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Darkthrone - Under A Funeral Moon
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( 19791 letture )
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Quando il sole è morto, quando gli angeli sono ciechi, quando la nebbia giace densa sul palazzo di dio… giunge l’ora dell’Unholy Black Metal, l’ora più oscura della notte, più profonda e nera; l’ora in cui, soli nel bosco, avvolti dalla pallida e aliena luce di una luna che osserva cinica e impassibile, l’uomo urla il suo odio contro l’esistenza, dichiarando guerra a tutto il creato.
È il 1993, anno in cui esce una gemma per il panorama mondiale del metal estremo: Under a Funeral Moon dei norvegesi Darkthrone è uno dei rari album che riassume in sé tutta una scena musicale e culturale che dalla fine degli anni ‘80 ha caratterizzato la realtà scandinava: il black metal. Politicamente scorretti, blasfemi in ogni loro release, estremi in tutti i sensi, i Darkthrone sono uno di quei gruppi difficilmente digeribili ma fondamentali per comprendere cosa diavolo accadde in quegli anni sulle montagne norvegesi tra Bergen e Oslo. Dopo un primo full-lenght death metal (Soulside Journey) ispirato ai Celtic Frost ed ai Venom, Nocturno Culto, Fenriz e soci scelsero la strada dell’estremo: Bathory è indubbiamente la loro musa ispiratrice, Under the Sign of the Black Mark è la bibbia nera da cui attingere per creare un’opera demoniaca all’altezza dei colleghi Mayhem, Burzum e affini. Nel 1992 A Blaze In The Northern Sky è il nero araldo dell’odio verso l’umanità che i nostri sfoggiano per dimostrare che il black metal ha ancora molto da dire: è l’album del debutto da blackster e non passa inosservato tanto che per molti rimane una delle colonne portanti del genere. L’anno dopo giunge Under A Funeral Moon, la conferma assoluta delle qualità di una band che nega qualsiasi compromesso musicale o commerciale. I Darkthrone vogliono essere i più freddi, i più distaccati dal mondo che li circonda, vogliono urlare all’umanità il loro odio con il minimalismo che si merita: freddezza, superiorità e disprezzo sono ciò che li porta a concepire quest’opera di insuperabile malvagità.
L’album si apre con Nassja In Eternal Sleep, brano che anticipa il contenuto dell'opera intera: un riff monocorda claustrofobico, sporco e letteralmente fastidioso, si insinua nella mente al primo ascolto e sarà difficile se non impossibile cancellarlo dalla memoria. Fenriz alla batteria sembra un automa: suona sempre lo stesso blast-beat senza soluzione di cambiamento, tanto da non permettere all’ascoltatore nessuna pausa, nessuna esitazione ma che, grazie all’aiuto delle urla incessanti di Nocturno Culto, riesce a condurre alla monotonia profonda, alienante, a quel tipico sentimento di introspezione nera nota ai blackster amanti dell’old school style. Segue Summer of Diabolical Holocaust, traccia distinta da un incipit furibondo e da un riff cadenzato monumentale, altra caratteristica tipicamente darkthroniana che possiamo ritrovare nella strofa della successiva Dance of Eternal Shadows, cupa gemma decadente e trasudante malvagità da tutti i pori. Unholy Black Metal è violenta all’ennesima potenza, un inno al black metal più puro, grezzo e selvaggio; il testo parla da solo: da leggere. To Walk The Infernal Fields si apre con un intro che qualsiasi buon blackster ricorda al primo accordo; è la traccia più lenta dell’album, ma dimostra che i nostri norvegesi sanno il fatto loro e si esprimono senza difficoltà anche su tempi lenti - notare l’uso del gong a metà canzone per arricchire l’accompagnamento. Under a Funeral Moon, la title-track, è ormai entrata nella storia del genere, essendo caratterizzata dall’uso di trilli diabolici, assoli dissonanti e controtempi efficaci di Fenriz. Inn I De Dype skogers Favn è la traccia più claustrofobica dell’album, totalmente alienante grazie alla monotonia di soli due riff ripetuti fino allo stremo. L’album si conclude con la magnifica Crossing The Triangle Of Flames che, pur non scostandosi nello stile dalle altre canzoni, si dimostra indimenticabile dopo ripetuti ascolti, soprattutto per l’outro accompagnato da una campana dal suono cupo, agghiacciante.
