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07/12/25
ECLIPSE + REACH + ANDY AND THE ROCKETS
LEGEND CLUB - MILANO
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Alice Cooper - Hey Stoopid
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( 10976 letture )
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Vincent Damon Furnier è sempre stato un tipo molto strano e bizzarro. Un ometto secco secco ma con un nugolo di straordinarie idee, musicali e scenografiche, che in Usa hanno cambiato il modo di percepire il rock nei primi seventies, inaugurando una nouvelle vague di rock duro che ha figliato in maniera copiosa e qualitativa. Tanti act nati, cresciuti e pasciuti nel nome della maschera horror di Alice. Eppure, nonostante il grandissimo botto di consensi e vendite, con song perenni come School's Out, Only Women Bleed, I'm Eighteen e Welcome to My Nightmare, solo per citare le più celebri, l’uomo della ghigliottina e dello “stage splatter” si inceppa e rimane sospeso tra la fama, lo spettro dell’alcol e una vena creativa che pare averlo abbandonato. Gli anni ottanta sono un vero calvario per Alice Cooper, il nuovo decennio porta nuovi stili, nuove mode, nuova musica che relegano le cose più attempate in un cantuccio. Intelligentemente, anche lui cerca di trasformarsi, ma le velleità sono un vero buco nell’aria con i seguaci che si disperdono su nuove frontiere; album pressoché inutili e poco ispirati e che strizzano le palle al pop come Flush the Fashion (1980), Special Forces (1981), Zipper Catches Skin (1982) e DaDa (1983) vengono cassati dalla critica e destinati al dimenticatoio da parte dei fans. Ma proprio questo periodo terrificante, fortifica il singer dalla voce roca che, dimenticato da tutti, cova in seno la vendetta del grande ritorno che avverrà solo di lì a qualche anno. Con Raise Your Fist And Yell e Trash capiremo molto di più dell’evoluzione macabra e macchiata di sangue, rigorosamente finto, dell’uomo di Detroit.
Hey Stoopid sbocca nel 1991 e recupera, con i due predecessori, le luci della ribalta e la voglia di mettersi sul mercato per spaccarlo in quattro. Un platter di 56 minuti che è una vera parata di stelle e astri nascenti della scena hard a stelle e strisce con personaggi noti universalmente, basti citare Ozzy Osbourne, Steve Vai, Joe Satriani, Stef Burns, Slash, Nikki Sixx, Mick Mars e ancora tanti altri. Scorrendo le note salta subito all’occhio la scrittura dei pezzi, Alice, infatti, viene coadiuvato nel processo compositivo, e in ogni singola track, da almeno tre coautori, tutti di specchiata fama e garanti di risultati brillanti. Gli Zodiac Mindwarp, Desmond Child, Vic Pepe, Jack Ponti, Kelly Keeling, Lance Bulen, Dick Wagner, Al Pitrelli, Bob Pfeifer, Jim Vallance insomma il gotha del rock americano, e chi conosce bene la scena sa ciò che intendo. La registrazione avviene presso i Bearsville Studios di New York sotto l’occhio attento di un produttore affermato e gagliardo come Peter Collins (Rush, Queensryche -Operation: Mindcrime, Bon Jovi e Suicidal Tendencies più una schiera infinita di altri nomi) e consta di dodici siluri ad alto potenziale per mantenere l’onda lunga del successo ripescato, meritatamente, con il precedente pluridecorato Trash. Copertina colorata, libretto interno apribile che si trasforma in un mini poster, le chitarre di Joe Satriani e Slash che s’incendiano su un rullante boom, voce cartavetrosa: così tracima la titletrack, song tosta dal testo con vago sapore pedagogico, Ozzy alle backing vocals. Love's a Loaded Gun, ennesimo singolo, si impunta su alternanza acustica ed elettrica con un Alice in formissima che regala un chorus facile da cantare, poi lo spoken “Pull the trigger” scatena il solo melodico e fischiato di Stef Burns (si proprio quello che oggi suona con Vasco) che da sfoggio della sua abilità, con le tastiere di Derek Sherinian (ex tastierista dei KISS) che riempiono e abbelliscono. