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30/01/25
BERNTH, CHARLES BERTHOUD E OLA ENGLUND
SANTERIA TOSCANA 31, VIALE TOSCANA 31 - MILANO
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Date At Midnight - Date at midnight
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( 2668 letture )
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I DAM rappresentano una delle realtà Dark nostrane più valide, ancorati alle atmosfere che nei primi anni 80 resero famosi gli alfieri del movimento, identificando sotto tale definizione The Cure, Joy Division, Bauhaus, Christian Death, Southern Death Cult e pochi altri.
Ed è proprio a queste sonorità primigenie che i quattro ragazzi romani rimangono fedeli: suoni e linee musicali semplici se volete, ma profondamente destabilizzanti - specialmente per ciò che attiene alle linee di basso - Dark nel senso migliore del termine, ancora pregne del piglio post punk nell’impianto generale, e mediati dal cantato allucinato di Daniele, perfettamente nel mood del genere.
Il lotto di pezzi che compone questo breve Cd, Gotico e teatrale quanto basta , è abbastanza omogeneo, ed è aperto da “A Story so Old”, molto adatta ad aprire le ostilità mettendo subito in mostra gli stilemi propri della band, ma credo di dover spendere due parole in particolare per la seguente “Lost in Kreuzberg”, introdotta se la memoria non mi inganna , dalla parte finale del famoso discorso di Kennedy contenente la celebre frase “Ich bin Ein Berliner” pronunciata in Wilde Platz nel 63, mentre Kreuzberg è il famoso quartiere Off di Berlino, e sicuramente traccia più riuscita dell’album, perfettamente in equilibrio tra fruibilità immediata e spirito allucinato proprio della vita del quartiere in oggetto.
Si prosegue con “Waiting for….”, pochi secondi strumentali propedeutici alla creazione dell’atmosfera giusta per la title-track, forse la più in debito con la lezione dei Bauhaus della prima metà degli 80’s. “Crucify my lies” vive a metà tra impeto prossimo al pogo e la liberazione psichica da abissi interiori. Ma, al di là di tutto, il pezzo più qualitativamente rilevante è forse “Walking Afterlife”, quello che più di tutti comunica l’inquietudine ossianica propria del dark più vero, in particolare per il cantato schizoide.
Quello che è sicuramente migliorabile è da ricercarsi nella produzione – buona date le premesse, ma un po’ appiattita presumibilmente per questioni di budget – e nella prestazione vocale di Daniele, non perché essa sia scadente – se qualcuno se li ricorda mi ha rimandato a tratti al vocalist dei Virgin Prunes - ma, la contrario, perché lascia intuire ulteriori margini di miglioramento da ricercare in una migliore gestione dei cambi di tonalità e che sarebbe un peccato non ricercare.
Già abbastanza in vista anche all’estero – numerose le date oltre confine - nonostante la giovane età e la recente formazione, i DAT possono rappresentare una delle migliori realtà di settore per i prossimi anni, aspetto una prova sulla lunga distanza per valutarne i miglioramenti.
Come ama dire il loro bassista: oscuri e potenti.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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A Story so Old Lost in Kreuzberg Waiting for... Date at Midnight Crucify my lies Walking Afterlife
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Line Up
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Daniele - Vocals Pasquale - Bass Francesco - Guitar Danilo- Drums
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