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17/06/25
DEFTONES
CARROPONTE, VIA LUIGI GRANELLI 1 - SESTO SAN GIOVANNI (MI)
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16/05/2025
( 2762 letture )
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C’è un detto: un leopardo non cambia mai le sue macchie, ma anche così, hanno un milione di macchie diverse. E sono tutte uniche. È lo stesso con gli L.A. Guns. Non possiamo liberarci della nostra pelle di leopardo, ma ci sono molti punti diversi in questa band. Le parole di Tracii Guns, fondatore della band e una delle icone della rivoluzione a stelle e strisce in salsa stradaiola della prima metà degli eighties, affrescano il nuovo disco della band losangelena: un mix di storia e afflati radicati di una scena che ormai non esiste più, come la discografia del tempo; solo i nomi storici resistono e continuano il loro percorso produttivo. Leopard Skin non solo succede all’ottimo Black Diamonds del 2023, ma rappresenta anche il loro quinto lavoro in studio in sette anni, da quando il binomio storico principale Tracii Guns-Phil Lewis si è riunito, felicemente, nel 2017, dopo scazzi, liti e separazioni che avevano amareggiato i fan dell’act in questione. Quindicesima prova da studio con l’ensemble che appare in buona forma, con una line up stabile e rodata e una scrittura che sa destare sempre interesse e qualche scintilla, a latere di una copertina in puro stile dei nostri: logo in bella vista tatuato sul petto di un’avvenente signorina che mostra un reggiseno, indovinate un po’, tutto leopardato, con tanto di chiodo e spilla che reca il titolo del disco.
Telone che cade, scoprendo il primo singolo, Taste It, una delle composizioni migliori, se non la migliore dell’intero lotto: canzone aggressiva e acida il giusto, con un riffone che perseguita anche i granelli di polvere e un cantato decadente, stridulo e raschiante, perfetta interpretazione di uno scampolo che battezza l’apertura del CD, anche grazie ad un ritornello straviziato e insistito. Lucky Motherfucker è il secondo video estratto, anche divertente e girato a Hollywood, che decora una song rock leggera ma graffiante, con squisite armonizzazioni vocali e un assolo piacevole di Tracii, mentre The Grinder appare decisamente più oscura, con una slide guitar penetrante e linee vocali di Phil Lewis sguaiate, disperate, asprigne, con un solo della sei corde scatenato che si compenetra perfettamente con quello che è lo scheletrato della track, in una sorta di ritorno alle origini del quintetto. Hit and Run è fondata su un arpeggio ossessivo, un up tempo che sfodera un buon chorus che riporta a tanti anni indietro nel tempo, un ripescaggio emozionale riuscito, poi Don’t Gimme Away ripropone la ruvidità e lo spirito sleaze che ha contraddistinto sempre, o quasi, la band capitanata da Tracii: bella track energica, innervata dallo spirito primordiale, con la voce alcolica, selvatica e rauca del frontman che fa la differenza, insieme a quei coretti che ricordano molto gli eighties; e un solo guitar semplice ma deragliante. I’m Your Candy Man e quelle grattate sulle corde, un brano con arie melodiche alla L.A. Guns tutto sommato gradevole ma senza mai porre il piede sul pedale del gas calcando a tavoletta, mentre Runaway Train si attesta su toni country, chitarra slide in acustico che distilla accenti gustosi ed energici, per una composizione ben riuscita, che richiama ispirazioni da piccolo club o da pub con atmosfere rilassate. Poi Follow the Money si rivela un pezzo dove si sarebbe potuta immettere più carica selvatica da incendiare, anche se il ritornello non è assolutamente male, anzi. Si va verso l’epilogo con le ultime due frecce all’arco della band: The Masquerade acquerella una ballad amara che mischia dolore, inquietudini e malinconie assortite, con l’interpretazione del singer sugli scudi per intensità ed emozionalità, mentre il sipario si chiude con l’hard annacquato di If You Wanna che, non appare certamente indimenticabile, non spostando di un millimetro l’asse su cui si muovono oggi questi cinque musicisti americani. La versione odierna degli L.A. Guns è chiara: pubblicano dischi per diletto, e dopo una carriera lunga oltre 40 anni, appare difficile attendersi qualcosa di diverso o di assolutamente memorabile. Leopard Skin è un album onesto, che ben fotografa il momento di questi rocker che si divertono ancora a suonare live e ad entrare in studio per comporre, sicuramente manca potenza e fuoco ardente ad alcuni brani che lasciano un po’ di amaro in bocca rispetto al precedente Black Diamonds, che al sottoscritto era piaciuto decisamente molto di più. In definitiva questo è un disco che si fa ascoltare, ma chi cerca i capolavori del gruppo non può far altro che andare a ritroso, riprendendo le prime, indiavolate, pubblicazioni con il celebre logo. Platter ben suonato ma un po’sgonfio in alcune tracce, nonostante l’ottimo stato di salute vocale di Phil Lewis, che dietro al microfono sa sempre come caratterizzare i brani, creando climi roventi ad alto wattaggio hard, unitamente a tante sfumature. Gli L.A. Guns attuali sono questi, prendere o lasciare: personalmente io prendo, e voi?
