|
|
07/12/25
ECLIPSE + REACH + ANDY AND THE ROCKETS
LEGEND CLUB - MILANO
|
|
|
11/10/2025
( 662 letture )
|
Un platter cromato, affilato, con tanti botti e canzoni slameggianti, questo il debutto degli statunitensi Steelheart. Siamo nel 1990, periodo spartiacque e decisamente complicato per chi suonava diversi generi che non arrivassero da Seattle, ma tante realtà ci provarono lo stesso a guadagnarsi la ribalta. Il quintetto nasce parecchi anni prima con il nome Red Alert, un gruppo formato da musicisti locali tra cui il bassista James Ward, il chitarrista Chris Risola e il batterista Jack Wilkenson. Ma solo con l’arrivo del grandissimo cantante Miljenko “Mike” Matijevic la band sposa una nuova direzione e decolla definitivamente. Dopo il trasferimento a Los Angeles e l’ingresso del chitarrista ritmico Frank Di Costanzo e del batterista John Fowler (che avvicenda il precedente battipelli), l’ensemble sboccia: trova un manager, un contratto discografico e muta il proprio nome, nascono così gli Steelheart, per come li conosciamo ancora oggi. 10 scudisciate metalliche, ben scritte, molto delineate, che colpiscono al primo impatto, ecco perché il loro esordio è ancora oggi ricordato come un’opera prima di indubbio valore, alimentata da un singer davvero sopra le righe, in grado di caratterizzare sound, melodie e sviluppi.
Il disco, pubblicato nel 1990, viene ristampato con una nuova copertina l’anno seguente: 55 minuti di musica focosa, terremotante e tagliente, che produce ben 4 singoli sul mercato. Ma solamente I'll Never Let You Go ascende nelle hit parade americane, raggiungendo il numero 23 della Billboard Hot 100, rendendo il brano il più grande successo commerciale di questi ragazzi: in Oriente invece le cose virano subito per il meglio, vendendo nel solo Giappone circa 33 mila copie durante il primo giorno d'uscita. Tutti i brani acclusi portano la firma del singer e del bassista, loro i veri capisaldi e songwriter della musica della band. Si parte con Love Ain't Easy che incendia subito la scaletta con cavalcate metalliche e la voce pazzesca, a mille ottani, di Matijevic che subito fornisce un identikit preciso sulle sue devastanti potenzialità: il brano risulta molto anthemico con un ritornello memorizzabile facilmente. Una lavica deflagrazione, innescata dalle corde vocali dinamitarde del singer, che con l’ugola fa esattamente ciò che vuole, in 4 minuti scarsi si trova il manuale del perfetto screamer-performer che tutti avremmo voluto essere sin da bambini. Can't Stop Me Lovin' You è spinta da un riff assassino e un crescendo pazzesco fino ad arrivare ad un ritornello molto ben sagomato con il cantante a fare il fenomeno, con salti di tonalità violenti e folli. Un grande singolo che però non riceverà i giusti riconoscimenti: solo guitar che vi insegue fin nella doccia, e vocalità che si mischia alla stratosfera, facendola esplodere. Like Never Before è una song che va in scia a tutto ciò che si è origliato nelle prime due canzoni, con un solo dell’ascia frenetico e intrigante, mentre I'll Never Let You Go, sgorgata dalla penna compositiva del frontman, è un lento arpeggiato sostenuto da vocalità detonante, che si trasforma presto in un 4/4 spinto nell’etere da melodie celesti e da continui stop and go: gran bel brano, metallicamente scintillante. Sheila, pezzo più lungo dell’intero lavoro, è un blues dove il basso ricopre una parte portante nella struttura oltre alla solita ricetta urticante, edificata su chitarre e voce, con Mike che svela il suo intero registro-arsenale con un solismo finale ardente e le asce che vanno in slide, mentre Everybody Loves Eileen, altro single edit, conta su un riff sincopato e un ritornello piacevole ma dai testi banalotti e un video con i consueti stilemi ipersfruttati. Gimme Gimme è una traccia ipervitaminizzata con taglio class, badilate hard rock a tallonare chi ascolta, con tanto di riff spezzati e sgommate poderose sull’inciso, Rock 'N Roll (I Just Wanna) è il grido di battaglia della band, promulgato da una song anfetaminica e tiratissima mentre She's Gone è una ballad dolcissima, malinconica, disillusa, con tanto di piano, che si impenna con vocalizzi siderali, toni drammatici e brividi rugosi sulla schiena: ritaglio stellare vicino al capolavoro, che non si capisce come non abbia potuto diventare un classico. Down n' Dirty sigilla la release, distillando un riff cavalcante, che tiene fede a tutte le proposte immesse in ogni singolo momento di questo aureo disco di debutto, che venne salutato positivamente dall’audience americana.