Lo stile dei Darkthrone, come avrete capito, non lascia spazio a fraintendimenti di sorta. Siamo di fronte al nichilismo passivo fatto musica: lo screaming di Nocturno Culto è ipnotico, paralizzante per la sua glacialità, una freddezza scandita in ogni sillaba. La chitarra di Zephyrus è un continuo lamento ronzante, una motosega che incide il ghiaccio creato dall’incessante martellare di Fenriz e supportato dal basso lineare e scarno del singer. La produzione è delle peggiori mai sentite: come insegna l’old school di matrice bathoriana l’album stride ad ogni nota. Tecnicamente parlando c’è poco da dire e molto da capire: il minimalismo che questi tre geni nordici sfoggiano con il loro costante muro sonoro ha fatto e continua a far scuola nel panorama musicale estremo. Non importa che sia sempre lo stesso giro di batteria, sempre la stessa linea vocale, sempre e comunque un riff lercio ed esasperante: questo è black metal al suo grado di purezza massima, nudo urlo di odio che trascende l’uso tecnico degli strumenti, è quella capacità di concentrare in poche sparute note ripetute all’estremo un messaggio tutt’altro che facile da trasporre in musica. La misantropia darkthroniana vanta infiniti imitatori proprio per questo motivo: pochi dopo di loro riusciranno a trasmettere tanto con così poco, a esprimere tanta malvagità con quattro accordi e un blast-beat lento se paragonato allo stile degli altri gruppi del genere. Ed è per questo motivo che rari sono i veri fan di questa band, molto spesso criticata e denunciata da chi in definitiva non li ha mai realmente capiti. Ciò comunque non desta stupore e, anzi, citando Nocturno Culto nell’intervista contenuta nella versione rimasterizzata di quest’album non rimane null'altro da dire se non, con freddezza e indifferenza, che Under A Funeral Moon è black metal al 100%, ne più ne meno: in molti non l’hanno capito quando uscì e in molti continuano a non capirlo, ma si sa che questo è un genere per pochi.
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Se questo è il loro peggio,allora bisogna riscrivere la storia e riconoscere il Sympho Coso Metal quale stella polare di ogni vero blackster...e a quel punto nella vita vale tutto.Ma proprio tutto.. |
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Il peggiore dei Darkthrone, sopravvalutatissimo...bel titolo però. |
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QUesto è il black metal nella sua forma più pura ed incontaminata, malvagio e glaciale come solo era capitato a Under the sign of the black mark del compianto Quorthon.
Sono entrambi fondamentali per la storia del black metal e del loro sviluppo.
Comunque ascoltare questo disco è come ricevere 100/100 pugnalate nella schiena da quanta malavagità è presente qua.
L\' unico dei Darkthrone secondo me a possedere quest\' aura assieme al già citato lavoro di Quorthon e ovviamente a De myisteris......dei Mayhem. |
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Mauro Corona si è fatto una carriera con le motoseghe. |
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Effettivamente non è di facile fruibilità.
Io adesso lo adoro ma ci ho messo di tempo...e di rumori, casini, cacofonie, urla isteriche, motoseghe & affini nella vita ne ho ascoltati! |
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Che c\'è che non va nella motosega? |
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@marco forse il BM old school semplicemente non fa per te. Per me è da 85, con il precedente e il seguente oltre il 90
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I gusti sono gusti, per me disco leggendario band leggendaria |
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spe\' non ho ben capito... se non erro questa roba per te ha il suono di un tosaerba e vale, uhm, zero? ci ho azzeccato? |
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praticamente ha il suono di un tosaerba o di una motosega per me vale zero |
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praticamente ha il suono di un tosaerba o di una motosega per me vale zero |
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Insieme a DMDS è il disco black metal per eccellenza. E probabilmente l\'unico vero disco totalmente black metal dei Darkthrone. |
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Da bassista sticazzi. Nell\'insieme è un album devastante. Super punk/hc come approccio al suono e alla produzione. |
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Un grande classico. Quello di loro che preferisco é A Blaze In The Northern Sky,ma va sottolineato il valore di quest\'opera,uno dei loro migliori lavori certamente. |
