e delicata outro elettronica che ben completa i passaggi più grigi del disco.

Old City New Ruins è dunque un disco hardcore sui generis, dove la rabbia convive con la catarsi, la denuncia con la festa e la riflessione. I Feldspar passano in rassegna una bella paletta di emozioni nel corso di una scaletta breve quanto variegata, capace di esplorare le diverse correnti che coesistono all'interno del genere. Il fatto di non sceglierne una in particolare permette ai Nostri di spostarsi agevolmente tra diversi umori, mantenendo comunque una certa coerenza di fondo. Ma al di-là di tutte le considerazioni stilistiche, restano i brani, davvero coinvolgenti e ben confezionati. L'esordio dei Feldspar non rivoluzionerà certo l'HC, ma merita senz'altro un passaggio nello stereo.




VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
75 su 1 voti [ VOTA]
Diego75
Giovedì 3 Ottobre 2024, 0.23.31
2
Sinceramente non ci spenderei nemmeno 1 centesimo.
DaveHC
Martedì 1 Ottobre 2024, 20.13.37
1
Bel dischetto classicamente HC con accenni più moderni e melodici, ben suonato e registrato. Si sente che c\'è della maestria, ma anche tanta passione e si fa ascoltare con piacere. Altra ottima uscita della Time To Kill.
INFORMAZIONI
2024
Time to Kill Records
Hardcore
Tracklist
1. What Makes Us Stay?
2. Cobblestones
3. Dead Friends Still Alive
4. 18 Karat
5. Your Resistance Is Not Only Futile But Also Pathetic
6. The Jester’s Revolt
7. Scalp Is An Ashtray
8. All Quiet (Huff And Puff)
9. Beach Bums Of Santa
10. God Is Fired
11. Old City New Ruins
Line Up
Riccardo Zamurri (Voce)
Anna Pasolini (Voce)
Stefano Casanica (Chitarra)
Andrew Mecoli (Chitarra)
Manlio Massimetti (Basso)
Luca Micheli (Batteria)
 
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