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02/11/24
EREGION
HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO
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14/10/2024
( 1206 letture )
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Suona la campana, la nebbia scende infingarda e i Satan entrano in campo: via tutti. Ed è proprio così, senza mezze misure. Reduci dalla performance maiuscola al Metalitalia Festival 2024 e forti del rinnovo con mamma Metal Blade , la leggendaria combriccola inglese si riaffida al talentuoso estro di Eliran Kantor per la copertina del novello Songs in Crimson , che arriva in sordina in questo tumultuoso 2024 così ricco di interessanti novità discografiche. In un maelstrom fatto di generi e sotto-generi comunque intriganti, il combo di Newcastle Upon Tyne si cimenta nella materia a loro più cara: NWOBHM, oscura e occulta come sempre, raffinata ed elaborata.
Diciamolo, album come Earth Infernal (2022) , Cruel Magic (2018) e il clamoroso Atom By Atom (2015) sono uno più bello dell’altro, compreso il come-back ufficiale Life Sentence (2013). Una serie spasmodica di uscite discografiche a cadenza semi-regolare ha regalato alle orecchie dei nostalgici (ma non solo) una manciata di album non solo ottantiani, ma affascinanti (nuovi) affreschi metallici made in UK. Così, dopo soli due anni ritornano serpeggianti con il buonissimo Songs in Crimson , elevato dall’arte grafica e dal consueto digipack in carta ruvida. Il pre-ascolto si conferma gustoso e piccante come sempre, esattamente come le note complesse e sulfuree di Frantic Zero ed Era (The Day Will Come) , micidiale uno/due in apertura che non alleggerisce la visione musicale dei Nostri, ma ne stratifica l’interpretazione con un minutaggio a tratti più contenuto e una marea di riff e soli quasi sempre efficaci. La coppia Russ Tippins / Steve Ramsey inizia le danze in modo infuocato ed eccentrico, sciorinando lead e i soliti riff taglienti. La produzione, nuda e cruda, esalta la stentorea interpretazione del magnetico Brian Ross. Maestria e up-tempo per un’opener ovviamente non immediata ma che non delude. Intricate parti vocali si mescolano al guitar-work, variopinto e imprevedibile. Una batteria un po’ troppo in secondo piano non colpisce a dovere, ma non possiamo lamentarci davanti alla costante Satan che, neanche a dirlo, si muove sinuosa anche sul singolo Era , seconda traccia di Songs in Crimson dove apprezziamo la struttura cangiante e un mid/up-tempo di classe. Ross è teatrale e sorprendente, qui coadiuvato da contro-cori e riprese melodiche antiche quanto le rocce temporali. Un’apprezzabile primo frangente che non aggiunge nulla alla magia nera di Earth Infernal se non composizioni di qualità (a discapito di qualche suono da rivedere). La brevilinea Whore of Babylon si mostra granitica e diretta con un piacevole sentore alla Court In The Act , senza tradire la “nuova” visione dei Satan. Bello il pre-bridge con il suo retro-riff che si evolve in un ruvido assolo rock. Whore of Babylon sarebbe stato un perfetto biglietto da visita insieme al primo singolo/video Turn the Tide , folgorante up-tempo che miete vittime anche dal vivo. Due brani diretti che mostrano il lato più facile (e mai banale) della band, accantonando parzialmente complessità in favore di piccoli inni heavy metal. Vincente il ritornello di Turn the Tide , così come il classico lavoro alla sei corde del magnetico duo Tippins / Ramsey. Sacramental Rites è labirintica e avventurosa e segue in parte le orme di Who Among Us (da Cruel Magic) aumentando i giri senza negarci il potere dei magici riff e delle melodie non convenzionali di Brian Ross, che torna protagonista anche della horrorifica e ritmata Curse in Disguise , mid-tempo che bilancia in modo godereccio rifferama da headbanging e repentine accelerazioni, snelle come il vento notturno. C’è qualcosa che non funziona in Songs in Crimson ? Ad eccezione della batteria un po’ penalizzata e di alcuni suoni non proprio a fuoco, la risposta è un secco no. Un altro centro per i ragazzi di Newcastle che non si fermano nemmeno sul finale, tirando la piacevole palla curva Truth Bullet e la controparte Deadly Crimson, che chiude il cerchio riprendendo e riaprendo la vena misteriosa di Frantic Zero. Epilogo forse prevedibile quanto godereccio.
Brian Ross , Russ Tippins , Steve Ramsey , Graeme English e Sean Taylor confermano ancora una volta di non essere una “legacy band” , ma di avere sempre qualcosa da dire in ambito heavy metal. Nessun compromesso e con lo sguardo rivolto al 1983, i Satan firmano l’ennesimo contratto con il sangue, rendendoci felici ancora una volta grazie alla semplice ma intricata realtà di Songs in Crimson. Garanzia assoluta.
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8
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Preferivo il primo, ma difficilmente deludono |
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7
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Altro bel disco per i Satan. Anche secondo me una tacca sotto al precedente Earth Infernal (a mio avviso il migliore tra gli ultimi), ma comunque sicuramente valido. Punto di forza i riff, ovviamente di scuola nwobhm, sempre efficaci, valga come esempio un pezzo come Turn the Tide. Un piacere per chi ama quelle sonorità. Voto 78 |
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6
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Non male, bell\'album, però secondo me inferiore al precedente che invece mi piace un sacco. |
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5
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Beh anche oggi comunque i nomi ridicoli non mancano |
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4
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@Olaf: erano anni in cui l\'elenco dei nomi era ancora poco nutrito, per cui potevano scegliersi moniker banalotti se non addirittura triviali: satan, demon, death, poison, e via dicendo.
A me questa band, pur riconoscendone una chiara identità, non ha mai fatto impazzire. |
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3
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Ma si può chiamare una band Satan? Peggio delle cover band di ragazzini |
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2
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La loro proposta musicale, pur sempre apprezzabile, inizia a risultare un po\' stantia. Trovo più fresco il muovo Blitzkrieg, specialmente in alcune tracce |
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1
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Sempre bei dischetti i Satan, oscuri, gelidi, grandi riff. Le idee sono poche, si somigliano tutti, ma si ascoltano che è un piacere. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1.Frantic Zero 2.Era (The Day Will Come) 3.Whore of Babylon 4.Sacramental Rites 5.Martyrdom 6.Turn the Tide 7.Captives 8.Curse in Disguise 9.Truth Bullet 10.Deadly Crimson
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Line Up
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Brian Ross (Voce) Russ Tippins (Chitarra) Steve Ramsey (Chitarra) Graeme English (Basso) Sean Taylor (Batteria)
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