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Body Count - Manslaughter
04/01/2025
( 503 letture )
Don't push motherfucker, I push back / Fuck with me you catch a .223 / We in the age of the gauge / Double-aught take a lot to make the talk stop / Black ops I live for the headshot!

Il ritorno dei leggendari Body Count dopo quasi un decennio coincide con l’arrivo dell’ultra-carico e oltranzista Manslaughter, che compie oggi undici anni. Nel frattempo, la situazione in casa Body Count si è evoluta niente male, con un’altra doppietta discografica di tutto rispetto (Carnivore e Merciless), che ha consolidato la voglia di violenza stradaiola e heavy metal del veterano Ice-T, accompagnato dai fidati Ernie-C alla sei corde, Vincent Price (co-fondatore degli Steel Prophet) al basso, Juan of the Dead (ex- Agent Steel) alla seconda chitarra e la new entry Ill Will alle pelli. Con una formazione stabile e funzionale (oltre che talentuosa), l’armata dei Body Count torna nei sobborghi losangelini con un’insana dose di ultra violenza e latte più e il micidiale impatto frontale di Manslaughter conferma tutte le sfaccettature del BC - sound, amplificando alcuni aspetti e diversificando (dove possibile) la proposta.

Non c’è niente di meglio che iniziare l’avventura fumosa con un calibro esagerato e l’uno/due a cura di Talk Shit, Get Shot / Pray for Death, lezione groove-thrash infarcita di gangsta rap che convince quanto un mosh-pit tra pareti in cemento. Il videoclip clamoroso di Talk Shit, Get Shot esagera sotto ogni versante e diventa automaticamente leggendario. In una summa audio-video dove chi non apprezza i Body Count e l’heavy metal viene ucciso senza pietà dalla stessa gang mascherata. Come si fa a non amare cotanta ignoranza riversata in musica, parole e immagini? Ernie-C suona alla grande il suo assolo sul finale di Talk Shit, Get Shot, così come l’accelerazione punk/thrash di Pray for Death, davvero godereccia fino all’ultimo secondo. Dopo anni di stop, Ice-T torna in sella con la produzione ad-hoc di Will Putney (Fit For An Autopsy). 99 Problems BC reinterpreta con le chitarre la vecchia hit rap di Ice-T, mentre le successive Back to Rehab e Manslaughter rientrano su territori squisitamente heavy, dove il groove “rimbalzante” della prima si scontra con contro-cori, doppia cassa e riff squadrati che si alternano a piacevoli accelerazioni sconquassanti dove il buon Ernie-C tesse le sue trame soliste. Un piccolo manifesto che spiana la strada al delirio thrash della title-track, dove in 3 minuti veniamo colpiti a ripetizione e scaraventati sull’asfalto ruvido di L.A. Pugni alzati, corna al cielo, pioggia di thrash-riff e soli per un andi-rivieni crossover da manuale. Se restate fermi durante l’ascolto di Manslaughter siete quasi sicuramente sottoterra. Il pavimento trema mentre Ernie-C e Juan of the Dead si scambiano riff e favori. Ice-T sputa veleno tra cantato e recitato, mentre i cori completano il quadro urbano nel migliore dei modi.
Funziona tutto bene e persino la difficile cover di Institutionalized 2024, rivisitazione del classicone dei Suicidal Tendencies suona freschissima insieme al veloce punk/thrash di Get a Job, dove salgono in cattedra Ill Will e ancora il mitico Ernie-C con le sue corde infuocate. Mentre Institutionalized 2024 suona molto simile all’originale diventando un tributo fedele, su Pop Bubble sale in cattedra niente meno che Jamey Jasta per un incontro di box inaspettato, dove l’hardcore metallizzato diventa ricetta quotidiana e i riff principali fanno un tuffo negli anni ’90 per una manciata di minuti. Il breakdown marziale (e il seguente bridge) scatena headbanging obbligatorio.

Bless your flesh, full contact / Risk your life in a blink of an eye / Man on men, Mortal Kombat - Don't fall, you could lose it all / The more brutal the better / The harder to rest / Body clash and to Stay / I've seen it all, every show / One thing never cease to amaze
: There's a bitch in the pit!!!


E se non siete sazi c’è la velocità speed di Bitch in the Pit (dal titolo piuttosto esplicativo) e dedicata alle donzelle nel mondo dei concerti. Un omaggio alla maniera di Ice-T, con la sua consueta delicatezza poetica. Ovviamente il brano è una scheggia impazzita perfetta da proporre dal vivo con il suo up-tempo e la sua subdola melodia. Il basso di Vincent Price propella un bel bridge e un seguente assolo di Ernie-C che sembra davvero senza freni. Black Voodoo Sex rallenta i ritmi ma non la potenza heavy, con il suo andamento più ragionato alla Black Sabbath, il sesso a buon mercato e il lato oscuro della New Orleans, tra fumi, pozioni e misteri irrisolti.
Il finale della faccenda è affidato a Wanna Be a Gangsta e l’insolita I Will Always Love You, dedicata all’esercito americano. I riff pachidermici di Ernie-C evocano il maestro Tony Iommi, mentre fa un capolino uno sfrontato ritornello corale e melodico, stranamente calzante con il mood frangi-ossa di questo Manslaughter. Vincent Price unisce classe ed esperienza con il suo basso protagonista mentre viene incalzato da Ill Will durante l’epilogo parzialmente disteso e inaspettato. Forse un modo per mettere un filtro alla brutalità del come-back più potente del 2014, I Will Always Love You chiude benissimo i conti aperti di mister Ice-T, superando anche il debut a livello musicale e assestandosi, con il senno di poi, sui livelli degli ultimi album in studio.

I Body Count di Manslaughter suonano a briglia sciolta e l’album inaugura una serie di future conferme davvero notevole, esplodendo nelle nostre casse stereo con una furia a tratti incontrollata e dal potenziale esplosivo. Alla gang non si poteva davvero chiedere di più.

Once upon a time / Motherfucker disrespect you he'd wind up dead / Motherfucker's got the game twisted / Snitching fucking bitches / No more honor, no respect / What does a manhood mean? / Manslaughter, manhood's dead / Manslaughter, manhood's dead!



VOTO RECENSORE
79
VOTO LETTORI
79 su 2 voti [ VOTA]
DJ Trip
Martedì 7 Gennaio 2025, 13.46.04
1
Più che crossover direi che questo è autentico fottuto 100% Gangsta metal. Talk Shit, Get Shot pezzo clamoroso. I got 99 problems, but a bitch ain\'t one!
INFORMAZIONI
2014
Sumerian Records
Crossover
Tracklist
1. Talk Shit, Get Shot
2. Pray for Death
3. 99 Problems BC
4. Back to Rehab
5. Manslaughter
6. Get a Job
7. Institutionalized 2014
8. Pop Bubble
9. Enter the Dark Side
10. Bitch in the Pit
11. Black Voodoo Sex
12. Wanna Be a Gangsta
13. I Will Always Love You
Line Up
Ice-T (Voce)
Ernie-C (Chitarra)
Juan of the Dead (Chitarra)
Sean E Sean (Sampler)
Vincent Price (Basso)
Ill Will (Batteria)

Musicisti Ospiti:
Jamey Jasta (Voce)
 
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