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30/01/25
BERNTH, CHARLES BERTHOUD E OLA ENGLUND
SANTERIA TOSCANA 31, VIALE TOSCANA 31 - MILANO
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Frozen Crown - War Hearts
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31/12/2024
( 2666 letture )
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Reputati a ragion veduta una delle realtà emergenti più interessanti in campo power metal, tornano alle stampe, nell’ultimo trimestre 2024 con il tiratissimo War Hearts, gli italiaci Frozen Crown capitanati saldamente dal mastermind Federico Mondelli, voce secondaria e chitarra e da Giada Etro, voce principale e front woman della band.
Giunti ormai al quinto album in sette anni, i nostri dimostrano ancora una volta una preparazione musicale decisamente solida ed un’ispirazione assolutamente apprezzabile, anche se forse non ai massimi storici in quest’ultima fatica in studio. A livello sonoro, infatti, la maggiore novità è portata dall’ innesto della terza chitarra ad opera della giovanissima e tecnicamente talentuosa Alessia Lanzone, che permette al suono della band di irrobustirsi ancor di più, anche se, per onor di cronaca, questo irrobustimento sonoro risulta maggiormente apprezzabile in canzoni dall’andamento cadenzato, rispetto a quelle tipicamente ultra veloci proposte dai nostri. War Hearts è infatti composto per la quasi totalità da canzoni che fanno della velocità e della melodia il proprio punto di forza, con una sezione ritmica terremotante che sostiene con maestria il lavoro chirurgico delle tre chitarre, oltre alla prova canora della sempre apprezzabile Giada Etro. Parliamoci chiaro, il sound dei Frozen Crown è fondamentalmente immutato nel tempo ed assolutamente debitore degli stilemi più classici del power metal di natura nord europea, per cui una volta fatta partire la riproduzione, ci troviamo catapultati indietro di circa 20/25 anni, ovvero nei tardi Novanta, primi Duemila, quando il genere viveva il suo momento più aureo; questo potrebbe naturalmente essere una condizione di apprezzabilità a fronte di composizioni maggiormente eterogenee o dalle soluzioni di arrangiamenti che tendano a distaccarsi dalla velocità e dagli stacchi ipertecnici ad ogni costo. Quello però saltuariamente emerge dall’ascolto del disco è, purtroppo, una lieve stanchezza nella costruzione dei brani, che alla lunga potrebbe portare l’ascoltatore appassionato del genere, ma non “fanatico”, ad una certa difficoltà nell’apprezzamento delle diverse canzoni. Esistono naturalmente all’interno del platter canzoni assolutamente godibili, sia per bontà di songwriting, sia per ispirazione melodica, come ad esempio il singolo Steel and Gold, che a prescindere dalla tipicità del titolo, si ritaglia uno spazio tutto suo all’interno dell’economia del disco, anche se i riferimenti musicali sono evidenti per tutta la durata del brano (qualcuno ha detto Stratovarius o il Luca Turilli solista degli esordi per caso??). Oppure, la serratissima Bloodline, dove le chitarre risultano taglienti e chirurgiche nella loro esecuzione, soprattutto nella parte ritmica che accompagna il bridge pre-ritornello. Sicuramente apprezzabili, anche se di livello leggermente più livellato, risultano essere l’opener e titletrack del disco, War Hearts, la cadenzata ed anthemica i Am the Wind, che con il chorus epico regala agli ascoltatori un momento di respiro all’ interno della velocità sonora del platter, così come l’iper melodica On Silver Wings. Da segnalare assolutamente quello che risulta essere il pezzo di punta del disco, ovvero la conclusiva Ice Dragon, dove i nostri finalmente si prendono il loro tempo per dispiegare armonie su una struttura che non sia la tipica power song “faster than light”; per quanto il brano sia assolutamente il migliore del lotto, risulta allo stesso tempo essere quello maggiormente debitore verso omaggi esterni, in quanto la melodia portante del ritornello del brano e la struttura tipicamente debitrice al modello suite, si ispira evidentemente al tema della titletrack del disco di esordio dei sempre nostrani Rhapsody (l’eliminazione della desinenza Of Fire, è puramente voluta). Chiaramente il brano nella sua interezza vive di vita propria e va reso comunque merito ai Frozen Crown per la loro capacità di costruire brani che contemporaneamente omaggino grandi band del passato, ma con un tocco decisamente personale.