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È sempre bello ascoltare la voce sgraziata di Phil Lewis, ma gli La Guns viaggiano con il pilota automatico e non fanno dischi memorabili da una vita: certo che fare un disco ogni due anni dopo 40 di carriera è limitante per la qualità, tuttavia in ogni album trovo sempre un paio di pezzi memorabili che ascolto spesso. In questo Hit and run su tutte, finalmente un pezzo melodico come si deve, poi Taste it. Per me 68. |
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...a me sembra l\'ennesimo album poco riuscito : (....dal rientro di tracii guns qualcosa non funziona....che vogliano fare troppo i frichettoni 70 ??....ecco....manca quella pacca, melodia e voglia di divertire dei primi 4 album ritrovata poi anche in waking the dead....urge un ritorno a sonorita\' piu\' glam street!!! |
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Shock degli Ac/Dc col primo cantante ho solo un bootleg dove c\'è la prima canzone, Rockin In The parlour, forse riguarda quel pezzo ma non ho mai visto video, comunque si, cosa di poco conto ed infatti ho fatto l\'analogia coi Judas di Rocka Rolla |
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@Fabio: se cerchi trovi le foto e pure un video, sono gli Ac/Dc pre Bon Scott, sara\' durato poco ma all\'inizio avevano un look glam del periodo. |
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Ma guarda Shock, sinceramente gli Ac/Dc con zeppe e tute colorate come gli Sweet non li ho mai visti ed ho anche un dvd doppio dove ci sono immagini dei primi concerti in bianco e nero, ma niente, sempre jeans e maglietta e Bon molto spesso a petto nudo. Però se dici così qualcosa da qualche parte magari ci sarà; stiamo parlando di metà anni \'70 e molte band se non glam avevano un gusto kitsch che rispetto agli anni \'80 risulta molto datato, e comunque a metà anni \'70 era ancora tutto un po\' Free form. Però per me accostare gli Ac/Dc al glam sarebbe come dire che i Judas sono Freak perché hanno fatto Rocka Rolla |
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Comunque gli Ac/Dc saranno nati in contrapposizione del glam, intanto agli inizi il loro look era glam tanto quanto gli Sweet, e una canzone di quest\'ultimi si intitola proprio Ac/Dc, direi che è più di un indizio. Comunque si possono mettere tutti questi gruppi in un calderone unico, chiamatelo hair metal come negli Usa, però evitiamo paragoni tra gruppi con un suono diverso come Crue e L.A.Guns, sarebbe come confrontare Nirvana e Soundgarden perchè grunge o Faith no More e Mind Funk perchè alternative, ma sono sempre gruppi con un sound differente. |
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Galilee è vero che gli Ac/Dc hanno influenzato parecchie band, anche i Saxon di Wheels Of Steel per dire, e quindi anche molte band del settore glam. Resta il fatto che gli australiani per concetto e attitudine siano agli antipodi del glam, era quello che volevo dire. Poi personalmente ho un concetto del glam molto più ristretto di quello che comunemente viene accettato, ma qui il discorso si farebbe troppo lungo per un semplice post |
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I Dokken gli vedo più vicini ai Quiet riot come band avvicinabilie oltretutto è una band con due anime ben distinte Don Dokken e Lynch, Don è melodia pura, l’altro è il classico chitarrista heavy rock degli 80’s più che stradaioli sono quell’heavy tendente al pop, pop nel vero senso del termine tra colonne sonore e sound rock degli USA stereotipo di quegli anni. |
