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07/12/25
BATTLE BEAST + DOMINUM + MAJESTICA
LIVE CLUB - TREZZO SULL\'ADDA (MI)
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Them - Psychedelic Enigma
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27/10/2025
( 1087 letture )
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I Them tornano con Psychedelic Enigma, un’opera che ribalta, almeno in parte, le proprie coordinate sonore e narra una metamorfosi tanto inquieta quanto consapevole. L’album si pone come un enigma sonoro, un viaggio tra incubi, realtà frammentate e angoli dell’esistenza che il metal tradizionale spesso evita. Pur avendo radici vicine a King Diamond e Mercyful Fate, questo quinto capitolo del collettivo tedesco spinge verso territori più grezzi, più “thrashizzati”, comunque duri, senza abbandonare l’approccio concettuale che da sempre lo caratterizza.
Si apre con Ad Rem, breve introduzione che spalanca una porta su un mondo in coma, pronto a risvegliarsi nella furia di Catatonia, dove i riff sparano via i freni, le doppie chitarre duellano e le tastiere inseriscono un’ombra pesante. In An Evil Deed la macchina accelera, stressata e lucida, ricordando momenti dei Maestri degli anni ’80 solo per rivisitazione, non per revivalismo. Reverie, invece, allunga la forma: quasi sette minuti in cui la band gioca con tempi, tensioni, pause cinematografiche e ridefinisce cosa possa significare “epic” nel contesto di una formazione votata all’urto continuo. Remember to Die getta nel mix falsetti, cori serrati e una struttura che sa di lirica tragica, mentre Silent Room torna alla spinta diretta: un pugno d’acciaio con melodie che non abbandonano mai chi ascolta con passione. Psychonautic State esplora la dimensione più angosciante e sospesa, con passaggi che pescano dall’elettronica e dal progressive oscuro. The Scarlett Remains apre squarci gotici, con tastiere dense e pianoforte che guida un crescendo emotivo, mentre Electric Church rappresenta il lato più atmosferico dell’opera: riff duri, ma avvolti in un manto che richiama più la contemplazione che la corsa. Con Echoes of the Forgotten Realm la band chiude in parte la corsa, tra melodie e intermezzi tecnici, prima che l’epica Troubled Minds esploda in quasi otto minuti di sovraccarico emotivo, con assoli che parlano, voci che urlano e tastiere che tessono un tunnel verso l’ignoto. Il finale con Delirium è una dissolvenza e un chiaro “scacco” narrativo, come se il racconto fosse appena iniziato e già fosse tempo di giudizi. In questo lavoro affiora la consapevolezza che il thrash e l’heavy metal possono convivere con la narrazione e i Them fanno del contrasto tra brutalità e idea un proprio marchio. La produzione restituisce un suono pieno, strumenti ben definiti e, pur non rompendo la forma tradizionale della canzone metal, la band aggiunge un dettaglio di modernità – tastiere spesse, sovrapposizioni vocali, momenti più riflessivi – che amplificano l’ascolto senza snaturarlo. Tra le forze reali di questo album si distingue la vocalità di KK Fossor: capace di passare dal grido barbaro al parlato sommesso, dal falsetto sinistro al coro condiviso. È lui che guida il racconto, rende riconoscibile il personaggio di “KK Fosser” e porta dentro un teatro oscuro che molti colleghi evitano. In un percorso così teatrale, la voce di Fossor diventa scenografia, protagonista e sguardo sull’azione.
“Heavy metal is not about sadness. It’s about fighting your way through it.” (Ronnie James Dio, intervista 1986) Sembra essere uno dei motivi nascosti sotto Psychedelic Enigma: non tanto raccontare paure, ma usarle come trampolino per un’urgenza sonora. Il disco non appare perfetto: alcune parti più lunghe tendono a diluire il pugno, e certe soluzioni rischiano di ricordare il passato più che aprire il futuro. Ma l’energia e la coerenza stilistica restano salde. Nel complesso, Psychedelic Enigma conferma i Them come una realtà che sa combinare brutalità, stile e progetto concettuale in un’unica unità. Un disco che, pur senza riscrivere la storia del metal, aggiunge un capitolo significativo al sottobosco horror-power, e che certo merita l’ascolto di chi ama la dimensione oscura e teatrale del genere.
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2
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Per me è la batteria che è fuori luogo. Sembra che suoni totalmente per i cazzi suoi tempi che non c\'entrano nulla col resto. Assurdo. |
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1
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Musicalmente non sono affatto male, ma la voce non mi convince... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Ad Rem 2. Catatonia 3. An Evil Deed 4. Reverie 5. Remember to Die 6. Silent Room 7. Psychonautic State 8. The Scarlett Remains 9. Electric Church 10. Echoes of the Forgotten Realm 11. Troubled Minds 12. Delirium
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Line Up
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KK Fossor (Voce) Markus Ullrich (Chitarra) Markus Johansson (Chitarra) Richie Seibel (Tastiere) Alex Palma (Basso) Angel Cotte (Batteria)
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