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Dark Tranquillity - Projector
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E’ straordinario come certe band riescano a cambiare pelle nel volgere di un solo disco. E’ il caso dei Dark Tranquillity che, saltando a piè pari gli insegnamenti ricevuti dall’ottimo The Mind’s I, un esempio di potenza svedese, sfornano nel 1999 Projector, un progetto per l’appunto atipico, distante anni luce dagli spunti progressive che avevano contraddistinto tutti i lavori precedenti. Si potrebbe imputare il cambiamento allo stravolgimento della line up, ma va ricordato che in realtà Projector fu registrato con la line up originale, e che questa venne rimpiazzata solo poco prima dell’uscita nei negozi.
Molte le novità, dunque. Ho citato poco fa la mancanza di progressive, ma a questo vanno aggiunti l’uso più pronunciato del synth (cosa che d’ora in poi diventerà un trademark della band), la tendenza di Mikael Stanne a cantare in cleaning (probabilmente in vista dei suoi problemi alle corde vocali, ma che nonostante tutto resterà un esperimento isolato), una certa dilatazione delle velocità, un uso pronunciato del riverbero, come se il disco fosse stato registrato in una caverna. O in un ventre materno, da cui sarebbe dovuta nascere una band completamente rinnovata.
Inutile dire che né i Dark Tranquillity, né tantomeno i fan resteranno completamente soddisfatti di questo esperimento, e non si raggiungerà il rinnovamento auspicato. Bisogna ammettere comunque che Projector rappresenta un anno sabbatico (interrotto da Haven) per la band, un momento di relax tra le sfuriate svedesi, più che un ammorbidimento, pertanto non mi sento di considerarlo né un fallimento né tantomeno una commercializzazione: sono ben altre le band che si sono commercializzate nello stesso periodo, e pur senza rinunciare alla cattiveria o alla velocità. In altre parole, i Dark Tranquillity hanno dimostrato di saper suonare con classe anche nei momenti più confusi della loro carriera: lo dimostrano brani come Auctioned o Undo Control, lontani anni luce da The Mind’s I ma non per questo di mediocre fattura. In essi avvertiamo saggezza maturata con gli anni ed un grande bisogno di freschezza e rinnovamento... come biasimarli?
In conclusione, un disco da ascoltare dalla giusta prospettiva, senza rinnegarlo né disprezzarlo. Certo, se bisognasse fare una media matematica tra le aspettative dei vecchi fan e gli ascoltatori più smaliziati e psicologicamente pronti alle novità... basterebbe il voto riportato qui sotto.
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83.86 su 129 voti [
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Un disco cadenzato, malinconico, cupo, non mancano momenti aggressivi.
Il loro apice compositivo. |
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Disco bellissimo, costruito e arrangiato in maniera illuminata , con l'unica "pecca" di non essere stato come tutti ci aspettavamo che fosse.
L'album più raffinato dei Dark Tranquillity. |
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Io lo trovo bellissimo...voto 85 |
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Altra bella recensione! Imho |
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Quest'album ha la delicatezza della notte. Una notte fatta di sogni intensi che, in alcuni momenti, si rivelano incubi.