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L\'influenza AC/DC c\'è praticamente in tutti. Album più album meno. Certo, per dire, nei Circus of Power è più influente che nei Dolkken sicuramente. Sviscerarli uno per uno è la cosa migliore. Su questo sono d\'accordo. 🤘 |
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Ah ringrazio Rik per le belle parole |
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Galilee ho quel libro che dici. In effetti non è sempre semplice essere così selettivi, perché come ho già detto altre volte la musica molte volte funziona per \'osmosi\' e i bordi posso non essere così definiti. Proprio in quel libro nell\'introduzione si citano gli Ac/Dc come fonte d\'ispirazione, ma gli australiani per me sono quanto di più lontano dal glam; proprio nel primo libro di stampa italiana a loro dedicato si affermava che la band di Angus era nata in contrapposizione al glam di gente come 10CC o Rubettes, insomma la \'classe operaia\' in paradiso. Nel medesimo tempo però è innegabile che gente tipo Helix o Kix, solo per citarne due, siano cresciute col verbo Ac/Dc ma siano confinate nel glam. Quindi come si mette sta storia ? Sempre meglio sviscerare disco per disco secondo me |
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Punti di vista, appunto. Io lo trovo invece sensato, nonostante le differenze ci siano. È vero che gli Almighty hanno qualcosa dei Motorhead ma è anche vero che l\'hard rock fa da padrone e un pezzo come free n Easy è puro sleaxy rock. Cioè i confini non sono sempre così netti. Poi per carità non sono qui a convincere nessuno. Questo è il mio modo di vedere. |
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Sì, va bene ma Badlands erano più accostabili ai Led Zeppelin, i The Almighty ai Motorhead o comunque erano più duri, i Georgia Satellites erano southern, metterli tutti assieme mi sembra un po\' esagerato, altrimenti diventa solo un minestrone senza senso. |
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Sono d\'accordo con Ivan75 che è difficile fare paragoni in una scena enorme come quella hard rock anni 80 dove ognuno aveva un po\' il proprio stile e ogni band aveva una fortissima personalità, alla faccia di chi li crede tutte uguali. Però è anche vero che era tutto rock n roll. Quindi secondo me il calderone ci sta, un po\' come han fatto i miei amici e conoscenti Gaetano Fezza, Moreno Lissoni e Federico Martinelli quando scrissero i 100 migliori dischi Glam metal edito per la tsunami. Sicuramente The Almighty, Badlands, Cinderella, DAD, Dirty looks ,Giorgia Satellite, Junkyard , Roxx Gang, Sea Hags, Vain e compagnia bella suonavano tutti diversamente, ma alla fine avevano tutti un comune denominatore. Il rock n roll, il blues e una certa attitudine. |
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Bhe @Fabio non è l ultimo arrivato.... ha una conoscenza in ambito \'heavy metal\' seconda a nessuno . @Fabio, ho usato il termine \'heavy metal\' che forse con un pizzico di nostalgia ci riporta ai big 80\'s 🤘🎸🍻 |
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@Fabio: vedo che sei ferrato Vero, vero, è stata una bella scena con parecchie band di valore. E hanno poi influenzato gruppi che si sono imposti dopo l\'ondata grunge: buckcherry, crashdiet, backyard babies, hc superstar, veins of jenna,....anche se preferisco le band della prima ondata....
