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05/12/24
EMBRACE OF SOULS + DERDIAN + BERIEDIR
DRUSO, VIA ANTONIO LOCATELLI 17 - RANICA (BG)
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14/11/2024
( 1118 letture )
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Ad appena un anno circa dal precedente Life tornano i nostrani DGM con un album dall’approccio molto diverso. Accantonate per un attimo le derive più veloci e power-derivative, pare che la band italiana si sia orientata verso una riscoperta del progressive in senso classico.
Meno irruenza, meno immediatezza, quindi, che cedono il passo a costruzioni nei brani più complesse e all’uso di un ventaglio di strumenti più ampio. Gli echi di band storiche come Yes e Genesis, ma anche accenni più contemporanei come ai Threshold si avvertono in questo LP pensato più come una lunga suite che a singoli brani scollegati fra loro. Flauti, archi, percussioni atipiche come l’handpan, trovano spazio fra gli strumenti più canonici come sempre registrati e mixati in maniera pulita e abbastanza “asciutta”. La voce di Basile come consueto si dimostra abbastanza duttile e versatile da abbellire i vari momenti dell’album, dai più veloci e diretti come l’accoppiata centrale From Ashes e Final Call a quelli più delicati ed emozionali come The Wake o la ballad toccante Blank Pages.
La band poi offre tutta sé stessa nella mastodontica chiusura offerta da …Of Endless Echoes, che conferma quanto in questa uscita tutta la band sia in stato di grazia. Ciò che più traspare da questo Endless è che i DGM in questo frangente sono riusciti ad ottenere un’ottima coesione e una grande alchimia non solo in fase di composizione ma anche di registrazione dei brani: ogni strumento trova il suo spazio, ogni componente mette tutta la sua bravura al servizio dele canzoni, e il risultato finale è maggiore della somma delle parti. Anche la volontà di mettersi in gioco riscoprendo un livello di complessità musicale più profondo ha giovato alla proposta rendendola più varia e paradossalmente “leggera” rispetto a Life, che risultava all’ascolto fin troppo omogeneo, tuttavia senza scadere nel già sentito o nel referenziale.
Sicuramente un aspetto che traspare da questa nuova uscita dei DGM è l’averci messo il cuore. In questo tempo di “revival” un’operazione come la loro avrebbe potuto essere recepita come l’ennesimo disco tributo alle sonorità settantiane, e invece la band capitolina è riuscita ad amalgamare ottimamente questo aspetto di Endless in un contesto organico caldo, accogliente ed emozionale. Speriamo che questa iniezione di sound dal passato possa regalarci ancora parecchie emozioni positive in futuro.
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5
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È una band la cui musica a fatica mi entra nel cuore. Sono bravi e difficilmente si può dire il contrario, anche se il cantante non mi entusiasma. Musicalmente, è un viaggio attraverso il prog rock anni 70 fino al prog metal attuale: i citati genesis, yes, threshold, ma anche jethro tull, neal morse, transatlantic, earthside, vola.
Il disco è piacevole, ma raramente mi emoziona.
Per me 75. |
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4
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Ottimo album. Diverso dai precedenti che, pur nel loro valore, potevano sembrare un po’ “telefonati”. Come detto in apertura di recensione: un po’ meno power-prog e un po’ più di prog-metal in senso classico, ma senza nessuno stravolgimento radicale (la natura delle linee vocali per esempio è spesso quella tipica degli ultimi anni). Chissà se in questa direzione potranno fare anche di meglio, ma c’è da dire che comunque anche così va benissimo: i pezzi sono tutti validi e anzi, con Blank Pages e Of Endless Echoes si chiude pure col botto. Voto 81 |
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3
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Uno dei dischi prog dell’anno e tra i migliori della loro carriera. Bravo Mularoni e bravi DGM, per me un 85. |
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2
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Una vera rivelazione. Non inventano nulla ma fanno tutto egregiamente, in particolare i ritornelli sono tutti memorabili e super orecchiabili.
per me uno dei migliori album dell\'anno |
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1
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Seguiti fino a Momentum che io trovo sia il loro apice com positivo. Dopodiché piattume totale, questo album si salva per la tecnica mostruosa dei singoli musicisti. La voce di Basile è insopportabile, mi fa venir voglia di Skippare tutte le song, nella speranza che arrivi un altro cantante…un vero peccato perché di musica c’è n’è tanta, ed ottima. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Promises 2. The Great Unknown 3. The Wake 4. Solitude 5. From Ashes 6. Final Call 7. Blank Pages 8. …Of Endless Echoes
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Line Up
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Marco Basile (Voce) Simone Mularoni (Chitarre) Emanuele Casali (Tastiere) Andrea Arcangeli (Basso) Fabio Costantino (Batteria)
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