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22/03/25
THE MEFFS
ASTRO CLUB - FONTANAFREDDA (PN)
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Lacuna Coil - Sleepless Empire
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08/03/2025
( 2425 letture )
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Giunti al decimo album in studio i Lacuna Coil hanno le idee ormai chiare su quale strada seguire. Realizzando un mix che contiene tracce che rimandano in qualche modo al passato più lontano della band e altre che contengono contaminazioni alternative che invece si ricollegano a quanto fatto da Karmacode (riprendendo anche le recenti incursioni di riff più pesanti sullo stile inaugurato con Delirium), la band meneghina realizza un disco compatto e capace di risultare convincente nelle sue varie sfumature riuscendo a realizzare canzoni che contengono tutto questo piuttosto che dividere la tracklist alternando pezzi di diverso stampo.
L’opener The Siege mostra già questa scelta di proporre una musica che unisca i vari tratti dei Lacuna Coil, con un riff potente e la voce sporca di Andrea Ferro che poi lascia il posto a quella di Cristina in un crescendo melodico che si intreccia con la potenza della traccia, gentilmente accompagnata da effetti sonori dal tocco atmosferico. Oxygen, uno dei sei singoli estratti dal lavoro, dà spazio a riff accattivanti su cui i due cantanti si inter-scambiano egregiamente. Nella canzone si respira un’aria di modernità che si estende anche nella successiva Scarecrow , dove la chitarra realizza composizioni che richiamano il metalcore e dove gli effetti di produzione riportano afflati industrial dando vita a un pezzo molto interessante. Gravity, altro singolo, si apre subito distinguendosi dalle precedenti perché il lato gothic della band torna in auge, rivelando uno dei pezzi più belli del lavoro. Nonostante la band venga tuttora identificata come gothic (e questo nuovo lavoro nelle premesse sembrasse puntare su questa catalogazione), Sleepless Empire non è un ritorno alla musica proposta ai tempi di In a Reverie o Unleashed Memories, ma un album capace di tirare fuori il lato dark del gruppo e mischiarlo con quanto proposto negli anni, e anche un brano come I Wish You Were Dead mostra di nuovo la consapevolezza che i LC hanno raggiunto riguardo la propria identità con la traccia più catchy e commerciale del lavoro. Hosting the Shadow vanta la presenza nientemeno che di Randy Blythe (Lamb of God) , apprezzabile per la sua potenza groovy che ben si amalgama all’interno della traccia numero 6. Assieme a Gravity e I Wish You Were Dead troviamo In Nomine Patris tra i pezzi più belli e interessanti del lavoro. Canzone carica di emozioni, dove Cristina fa da padrona trovando spazio anche nelle strofe. La title track si concentra di più sul contenuto lirico alla base del lavoro, che racconta di una società dove le persone sono ormai alienate dalla realtà: fa riflettere sul fatto che la tecnologia ci abbia portato sempre più lontano dalla vita vissuta, relegandoci in un’animazione sospesa dove siamo anime dormienti, mentre Sleep Paralysis racconta della rovina che ci aspetta. Queste due tracce, atmosfericamente gemelle, si rivelano tra i punti più alti del lavoro. Chiudono degnamente altri due pezzi estratti come singoli: In the Mean Time e Never Dawn (registrata prima delle altre e uscita inizialmente per un videogioco), dove nella prima troviamo come ospite Ash Costello dei New Years Day. In the Mean Time prende una struttura “classica” per il gruppo alternando strofe con voci sporche a quella pulita di Cristina nel ritornello, mentre la traccia conclusiva si rivela un pezzo più elaborato ancora una volta capace di dare lo spazio alle sfumature dei Lacuna Coil.
In definitiva Sleepless Empire è un lavoro maturo, capace di mischiare tra loro elementi provenienti dal gothic, dall’industrial e dall’alternative metal, dal passato e dal presente, tenendo un occhio puntato verso le tendenze attuali con un riffing capace di saper dare quel tocco di metal moderno, senza però strafare e snaturare il sound. Le composizioni di Zelati , che ha ricevuto l’aiuto del nuovo entrato Daniele Salomone in Scarecrow (e per gli assoli di In Nomine Patris e Sleep Paralysis) sono efficaci e i risultati di questa decima fatica targata Lacuna Coil ne sono la prova, vista l’accoglienza positiva della critica e del pubblico che ha portato la band a entrare nuovamente in diverse classifiche europee.