Fine 80 e primi 90 è stato un momento d\'oro. Per ragioni artistiche ho avuto relazioni con una band italiana che in quegli anni ha tentato l\'avventura a LA. Nostalgia, a ripensarci. Senza contare retroscena sconosciuti ai più che possono aver favorito alcune band piuttosto di altre. Come sempre, la fortuna ha il suo peso. Ma questo, come diceva lucarelli, è tutta un\'altra storia. |
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Per restare in tema, per chi non l\'avesse ancora vista, su Paramount c\'è una serie di 3 episodi sulle band che gravitavano a Los Angeles. Si parte dai Quiet Riot di fine anni 70 e si arriva ai Tuff nei primi 90 , scaricati di brutto dall\'atlantic non appena esploso il fenomeno grunge. Sono passati in rassegna tutti i grandi , con interviste e video , dai Motley ai Ratt ,dai Dokken ai Great White, dai Guns agli La Guns. Ci sono interviste anche ai compianti Steve Riley e Jack Russell, oltreché ad altri big tra cui Tracii Guns e Don Dokken .Si intitola Nothin\' but a good time, con sottotitolo La storia non censurata dell\'hair metal degli anni \'80, consigliatissima |
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Ottima band i Bang Tango Ivan75, ma come sai nello sleaze sono state tante le realtà molto accattivanti ( molte devono ancora essere rispolverate su Metallized e magari arriveranno ) ma i nomi li conosciamo bene tutti; il primo dei Love/Hate per esempio o i Cats In Boots ecc..ecc... |
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Fabio, sono d\'accordo. Più si aprono le maglie, più diventa complesso comparare. Affermare i motley crue erano meglio degli LAG impone la domanda \"rispetto a cosa?\".
È\' chiaro che se si parla, come in questo caso, di mondi diversi, la domanda apre le porte a delle semplificazioni anche banali che potrebbero trovare delle risposte inopportune.
Mi viene da pensare alla polemica tra winger e metallica che sconfinò nella risposta di winger, secondo cui la sua band avrebbe potuto suonare i pezzi dei metallica con le mani legate dietro la schiena.
Parliamo di mondi e approcci diversi.
Sara pure divertente fare classifiche ma in ambito HR, sarebbero al max possibili su sottogeneri, quali lo sleaze, il glam, il class, etc.
In ambito street/sleaze includerei certamente GnR, LAG e FP.
Altra band significativa sono stati i bang tango, che erano parte della scena con LAG e FP (GnR nel frattempo avevano raggiunto altra popolarità). Ottima band e con un simpaticissimo approccio funk. |
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Eppure Ivan75 c\'è anche chi si è adoperato per stilare i Big Four dello street/sleaze, cioè Guns, L.A. Guns, Faster Pussycat e Jetboy non so quanto ci sia di vero ma è un dato di fatto che tali bands sono molto più rock n rollistiche rispetto a Dokken o Ratt, per esempio, che per me sono metal, americano da classifica, ma però metal. Ed è giusto come dici, era un universo molto variegato, dove appunto si andava dal metal al blues. Ho sempre ritenuto che se uno prende i Malice ( puro metal ) ed i Ratt o Dokken, molto dipende dai cori più edulcorati, ma a livello di riff-rama ed assoli come pesantezza siamo lì, ad un\'incollatura. |
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Penso che fare comparazioni di valore tra le HR bands degli 80s abbia poco senso: andiamo dagli LAG ai blue murder, dai white lion ai britny fox, dai dangerous toys ai warrant, dai poison ai great white, dai love/hate ai pretty boy floyd, dai tesla ai TNT, etc. Per chi non è dentro questo mondo, suoneranno tutti simili. Per chi ha ascoltato queste e decine, se non centinaia di altre band HR, le differenze sono troppe per considerarle nello stesso calderone. Non mi verrebbe mai in mente di fare una lista dei big four come per il thrash. |
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Si va bene, paragonare Ratti e L. A. Guns ha senso proprio. Ok, non fa niente. |
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Forse avete interpretato i miei commenti, come ad affossare la band, semmai gli lodo, ma non ci sento delle caratteristiche che mi fanno pensare ad una band quadrata come altre: il mix di voce graffiante e le chitarre taglienti dei ratt sono qualche spanna sopra a questi, sia come resa e come raffinatezza, per me, poi paragonare i Ratt ai Dokken, ok un salutone........e soprassiedo anche sul non sense di mischiare capre e cavoli o parallelismi tra le band thrash citate sotto. |
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Gli L.A. Guns hanno fatto tre album di livello assoluto, Hollywood vampires discreto ma con ottime canzoni e dopo trent\'anni hanno fatto un grande album. I più famosi G\'n\'R cosa hanno fatto? Due album in quattro anni e poi? Il nulla, vivono di rendita. I Faster hanno fatto tre album e si sono persi. I Crue fanno glam metal, i Ratt come detto li puoi paragonare di più ai Dokken. Quindi tutti questi paragoni solo per sminuire un gruppo è di un assurdo incredibile. |
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Qui sotto avete paragonato una serie di band che in comune avevano solo la provenienza Losagelina (alcuni trasferiti lì) e per questo messi tutti dentro al calderone Glam Metal... però i Motley non li puoi paragonare ai Ratt, semmai potrai paragone i Ratt con i Dokken.
