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19/09/24
GIANCANE
ARCI BELLEZZA - MILANO
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Aura - A Different View From the Same Side
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( 2076 letture )
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Primo Cd ufficiale per gli Aura, band Campana dedita ad un rock progressivo di buona fattura ed attiva già da un bel po’ di tempo e che, dopo inizi più “furiosi”, si è poi via via portata su lidi più tecnici e ragionati.
A Different View from the Same Side è un album che mostra una band dai buoni fondamentali tecnici in grado di muoversi tra quello che hanno fatto i Dream Theatre e la grande lezione del rock progressivo italiano della prima metà degli anni 70, anche se, almeno per ciò che attiene all’influenza dei DT, senza la personalità necessaria.
Andiamo con ordine: intanto ADVFTSS è introdotto da una indovinata cover in cui, se ho inteso bene quanto proposto dall’immagine in relazione al titolo, non è chiaro – volutamente – quale sia la realtà e quale la dimensione onirica, un lavoro di artwork indovinato. Per ciò che attiene alla musica c’è molto da salvare, specialmente per quanto riguarda i numerosi richiami alla tradizione prog mediterranea sempre eseguiti e composti in maniera almeno formalmente corretta, gli interventi pianistici Jazzy spesso tendenti ad “aprire” le canzoni verso orizzonti diversi da quelli del prog rock/prog metal – e l’esempio migliore in tal senso è sicuramente fornito dal break centrale di New Life - ma anche le prestazioni del bassista Angelo Cerquaglia e del batterista Giovanni Trotta sono da rimarcare. Abbastanza piacevoli poi le ritmiche più metal che, pur non essendo niente di che, conferiscono un certo piglio all’album.
Proprio il batterista però introduce anche le dolenti note, essendo impegnato nel duplice ruolo di batterista e cantante, e risultando in questa seconda veste decisamente meno incisivo rispetto alla prima. Ancora accettabile nelle tonalità medie, scende sotto la sufficienza in quelle medio/basse ed ancora più in basso in quelle medio/alte, mostrando la corda a più riprese. La mia personale impressione è che il reperimento di un singer svincolato dallo strumento gioverebbe ad elevare il tasso qualitativo della band.
Le altre pecche – tralasciando quelle produttive figlie presumibilmente del budget a disposizione – sono da ricercare in parti troppo derivative dal lavoro dei DT specialmente per l’uso delle tastiere e in linee melodiche troppo scontate all’interno di quasi ogni brano, anche se poi ognuno degli stessi ad onor del vero evolve sempre in modo da presentare lati interessanti, tranne forse I Will be There che probabilmente non merita la lunga durata che presenta.
Non è affatto un disco da scartare e/o bocciare visto che mette in mostra parecchie buone cose, ma, complici il cantato poco ispirato e la necessità di una produzione d’alto livello che renda merito a questo tipo di atmosfere, non riesce a cogliere il bersaglio che si prefiggeva.
Dove lavorare? Come sempre sulla personalità, visto che specialmente in questi ultimi anni la concorrenza non manca di certo e trovare prodotti che colpiscano diventa sempre più difficile, ma l’impianto di base c’è, e le possibilità di miglioramento intatte, aspetto dunque il sequel di ADVFTSS per formarmi un giudizio definitivo sugli Aura.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 At Opened Eyes 02 A New Life 03 The Lord Of Time 04 I Will Be There For You 05 A Different View From The Same Side (Promenade) 06 A Different View From The Same Side (Rose Garden) 07 Pray 08 Feelings
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Line Up
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Giovanni Trotta - Vocals, Drums Francesco Di Verniere - Keyboards Diego Corini - Guitars Angelo Cerquaglia - Bass
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