Negli Stati Uniti il CD l’album raggiunse la top 40 della classifica Billboard 200 ed è stato certificato disco d'oro, smerciando mezzo milione di copie, un traguardo importante che sembrava preludere ad una carriera costellata di super successi, invece, il destino spesso riserva scherzi terribili, ma questa è un’altra narrazione. Il primo passo discografico degli Steelheart appare ancora oggi vulcanico, roccioso, potente, coinvolgente, irrefrenabile, sin dal primo secondo di musica, uno di quegli ellepì che avevano innalzato lo stendardo hard and heavy prima che il genere venisse travolto dall’invasione totale del grunge. Band di alto livello con un cantante semplicemente strabiliante, ascoltarlo suscita, a tutt’oggi, sensazioni fortissime ed emozioni vulcaniche, disco da avere!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
14
|
|
....comprai il primo album nel 1991 e mi accorsi subito della bravura di tutti i componenti....la coppia d\'ascia era italiana e quel cantante croato era strabiliante....il secondo album tangled in reins poi si rivelo\' ancora migliore del precedente in un crescendo di grandi pezzi....poi durante il tour lincidente a Mike...un americana gli rovino\' in testa facendogli andar via la memoria...per qualche tempo si e\' temuto il peggio e poi la ripresa.....ma era gia\' il funesto 1994 e il grunge monopolizzava gia\' il mercato....matjevic riusci a imbastire un album piu\' intimista a nome wait che pero\' per anni usci\' solo in giappone....niente di eccezzionale e un po troppo alternativo....dopo di che si persero le loro tracce per anni fino alla ricomparsa di mike negli steel dragon del film rock star...la voce di walhberg era la sua!!!!...negli anni a venire altri due album un po\' piu\' led zeppelin style ammodernato....l\'ultimo album e\' targato 2017 e contiene ottime songs....speriamo in un loro ritorno presto!...magari con ancora Chris Risola alla chitarra! |
|
|
|
|
|
|
13
|
|
Mi sembre di ricordare di aver letto che il cantante subì un grave incidente sul palco, venendo travolto da attrezzature. Ci mise un be pò a riprendersi |
|
|
|
|
|
|
12
|
|
She\'s Gone ballad universale, disco notevole e voce mai sentita sinceramente. I\'ll Never Let You Go altro pezzo strepitoso, li vidi al Frontiers Rock Fest di qualche anno fa e fu uno dei concerti più \"freddi\" mai visti, Miljenko ed il bassista due personalità tra le più antipatiche e meno empatiche possibili (e lo avevo già intuito da altri commenti pre show). Detto questo, un cantante così, che ha cantato splendidamente anche quella sera, non si trova più |
|
|
|
|
|
|
11
|
|
Io ho sempre preferito il secondo album, ma questo qui fu comunque un grande esordio. Nessun filler, tutte canzoni validissime, con picchi come She’s Gone o Sheila, e con le linee vocali “impossibili” di Matijevic. Peccato veramente che dopo quei due album sia sfumato tutto (i successivi col solo Matijevic della formazione originale non penso siano proprio il massimo). Voto 86 |
|
|
|
|
|
|
10
|
|
Sto lontanissimo dalle fiere dei dischi...non è più una cosa che posso permettermi. Chiederò al mio negoziante di fiducia . 👍🏻 |
|
|
|
|
|
|
9
|
|
@Galilee, guarda non so di dove sei, ma per esempio verso la fine del mese c\'é la fiera del disco a Milano... ma comunque queste edizioni che ti ho detto le trovi un po ovunque... |
|
|
|
|
|
|
8
|
|
No compro anche cd, dipende tutto dai prezzi e da cosa appunto riesco a trovare. Ok, grazie. Darò un\'occhiata. |
|
|
|
|
|
|
7
|
|
@Galilee, compri esclusivamente Vinile? Io alcuni anni fa sia di questo che del successivo comprai le ristampe su CD della MCA/Universal/MusicOnCD... le trovi ancora... |
|
|
|
|
|
|
6
|
|
Sicuramente grande band, ma non sono mai riuscito ad approfondire il discorso. Dischi introvabili. |
|
|
|
|
|
|
5
|
|
Ottima rispolverata, grazie. Pensate che io mi ricordo She\'s gone come hit universale. Mi pareva che fosse ovunque. Eppure, a quanto pare, non ha avuto tutto sto gran successo. L\'altro pezzo che mi ha sempre preso è I\'ll Never Let You Go. Adesso però lo vado a riascoltare perché per il resto mi ricordo...dei ricordi. Ed erano eccellenti |
|
|
|
|
|
|
4
|
|
Il disco più bello degli Steelheart e, cronologicamente, uno degli ultimi che si può definire classico del genere, molto meglio dei coetanei Warrant o Slaughter, qui brillano più di altre Everybody Loves Eileen e Sheila. 90 |
|
|
|
|
|
|
3
|
|
Disco Bellissimo. Mike veramente strabiliante....meritavano di più ma quella cacchio di moda del grunge ed un incidente sul palco capitato a Mike non li ha fatti decollare. Do un 90. |
|
|
|
|
|
|
2
|
|
Secondo me uno dei migliori album dell\'epoca Glam Metal e pure io sono convinto che si sarebbero meritati un successo ancora più grande... ma purtroppo andò diversamente. Vennero fuori forse troppo tardi...
Comunque quello che preferisco é il secondo, più su coordinate Sleaze. |
|
|
|
|
|
|
1
|
|
...bel disco.... insieme al secondo...due lavori davvero di ottima fattura.... |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Love Ain't Easy 2. Can't Stop Me Lovin' You 3. Like Never Before 4. I'll Never Let You Go 5. Everybody Loves Eileen 6. Sheila 7. Gimme Gimme 8. Rock 'N Roll (I Just Wanna) 9. She's Gone 10. Down n' Dirty
|
|
|
Line Up
|
Miljenko “Mike” Matijevic (Voce) Chris Risola (Chitarra) Frank Di Costanzo (Chitarra) James Ward (Basso) John Fowler (Batteria)
|
|
|
| |
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|