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Il terzo capolavoro dei Darkthrone (in ordine cronologico) e primo, vero e proprio album dove nasce il tipico \"true norwegian black metal sound\" (il precedente, e più iconico, \"A Blaze...\" risentiva ancora abbastanza di componenti death metal). Disco di una freddezza e di una malignità nordica senza pari, pregno di odio e misantropia, e il loro lavoro con i riff più bestiali e infernali di sempre. Ogni amante della Fiamma Nera DEVE amarlo, pezzi come \"Natassja In Eternal Sleep\", \"Unholy Black Metal\", \"To Walk The Infernal Fields\", la title-track sono composizioni entrate ormai nella leggenda (per non parlare delle restanti tracce). Lavoro nerissimo e diabolico. Must assoluto! |
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Mi è successo quello che è successo a @Galilee #26 e #36. Sopravvalutato no, assolutamente, ma lo consideravo inferiore a Blaze e soprattutto a Transilvanian Hunger. Invece ieri l'ho riascoltato e si è aperto in tutta la sua forza. Non è il più intransigente perché quello è Transilvanian; non è il debutto nel black perché quello è A Blaze. Per quelle cose, quei due sono unici. Però adesso quei due, proprio per le loro caratteristiche, mi appaiono un po' come degli esperimenti, mentre questo è il capolavoro, è quello a cui A Blaze aspira, quello da cui Transilvanian si diparte. È qualcosa di grandioso, un disco black perfetto, lo paragono a De Mysteriis. |
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I Darkthrone sono senza dubbio una delle band piu' malvage e fredde di tutti i tempi.E' proprio vero,le loro sonirita' trasmettono un senso di gelo e disagio assoluti. |
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una sola parola: maligno! |
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Album da 100/100 assolutamente!!!!!! |
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Una delle espressioni massime del black metal.disco fantastico! |
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Non è il mio genere, ma sia questo che A Blaze in the Northern Sky sono davvero affascinanti: due dischi violentissimi e freddissimi. 85/100 |
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a parte che dal 96 circa in poi i loro album sono stati prodotti bene, solo 3 hanno il suono marcio e volutamente mal registrato, sei loro, dico LORO, sono costruiti a tavolino, il 90% delle band attuali andrebbe abolito |
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i darkthrone mi sanno di costruito a tavolino...con i mezzi di oggi esagerano a rovinare le registrazioni....comunque come black meglio bathory blood fire Death-hammerheart,primi celtic frost,enslaved,,windir....poi ognuno e' libero di comprare ii dischi che vuole.... |
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Ciao @Duke non so se a te piace il black...comunque sia per me i Darktrhone assieme ai mayhem o a tante altre band dell epoca se vogliamo...rappresentano lo spirito autentico di questo genere.è indiscussa la rozzezza e la scarsa qualità sonora o tecnica ma per me è proprio questo a dargli il suo fascino unico.Non penso che uno compri per sbaglio questo disco e poi sentendolo vorrebbe chiederne un risarcimento.Qui si esprime l'odio la paura la follia.. la morte.Senza un sentimento di tale portata non penso sia possibile realizzare un disco cosi contorto e angosciante.Questa schiettezza e impavidità stilistica che utilizzavano nei loro primi dischi a dispetto dei commenti negativi che da sempre si sono attirati addosso me li fanno adorare ancora di piu.i gusti sono gusti certo e forse questo è l antigusto per eccellenza.. ma per chi come me è dedito a questo genere di musica.. riesce a coglierne una poetica bellezza che i piu non vedono.Bel disco comunque under a funeral moon anche se io preferisco a questo transilvanian hunger. |
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@duke: Piccola curiosità - Ti piacciono i primi album dei Bathory..? |
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i darkthrone si distinguono per questa attitudine anti commerciale?e in questo modo si riempiono il conto in banca.... |
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le produzioni sporche sono una cosa...queste al limite della decenza del tipo registrati con un registratore portatile sono un altra.....bisogna aver rispetto per la gente che paga per un cd e si ritrova una truffa dove non si distinguono gli strumenti....scusa... ? |
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Abbiamo proprio in programma di parlarne tra alcuni giorni |
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comunque sono proprio i darkthrone che si distinguono proprio per questa attitudine cosi estremizzata di menefreghismo nei confronti della produzione commerciale o mainsrteam. un po come faceva il punk diciamo.. comunque resta il fatto che non lo facevano per fare piu cattivo .. è propio il genere a dettare tale stile: poche note violente semplici e dissacranti questo era il black metal norvegese. |
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ci sono i gruppi pop se volete.. vanno di moda ed hanno un suono LIMPIDO |