Inoltre definire deboli gli L.A Guns del primo periodo é come dire che i Testament, Death Angel e Overkill erano band deboli perché non sono diventate famose come Metallica, Slayer e Megadeth.
Per cui siccome L.A Guns e Faster Pussycat sono state meno famose di Skid Row e Guns N Roses sarebbero deboli?
Poi per carità condivido dopo i primi 3 album entrambe le band hanno pubblicato molta roba terribile in periodi diversi e alcuni anche cambiando quasi totalmente stile. |
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Credo che come gruppo non mancassero di nulla, tenendo presente che avevano una delle voci migliori del panorama musicale e un chitarrista secondo a nessuno....poi il mancato successo come per altre band dipende dal fatto che un\'etichetta musicale investe su un gruppo max due.... all\' epoca di ottime band Ve n\'erano molte...quando un pezzo viene fatto girare in Radio a ciclo continuo diventano belle anche delle fregnacce....senza togliere nulla a gnr o Motley....che comunque sono grandi gruppi....
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Sono una grande band, non ho ancora ascoltato questo ma degli ultimi quello che mi piace di più è The Missing Peace, però per me possono essere equiparati ai primi Guns di Appetite volendo, ma non a Motley o Ratt che street non lo hanno mai fatto |
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Allora vorrei precisare due cose. Primo sono sicuramente d\'accordo con Shock sui loro inizi, davvero top, però questa superiorità non sono riusciti a mantenerla come altre band a parer mio. Quindi si fuoriclasse , ma per poco. Poi che non abbiano fatto il boom di bentite quello è un altro discorso. Non sono invece assolutamente d\'accordo con vitadathrasher nel definirli deboli. Sennò ripeto.. per fare dei parallelismi Death Angel , Exodus, Kreator , Testament etc sono considerabili band debolucce. |
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Il paragone di @Galilee lo trovo azzeccatissimo, sono una band di rilievo per gli appassionati del genere... non è irrispettoso dire invece che GNR o Motley sono nomi noti anche al di fuori del movimento.
