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17/06/25
DEFTONES
CARROPONTE, VIA LUIGI GRANELLI 1 - SESTO SAN GIOVANNI (MI)
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09/06/2025
( 841 letture )
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E sono nove, la carriera dei poser metallers modenesi Trick or Treat continua in modo spedito, a tre anni dal precedente CreepySymphonies e a cinque da The Legend of the XXII Saints, senza contare lo scherzoso e celebrativo intermezzo The Unlocked Songs. Una grande passione e coerenza che da anni i cinque ragazzi emiliani portano avanti con grande impegno e con ottimi riscontri, grazie anche alla continuit trovata negli ultimi lavori nella collaborazione con Simone Mularoni, producer dal calibro rinomato tanto in ambito power quanto progressive metal, grazie alla macchina perfetta costruita nei suoi Domination Studios. Perseveranza, dedizione, ma anche capacit di costante miglioramento quanto si percepisce dopo ripetuti ascolti di questo nuovo Ghosted, giunto a primavera inoltrata a scaldare e colmare il desiderio di power metal tricolore, di cui la nostrana Scarlet Records solita sfornare con grande frequenza quantitativa e molto spesso anche qualitativa.
A livello lirico i Trick or Treat trovano il filo conduttore di atmosfere ispirate da film, fumetti e videogiochi che hanno segnato ladolescenza dei membri della band ma anche della loro larga fanbase. Ogni traccia di Ghosted risulta infatti ispirata alla cultura della fantasia, specialmente di derivazione avventuriera e horror, si pensi ad esempio alla potente e allo stesso tempo melodica e scanzonata Craven Road, connessa alle trame fumettistiche di Dylan Dog e musicalmente vicina agli Helloween della tarda prima era Kiske, tanto da richiamare certe atmosfere scherzose di Pink Bubbles Go Ape.Evil Dead Never Sleeps rende omaggio alla saga Evil Dead, mentre The13th avvicina la memoria alle scene horror della serie Venerd 13. Non mancano momenti in cui il bravo Alessandro Conti, autore di una performance matura, rotonda e sicura raggiungendo probabilmente la vetta della sua carriera ad oggi, si trova a duettare piacevolmente con graditi ospiti dalla vocalit differente, come la graffiante Adrienne Cowan, leader dei Seven Spires e soprattutto recentemente ammirata anche dal vivo con Avantasia, qui in grado di valorizzare un brano energico e con tratti gotici come Bloodmoon; o il giocoso Chris Bowes, frontman degli Alestorm, che conferisce un tono piratesco e gagliardo alle note ritmate e coinvolgenti di Return to Monkey Island, iconico videogioco che ha fatto trascorrere ore di appassionanti ricerche agli utenti pi convinti di Commodore 64 e Amiga dei primi anni Novanta. Gli elementi teatrali si fanno intensi in pezzi come Dance with the Dancing Clown, ispirata a Pennywise personaggio di Stephen King, o la conclusiva Bitter Dreams, brano strutturato con cambi di tempo, atmosfere sinistre e liriche ispirate a Nightmare on Elm Street e al clamoroso protagonista Freddy Krueger. I nostri giocano invece sul sicuro e piazzano due grandi pezzi di power metal melodico tra i migliori della loro ormai corposa carriera con la titletrack ma soprattutto con Make a Difference, dal refrain incontenibile e fatto apposta per stamparsi subito nella memoria, brano che sprizza di energia e positivit e che sicuramente si far apprezzare in sede live e facendo specialmente la gioia dei nostalgici di certi Helloween e Gamma Ray. Nel complesso undici nuovi episodi che costituiscono un ulteriore passo avanti, arricchendo la proposta della band di elementi cinematografici e teatrali, senza chiaramente stravolgerne il percorso o spostandone il tiro in modo significativo da quei saldi binari di coerenza e passione che ne hanno da sempre condotto il percorso.
E davvero lodevole come sia a livello vocale sia a livello strumentale sembra che i Trick or Treat abbiano aggiunto ulteriore determinazione e qualit con questa nuova uscita. Il tutto evolvendo ma certamente non modificando nella sostanza la loro proposta, che resta saldissimamente ancorata alla lezione degli eroi b>Helloween, Gamma Ray e Angra, con ulteriori spolverate happy metal di estrazione Edguy e Freedom Call. Protagonista assoluto e gran cerimoniere si conferma ancora una volta lormai esperto e navigato Alessandro Conti, qui quanto mai capace di confermare di essere la versione tricolore di quella vocalit portata alla ribalta negli anni da Michael Kiske e prima e e Tobias Sammet poi. Bravi, disco decisamente riuscito e apprezzabile!
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6
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Sono legato ai loro album sui conigli, basati su Watership Down di Adams, soprattutto il secondo che reputo un capolavoro e lo metto tra i miei preferiti in assoluto (pur non essendo un fan del Power).
Appena possibile ascolter anche quest\'ultimo. |
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5
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Uno dei migliori album di metal tricolore dellanno, assieme ai Labyrinth |
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4
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Forse il mio preferito. Purtroppo li ho sempre trovati manieristici |
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3
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Sempre bello ascoltarli. Ne han fatta di strada e sono felice per loro. Altro ottimo lavoro, concordo in toto con il recensore. Poi sul discorso voti la solita faccenda dei recensori diversi ecc ecc....Va bene cos comunque! Bravi! |
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2
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A me e piaciuto molto - Conti ormai una garanzia e dorae il loro migliore album - nota di menzione per la copertina |
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1
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Conosco qualche pezzo vecchio, il genere lo sanno suonare. Comunque 80, quindi allo stesso livello di Better than raw e nettamente superiore a Pink Bubbles.. lo sentir presto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lost in the Haunted House 2. Craven Road 3. Bloodmoon 4. Ghosted 5. Dance with the Dancing Clown 6. Polybius 7. Evil Dead Never Sleeps 8. Return to Monkey Island 9. Make a Difference 10. The 13th 11. Bitter Dreams
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Line Up
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Alessandro Conti (Voce) Guido Benedetti (Chitarra) Luca Venturelli (Chitarra) Leone Villani Conti (Basso) Luca Setti (Batteria) Musicisti Ospiti: Adrienne Cowan (Voce nella traccia 3) Christopher Bowes (Voce nella traccia 8)
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