|
16/07/25
SATCHVAI BAND
ARENA SANTA GIULIANA - PERUGIA
|
|
Poison the Preacher - Vs the World
|
11/06/2025
( 572 letture )
|
Chi aveva apprezzato il solido Slime and Punishment dei Municipal Waste, licenziato nell'ormai lontano 2017, si ricorderà forse di un brano intitolato Poison the Preacher -il quinto della scaletta, per la precisione. Un indizio chiaro, non sappiamo se volontario o meno, circa il contenuto del qui presente Vs the World, esordio sulla lunga distanza dei giovani Poison the Preacher. L'avrete insomma capito, la band nata a Bogotà nel 2021 è dedita a quel vivace e popolare sottogenere noto come crossover thrash.
Se il genere è dunque indubbiamente quello, i Poison the Preacher ne rileggono i codici in maniera relativamente variegata e interessante, fugando da subito il rischio di risultare una pallida copia del gruppo di Ryan Waste, come il loro monicker poteva lasciar presagire. Innanzitutto, i colombiani optano per un approccio globalmente più moderno, a tratti lento e ultrasquadrato, sulla falsariga di quanto proposto dai californiani Drain o dai primi Judiciary. La potente One Man Army ne è l'esempio più esplicito. Tutta giocata su pesantissimi tempi medi, la canzone distribuisce groove e fischi come se non ci fosse un domani, risultando davvero impattante. Stesso discorso anche per la pseudo title-track finale, che ingrana la marcia dopo un granitico intro, svelando velenosi influssi slayeriani nella strofa. La band dimostra di gestire bene anche i momenti dove il metronomo schizza alle stelle, come si evince dalla seconda, concitata parte di Promise to Pay, o dalla rabbiosa 1312. Eppure, tali esplosioni di collera restano rare. Benché non disdegnino di sciogliere la briglia, i Nostri privilegiano nettamente i tempi medi. Impossibile infatti trovare un episodio veloce dall'inizio alla fine -vedasi l'ottima Sucker Punch, così come Dying Every Day. Abbastanza strutturata, la canzone va a lambire territori esplicitamente death metal, uno "sconfinamento" piacevole e alquanto ben riuscito. Un'altra interessante caratteristica di Vs the World, relativamente inusuale visto il genere proposto, è il ricorso ad elementi sonori nazionali, come il cantato in spagnolo presente in alcuni brani o le percussioni tribali che aprono Congelado en el Tiempo, altro momento dove la lezione del gruppo di Kerry King si fa sentire. Vale infine la pena citare Hate Too Much e la sua improbabile intro pianistica, ingannevole inizio a fronte di uno dei brani più duri del lotto.
L'esordio dei Poison the Preacher non cambierà forse il destino del crossover thrash, ma presenta una varietà sufficiente per farsi notare all'interno di un mercato ultra-saturo. I piccoli accorgimenti citati rendono la scaletta piacevolmente mutevole, ma si pongono sempre al servizio dell'impatto generale, a tratti davvero importante, sprigionato dai musicisti. Per questo motivo, Vs the World farà senz'altro la gioia degli amanti del genere, specialmente chi ne apprezza le forme meno ottantiane.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2
|
...carino sto pezzo.....🤟 |
|
|
|
|
|
|
1
|
Buon disco di sano crossover thrash, sulla linea anche del debut album dei nostrani spoiled. Mi piace anche il sound un pò più \'\'americanizzato\'\' o \'\'europeizzato\'\' della produzione, perchè spesso i gruppi sudamericani hanno uno stile tutto loro. In ambito crossover thrash consiglio anche Doomsday e Inhuman Nature |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Future Tense 2. Sucker Punch 3. Dying Every Day 4. 1312 5. Hate Too Much 6. Congelado en el Tiempo 7. Promise to Pay 8. One Man Army 9. Us Against the World
|
|
Line Up
|
Juan Pablo Carrera (Voce, Chitarra) Juan Camilo Bernal Tellez (Chitarra) Thomas López (Basso) Sergio Cortes Horta (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|