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17/06/25
DEFTONES
CARROPONTE, VIA LUIGI GRANELLI 1 - SESTO SAN GIOVANNI (MI)
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08/06/2025
( 312 letture )
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La band britannica dei Rolo Tomassi nasce nel 2005 a Sheffield e dopo un paio di demo/EP pubblica nel 2008 l’album d’esordio Hysterics e si tratta di un nome particolarmente coerente col genere e con il contenuto dell’album.
Senz’altro non c’è linearità nell’album ed è questo a renderlo affascinante: l’isteria, la nevrosi del cantato della minuta Eva Korman caratterizza un album estremamente segmentato, di grande violenza e complessità.
Definire un genere è pressoché impossibile tra le tendenze math-core, sequenze jazz (da questo mix la definizione “jazz-core”) ma - quando la soprano Korman canta in pulito e le atmosfere si ammorbidiscono - è evidente l’influenza dei connazionali shoegazers. Si trovano ripetutamente nell’album anche sequenze postcore, screamo, noise e chiaramente progressive metal. Non condivido la pur frequente definizione trovata in rete di nintendocore, che si basa esclusivamente sull’effettistica delle tastiere di James Spence e risulta estremamente riduttiva.
Così come sarebbe riduttivo incentrare il discorso sui Rolo Tomassi e la loro musica sul primo elemento di sorpresa: la già menzionata Korman che alterna cantati angelici a urlati growl / scream demoniaci (solo alle volte sostenuti da Spence). In Fofteen, Abraxas e Scabs sono spettacolari le alternanze tra le sequenze distorte e sofferte del math con quelle più pulite - sempre intricatissime - più tipicamente jazz.
Nine ci offre una boccata d’aria - una strumentale che introduce la pseudo ballad Macabre Charade. Un brano lento che però sfocia nell’assurda violenza matematica che caratterizza il resto dell’album. Segue Trojan Measures, l’unico brano puramente mathcore, caratterizzato dalla durata (59 secondi) sulla falsariga di alcune di quelle band, classificabili unicamente sotto questo genere (Pacmanthemovie, Under the Pier, Lefty Fish tra le altre).
Una piccola pausa è poi ancora fornita dall’altra strumentale Everything Went Grey che ci conduce alla già citata Scrabs. Il platter si conclude con uno dei brani migliori del disco: Fantasia, suite di quasi un quarto d’ora dalle atmosfere sognanti (molto shoegaze), screamo, jazz e un riff finale che si ripete angosciosamente per oltre tre minuti senza annoiarci. Insomma tutto quello già mostrato nell’album e anche di più.
Si tratta del primo album dei de">Rolo Tomassi, necessariamente quello più acerbo, forse il più violento: nella loro carriera andranno crescendo (con l’età) le sperimentazioni, la ricerca di atmosfere acquisirà sempre maggiore valore e questi livelli di frenesia e isterismo finiranno in parte per mitigarsi.
Ritengo, in conclusione, Hysterics un esordio clamoroso per una band pioniera del suo genere (post core?) qualunque esso sia, eseguito con una tecnica sopraffina e pieno di inventiva e idee. Merita un ascolto e molto più d’uno l’album, così come la band.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Oh, Hello Ghost 2. I Love Turbulence 3. Fofteen 4. Abraxas 5. An Apology to the Universe 6. Nine 7. Macabre Charade 8. Trojan Measures 9. Everything Went Grey 10. Scabs 11. Fantasia
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Line Up
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Eva Korman (Voce) Joe Nicholson (Chitarra) James Spence (Tastiere, Sintetizzatore, Voce) Joseph Torpe (Basso) Edward Dutton (Batteria)
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RECENSIONI |
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