Bellissimo. 90
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Al momento lo considero Il loro disco piu' bello, insieme al primo. Non e' cosi ripetitivo e monotono come altri piu' osannati |
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Uno dei dischi metal più belli di tutti gli anni '90, sicuramente l'apice mai raggiunto dal melodeath in ambito di sperimentazioni elettroniche e progressive, senza mai rinunciare all'immenso arsenale emotivo sprigionato dalla voce di Stanne (qui ai suoi massimi in clean) e dagli intrecci chitarristici perfettamente bilanciati fra ruvide distorsioni e arpeggi quasi aulici. Ottima la produzione, pulita senza risultare patinata, in grado di dare risalto ad ogni singolo strumento. Da questo disco a 'Character', i DT scaveranno il solco con il resto della scena. Voto 90. |
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@nonchalanche Fredrik su projector firma appena 3 brani come terzo autore (ma su to a bitter halt si sente bene) per cui ha influenzato poco questo disco. @silvia chaos and eternal night non mi ha mai convinto, si sente che son brani poco elaborati a parer mio |
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@ilvinox sono d’accordo con te, si sente che l’apporto di Fredrik è minimo mentre quello di Martin H. inizia a essere più incisivo. Hai ragione, Fredrik andò via prima dell’uscita dell’album, un vero peccato, anche se Martin mi piace molto come chitarrista |
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Sì, Fredrik ci suonò..ma, probabilmente, non li piacque troppo la nuova direzione! @Galilee: Quello che volevo dire io è che, questo venne accolto male all'inizio..mentre, quando uscì il successivo, venne rivalutato perché con quello fecero un passo indietro! Quindi, il contrario non corrisponde proprio a quello che dici tu.. In più: io, a quei tempi, li compravo proprio tutti > Metal Hammer, Metal Shock, Flash, Psycho! e Grind Zone..e, più di rado, lo "scarso" Hard! Poi avevo mio fratello che prendeva Rock Sound. Rock Hard ancora non c'era..mi pare! O.o Inoltre, lasciando stare le recensioni "istantanee" (o pilotate..), quello che contava era quello che si leggeva in generale sulla rivista qualche mese dopo. Da lì intuivi cosa ne pensassero veramente i "musicologi" del settore. Per quanto riguarda il parere generale: ognuno ha il suo ma, quello che carpì io dai miei amici è che, avessero già fatto il loro corso. Tant'è che, come ho già scritto, nei successivi vanno col cosiddetto "pilota automatico". P.S.: Su questo sono d'accordo..ma, dove sono tutte queste "idee fresche e innovative" in Haven..? Io non le trovo! |
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Sul psychosonic di quell'anno (1999) pubblicarono il video di Therelin, e a dire il vero non lo amai troppo perchè era melodicamente diverso dagli album precedenti, e acquistato il disco si rivelò sulla stessa scia del singolo, però all'interno ho scoperto almeno 3 brani bellissimi, che reputo tra i loro più belli in assoluto (auctioned,day to end, nether novas). E' un disco diverso, e secondo me lo è principalmente per il fatto che manca dell'importante apporto compositivo di fredrik johnansson (chitarrista), che era appena uscito (mi pare non fece nemmeno il tour). |
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Anche x me @Mulo, di fatto rientra fra i miei top 5 di tutti i tempi |
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Già,pensa che roba prima il mini e poi The Gallery (che reputo il miglior disco death svedese)... |
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Infatti secondo me è un peccato che non venga mai ricordato ma d'altro canto gli inediti non potevano essere inseriti in nessun album perché sono tre perle a sé stanti. |
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Stupendo Of Chaos and Eternal Night,questo invece mi mette depressione.....Diciamo che preferisco altro a pezzi come ThereIn ...... |
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X nonchalance. Perché non avrei letto bene scusa? Ripeto per me questi due dischi sono l'apice creativo di questa band. Haven poi è un pozzo di idee fresche e innovative ed è quello che invecchia meglio assieme a Projector. Sulla stampa che leggevo io furono osannati. Ma come qui c'e un Metallized che da un 60 ai Mastodon E altre testate gli danno 80, ai tempi avrai letto altro. E se proprio devo essere sincero furono apprezzati molto anche da tutti i metallari che conosco. Si ricordo molto bene quei tempi. Ho un ottima memoria musicale. |
