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Sunstorm - Restless Fight
03/01/2025
( 778 letture )
Ottavo album per Sunstorm, creatura che vide la luce oramai vent’anni fa e divenuta subito con l’omonimo e fiammante esordio del 2006 una delle punte di diamante più taglienti ed efficaci della Frontiers, ancorata alla voce portante del frontman Joe Lynn Turner (Rainbow e Malmsteen su tutti) e l’eccellente musicalità di esperti strumentisti come Dennis Ward (Pink Cream 69 , Khymera Unisonic) e altri membri proprio degli hard rockers Pink Cream 69 . L’ottimo disco in oggetto fu seguito da due quasi altrettanto azzeccati lavori come House of Fire ed Emotional Dreams, che vide la band confermarsi con cadenza biennale, prima di ridurre l’attività nonché diluire la sopraffina proposta con altre due releases più recenti, vale a dire Edge of Tomorrow (2016) e The Road to Hell (2018), con formazione notevolmente rimaneggiata nonchè un songwriting sempre più lontano dagli ottimi primi episodi, marchiati - tra gli altri - da contributi preziosi in sede di composizione di maestri dell’AOR come Dann Huff e Jim Peterik. Fece un certo scalpore, o meglio suscitò non poche polemiche da parte del fondatore e frontman Joe Lynn Turner, la decisione della Frontiers di continuare con il moniker Sunstorm anche dopo l'uscita di scena di Turner e senza più membri originari in formazione. La band tornò infatti con un nuovo lavoro in studio nel 2021, anno di pubblicazione di Afterlife , con il talentuoso e attivissimo frontman cileno Ronnie Romero (Rainbow , MSG, The Ferrymen, Lords of Black, solo per citare alcuni dei moltissimi progetti che lo hanno visto in rapida ascesa gli ultimi dieci anni), dando di fatto un nuovo corso al nome in questione.

Questo Resteless Fight rappresenta l’ottavo capitolo della discografia dei Sunstorm e il terzo lavoro in studio con Romero. Caratterizzato da ennesimi cambi di formazione in cui sostanzialmente le parti strumentali finiscono per essere affidate all’ossatura dei Secret Sphere. Musicalmente il ritorno a sonorità a cavallo tra l’hard rock melodico e l’AOR degli esordi ben si sposa con un’interpretazione matura e carica di tecnica e feeling da parte di Romero, così come da ottime partiture strumentali che lasciano sprazzi di talento e spiccato gusto, specialmente nelle partiture di Lonobile alla sei corde e di Agate alle tastiere. Ecco dunque che brani come l’opener I’ll Stand for You e le successive Love’s Not Gone e Hope’s Last Stand riportano alla mente le sonorità dei primi lavori dei Sunstorm, con una prestazione magistrale di Romero a marchiare con aggressività e piglio sonorità a cavallo tra Rainbow, Survivor e Journey. Compare un po’ a sorpresa in scaletta Shot in the Dark, cover di Ozzy Osbourne da The Ultimate Sin del 1986, perfettamente condotta e ripulita da Romero, che già ci ha peraltro abituato a rispolverare classici hard rock e heavy del passato dai propri dischi solisti. Il sound si fa maggiormente spesso, pomposo e hard rock nel corso della title track, mentre è nella seconda parte del lavoro che si concentrano i tre migliori brani del lavoro, vale a dire la super catchy Against the Storm , tra Gotthard, Magnum e Bon Jovi, la breve e magnetica In & Out dal refrain ottantiano e trascinante, così come la conclusiva Take It All, pezzo che suona come tributo ai Journey per l’andamento pomposo e per i controcori davvero azzeccati e, ben appoggiati a un Lonobile che gioca a fare lo Schon e alle tastiere di Agate qui molto ispirate dai tasti d’avorio di Cain.

Restless Fight è un comeback azzeccato e il miglior lavoro dei Sunstorm, non solo dell’era Romero ma probabilmente subito dopo i tre lavori della band a livello qualitativo. Un disco che non propone nulla di innovativo nè si azzarda a inserire elementi al di fuori dall’ossatura di melodic hard rock che ha caratterizzato il percorso della band, semmai aumentando la dose di AOR tanto da ricordare da molto vicino quanto di davvero buono venne proposto ad inizio carriera. E dunque questa volta bentornati davvero Sunstorm, con pace ai turbamenti di Turner.



VOTO RECENSORE
79
VOTO LETTORI
79 su 6 voti [ VOTA]
iommi
Martedì 21 Gennaio 2025, 9.50.13
6
Io invece non sopporto la onnipresenza di romero. è un cantante super derivativo e che sa di già sentito e di cover band qualunque cosa faccia. Sarà che lo trovai una scelta ridicola (come tutto il resto di quella così detta reunion) quando lo tirò in ballo ritchie blackmore. sarà che ha sostituito turner in una band che era fondamentalmente di turner, sarà che è andato a cantare con michael schenker che finalmente aveva riunito i suoi 4 cantanti storici (barden.mcauley,bonnet e white che erano tutti dei grandi interpreti ben diversi tra loro). Sarà che sembra un emulo di mille altri cantanti, sarà che nessuna canzone nei vari gruppi la trovi memorabile...boh. non lo sopporto proprio. Svuota di personalità tutti i dischi in cui è piazzato (a forza direi)
metaldog7
Martedì 21 Gennaio 2025, 8.51.22
5
soliti nomi tutto pre-cucinato in stile Frontiers il senso di deja vu attanaglia il tutto, nonostante la presenza di Romero, che rischia di diventare il Goran Edman della situazione, tante collaborazioni, tante partecipazioni, nessuna band che lo consacra seppur i rainbow sono una pietra miliare, ha avuto il ruolo di comparsa e nula piu.
Mix
Mercoledì 8 Gennaio 2025, 12.43.44
4
Romero è bravo, ma non è Turner
Adrian Smith
Venerdì 3 Gennaio 2025, 17.54.38
3
Bel disco e ottima recensione, lavoro molto ispirato ai primi due.
AlinoSky
Venerdì 3 Gennaio 2025, 15.54.47
2
Ma non c\'è nessuno della band originale 🤣🤣🤣
Weareblind
Venerdì 3 Gennaio 2025, 14.02.25
1
Io adoro Romero, ma davvero deve trovare il gruppo da fare esplodere. Troppi, troppi gruppi portati avanti. Venendo all\'album, rock maturo perfetto sotto ogni aspetto. Per me 85/100
INFORMAZIONI
2024
Frontiers
Hard Rock
Tracklist
1. I’ll Stand For You
2. Love’s Not Gone
3. Hope’s Last Stand
4. Shot in the Dark
5. Without You
6. Restless Fight
7. Running to You
8. Against the Storm
9. In & Out
10. Dreams Aren’t Over
11. Take It All
Line Up
Ronnie Romero (Voce)
Aldo Lonobile (Chitarra)
Antonio Agate (Tastiere)
Andrea Arcangeli (Basso)
Alfonso Mocerino (Batteria)
 
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