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mah! veramente difficile apprezzarli, un suono troppo contorto, troppo, qua abbiamo passato il limite della salute mentale. |
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leggo sti commenti e penso .....i darkthrone sono una band assurda che pubblica dischi scadenti....tecnicamente e a livello di qualita' del suono.....e c'e' gente che si esalta per questo modo di fare....misantropi finti che sfregiano i loro dischi per apparire dei veri malvagi....io non spendo i miei soldi per dei dischi che sembrano registrati nel peggior studio di registrazione del terzo mondo..... |
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Insieme a de mysteriis, quest'album, per me, è un simbolo della ondata norvegese del metallo nero. E, come de mysteriis, 100 è di rigore (il commento precedente non era accompagnato dal "vezzo" del voto). |
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Un opera originale dei norvegesi. Un opera semplice. Scheletrica. Ci vuole talento speciale per far si che lo stile punk/HC funzionale alla tabularasa concettuale e spirituale della stessa musica "estrema" diventi un icona a sua volta. Ma questo è il limite insuperabile di fan ed ammiratori. Immobili, passivi e irrimediabilmente emotivi. |
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Non so perche mi sia fissato così col dire che questo disco sia inferiore agli altri. Boh...ero preso così. Ora come ora mi piace tanto quanto gli altri. Anzi ha un nonsocchè che lo rende unico. |
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Perché "Nocturno Culto, Fenriz e soci"? Non erano in tre?! In fin dei conti, mi sembra più un nichilismo attivo che passivo. |
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Al di la' dei commenti senza senso e alquanto ridicoli, ribadisco che questo disco mi sta a cuore e mi ha cambiato, il resto dei discorsi è fuffa. |
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e bravo paolo hai detto tutto!! nn ti curar di loro ,per me nn sono nemmeno blackster ma personaggi che ascoltavano numetal e altre cagate poi magari avranno visto qlke copertina di qlke ristampa dopo 20anni e hanno provato ad ascoltarlo e nn ci hanno capito un cazzo ed e" giusto che sia cosi |
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e" bravo paolo hai detto tutto!!! |
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Giravo per bologna, sarà stato il 95, entro al negozio che stava vicino alla stazione e che da anni non c'è più, non ricordo il nome. Avevo letto un paio di interviste a Fenriz, e l'avevo trovato simpaticissimo. Vedo sto cd, lo compro. Com'è vero che cambia la vita. Com'è bello che un cd ti cambi la vita. I vostri commenti fanno cagare parete tutti ritardàti ma come mai? Ma non vi ha insegnato nulla under a funeral moon? Il trillo della title track non vi dice nulla? Non è per offendere qualcuno, è per difendere la memoria dei darkthrone, che se sapessero le argomentazioni dei loro fan, non gliene importerebbe molto. Cioè forse a zephyrous un pò si. |
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Il mio primo album black che naturalmente mi ha cambiato la vita. 100. |
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Non sono un esperto del genere,ma indubbiamente questo è uno dei meglio album del genere..Natassja e to walk,sono tracce che trasudano gelo,crudelta' e ferocia. |
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Bellissimo, marcissimo...questo è il Black Metal |
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Album incredibile... 99 meritati. È impossibile dimenticarlo sin dal primo ascolto |
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Sopravvalutato. In confronto a Blaze, transilvania e Panzerfaust, un gradino sotto. 99 non ci sta proprio, per importanza storica, per classici in esso contenuti etc etc... |
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Comunque, dopo questa sensazione, mi sto letteralmente sommergendo di Darkthrone e simili, è diventata ufficialmente una dipendenza :lol: |
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@Ascarioth: probabilmente hai lasciato aperto lo sportello della ghiacciaia. |
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Come un segnale positivo direi, è uno dei tanti effetti che si possono ricevere da un disco simile. |
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Ho provato ad iniziare col Black Metal, ho provato a sentire Natassja in eternal sleep, e vi giuro ho sentito un freddo pugnale di ghiaccio che mi trafiggeva ripetutamente per tutta la durata della song. Come dovrei interpretare questo fatto? |
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Bellissimo, non ascolto Black, ma questo lo comprammo insieme io ed il mio compagno di stanza in Inghilterra ed è un capolavoro, voto 99 |
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Ascolto un altro tipo di black, più melodico (tipo Satyricon), quindi i Darkthrone non mi vanno molto a genio. Personalmente Fenriz come batterista lo adoro ma sto disco non mi piace. Preferisco di gran lunga Transilvanian Hunger. @ Smasher: definire quest' album merda... insomma.... e poi inutile.... mah... |