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@noncha, non è una novità x me, anche The Plague dei Nuclear Assault è quello che preferisco nella loro discografia. Tornando a Of Chaos and Eternal Night lo trovo stupendo anche se breve e lo ascolto sempre, x me rappresenta il ponte stilistico fra Skydancer e The Gallery, soprattutto in termini di maturità e di uso delle melodie e dei cambi di ritmo. La voce di Mikael poi ha ancora maggiori sfumature black in quell’EP. Secondo me non si può non amare, sia x gli inediti che x le reinterpretazioni. X quanto riguarda Haven anch’io come Gals ricordo che venne accolto molto bene. @Black Meddle, concordo, un gruppo strepitoso. |
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Questo e Haven, ma soprattutto Haven che ritengo il loro disco migliore, sono album meravigliosi. In ogni caso nessun loro album scende sotto gli 80. E una buona metà sta sopra i 90. Uno dei gruppi migliori del pianeta. |
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@Silvia: Che senso ha considerare un EP di 20 minuti..?! O.o |
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@Galilee: Mi sa che..o non ricordi bene oppure non hai capito bene quello che ho scritto! Torniamo indietro nel tempo > in base alla mia memoria: "The Gallery" fu acclamato da tutti quanti - "The Mind's I" fu considerato da alcuni una conferma e da altri una replica del precedente con più spinta - "The Projector" come un esperimento che deluse tanti fan - "Haven" fu la conferma che erano finiti. Questo è quello che ricordo io.. Detto ciò, li ho conosciuti tramite una cassetta registrata di "The Gallery" prestatami nell'estate del '96..e, fu subito colpo di fulmine! Quando uscì l'anno dopo "The Mind's I" lo presi subito..ma, eccetto qualche traccia, mi deluse un pochino perché sapeva troppo di già sentito! E, in più, c'era una certa ripetitività di fondo che, tra l'altro, si sente tutt'ora.. Comunque, acquistai i precedenti e mi preparai per bene alla nuova uscita ("The Projector") che, all'inizio, mi suonava fin troppo diversamente. Ma, considerando il fatto che sul precedente avevano già detto tutto, in poco tempo lo valutai per bene..e, addirittura, mi ci affezionai talmente tanto che, già con quando uscì il successivo, diventò il mio album preferito assieme al capolavoro del '95! "Haven" l'ho ri-ascoltato a distanza di tanti anni (vedi sotto alla recensione dello stesso..) e, le impressioni che avevo ai tempi sono, più o meno, le stesse: poche idee e growl messo anche dove dovevano esserci le clean, messe lì solo per accontentare i fan delusi dal cantato pulito onnipresente nel precedente. Tant'è che, poi, misero un pò il pilota automatico...pur sfornando, comunque, ottime canzoni e togliendosi anche grosse soddisfazioni! Ma, ormai la genuinità dei 90s si era già esaurita da un pezzo.. |
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Invece quando uscì rimasi perplessa anch’io come ho scritto in un altro commento. Anche perche’ la voce clean di Mikael non mi piaceva, attualmente lo trovo nettamente superiore. Come mi stupisce che molti di voi trovino questo superiore a Mind’s I (ho letto tutti i commenti). X me la sacra triade è The Gallery, Mind’s I e Of Chaos and Eternal Night. Pero’ questo gruppo ha tutta la mia infinita ammirazione x la coerenza pur nella sperimentazione che ha sempre portato avanti fino ad oggi. Lo ripeto, immensi. @Gals è vero Haven fu accolto benissimo |
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Ecco Nonchalance riassume bene il contrario di quello che penso riguardo a questi dischi. AI tempi impazzi e li capii benissimo. E Haven prese un bel 90 su tutte le riviste che compravo. |
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Concordo con il marchese. Dopo quasi 20 anni rimane il mio preferito della band assieme ad Haven. Poi a parimerito i primi 2. |
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Intanto, mi sa che è un pò "vecchia" come recensione..e, poi, se leggete come si chiude, è anche giustificabile quel voto lì! Io ricordo che, ai tempi, praticamente tutti la pensavano in quel modo. Salvo poi ricredersi già con il claudicante "Haven": in cui tentarono di tornare in carreggiata ripristinando il growl ma, a mio avviso, nel modo sbagliato e, soprattutto, "fintamente" e con poche idee. Mentre, questo, pur essendo diventato nel tempo un'eccezione all'interno della loro discografia, ora viene considerato - dai più - una piccola gemma. P.S.: Io "The Mind's I" lo ritengo inferiore perché, appunto, ricalca solamente quanto fatto nel precedente ma, con una velocità maggiore. |
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Sono d'accordo con il commento qui sotto del Marquis de Fremont, questa è una recensione assolutamente superficiale e inutile assemblata da un'accozzaglia di frasi e parole buttate lì a caso. Projector è il lavoro più variegato e pregiato dei Dark Tranquillity con un sublime e mai invadente uso dell'elettronica. Se non è da almeno 90 se non 95 non so cosa lo sia allora, anche perchè Character e The Mind's I che non è nemmeno uno dei loro più grandi lavori sono sul 90 e oltre. Recensione da rifare assolutamente, Projector merita molto di più. |
