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02/11/24
EREGION
HEADBANGERS PUB, VIA TITO LIVIO 33A - MILANO
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15/10/2024
( 376 letture )
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La carriera dei Clusterfux è stata tutt'altro che lineare; la band di Denver si è sciolta e riformata diverse volte negli ultimi 13 anni, ritrovando un assetto stabile a patire dal 2017. Eppure, malgrado questi "buchi", non è esagerato definire i Nostri dei veterani. Sono quasi trenta gli anni di militanza del gruppo, che si è formato nel 1995 e ha condiviso il palco con diversi pesi massimi, quali Agnostic Front, D.R.I. e The Accused. Un palmarès che permette di inquadrare a colpo sicuro il genere proposto dai Clusterfux: crossover thrash, ottantiano, ortodosso e senza compromessi. La copertina del nuovo Defy, sulla quale sono riuniti tutti i principali topoi del genere, non suggerisce certo il contrario.
Se la carriera del gruppo è dunque piuttosto lunga, non si può dire la stessa cosa della sua discografia, limitata ad appena quattro full-lenght, compreso il nuovo nato. Questo vede la luce ben 12 anni dopo l'ultimo Abandon Your Gods e fa seguito all'EP autoprodotto Blood (2022), sul quale figurano ben quattro brani inclusi nella scaletta di Defy. L'album si articola attorno a 14 episodi, per una durata totale di poco superiore alla mezz'ora. Si parte con Charlie Foxtrot Stomp, rocciosa strumentale incentrata sui tempi medi, che ha il merito di mettere sul tavolo una discreta dose di groove. I battiti aumentano con la seguente Blood, sulla quale assaporiamo la voce sgraziata di Josh Mosh, unico membro della formazione originale assieme al chitarrista Justin Lent. Il brano allinea tutti gli ingredienti costitutivi del genere e risulta piuttosto efficace; certo, i Clusterfux non rivoluzioneranno il crossover thrash -e non ne hanno probabilmente mai avuto l'intenzione-, ma maneggiano la materia con maestria, confezionando un sound schietto e roccioso. D.R.I., Cro-Mags e Nuclear Assault i primi nomi che vengono in mente per inquadrare il sound dei Nostri, messo in valore dall'ottima produzione, calda e viscerale. La title-track ripete la ricetta con successo, così come Bomb Blast Anthrax Gas Attack o ancora Air Raid, brani d'impatto che uniscono sapientemente velocità e robustezza. Una caratteristica quest'ultima che permea la maggior parte della scaletta, come dimostrato dalla massiccia Panic, o ancora da With Intent, brano lento e avvolgente che tenta una costruzione relativamente più complessa nell'arco dei suoi tre minuti abbondanti -una durata elevata per gli standard del disco. All'opposto, troviamo i 60 secondi della furiosa ed esplicita Letters, i due minuti scarsi della devastante Trained to Kill o di Rawhead, dotata di una trascinante accelerazione finale. Tra i brani più snelli citiamo anche Flat Tire, che si avvicina a territori più tradizionalmente punk hardcore.
Insomma, pur restando ciecamente ancorato ad un genere specifico, Defy mostra una buona diversità di fondo; i Clusterfux esplorano tutti i linguaggi propri al crossover thrash, passando con naturalezza da granitici mid-tempo a scatti rancorosi nel corso di un ascolto che non conosce tregua. Senza riscrivere le regole del genere, il quarto album del gruppo del Colorado si lascia dunque ascoltare con piacere; un lavoro che parlerà senza dubbio ai thrasher più incalliti, e non solo.
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6
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Ottimo crossover thrash molto spostato sul lato hc, e la cosa non mi dispiace affatto. Dal vivo devono essere molto divertenti... |
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5
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@Jeffwaters, sì, un altro album, fa piacere anche a me |
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4
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@LAMBRUSCORE chiedo venia per essermi dimenticato degli spagnoli. Un altro disco sempre nel 2024 dopo quello uscito in primavera??? Dajeee |
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3
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@Jeffwaters, i gruppi che hai citato mi piacciono, aggiungo i Peace After Pain, che stanno per far uscire un altro album a breve. |
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2
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Approfondirò questo album sicuramente, il crossover thrash, il mio pane quotidiano. Per rimanere in ambito un pò più moderno, per quest\'anno, vorrei segnalare anche Supermodel Taxidermy, Texas Toast Chainsaw Massacre, Sgt Slime, Libido Challenge e non ultimi i ghetto ghouls, per gli amanti del Crossover Thrash |
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1
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Mezz\'ora di Crossover / Thrash niente male, peccato solo per qualche assolo scarso tecnicamente. Lo dico da sempre, se sai suonare ok, se devi sparare note alla casso di cane, meglio lasciar perdere Per fortuna il resto scorre bene. |
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INFORMAZIONI |
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Beer City Skateboards and Records
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Tracklist
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1. Charlie Foxtrot Stomp 2. Blood 3. Defy (The Tempter) 4. Panic 5. Bomb Blast Anthrax Gas Attack 6. With Intent 7. Letter 8. Flat Tire 9. Rawhead 10. Lies 11. Air Raid 12. Don't Be a Dick 13. Trained to Kill 14. RFHC
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Line Up
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Josh Mosh (Voce) Justin Lent (Chitarra) Van (Basso) Joie McCumbee (Batteria)
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RECENSIONI |
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