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15/02/25
XIU XIU + KEE AVIL
ASTRO CLUB - FONTANAFREDDA (PN)
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Hazzerd - The 3rd Dimension
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16/01/2025
( 959 letture )
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Diciamocelo: il secondo album degli Hazzerd, Delirium, era un'autentica bombetta. Unendo l'irruenza del thrash all'eleganza dell'heavy metal, il gruppo canadese aveva dato vita ad un suono personalissimo e avvincente, estremamente efficace proprio perché estremamente classico. Composto da ingredienti sì visti è rivisti, il lavoro riusciva però là dove molti altri prodotti della cosiddetta ondata thrash revival falliscono: emergere dalla massa, farsi notare da appassionati ed addetti ai lavori e, più di ogni altra cosa, resistere allo scorrere del tempo. Non stiamo parlando di un capolavoro, ma, cinque anni dopo la sua uscita, Delirium non ha perso un grammo della sua freschezza e dimostra di essere invecchiato piuttosto bene -ciò che non si può certo dire di molti altri suoi simili.
È dunque con una certa trepidazione che accogliamo il suo agognato successore, il qui presente The 3rd Dimension. In questi ultimi anni, al di-là di un avvicendamento alla chitarra ritmica, la formazione non ha subito alcun mutamento. Bastano pochi secondi per capire che, fortunatamente, lo stesso vale anche a livello sonoro: l'opener Interdimension parte senza fronzoli e ripropone sin dalle prime battute il miscuglio vincente che già conosciamo: un thrash metal sparato a mille, infiorettato dalle esuberati progressioni delle chitarre e innaffiato dai continui solisimi ad opera di Toryin Schadlich. Sotto a questo carattere snello e sfuggente si erge la possente ossatura thrash, tessuta in particolare dalla batteria del leader Dylan Westendorp, che ritroviamo tra l'altro dietro al microfono. Il suo timbro acidulo ben si addice alla terremotante strumentale, che sfoggia spesso e volentieri gradevoli soluzioni dal sapore heavy metal -melodie delle quali riusciamo a intuire la fine prima ancora di averla sentita, e che, proprio per questo motivo, si rivelano irresistibili. Si veda a tal proposito la terremotante Scars, tra l'altro dotata di una corposa sezione strumentale, o ancora Deathbringer, forse la più esplicita della raccolta a tal proposito, zeppa di spunti e richiami maideniani. Questi linguaggi estremamente codificati coesistono con riff pirotecnici e piuttosto arzigogolati (Plagueis, per fare un esempio), i quali ci ricordano costantemente che il livello tecnico degli Hazzerd è parecchio elevato. Colpisce e convince la prestazione generale, davvero pulita e cristallina, messa al servizio di brani sovente alquanto strutturati, ma sempre capaci di picchiare duro al primo ascolto -la lunga Unto Ashes ne è la riprova. Come nel caso di Delirium, i canadesi piazzano anche in questa sede un brano strumentale lungo e ambizioso, A Fell Omen. Nei suoi nove minuti di durata, la band passa dalla delicata introduzione ad arrembanti cavalcate metalliche, alternando tempi, atmosfere e linguaggi in maniera magistrale, tanto da far dimenticare lo scorrere dei minuti. Dall'altro lato dello spettro ritroviamo ThArSh TiLl DeTh, breve rasoiata che asciuga i tempi ma non la tecnica, e che dimostra soprattutto una gradita dose di autoironia: il brano, il cui titolo è volutamente scritto sbagliato, prende in giro l'intransigenza di quei metallari che non ascoltano nessun altro genere musicale e, raccontano i Nostri, si rivolge a loro stessi da giovani. Un ammiccamento simpatico, comunque suonato con gli attributi.
In definitiva, possiamo senza timore affermare che The 3rd Dimension non delude le aspettative, confermando quanto di buono fatto sul disco precedente. Gli Hazzerd dimostrano una volta di più di aver creato un linguaggio proprio, allo stesso tempo semplice ed ambizioso. Il nuovo nato fa anzi ancora meglio, affinando la produzione e la prestazione globale, davvero chirurgica. Si è soliti dire che il terzo album sia quello della verità: per quanto riguarda i Nostri, è senza dubbio il caso.
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6
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Bel disco, bella voce. Non so se durerà ma per adesso molto divertente |
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4
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Copertine sempre rigorosamente fatte da bambini |
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3
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Sono poche le band della new wave che si distinguono per sonorità, ritmiche e attitudine. Gli Hazzerd rientrano in questa categoria e con il loro terzo album lo confermano ai più. Sicuramente risulterà tra i migliori lavori del 2025 in ambito thrash. P.s lo stesso giorno è uscito anche il nuovo Destabilizer |
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2
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Buona band, questo qua devo ancora sentirlo, un pezzo è poco per giudicare, però ho fiducia. |
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1
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questa sì che è una bella notizia |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Interdimension 2. Scars 3. Unto Ashes 4. Deathbringer 5. TTT 6. Pagueis 7. ThArSh TiLl DeTh 8. Parasitic 9. A Fell Omen 10. Control
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Line Up
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Dylan Westendorp (Voce, Batteria) Toryin Schadlich (Chitarra) Nick Schwartz (Chitarra) David Sprague (Basso)
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RECENSIONI |
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