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 07/12/25
BATTLE BEAST + DOMINUM + MAJESTICA
LIVE CLUB - TREZZO SULL\'ADDA (MI)
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01/11/2025
( 374 letture )
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Sono passati appena due anni dal favoloso Heart, con il quale le sorelle Wilson e la loro ciurma hanno ripreso le redini della loro carriera e hanno riconquistato il pubblico di tutto il mondo grazie ad un AOR di classe purissima. Ora è il momento di consolidare il tutto e nulla viene lasciato al caso.
Prima di tutto, la produzione: multiplatino ad opera del famosissimo Ron Nevison, è scintillante ed ancora oggi da considerarsi allo stato dell’arte. Ogni parte strumentale risulta perfettamente intelligibile e cristallina, le meravigliose voci delle sorelle Wilson escono dalle casse dello stereo quasi come se fossero proprio lì a cantare dal vivo. Moltissime produzioni ipercompresse dei giorni nostri avrebbero solo da imparare in tema di gamma dinamica e apertura dei suoni.
Veniamo quindi alle parti strumentali: le chitarre di Howard Leese e Nancy Wilson tagliano e cesellano con precisione ogni riff, ogni arpeggio, ogni singolo assolo, mentre la sezione ritmica Andes/Carmassi è un prototipo di precisione e feeling. che non sbaglia un colpo, neanche il più difficile. La voce di Ann Wilson non può che magnificare e portare a pieno compimento tutto questo.
Ma tutta la preparazione sarebbe inutile e vuota, se non vi fosse alla base una vitalità ed una freschezza compositiva di prim’ordine ed è esattamente ciò che accade in questi solchi: il songwriting è saldamente nelle mani delle sorelle Wilson e di Howard Leese, ma non mancano diverse collaborazioni a nome Diane Warren, Jim Steinman, Tom Kelly, Holly Knight, tanto per definire bene quali forze siano dispiegate in campo.
Si sentono già dalle prime note di Who Will You Run To, adrenalinica hit firmata Diane Warren, la perfezione compositiva ed esecutiva che saranno costanti per tutto il lavoro. Ed ecco subito il colpo da k.o.: il secondo brano Alone, mega ballad e mega hit nelle classifiche di mezzo mondo (ovviamente singolo di riferimento): l’intro e l’outro di piano, la perfezione delle strofe e il ritornello reso irraggiungibile da una linea vocale di rara bellezza rimangono per sempre scolpiti nel cuore di ogni amante non solo del rock, ma della buona musica in generale.
There’s the Girl, terzo singolo estratto, è un sofisticato techno-AOR cantato alla perfezione e magistralmente eseguito da tutta la band, mentre il lento sofferto Want You So Bad porta la stessa firma compositiva Kelly/Steinberg di Alone e, pur non raggiungendo tali vette assolute, risulta assolutamente coinvolgente dal punto di vista emotivo, grazie alla forza interpretativa delle linee vocali.
Wait For An Answer è la cover di un brano della rocker italo/canadese Lisa Dalbello, resa in maniera accattivante grazie ad un azzeccato arrangiamento dominato da brillanti tastiere. La title track è un blues atipico, con un arrangiamento futuristico ed innovativo retto dalla chitarra di Leese e Nancy Wilson, che danno modo ad una spettacolare Ann Wilson di sfoderare una delle migliori interpretazioni della sua carriera.
You Ain’t So Tough, firmata Peter Beckett, riporta tutti sui binari di un AOR più classico, e colpisce nel segno grazie ad un’accoppiata bridge/chorus stratosferica. A rallentare il ritmo, ecco le dolci note di tastiera che accompagnano il lento Strangers Of The Heart, ulteriore prova di brillantezza esecutiva e compositiva.
Easy Target arriva con una sorpresa: è infatti un brano parzialmente atipico per questo album, caratterizzato da una produzione ottantiana, ma con diversi passaggi che rimandano al passato della band, nota per anni grazie al suo hard rock di stampo zeppeliniano. Infine, per chiudere, la band sfodera un’ultima zampata di classe con RSPV, acronimo del francese répondez s’il vous plaît, semi-ballad acustica dal gusto vagamente seventies grondante savoir faire da ogni nota.
Assoluta pietra miliare del genere, Bad Animals è uno di quegli album che ha tutto per essere apprezzato anche da chi non mette il rock melodico di stampo eighties in cima ai propri gusti: non c’è assolutamente una falla in tutto il lavoro, e, sebbene l’importanza storica (sia per la carriera degli Heart sia in senso generale) del predecessore sia innegabile, per certi versi questo disco può essere considerato l’apice assoluto della seconda parte di carriera dei nostri. Il successivo Brigade, del 1990, si rivelerà un’autentica fucina di hits da paura, ma lo stile sarà più classicamente AOR americano; Bad Animals è invece più variegato e, per certi versi, più originale.
Quale che sia la vostra scelta, sicuramente si tratta di un disco assolutamente da consigliare a scatola chiusa.
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4
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Ann Wilson una vocina da niente... |
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3
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Bad Animals, la canzone, mi manda fuori di cranio totalmente e molto dipende da quello che fa Ann. Poi ci sono Alone e Wait for an Answer
che con i suoi saliscendi mi piace, forse, anche di più. Però preferisco gli album degli anni \'70 e il precedente. Forse dovrei prendere Brigade, ma non l\'ho mai trovato e addirittura penso di non averlo mai ascoltato. Diciamo 77 se a Heart ho messo 80. |
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2
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Inferiore sia a “Little Queen” che all’omonimo “Heart”.
Bell’album ma per quanto Ann sia sublime, preferisco la versione originale di “Alone” (il quale assolo rimane di gran lunga migliore). Voto: 82 |
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1
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Ancora più raffinato di \'Heart\' con cui si gioca il primo posto della loro discografia aor. Un classico senza dubbio ed hanno portato al successo Alone che non poteva rimanere materia solo per i cultori dell\'aor per mezzo dei fantastici I Ten |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Who Will You Run To
2. Alone
3. There's the Girl
4. I Want You So Bad
5. Wait for an Answer
6. Bad Animals
7. You Ain't So Tough
8. Strangers of the Heart
9. Easy Target
10. RSVP
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Line Up
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Ann Wilson (Voce, Cori)
Nancy Wilson (Voce, Cori, Chitarra, Tastiera)
Howard Leese (Chitarra, Tastiera, Cori)
Mark Andes (Basso)
Denny Carmassi (Batteria)
Mike Moran (Tastiera)
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