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07/12/25
BATTLE BEAST + DOMINUM + MAJESTICA
LIVE CLUB - TREZZO SULL\'ADDA (MI)
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David Gilmour - The Luck and Strange Concerts
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26/10/2025
( 3898 letture )
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The Luck and Strange Concerts segna una nuova conferma della grandezza senza tempo di David Gilmour, figura cardine della storia del rock mondiale. A quasi ottant’anni, l’ex anima dei Pink Floyd continua a stupire per la lucidità artistica e l’eleganza delle sue esecuzioni, regalandoci un live intenso e ispirato. Il tour, immortalato in questo doppio album, ha toccato alcune delle location più scenografiche al mondo — dal Circo Massimo di Roma ai teatri più prestigiosi d’Europa e America — diventando un evento memorabile per migliaia di fan. La scaletta alterna con equilibrio brani dall’ultimo Luck and Strange, uscito nel 2024 e registrando un buonissimo livello di songwriting ed esecuzione, ai tanti classici dei Pink Floyd tratti da The Division Bell, A Momentary Lapse of Reason e dagli intramontabili album come The Dark Side of the Moon e Wish You Were Here.
L’apertura con le note di chitarra crescenti di 5 A.M. è pura poesia sonora, seguita dalla delicata Black Cat e dalla struggente Luck and Strange, dove il tocco della Fender Stratocaster di Gilmour, inconfondibile per calore e dinamica, dipinge atmosfere di malinconia luminosa. La sezione centrale esplora i territori più classici del repertorio floydiano, ecco che le intramontabili Speak to Me / Breathe, Time e Fat Old Sun riportano il pubblico al cuore dei Settanta, mentre Marooned e Wish You Were Here confermano la sensibilità melodica e la profondità espressiva dell’artista. Brani come High Hopes e Sorrow da The Division Bell mostrano un gruppo affiatato e in ottima forma, mentre la partecipazione di Romany Gilmour in Between Two Points aggiunge un tocco familiare e intimo. L’emozione cresce fino al finale con The Great Gig in the Sky, una Scattered che già aveva impressionato in studio ma che qui si eleva e provoca una scarica di emozioni, anche grazie allo straordinario lavoro ai tasti d’avorio di Rob Gentry, fino a una versione da brividi di Comfortably Numb, dove assolo e voce si fondono in pura magia. Prodotto da David Gilmour insieme a Charlie Andrew, il live brilla per una qualità sonora straordinaria, ogni dettaglio è nitido, le chitarre maestose e la voce, ancora calda, avvolgente e piena di pathos, dimostra come il tempo non abbia scalfito il suo carisma. L’artwork, dallo stile vintage e visionario, richiama la tradizione visiva dei Pink Floyd e completa perfettamente un album curato in ogni particolare.
The Luck and Strange Concerts immortala un musicista in uno stato di grazia e con una energia ancora fulgida, sprigionata in modo eccellente in sede live come già più volte testimoniato in decenni di album immortali sia con i Pink Floyd (si pensi allo straordinario, pomposo e innovativo Pulse del 1995), sia in veste solista (si pensi ai più recenti Live at Gdansk del 2006 e nel suggestivo anfiteatro romano tra gli scavi del 2016). Questo nuova testimonianza, alla soglia degli ottant’anni, è una celebrazione della musica stessa, un viaggio ricco di emozioni che riafferma David Gilmour come uno dei pochissimi veri maestri ancora capaci di far vibrare l’anima anche con sole poche, ma profonde, note.
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7
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ero indeciso se acquistarlo visto che ho gia tutto ma qui i pezzi sono tutti leggermente diversi il suono è ottimo bellissimo live per me 95 lunga vita allo zio david |
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6
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Bel concerto, ottimamente prodotto e mixato, direi la perfezione o quasi.
C\'ero alla prima data del Circo Massimo e vidi su youtube la seconda o terza data.
Soprattutto nella prima data, ma anche nell\'altra che vidi, ricordo le imprecisioni e stecche vocali di David che apprezzai per la genuinità e messa in scena del tour senza volersi aiutare con l\'ausilo di parti pre-registrate etc, ma che portarono al sottoscritto anche qualche lieve delusione, giustificata si, considerando la sua età, ma sfatandomi l\'immaginario della perfezione. Gilmour lo venero come un Dio!
Contento di averlo visto dal vivo, ma qui arrivo al dunque...