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Adesso scopro che il gruppo che ha realizzato con il proprio esordio il miglior album di sleaze metal di sempre non era una band di livello. Altre cavolate? |
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Diciamo che il movimento hard rock anni 80 annoverava a sè una marea di band decisamente talentuose anche senza per forza scomodare Guns o Motley. Un po\' come lo era ne thrash. Direste mai che i Suicida tendencies o i Testament sono band debolucce perché appunto I Big 4 sono un po\' meglio? Però comunque quello che dite ci può stare. Gli LA Guns non erano a quei livelli. Ma nemmeno ai livelli dei Jet boy, dei Faster Pussycat, o degli Skid Row. Però Phil Lewis rimane un gran Singer a parer mio. |
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Si parla, ma si dicono anche un sacco di cazzate però (cit.) 🤭 |
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Band che adoro, i primi album sono bellissimi, però concordo con i commenti qui sotto, rispetto ad altre band gli LA Guns non reggevano il confronto. I Guns o i Motley erano decisamente superiori. Ma anche i Ratti, erano capaci di brani di impatto che forse gli La Guns non hanno mai avuto. Poi opinione personale, ci mancherebbe |
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Ri-quoto @Vitadathrasher |
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Rimanendo alle cose migliori degli 80\'s. Gli manca \"qualcosa\" che le altre ban citate hanno! e quel \"qualcosa\" per essere al top è tutto. Si ottima band del periodo, del genere....ma nel complesso tra le più debolucce. |
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Beh oddio , non saranno i Motley o i Guns , ma comunque quei 3 discono se li sono piazzati. I primi 2 sono a pari merito e poi c\'è vicious circle. No beh, vocalmente Phil Lewis è uno dei migliori di tutta la scena. Non scherziamo. |
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Opinioni, eh, ma dire che non hanno fatto pezzi memorabili è assurdo, ne potrei citare a decine. E in ambito vocale Phil Lewis si mangia Axl e tutti gli altri cantanti del genere del tempo e pure di oggi. |
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Comunque sia non è che ci troviamo davanti ad una band di chissà quale levatura, io salvo il primo come ottimo album, poi carini anche quelli dopo, ma non è che hanno fatto pezzi memorabili. Non mi hanno mai dato una sensazione di band da impatto \"muscolare\" come mi dettero per esempio i guns, motley, ratt ecc. gli trovo un po debolucci anche in ambito vocale. |
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Non che da loro ci si aspetti ormai molto, ma un paio di pezzi decenti potrebbero anche realizzarli. Non trovo nulla di significativo nel disco. Non ci sono idee, riff, refrain da far saltare in piedi. Vena creativa del tutto esaurita. |
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@Ale, con la Frontiers erano tornati ad incidere per un etichetta importante, però non mi hanno lasciato granché.
Mi spiace comunque ma per ragioni di affetto sono più legato ai Guns N Roses anche se amo entrambe le band. |
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È chiaro che non possano avere l\'energia e la voglia di quando erano ventenni, i primi 2 album sono inarrivabili, ritengo ottimo anche waking the dead ( molto sottovalutato ). Gli ultimi album dalla Réunion fanno parte di un percorso di evoluzione della loro musica che a mio parere li rende superiori a tanti altri gruppi che non hanno saputo reggere al passare del tempo. In conclusione gli L.A.Guns sono IL gruppo top. Altro che guns\'n\'roses.... |
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L\'ultimo di Alice non l\'ho ancora sentito tranne il singolo che è ottimo. E si secondo me se escludiamo Road un po\' sottotono ha sempre sfornati dischi più che buoni. Gli LA Guns per me non fanno un buon disco da waking the dead. Anche The missing peace non mi ha detto molto. |
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Shock ho usato il termine metal in senso lato... |
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Grazie shock...forse hanno sbagliato a mettersi con la frontiers dal punto di vista artistico....ma sinceramente penso che sia dura per loro sopravvivere in America avendo una piccola etichetta alle spalle ....se non vanno continuamente in tour o non partecipano ai festival non magnano in Usa....credo sia solo per questo che hanno firmato frontiers. |
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Galilee...non dirmi che ha qualcosa di speciale l\'ultimo disco di alice Cooper...a me non sembra. |
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@Diego75: tolto che ho due anni più di te, e gli L.A. Guns sono state tra le mie band preferite di sempre, il gruppo suona per soldi, nel senso che è il loro lavoro, non hanno i soldi degli altri Guns, quindi non suonano per solo piacere. Oltretutto hanno sbagliato a firmare per la Frontiers perchè ormai l\'etichetta pensa solo alla quantità piuttosto che alla qualità, tant\'è che dopo l\'ottimo The missing peace hanno fatto dischi discreti o meno uno dopo l\'altro (e con produzioni piuttosto discutibili). Oltretutto certe dichiarazioni sui Ghost mi fanno cadere le braccia. Primo non sono mai stati metal ma hard rock come gli L.A. Guns, quindi? Secondo, se un gruppo oggi che fa hard rock ha tale successo uno dovrebbe essere solo contento, visto che in mezzo a tanta merda che si ascolta loro vendono e fanno tanto pubblico ai concerti. Possono non piacere ma le cazzate evitatele. |
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In realtà amo questa band ma gli unici dischi veramente imperdibili restano i primi 3 quindi prima che litigi e cause legali rovinassero tutto e soprattutto quando questo genere era al TOP! Quelli erano i veri L.A. Guns.