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VOTO LETTORI
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71.47 su 151 voti [
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36
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In questo album ci sono pezzi che spaccano , tipo Hosting the shadow, In nomine patris e Wish you were dead (che mi ha ricordato gli ultimi Within Temptation). Gli altri sono un po\' monocordi, come sottolineato da altri utenti. Cristina sempre bravissima , sarebbe bello ascoltarla come voce unica in un progetto extra Lacuna Coil. Per me 73 |
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34
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Buonissimo lavoro secondo me, alzerei anche il voto a 80-85, non ci sarà una gran innovazione e il songwriting sarà anche omogeneo ma va bene così. Anche io trovo il paragone del logo della copertina un po\' troppo forzato, l\'immagine è molto minimale e stilizzata, ho visto copertine plagiate in modo molto più evidente, ricordo ad esempio quella di Michele Luppi con Killing Touch che copiava clamorosamente quella di un gruppo svedese chiamato Skyfire. |
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33
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@Marchese sono andato a guardarmi la copertina da Lei indicata, effettivamente ci sono delle somiglianze, ma questa dei LC forse è un po’ più stilizzata. Ad ogni modo, tutti i disegni delle copertine e i loghi sono realizzate da Maki, bassista della band. |
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Pardon ma aggiungo una piccola osservazione: dove avevo già visto il teschio di animale con inciso il simbolo in fronte? Voilà, da Genetic Grief del 2022 dei Georgiani Askeesi (ottimo black metal atmosferico, in the it...). Questa deve essere sfuggita al marketing comunicazionale... Monsieur Ferro, per favore, protesti. Au revoir. |
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31
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Infatti nazi-sinistroidi non ha senso, ma sinistra al caviale sicuramente, ormai abbonda ovunque. |
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30
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Se tu avessi scritto semplicemente l\'ultima frase contenuta nel tuo commento 29, nessuno ti avrebbe detto niente. Ma dato che nel tuo commento precedente ti sei espresso in una certa maniera, le risposte sono state adeguate. Ah un\'ultima cosa, \"nazi-sinistroidi\" oltre ad essere un ossimoro, è una parola inventata, che non esiste nel vocabolario italiano; così giusto per tua info. Buona serata! |
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29
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Siete peggio dei nazi-sinistroidi radical chic in Italia... pronti ad attaccare appena si ha un\'idea diversa da quella dominante. Purtroppo su questo webzine è pieno di ragazzini-locusta in pena fase pre-puberale (magari in questo caso turbati dalle emanazioni di estrogeni dall\'aitante Scabbia, cantante buona, ma nulla di più). Tra l\'altro io stavo parlando della band, non mi sognerei di attaccare un punto di vista esposto pacificamente come il mio, giusto per il gusto di farlo. Ci sono utenti, come il Marchese al commento 28, che non hanno smarrito il senso critico, fortunatamente, forse perchè una volta nelle scuole veniva insegnato. Io sono ancora più critico di lui in questo caso, a me questo ascolto stanca già dalla prima volta e mi è sempre sembrato metal plastificato, standardizzato, senz\'anima. |
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28
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Voilà, sarà una mia impressione, ma mi sembra che tutti i brani siano abbastanza uguali. Lo sottolinea nel suo post anche Monsieur FraA e ho letto da qualche altra recensione lo stesso concetto. Il wall of sound che vogliono fare non è brutto ma è sempre quello e cambia solo la vocalità della Scabbia, qui molto urlata ma efficace.
Alcuni pezzi come I Wish You Were Dead e In Nomine Patris non mi sono dispiaciuti. Ha il difetto che dopo vari ascolti tende a stufare. Au revoir. |
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27
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Sono sicurissimo che @JC con la sua band è in grado di fare molto di meglio di \"sta roba\"... d\'altro canto, se così non fosse, sarebbe solo l\'ultimo dei tanti wannabes e rosiconi che girano in rete. |
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26
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JC ci sono altri gruppi italiani ben voluti all\'estero, più apprezzati che da noi, i Lacuna Coil hanno fatto presa su un pubblico più ampio. Quella che tu chiami \"sta roba\" è un buon compromesso fra sonorità metal e alternative più mainstream. Se sei invidioso e ti da fastidio che un gruppo italiano di valore sia apprezzato all\'estero, meriteresti di venire obbligato a metterti le cuffie e ascoltare gli Skylark in loop per una settimana intera. |
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25
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Se tutto quello che riusciamo esportare del mondo metal italiano é sta roba, siamo veramente arrivati alla frutta. |
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Album molto bello che è stato ben accolto anche all\'estero. Le critiche degli hater italiani stanno a zero. |
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disco piacevole, ben prodotto e suonato, che in quanto stile rimane sulla scia dei precedenti, confermando l\'indurimento e incupimento delle sonorità, ma in termini di qualità mi pare un sensibile passo indietro rispetto agli ottimi \"Delirium\" e \"Black Anima\", a mio avviso i migliori album della band accanto ai classici \"Unleashed Memories\" e \"Comalies\". Qui mi sembra manchi qualcosa soprattutto nelle melodie vocali che non riescono a essere suggestive e incisive come nei due episodi precedenti. Resta comunque un prodotto di buon livello. Voto 70-75 |
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Deacon St. John si mi sono accorto che mi devo essere confuso per il nome, ricordavo che se ne era parlato alcune settimane fa su una news ma mi stavo confondendo con i Messa |
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21
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Album bellissimo, un pieno 80. Gli unici difetti che trovo: 1. la struttura delle canzoni un po\' monotona (intro, verso, ritornello, verso 2, ritornetto) 2. manca una vera e propria ballad come \"Apocalypse\" o \"Downfall\". |
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Abbastanza in linea con i due precedenti. Personalmente lo preferisco a Delirium ma non a Black Anima. Non mi convincono del tutto le collaborazioni che secondo me non aggiungono granché, comunque disco ben fatto. |
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Dei Lacuna Coil in originale ho solo Comalies...quasi quasi visto le buone parole spese me lo prendo. |
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Più lo si ascolta, più ci si innamora. |
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Più lo si ascolta, più ci si innamora. |
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Più lo si ascolta, più ci si innamora. |
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Più lo si ascolta, più ci si innamora. |
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Più lo si ascolta, più ci si innamora. |
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Album bellissimo, per me vale più di 75.