non ci fossi stato, avrei pensato ad un altro concerto perfetto, ma dal vivo nella data vista da me e da quella seconda registrazione ad ogni modo meglio della prima, sono convinto che in questo live ci siano state molte operazioni di post-produzione per proporre il miglior prodotto possibile a scapito dell\'autenticità dell\'evento. |
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5
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Live che suggella un tour straordinario di un artista che ha ancora molte emozioni da traslmettere. Voto 85. |
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4
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Ops! ho decisamente sforato ahahah!!! Spero di non essere stato palloso ma sentivo il bisogno di mettere su tastiera le mie sensazioni con una serie di fortune clamorose visto che io sono, sostanzialmente, lì dentro. Saluti by Joker  |
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3
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Mi sento di dover dire assolutamente la mia, visto che ho avuto la grandissima fortuna di esserci stato, parlerò del triplo DVD del Circo Massimo, più che del doppio CD in questione (anche se un\'ascoltata su Spotify gliel\'ho data, prometto che comprerò anche la copia audio, intanto sto consumando gelosamente giorno per giorno i DVD); sarò un pò lunghetto ma scrivo proprio di getto: al netto di quanto vissuto in quel di primo di ottobre 2024, con una stupenda giornata di sole nella città eterna insieme al fratellino e finalmente portandomi dietro anche il babbo (responsabile di essere la persona che mi ha trasmesso a 12 anni la passione per questo incredibile gruppo chiamato Pink Floyd, il suo fulmine fu un certo prisma datogli in mano nel servizio militare nel \'73...), mi sto sempre più rendendo conto dell\'integrità di questo signorotto vicino agli ottanta, tale Zio Davide. Più ascolto e guardo, e più si vede come la scaletta abbia uno scopo ben preciso: accompagnare il pubblico delicatamente con mano verso un addio o perlomeno un arrivederci visto che lo scorrere del tempo è un flusso che non si può fermare, e che lo zio si sta rendendo conto che non vivrà in eterno (difatti è stato preso tutto il nuovo album praticamente, dato che nei CD è presente anche \'A Single Spark\', e chi lo ha ascoltato sà quanto questi brani parlino di famiglia e vecchiaia e morte, ma con quella giusta dose di malinconia). I due brani introduttivi fungono da saluto al pubblico, un pò come fosse \"ciao a tutti, mi chiamo David Gilmour e mi esprimo con questa\" e attacca con la sua inconfondibile chitarra, in più la \'Black Cat\' serve da apripista per la titletrack dell\'album, un ottimo blues per far scaldare sia lo zio che tutti noi; segue l\'immortale battito di \'Speak To Me\' ed eccoci schiaffate \'Breathe/Time/Breathe (Reprise)\' a voler rafforzare il messaggio della vita che passa; ottimo anche il proseguimento dove entriamo nella fase \"pastorale\" (passate il termine!) con la sua bellissima \'Fat Old Sun\' che si collega alle note lancinanti di \'Marooned\' e noi ci abbandoniamo insieme a lui (il suono dal vivo è disarmante, ti penetrava le orecchie ma senza il minimo fastidio) per arrivare alle lacrime vere: \'Wish You Were Here\', sarà sempre quella ma vederla in carne ed ossa fatta da David con il SUO tocco e la SUA voce è stato impagabile, ho pianto; chiudono la prima parte la presentazione della figlioletta con la cover \'Between Two Points\' (lei bravissima a mio avviso con una voce che ricorda molto le artiste R&B moderne) e il ritorno al pastorale con \'High Hopes\'. Secondo atto: apre \'Sorrow\' (ancora una volta non sò come descrivervi quanto sia nitido, potente e pieno il suono della chitarra dello zio ma in generale il suono di tutto il gruppo, mixato alla perfezione), seguita dalla stupenda \'The Piper\'s Call\' che sà tanto di nostalgia della vita; e qui c\'è un\'altra serie di brani in sequenza che alimentano l\'emozione della malinconia nei nostri cuori (appunto la scaletta segue un crescendo ben preciso): \'A Great Day For Freedom\' e \'In Any Tongue\' spiazzanti ci lasciano senza fiato, a cui fanno capolino il doppio omaggio all\'amico Rick \'The Great Gig In The Sky/A Boat Lies Waiting\' (per me il fatto che le hanno volute fare in atmosfera \"raccolta\" ha aggiunto sincerità e familiarità all\'omaggio); \'Coming Back To Life\' è il modo migliore che ha lo zio per ringraziare la moglie e collaboratrice, tanti non la gradiscono ma và anche capito lui e quanto sia importante come brano per rafforzare il messaggio; e arriviamo al finale con le (un pò pallosette a dire il vero) \'Dark And Velvet Nights\' e \'Sings\' che ci portano a......... \'Scattered\'. Non sò come descrivere questo brano, c\'è un certo brivido che parte dal collo e scende verso tutta la schiena mentre scorre, raggelandomi. Assolo e fine del brano con quelle parole sospese nell\'aria da manuale, è la consapevolezza che la fine arriva per tutti, ho versato altre lacrime. Ricordo che moltissima gente ancora prima che finisse questo brano erano già partiti in massa per abbracciare lo zio sotto palco, che ci avrebbe salutato con l\'immortale \'Comfortably Numb\'. Un pò mi sono pentito ma voletti rimanere con i miei nella mia postazione, forse montai guisto sulla seggiola per gustarmi il suo assolone meglio, in ogni caso fù un super finalone di suono, luci ed empatia fra artista e pubblico; titoli di coda con foto di repertorio e versione strumentale/orchestrale sempre di \'Scattered\' e rimango imbambolato allo schermo, consapevole di esserci stato ed aver avuto la fortuna di essermelo visto almeno una volta nella vita in carne ed ossa, occhi lucidi......... Ho parlato pure troppo quindi arrivo alle note finali: dopo il \'Live Over Europe\' dei Fates Warning è la seconda volta che entro in una pubblicazione uffi |
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2
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Parliamo di una leggenda vivente. Nessuno come lui |
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1
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Live meraviglioso. Lui leggenda. Visto proprio al Circo Massimo. Voto 90 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. 5 A.M. 2. Black Cat 3. Luck and Strange 4. Speak to Me / Breathe 5. Time 6. Breathe (Reprise) 7. Fat Old Sun 8. Marooned 9. Wish You Were Here 10. Vita Brevis 11. Between Two Points (con Romany Gilmour) 12. High Hopes 13. Sorrow 14. The Piper’s Call 15. A Great Day for Freedom 16. In Any Tongue 17. The Great Gig in the Sky 18. A Boat Lies Waiting 19. Coming Back to Life 20. Dark and Velvet Nights 21. Sings 22. Scattered 23. Comfortably Numb
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Line Up
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David Gilmour (voce, chitarra) Romany Gilmour (voce, arpa) Ben Worsley (chitarra, cori) Greg Phillinganes (tastiere, cori) Rob Gentry (tastiere, cori) Louise Marshall (pianoforte, cori) Guy Pratt (basso, cori) Adam Betts (batteria, percussioni) The Webb Sisters – Hattie e Charley (cori)
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