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Recensione indubbiamente frettolosa (probabilmente aveva un impegno subito dopo...) che pennella alcune osservazioni generali senza approfondire molto i pezzi. Lo ascoltavo recentemente e pensavo, come una band che già aveva fatto tanto, riuscisse, all'epoca, a tirare fuori nuove coordinate e soprattutto bellissime tracce. Forse Dobermann non è un bel brano ma il resto è veramente eccellente e la voce di Stanne si adatta benissimo, in clean, all'equilibrio dei pezzi. Per me, Auctioned, Therein e Nether Novas su tutti. Un bellissimo album. Au revoir. |
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Questo album è qualcosa di magico...”To a bitter halt” su tuttte. Capolavoro. |
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Delusa a livello d gusto personale perche' poi non c'e' un solo album dei DT che non sia ben ideato, ben costruito e ben suonato imo. Un gruppo con una stratosferica passione x la musica e voglia di evolversi secondo me, pur mantenendosi coerenti. Immensi. |
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Io ne rimasi delusa ma poi mi abituai e mi piace ThereIn. Mikael col suo growling e' uno dei miei cantanti preferiti in assoluto ma non amo la sua voce pulita in questo album. Trovo che ultimamente sia cresciuto molto (x il pulito, x il growling e' sempre unico) |
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Anche se diverso a livello di arrangiamenti, le emozioni, per quanto mi riguarda, sono molto simili a quelle che mi dava the gallery. A mio parere un capolavoro. Mi spiace che sia rimasto un unicum nella loro discografia |
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Quando uscì questo disco nessun addetto ai lavori lo valutò meno che ottimo ed i fans non lo accolsero affatto male... The Sun Fired Blanks è uno dei pezzi più belli in assoluto dei DT e da solo vale questo disco, che comunque qualcosa da offrire lo ha eccome |
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Quando usci ricordo che rimasi fortemente deluso ma a distanza di anni penso che questo album rasenti il capolavoro. Un peccato che alcuni non l'abbiamo ancora capito. |
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è l'unico cd dei DT che apprezzo davvero...addirittura lo sento sempre in periodo natalizio,non so il perchè ma mi mette una rilassatezza che fa spavento. Per me un 90 se lo prende tranquillamente |
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Anche per me tra i loro album migliori. (lo metto subito dopo the gallery). Cmq in generale sono una band che ha saputo variare molto il proprio stile , sfornando sempre album ottimi. Forse perché al contrario di altri gruppi della scena, si prendono il giusto tempo tra un album e l'altro. |
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Ho controllato meglio e, il tastierista non è presente nemmeno nei credits..dalle interviste dell'epoca, ricordo che entrò in formazione dopo la performance sull'album! Mentre, sul libretto compaiono in quest'ordine: Mikael Stanne - Voice, Niklas Sundin - Guitars, Fredrik Johansson - Guitars, Anders Jivarp - Drums, Martin Henriksson - Bass _ P.S.: Music and arrangements by DARK TRANQUILLITY 1996 - 1998 |
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Ho controllato meglio e, il tastierista non è presente nemmeno nei credits..dalle interviste dell'epoca, ricordo che entrò in formazione dopo la performance sull'album! Mentre, sul libretto compaiono in così: Mikael Stanne : Voice, Niklas Sundin : Guitars, Fredrik Johansson : Guitars, Anders Jivarp : Drums, Martin Henriksson : Bass P.S.: Music and arrangements by DARK TRANQUILLITY 1996-1998 |
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Le prime 7 tracce un piu bella dell'altra, questo album mi piace piu di Haven. Inoltre la produzione mi sembra molto buona, cosa che hanno perso un po' su construct, anch'esso un ottimo album ma che mi sembra molto ovattato nel suono |
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Va sistemata la "Line Up"..dato che, come si dice anche all'inizio della recensione, l'album fu registrato con quella precedente! Tant'è che, sul libretto compaiono: Mikael Stanne- Vocals, Niklas Sundin - Guitars, Fredrik Johansson - Guitars, Martin Henriksson - Bass, Anders Jivarp - Drums. Mentre, il futuro tastierista non appare in formazione ma, solo nei crediti dell'album.. |