\"In nomine patris\" secondo me canzone migliore dell\'album. |
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Unica cosa da aggiungere sulla traccia 10 a mio avviso ash costello in aggiunge e non toglie nulla al pezzo poi mi posso sbagliare ma a me non trasmette nulla. Mentre molto bene randy blythe dei Lamb of God!!!! |
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11
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album stupendo per me come tutti quelli della loro carriera a parte comalies XX che per me ci sta ma si poteva anche evitare infatti non l\'hanno sponsorizzato tanto quell\'album ma ritornando all\'ultimo album concordo che se ci mettevano qualche assolo in più oltre che a quello si in nomine patris avrebbe sicuro alzato l\'asticella dell\'album (non che senza fosse bassa ma avrebbe dato quel qualcosa in più all\'album)
l\'ultima volta che ho visto dal vivo i lacuna coil era allo KOKO di Londra ma c\'era un audio pessimo e Cristina e gli altri secondo me non erano al top della forma,
Spero di rivederli in Italia a Ottobre / Novembre.
Voto per me 80 se ci fosse stato qualche assolo in più si sarebbero presi 85 |
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10
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Gira su spotfy da settimana scorsa, mi piace e scorre bene, sulla stessa linea di Black Anima. Maki é un grandissimo compositore (oltre ad essere un gran cuoco ) , mi accodo ai commenti sotto, qualche assolo in piú aumenterebbe il valore totale. Voto 80 per me, bravi |
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Dopo i due precedenti, bruttini, mi dispiace dirlo, ed il penoso Comalies xx, figlio di un preservativo bucato, le aspettative erano pari a 0.
invece devo ricredermi, suoni ultramoderni, ma il feeling è vecchia scuola.
Canzoni belle ed assimilabili, Bravi |
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8
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@Hacksaw Jim Duggan d\'accordo con te in linea di massima però devo segnalare che i Vola non sono italiani ma danesi. |
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7
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Sul podio nella loro discografia. |
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Album che mi è subito piaciuto! Per adesso di quelli che ho sentito è quello che preferisco insieme a Delirium, non conosco i loro primissimi lavori quindi non posso fare paragoni con il passato. Da amante dei generi Groove, Metalcore e Alternative Metal, posso dire che Hosting the shadow spacca e sentire ruggire Randy Blythe è sempre una goduria! Gli ospiti stranieri di questo livello sono sempre ben accetti, di recente sul tubo mi è capitato di imbattermi anche in Cannibal dei Vola con Anders Friden come ospite alla voce growl e il pezzo spacca davvero, anche loro dovrò approfondirli perché non li conoscevo se non di nome. Questi gruppi italiani dovrebbero insistere a cercare questo tipo di collaborazioni. |
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5
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Mi aggiungo anche io, coi solos di chitarra ne gioverebbe la loro proposta. |
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Album davvero bello, mi piace molto. Hanno fatto un ottimo lavoro secondo me. Condivido quanto scritto da Nhandu qui sotto a proposito degli assoli: a mio giudizio i pezzi - già di per sé buoni - ne guadagnerebbero molto, infatti quando presenti li apprezzo ancora di più. |
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3
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Aggiungerei che è un album comunque partorito senza un chitarrista nel senso che le parti di chitarra sono state tutte suonate dal bassista che tra l\'altro scrive tutte le musiche e cura le campionature...e scusate se è poco. Tra l\'altro l\'unico pezzo con l\'assolo, in nomine patris, acquista valore aggiunto non poco, infatti non ho mai capito perché non li inseriscono nei loro pezzi tranne alcune eccezioni. |
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2
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Non l’ho ancora assimilato bene, ma é un bell’album. I wish you were dead é uno di quei pezzi che non ti escono dalla testa. |
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1
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Disco superiore pure ai ben ottimi precedenti. Le canzoni suonano tutte a meraviglia e si riscoprono le atmosfere dei primi lavori sempre unite con parti pesantissime che spesso ricordano i fear factory. Per me 85 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Siege 2. Oxygen 3. Scarecrow 4. Gravity 5. I Wish You Were Dead 6. Hosting the Shadow 7. In Nomine Patris 8. Sleepless Empire 9. Sleep Paralysis 10. In the Mean Time 11. Never Dawn
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Line Up
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Cristina Scabbia (Voce) Andrea Ferro (Voce) Marco Coti Zelati (Chitarra, Basso, Cori, Tastiere) Daniele Salomone (Chitarra) Richard Meiz (Batteria)
Musicisti Ospiti
Randy Blythe (Voce su traccia 6) Ash Costello (Voce su traccia 10)
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