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mamma mia, che schifo....ha proprio ragione un mio amico: si sentono parole come pietra miliare, caposaldo del genere, ecc ecc.....NESSUNO che dice che l'album gli è piaciuto, che è bello...lurido, marcio, ecc ecc, ma nessuno che dica che è bello....perchè? perchè i blackster si autoconvincono che certi album siano belli, perchè non sei considerato un blackster se non li hai. PUNTO. Si autoconvincono. Perchè questa è merda inutile, e merda inutile da boicottare resterà per i secoli dei secoli. |
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Appena comprato, 2 anni fa, l'ho subito ascoltato e dopo 10 secondi stavo già per lanciarlo dalla finestra dal disgusto! Per fortuna non l'ho fatto ed essendo il mio primo disco black, oggi ha un valore emotivo immenso! Capolavoro dei Darkthrone a pari merito con Panzerfaust e secondo solo a Transilvanian Hunger |
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Voce graffiante al limite della sopportabilità,grandi riff,produzione di merda..insomma: si gode!Però un disco cattivissimo, infatti non lo metto mai gli preferisco Transilvanian..più pacato,da pace dei sensi. |
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Scuola, questa è scuola. Totalmente un'altra cosa dal Black odierno, ma soprattutto dal LORO Black odierno. Comunque sia, capolavoro. |
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Il mio primo disco dei Dark Throne...Che dire semplicemente fantastico!!! |
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Un caposaldo del genere! |
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Stupenda recensione, sopratutto il finale, questo è un genere per pochi. Comunque sia il mio voto è 95 solo per un semplice motivo: preferisco A Blaze in the Northern Sky. |
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Avviso i lettori che per motivi di rivisitazione del nostro database abbiamo deciso di modificare il voto di Under A Funeral Moon da 90 a 99. Le ragioni di questa scelta non hanno motivo di esservi oscure: 1)questa è la mia prima recensione e non ero ancora abituato a ragionare in centesimi. 2)Stiamo rivisitando l'intera discografia dei Darkthrone e, come per tutte le band importanti alle quali dedichiamo una recensione per ogni album, ci piace decidere democraticamente tra redattori i voti da assegnare ad ogni singolo platter. Questo per evitare una visione univoca di un redattore solo e insieme per darvi una panoramica più coerente e ragionata della discografia nella sua interezza. Grazie per l'attenzione, buona lettura. |
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preferisco anche io a blaze in the northern sky tuttavia il black dei darkthrone è scuola....minimale, oscuro, semplice ma difficile da comporre...la recensione colpisce tutti i punti. ottimo disco anche se la voce potevano registrarla un pò più chiara come in a blaze.... ma nn importa....secondo il sottoscritto il black metal è un genere che richiede di essere grezzo e sporco e nn roba plasticosa tutta effetti da studio come le ultime uscite |
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Lo sto ascoltando proprio oggi. Album pazzesco e recensione ottima, ma preferisco leggermente A Blaze In The Northen Sky. 90. |
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Ottima recensione che rende onore al nero gioiello di cui tratta mirabilmente. Pass the bottle, pass the knife; pass me your unholy crafts! |
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stupenda recensione k scandisce a grandi livelli cosa sn i darkthrone e qual'è il loro stile.....pietra miliare |
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anche se il black metal non è proprio il mio genere, ho riletto tutta la recensione e devo dire che è molto ben scritta! complimenti per la tuo esordio da collaboratore amore, continua così! |
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Condivido pienamente, soprattutto sul fatto che in molti hanno apprezzato il disco, ma non tutti lo hanno inteso veramente. Comunque sia il mio album preferito dei Dark Throne rimane il putrido Panzerfaust... più lurido di questo rimangono solo gli Abruptum! |
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4
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io vado controcorrente, preferisco gli ultimi lavori, con molte influenze punk (che secondo me non dovrebbero mai mancare nel metal estremo) |
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2
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Ottima recensione, sono assolutamente d'accordo con quanto scritto! |
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Chi ben comincia... bravo Ste, bella rece |
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