Mi fa piacere che siano ancora in giro dopo tutti questi anni però disco non entusiasmante. Da quello che avevo potuto ascoltare i dischi fatti con la Frontiers erano decisamente meglio. |
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A me fino a Checkered Past gli album erano piaciuti tutti. Questo (come il precedente secondo me) effettivamente mostra un po’ la corda. Prometterebbe anche bene con le prime due canzoni, poi però cala (a parte Follow the Money, divertente). Non brutto, ma nemmeno memorabile. Il 73 del recensore ci può stare. |
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Solo retorica. L\'età non centra. Se vuoi ascoltare del buon rock basta che metti su un disco di Alice Cooper o degli Hellacopters etc etc, che certo giovani non sono. Il fatto è che questi hanno esaurito la linfa creativa da una vita. Le dietrologie commoventi interessano poco, si ascolta altro. Ultimamente quoto Shock. |
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Concordo con l\'ultimo commento di Diego75 ma solo una cosa non mi è chiara... perchè i suoni dei loro album fanno sempre così schifo? |
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Personalmente criticherò più bands come metallica e Aerosmith che hanno raggiunto il successo planetario ed economico e ci regalano albums scadenti da 30 anni....che bands come la guns al GG d\'oggi. |
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Che ci possano stare alti e bassi nelle varie discografie quello ci sta\'... Ma obbiettivamente parlando molti dimenticano 2 cose: 1 non siamo più ad inizio /metà anni 80 dove bastava del semplice rock stradaiolo per infiammare le masse e un look sgargiante..2 hanno la loro età e dopo 40 anni credo che suonano più per piacere che per soldi.. perché sono oramai consci che il treno del successo non e mai arrivato del tutto per loro ...altra cosa e\' già tanto che con il genere che danno un America riescano a sopravvivere con il genere che fanno....dato che chi critica al GG d\'oggi ascolta anche della roba peggiore spacciata per metal tipo i Ghost e gli anni 80 non li ha nemmeno vissuti e nemmeno era in programma di nascita...dico solo grazie al cielo che ci stanno questi nonnetti a ricordare come si suona il rock senza infamia e lodi...piaccia oppure no. |
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Album da 6, ormai non anno più voglia, il pezzo the Grinder è quello peggio, è pensare che nelle varie interviste a Tracii Guns dice di essere il suo preferito |
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Non mi è piaciuto per niente, speravo in un colpo di coda, invece davvero piatto. 65 |
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Il solito inutile album. Purtroppo dalla reunion tra Traci e Phil solo il primo è stato una bomba, il resto tra il discreto e l\'inutile, ma sostanzialmente tutti album che non reggono minimamente il passato. Tra i Guns\'n\'Roses, gli L.A. Guns ed i Faster Pussycat (che hanno appena rilasciato un nuovo pessimo singolo), la triade dello sleaze è finita malissimo. |
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.....fanno questo di mestiere, con mestiere, senza clamori, con il solito rock n roll trito e ritrito, appuntiamogli la medaglietta e via..... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Taste It 2. Lucky Motherfucker 3. The Grinder 4. Hit and Run 5. Don’t Gimme Away 6. I’m Your Candy Man 7. Runaway Train 8. Follow the Money 9. The Masquerade 10. If You Wanna
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Line Up
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Phil Lewis (Voce) Tracii Guns (Chitarra) Ace Von Johnson (Chitarra) Johnny Martin (Basso) Adam Hamilton (Batteria)
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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