Come espresso già nel corso della recensione, War Hearts è un disco generalmente apprezzabile, in particolare se si è amanti di un certo tipo di sonorità, anche se all’interno della discografia dei Frozen Crown non risulta certo essere in cima al podio qualitativo, causa una certa omogeneità sonora che sa tanto di scelta deliberata finalizzata al rimanere nella comfort zone. Dal punto di vista esecutivo/sonoro difficile poter fare appunti alla band italiana, se non una certa ripetitività e linearità relativamente alle soluzioni vocali apportate dalla Etro, che certo è molto brava e che sicuramente potrebbe esserlo ancora di più con una maggiore varietà di approcci al suo “strumento”. Per quel che vale, ci sentiamo di dare un suggerimento ai Frozen Crown: continuate così, il valore della vostra proposta è innegabile, ma abbiate la consapevolezza che osando un pizzico di più potreste evolvere in una "creatura musicale" che potrebbe decisamente lasciare il segno.
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La Manipolazione dall\' Alto poi.. Ci sarebbe un Complotto a danno dei Frozen Crown? Boh! |
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Ciao Luca.. Per me il primo Album è il migliore.. Questio ha i Brani che presi uno ad uno son piacevoli ma se ascoltati nell\' insieme, mancano del guizzo.. Discorso Esterofilia mi fa ridere.. Ad oggi con il Tubo si può ascoltare di tutto, quindi di cosa stiamo parlando? Ti piace un Gruppo lo ascolti se no passi oltre. |
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Non è proprio l\'esempio perfetto perchè il crossover pop-lirica lo puoi fare a prescindere dalla nazionalità. Non vedo come possano essere considerati fake italiani bravi che fanno rock-metal. Mantengo il concetto della manipolazione \"dall\'alto\". |
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E\' semplicemente un fattore etnico/sociologico. Come tanti aspetti della vita e dei mercati. Come avere i Volo o come si chiamano, con tre giapponesi o danesi o chi volete, nell\'immaginario collettivo sarebbero un fake. |
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Aggiungiamo anche che il sistema musicale italiano è chiuso, se non sei un burattino nelle mani delle major o le major in qualche modo non ci sono in mezzo in Italia oltre le cantine non vai. |
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Capisco, la gente è stata manipolata dall\'alto, non mi stupisco. Ammetto però che questo stereotipo sta MOLTO LENTAMENTE cambiando, ma ad occhio credo che ci vorranno almeno una ventina d\'anni prima che gli italiani tutti eliminino questo pregiudizio dalla testa.
Nel periodo dei Kiss la cosa era ancora più accentuata immagino.
L\'esterofilia purtroppo quella rimarrà ancora per tanto tempo. |
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@luca probabilmente perché nel nostro paesi certi generi sono sempre stati \"ostracizzati\". Per fare un esempio tra mille, i KISS per sfondare davvero in Italia hanno dovuto fare una canzone disco... Noi saremo sempre il paese di san Remo e della canzone melodica
Poi che tanti siano esterofili è sicuramente vero. |
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Beh, in realtà ci sono tanti in Italia che sono proprio convinti che all\'estero rock e metal lo sappiano fare e in Italia no e vorrei capire il perchè di questa convinzione. |
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Per quanto mi riguarda supporto da sempre molte band italiane, dai famosi lacuna coil a cadaverica fino a realtà poco conosciute come natron, malombra, standarte, ecc. Ma da qui a fare come tanti che \"si deve parlarne bene se no sei esterofilo\" ci sono vie di mezzo. I FC sono abbastanza irrilevanti stilisticamente, non credo fossero nati in Germania venderebbero molto di più. Dal vivo non li ho visti quindi non giudico. |
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Scommetto che se i Frozen Crown fossero stati svedesi i commenti sarebbero stati molto positivi, siete proprio esterofili.
Mi spiegate perchè in Italia ci sono tanti italiani ascoltatori di rock e metal che sono convinti che gli italiani non sappiano fare rock e metal e lo sanno fare solo all\'estero? Sta cosa non l\'ho mai capita. |
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Io sti Frozen li ho visti dal vivo e se vi sembra che suonino uguali, beh, evidentemente voi nuove leve vi accontentate di tutto.
