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Ronnie Romero - Backbone
23/10/2025
( 975 letture )
C’è un’idea di ritorno nelle corde di Ronnie Romero, un moto che somiglia a un ricominciare da sé stessi, dopo aver attraversato il mondo del metal da ogni prospettiva possibile: dai fasti revivalistici dei Rainbow di Ritchie Blackmore alle tensioni sinfoniche di Sunstorm, passando per le avventure più granitiche con The Ferrymen e Elegant Weapons. Con Backbone il cantante cileno si guarda indietro e in avanti insieme: un disco tenace, fatto di corpi sonori che si alzano come colonne portanti di una carriera in continuo movimento.
Il titolo dice molto; perché “Backbone” non è soltanto la spina dorsale del nuovo percorso solista di Romero: è anche una vera e propria traccia identitaria di coerenza autoriale, un modo di riaffermare la forza di chi, in anni di collaborazioni e palchi infiniti, non ha mai perso la propria voce — intesa non solo come timbro o tecnica, ma come direzione. L’opera nasce da una rete di legami e complicità: la collaborazione con Russ Ballard, storico autore di gemme immortali, e la presenza dell’ex Europe Kee Marcello alla chitarra, che regala una delle interpretazioni più ispirate del disco. Accanto a Romero, la solida architettura musicale di Jose Rubio — chitarrista, produttore e mente sonora del progetto — conferisce compattezza e potenza a un lavoro che suona come un equilibrio tra memoria e impulso.

L’album si apre con la title track Backbone, costruita come inno dei generi che hanno accompagnato la sua vita professionale e un ritornello che si fissa nella mente per la sua capacità di fondere melodia e robustezza. La voce di Romero è protagonista assoluta: graffiata, nobile, capace di spingersi con facilità tra toni epici e umanissimi, come se la carne stessa si facesse musica. In Bring the Rock la tensione si fa più celebrativa, un richiamo alla tradizione dell’arena rock anni Ottanta, con una sezione ritmica che pulsa sotto chitarre incandescenti. Lost in Time introduce una vena malinconica, un gioco di luci e ombre che attraversa la linea melodica con delicatezza; qui Romero disegna la voce come un racconto interiore, mai sovraccarico, sempre misurato. È uno dei brani più riusciti del disco, dove l’arrangiamento di Rubio alterna stratificazioni chitarristiche a momenti di sospensione quasi cinematografica. Con Never Felt This Way si torna al classicismo puro, un brano dal sapore radiofonico che riflette sulla vulnerabilità e sulla forza dei sentimenti senza indulgere nel sentimentalismo. La successiva Hideaway (Run) è la traccia simbolo del legame con Russ Ballard e brilla per costruzione e respiro: il contributo chitarristico di Kee Marcello vi aggiunge una scintilla melodica che amplifica il senso del racconto, un ponte ideale con quella tradizione rock europea che Romero conosce e rispetta. In Lonely World si avverte una malinconia più concreta, fatta di suoni scuri e aperture melodiche improvvise, mentre Keep On Falling riprende il passo, offrendo una progressione dinamica e un ritornello che lascia il segno per eleganza e misura. Eternally è una ballata atipica, sostenuta da un tappeto di tastiere di Alex Bertoni che la rendono densa e avvolgente: qui Romero abbassa la tensione e lascia che la voce si trasformi in una carezza ruvida, una preghiera laica dedicata al tempo e alla perdita. Con Running Over la temperatura risale, e la band — con Chris Allan alla batteria e Francisco Gil Torres al basso — costruisce un muro sonoro agile e preciso, da cui emergono variazioni armoniche che testimoniano un gusto moderno, capace di guardare oltre la grammatica classica dell’hard rock. Il disco si chiude con una versione impetuosa di Black Dog, tributo ai Led Zeppelin, dove Romero mostra ancora una volta la sua duttilità vocale, riuscendo a reinterpretare un monumento senza scadere nella mera imitazione.

Backbone è un album che trova la sua forza nella sincerità. Niente voli pindarici, dunque, solo la grande consapevolezza di un musicista che conosce i propri limiti e li trasforma in linguaggio. Il lavoro di produzione di Jose Rubio garantisce equilibrio e nitidezza, restituendo una dimensione corposa ma mai opulenta. Se la scrittura resta fedele alla tradizione del genere, Romero riesce a infondervi una vibrazione personale: il suo canto è quello di chi attraversa la materia del rock come fosse un’esperienza esistenziale, più che estetica.
Nel complesso, Backbone rappresenta un momento creativo interessante nella carriera solista di Ronnie Romero. È un disco maturo, intenso, costruito con gusto e passione, che non cerca la rivoluzione ma la coerenza, e la trova.



VOTO RECENSORE
78
VOTO LETTORI
80 su 1 voti [ VOTA]
Graziano
Domenica 2 Novembre 2025, 14.03.37
6
Però Lande e Jelusik qualche botto l\'hanno fatto (Lande 4 o 5 capolavori all\'attivo ci sono). Romero dovrebbe entrare in un progetto stabile che sappia valorizzarlo, sono d\'accordo.
Shock
Domenica 2 Novembre 2025, 7.52.10
5
Non l\'ho ascoltato e non so se lo farò, ma Ronnie è un bravissimo cantante ma come tanti altri non è mai riuscito a trovare un gruppo con cui potersi esprimere e che scriva canzoni che possano esaltare la sua voce, un pò come Lande ed oggi Jelusik. Peccato.
Painkiller
Sabato 1 Novembre 2025, 20.33.05
4
Romero mi sembra tecnicamente un buon cantante, ma davvero impersonale, non mi trasmette alcuna emozione.
Doom Queen
Martedì 28 Ottobre 2025, 16.30.07
3
Bel disco, magari non originale, ma comunque buono.
Rob Fleming
Sabato 25 Ottobre 2025, 18.07.26
2
Beh, Luke, sotto un certo punto di vista é vero. È una reinterpretazione che non scade nell’ imitazione. L’ha reinterpretata talmente bene che… sembra proprio un’altra canzone, modificando riff, testo e melodia.
Luke
Sabato 25 Ottobre 2025, 16.05.01
1
WTF ? Ma i dischi li ascoltate fino alla fine o non ce la fate proprio? \"Il disco si chiude con una versione impetuosa di Black Dog, tributo ai Led Zeppelin, dove Romero mostra ancora una volta la sua duttilità vocale, riuscendo a reinterpretare un monumento senza scadere nella mera imitazione.\"
INFORMAZIONI
2025
Frontiers
Hard Rock
Tracklist
1. Backbone
2. Bring the Rock
3. Lost in Time
4. Never Felt This Way
5. Hideaway (Run)
6. Lonely World
7. Keep On Falling
8. Eternally
9. Running Over
10. Black Dog
Line Up
Ronnie Romero (Voce)
Jose Rubio (Chitarre)
Alex Bertoni (Tastiere)
Francisco Gil Torres (Basso)
Chris Allan (Batteria)
 
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