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16/07/25
SATCHVAI BAND
ARENA SANTA GIULIANA - PERUGIA
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21/06/2025
( 1573 letture )
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I Moonlight Haze sono tra gi esponenti più convincenti e professionali del symphonic metal ad oggi. Fondati nel 2018 dalla rosso crinita vocalist di Novara Chiara Tricarico e dall’eclettico polistrumentista e songwriter Giulio Capone nel 2018, il quintetto giunge in scioltezza al traguardo del quarto album con questo Beyond, a tre anni esatti dal precedente e ben riuscito Lunaris della primavera del 2022, sempre su Scarlet Records. Il lavoro prosegue in modo coerente quanto intrapreso nei primi tra capitoli che hanno visto peraltro la band alzare gradualmente l’asticella qualitativa, sia da un punto di vista tecnico che a livello compositivo, aggiungendo alcune spruzzate maggiormente metalliche anche grazie alla presenza in consolle del navigatissimo Sascha Paeth, esperto chitarrista e producer che negli anni ha contribuito, tra gli altri, alle fortune di band seminali del power metal come Heavens Gate, Angra, Kamelot e Avantasia. La collaborazione, sempre più frquente, di Chiara Tricarico con Avantasia, ha permesso di stringere un ottimo rapporto professionale con Paeth che ha portato a questa alchimia sfociata in un ottimo risultato in studio.
Il nuovo album si apre con la breve, atmosferica ma significava titletrack, che in due minuti sinfonici tra richiami ad Enya e Nightwish fa alzare il sipario su quello che a livello di songwriting e maturità si rivela come un lavoro maturo e assolutamente centrato. Tame the Storm è un brano power graffiante, in cui i riff di Falenga e Melinato ben si mescolano alle tastiere di Capone e con una produzione dell’esperto Sascha Paeth che mette ancora più in risalto quella che è ancora una volta la protagonista indiscussa, una Chiara Tricarico qui in veste tagliente come mai sentita fino ad ora, tanto da evocare la Doro più incazzata dell’epoca Warlock o la nostra Federica De Boni dei White Skull. Il bagaglio tecnico di Chiara non si discute, essendo oltre che esperta frontwoman e frequente ospite di grandi nomi, si pensi agli impegni dal vivo con Avantasia o ad alcuni frangenti in studio con i Manowar, anche impegnata da anni nell’insegnamento del canto in vari istituti nel nostro territorio. Ciò che stupisce in positivo è come Chiara abbia saputo gradualmente ampliare e completare il proprio range ed evolversi negli anni dalle lezioni di Tarja Turinen e Sharon Den Adel a elementi più metallici ed aggressivi, e la band di riflesso con questo quarto album dimostra di saper andare oltre l’imprinting symphonic metal di Nightwish, Epica, Amaranthe e Evanescence, apportando elementi maggiormente heavy e power in diversi frangenti. Se Crystallized e Chase the Light sembrano infatti venire direttamente dal repertorio dei primi Nightwish, sferzarte dal basso di Jacobi e dalla tastiere catchy di Capone, ci sono pezzi come L’Eco del Silenzio, dall’andamento malinconico da ballata in stile Avantasia e Rhapsody, con una sapiente mescolanza delle lingue italiana e inglese e una Chiara Tricarico da applausi, mentre D. N. A. e Untold (quest’ultima richiamante Stratovarius e Sonata Arctica più melodici) mostrano la fase più tirata e aggressiva della band, con sfuriate in doppia cassa e un cantato decisamente graffiante. Nota di menzione per la conclusiva Awakening che chiude degnamente e all’insegna dei nostalgici dei primi Nightwish un disco breve ma convincente, che conferma la solidità della proposta dei Moonlight Haze.
Tutto ciò che non è necessario Può tacere in un giorno d'inverno Di un mondo che ruota al contrario Che resterà? Rimarranno nella memoria Le canzoni, il dolore, la gioia Tutto parte della mia storia Dentro di me Everything starts back from here Where once all loud noises ceased No joy, no sorrow will just disappear tomorrow In the cold ice that will melt away Tutto riparte da qui Dove il rumore svanì Nessun rimpianto, tutto resta dentro al canto Della neve che cela la realtà
Dieci pezzi scorrevoli e azzeccati, buon esempio di come si può suonare symphonic metal nel 2025, senza stravolgere i canoni del genere e allo stesso tempo non finendo per risultare scontati o dozzinali, ma anzi gradevoli, maturi e ben strutturati. Da non trascurare anche come a livello lirico i testi risultino carichi di emotività e spiritualità, con un’accezione spesso positiva e alla ricerca della motivazione. Un applauso dunque ai Moonlight Haze e specialmente a Chiara Tricarico, nell’auspicio di vederli presto anche in sede live e testarne l’evoluzione anche in tale dimensione.
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VOTO LETTORI
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72.18 su 403 voti [
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6
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Voilà, questo brano richiama Stratovarius e Sonata Arctica, quelli altri due vengono dal repertorio dei primi Nightwish, la ballata è in stile Avantasia e Rhapsody... Resta poco originalmente Moonlight Haze.
La mia amica del Lago di Garda che è appassionatissima di questo genere symphonic female fronted mi ha naturalmente fatto ascoltare l\'album, assieme a dei notevoli Verduzzi Friulani (ottimi con il lavarello). E infatti, la mia impressione è che oltre alla difficoltà insita nel genere di avere un songwriting di belle canzoni, il già sentito prevale del primo all\'ultimo brano. Naturalmente i musicisti sono bravissimi e la voce della cantante è notevole (forse da consigliare ai Frozen Crown) ma le canzoni sono un po\' scontate. Salvo la ballad che assomiglierà anche ad Avantasia e Rhapsody, ma ha un suo fascino e la parte in Italiano ci stà benissimo. Au revoir. |
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5
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quando la cantante canta in modalità metal è stridula da morire. non si può sentire .su impostazioni lirica invece ci va bene, per il resto non sono riuscito ad ascoltarlo tutto perchè mi sono annoiato...
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4
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Beyond mi è piaciuto parecchio: è immediato, ha personalità e Chiara Tricarico è davvero brava. Un applauso al coraggio per L\'eco del silenzio, perché una ballad cantata (anche) in italiano se la sbagli o la fai troppo mielosa ti si rivolta contro e ti fa perdere credibilità. Per me 80 pieno |
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2
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Anche a me è piaciuto e lo ritengo il migliore della loro discovrafia, la Tricarico si sente che è una professionista. |
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1
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Canzoni brevi ma che lasciano il segno, testi bellissimi e per niente scontati, chitarre dal suono finalmmente caldo e vero. E voce, come al solito, splendida e unica. E dal vivo i nuovi brani sono veramente carichi e esaltanti. Ma secondo me possono offrire ancora tanto al panorama metal melodico. Questo è solo l\'inizio! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Beyond 2. Tame the Storm 3. Crystallized 4. Chase the Light 5. Would you Dare? 6. L’Eco del Silenzio 7. D. N. A. (Do Not Apologize) 8. Untold 9. Time to Go 10. Awakening
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Line Up
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Chiara Tricarico (Voce) Marco Falanga (Chitarra) Alberto Melinato (Chitarra) Alessandro Jacobi (Basso) Giulio Capone (Batteria, Tastiere)
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