L\'unica differenza tra loro e gli Skylark sta nella tecnologia moderna, che permette a tutti di suonare bene SU DISCO, a parte lo stile fuori tempo massimo (tra testi, finta doppia cassa etc)
Dal vivo cambia, cantante altrettanto imbarazzante e senza il minimo timbro o potenza vocale, chitarristi che di 3 non ne fanno mezzo...suvvia, non è questione di volerli massacrare perche italiani, è proprio che sono un gruppetto da cantina con mezzi di promozione di alto livello, ma fanno comunque ridere. |
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@legalise, io non li conosco, ho solo guardato qualche video e sono d\'accordo con quando dici che si \"sentono voci stonate, tastierina da discount, produzione agghiaccianti e testi fantasy da terza elementare\" è quello che intendevo quando dicevo che la produzione e il cantato sono imbarazzanti, i testi non li considero perché in generale le tematiche del power sinfonico mi fanno cagare a prescindere. Quello che non capisco è: perché se sei un musicista che comunque sa suonare decidi che la tua musica sia accompagnata da un cantato del genere, da video ridicoli e da una produzione pessima? Boh. |
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Non so perchè alcuni, sin dal primo album, continuino a dire che gli Skylark \"sono bravi musicisti\".. Se su disco già si sentono voci stonate, tastierina da discount, produzione agghiaccianti e testi fantasy da terza elementare, dal vivo nell\'unica volta in cui mi è capitato di vederli li ho apprezzati... sì, come si apprezzano capolavori deliranti di cinema trash fatti con due lire. Memorabile una scenata fatta da Antonini a un festival primi anni 2000, ne parlarono alcune lettere a riviste e recensioni dell\'epoca... questo se la tirava in maniera assurda. Lo si può accettare se sei un virtuoso tipo Malmsteen, o un musicista che riempie le arene... ma da uno di questi... Agghiacciante, è l\'aggettivo che mi viene in mente più spesso su di lui e la sua band. Ma sarà vero che vendono bene in Giappone? Non riesco a crederci. |
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Grazie per avermi fatto scoprire gli Skylark che non conoscevo, forse solo sentiti nominare, ho i crampi allo stomaco per le risate che mi sono fatto con quei video, mai sentito niente di peggio in ambito metal. I Frozen Crown in confronto sembrano i Dream Theater, quest\'album non è poi così malaccio, I am the wind merita, anche steel and gold è un pezzo bellino. |
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Il power per l\'italiano è un genere più affine per il discorso della linea melodica. |
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Duccio, di band italiane metal non power o prog/power seguite citerei anche i Messa. |
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Per curiosità mi sono andato a sentire le cose citate da Duccio al #26 degli Skylark, sì sono piuttosto trash. Il fatto è che la base è buona, le melodie ci sono, i musicisti sono bravi ma la produzione e il cantato sono imbarazzanti. Da questo punto di vista i Frozen Crown sono molto meglio, non c\'è paragone. Non so se sono più bravi come musicisti ma sono sicuramente più bravi a produrre qualcosa di valido. |
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Duke il metallo italiano lo supporto quando il gruppo è meritevole, non sono uno sciovinista del metal, se non mi piacciono non mi faccio problemi a criticarli. Il problema è che in Italia per molti sembra che esista solo il power o prog/power metal; se è vero che i vari Labyrinth, Rhapsody, Vision Divine, DGM hanno portato lustro al genere e al nostro paese nel resto del mondo, molti altri gruppi di questo genere che si sono avvicendati negli anni sono mediocri e privi di personalità e originalità. Ciò a discapito di altri gruppi italiani molto validi ma appartenenti ad altri generi che sono sempre stati snobbati, per citarne qualcuno ti dico Dark Lunacy, Edenshade, Empyrios, Infernal Poetry, Ephel Duat, Kingrown, Klimt 1918, e sicuro ne sto dimenticando qualcuno. Lo so per certo perché in tanti anni quando li ho visti dal vivo c\'erano oltre a me quattro gatti. Basta anche che confronti le visualizzazioni delle loro recensioni su questo sito con quelle dei gruppi power e affini per constatare quanto un gruppo power italiano per quanto faccia cagare desti comunque più interesse rispetto un gruppo italiano di un altro genere, salvo rare eccezioni (Fleshgod apocalypse o Destrage). |
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Era dai tempi dell\'asilo che non leggevo commenti così puerili, complimentoni. |
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....basta critiche...supportate il metallo italiano...🇮🇹 |
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Suvvia, trovo i Frozen Crown mediocri, ma non scomodiamo gli Skylark che sono davvero il gruppo zimbello per eccellenza. A differenza della stonatissima Chiara almeno Jade sa cantare, le melodie non sono così puerili, e per quanto pacchiani i loro video non risultano demenziali come quelli di Final Answer (che a tratti sembra quasi un soft porno) o Dying Inside, per non parlare dei finti live tipo Belzebù con urla e applausi finti e stacchi sul pubblico con immagini di repertorio di altri concerti. |
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Era dai tempi degli Skylark che non usciva una band in grado di tirarsela cosi tanto e fare c4gare cosi tanto allo stesso tempo.