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Lo riascoltavo ieri, che gran disco. Assieme ad Haven il mio preferito. Noto però che qui i recensori la pensano all'opposto. Pazienza. Per come concepisco io la musica sono i loro due apici. dischi vari, dalle tante influenze, mai banali e molto più eclettici di tutto il resto della loro discografia. |
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Concordo in tutto con The Reaper, soprattutto riguardo alla voce. Non saremo intenditori del genere ma se hai una voce così bella, perchè rovinarla gracchiando tutto il tempo nel microfono? Comunque voto almeno 80 |
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Lo ascolto ogni giorno e mi piace sempre di più, anche se e' un genere nuovo per me. Accattivante, trascinante, potente, ben suonato. Per essere perfetto bisognerebbe togliere quell'orrore di voce growl (si dice così?) che fa tanto "moda" per dire che si ascolta Metal Estremo. Ma a qualcuno piace? Quando canta pulito è bravissimo, non ha bisogno di fare la voce cattiva. |
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A parte la questione del giudizio (positivo o negativo che sia) sull'album, nessuno vede una forte somiglianza tra "Freecard" e alcune sonorità di The Gallery? E' un po' come una continuazione più lenta ed orchestrata rispetto a Punish My Heaven, per fare un esempio. |
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Mah. Mi piaceva molto anni fa, col tempo mi è calato sempre più. Non so esprimermi. |
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Questo disco è fantastico; lo trovo struggente e melanconico ma allo stesso tempo rabbioso e profondamente introspettivo. 90/100 |
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Lo sto riascoltando ora e non ho commentato prima, mancanza grave. Per me un signor disco, voto 85 senza problemi. |
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solo 75 ma, sono perplesso da gusti delle persone che vanno rispettati sia ben chiaro. Melodic / Techno / Death: Projector VOTO 100. PIETRA MILIARE |
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Un album che forse rappresenta insieme a "The Gallery" l'apice artistico di questo gruppo. Merita un voto molto più alto. |
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Il loro disco migliore assieme a The Gallery. |
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Per me è il loro disco migliore. Voto 88. |
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disco che adoro e ascolto spesso e volentieri..peccato si sia trattato solo di un episodio isolato nella loro discografia.. ps: la prima volta che ho sentito Day to end ho pensato " ma che c'è Patton come ospite?!" |
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Disco affascinante ed emozionante, a mio avviso seppur diverso è a pari merito con Damage Done (nel nuovo corso si intende) |
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Disco bello,molto bello affascinante e inaspettato! secondo me loro non ne hanno sbagliati uno di cd,cosa rara nelle band in generali! |
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Personalmente adoro questo disco, è uno degli episodi della storia dei DT a cui sono più affezionato, maturo, introspettivo, onirico. 87/100 |
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Carino, di sicuro meglio di Haven, ottime Therein, Undo Control, Auctioned e Nether Novas. Per essere un album sperimentale e considerando come hanno evoluto questo sound in seguito, buona prova. Direi 80, non di più perchè song come Day to End e Dobermann non mi sono affatto piaciute |
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Il disco mi piace, molto di più di Haven ma molto meno rispetto ai tre must The Gallery/The Mind's I/Damage Done. Direi 80/100, e cmq molto meglio rispetto agli ultimi lavori, che non sono degli aborti stile In Flames, ma per una band come loro sono poca cosa. |
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con The Gallery mi sono innamorato dei Dark Tranquillity, con Projector mi ci sono affezionato..e poi li ho persi! mah!! |
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Altro che 75,per me questo è pure meglio di The Gallery |
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Un quasi capolavoro,non supremo come Haven dove l'elettronica si amalgama perfettamente con il guitar work,ma pur sempre uno spartiacque nella carriera dei DT.Freecard,There in,Auctioned,To a bitter Half,Nether novas,On your time da tramandare ai posteri. |
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secondo me un bel 90 lo merita... |
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Bravissimo renaz, hai inquadrato bene il disco, soprattutto con la frase di chiusura della rece. E' un disco da ascoltare nell'ottica giusta... |
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