Ci mancava!
E visti dal vivo sono pure peggio |
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Si parla di Masini di fine della musica... ragazzi là fuori c\'è Tony f, c\'è mamood, c\'è lazza...roba da matti |
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@Sfioriscono le Viole i Frozen Crown potranno anche non essere all\\\'altezza dei giganti del power metal e non piacerti, ma intanto loro creano, conpongono, suonano, si mettono in discussione. |
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@sfioriscono neanche a me piacciono, ma dire che sono la fine della musica è abbastanza assurdo. Allora Fedez cos\'è? Eppure lo spacciano per musica... |
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Obiettivamente i frozen crown sono la fine della musica in senso lato. |
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i FROZEN CROWN vi piacciono?? bene, ascoltateli con serenità
i FROZEN CROWN non vi piacciono?? bene, non ascoltateli
il resto è semplicemente tifo, che come sappiamo tutti è spesso cieco e non obiettivo... |
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Ragazzi, io non sono un moderatore, ma vi ricordo che questo spazio esiste per commentare, in maniera civile ed adulta i dischi che escono e vengono recensiti, i quali possono essere o meno apprezzabili a seconda del gusto personale, fortunatamente insindacabile. |
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Disco capolavoro. Voto 92. |
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quanta cattiveria contro i Frozen, sono bravi, fanno power, si muovono su uno schema definito, perche\' parlarne male. non ti piace, non ascoltare. e poi Giada e simpaticissima oltre che brava.
Ma si sa, e tipicamente italiano, scatenare odio verso il prodotto nazionale. molto meglio l\'estero. |
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Va beh dai, per me non sono ne carne ne pesce...però in virtù di questo che senso ha spalare merda? Nel 94 c\'è stato un gruppo bravissimo che ha fatto una demo in 15 copie ed era un capolavoro? Bene ma che piaccia o meno conta anche sapersi presentare, avere qualche soldo da investire e suonare dal vivo. A maggior ragione nel 2025 epoca digitale dove ormai la musica la conosci attraverso social e più in generale internet. Se non piacciono basta non seguirli...che c\'è di tanto complicato? |
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Mah non so, su Masini non sono molto d\'accordo, ma il fatto che questa sia pura monnezza é innegabile. |
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Calma, i primi album fino a metà \'90 di Masini, quando c\'era ancora Giancarlo Bigazzi come paroliere e produttore, erano album di tutto rispetto nel panorama pop italiano. Questi Frozen Crown, senza arte né parte, che vivono di roba trita e ritrita scaduta e avariata, sono molte spanne sotto Masini pre \'95 |
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Sta roba é peggio di Marco Masini... e abbiamo detto tutto. Passo e chiudo. |
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Registrazione di sicuro tutta sistemata e quantizzata a computer, vedendo la velocità impossibile della batteria, ma quello non è un problema, quanto la canzoni che sono la solita minestra riscaldata di 25 anni fa. La voce non è esaltante. Successo inspiegabile a mio parere.. |
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Sentito ieri dalla mia amica che abita sul Lago di Garda. Pour moi, è ripetitivo e onestamente non sento il contributo della terza chitarra. Salvo solo l\'ultimo brano (probabilmente perché ricorda i Rhapsody, come citato nella recensione). Resto sempre dell\'idea che la cantante urla troppo. Au revoir. |
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Una delle band peggiori che abbia mai ascoltato... |
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A me è piaciuto... Winterbane rimane cmq il loro miglior disco, ma per certi versi ho preferito questo al precedente... Per me voto 75 |
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Voto 80.
Non vi preoccupate, che il segno lo state lasciando.
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Suggerimento ai Frozen Crown: continuate così. ma proprio così, senza farvi condizionare di osare di più o altro. Siate voi stessi che state già lasciando il segno. Per me questo disco è da 90. |
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bel disco !!! sempre su buoni livelli le loro uscite. Buon Anno!!! |
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...buon disco.....davvero bello...e buon 2025 a tutti...🥂 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. War Hearts 2. Steel and Gold 3. To Live To Die 4. Night of the Wolf 5. On Silver Wings 6. Edge of Reality 7. Bloodlines 8. I Am the Wind 9. King of the Sky 10. Ice Dragon
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Line Up
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Giada "Jade" Etro (Voce) Federico Mondelli (Voce, Chitarra) Alessia Lanzone (Chitarra) Fabiola Bellomo (Chitarra) Francesco Zof (Basso) Niso Tomasini (Batteria)
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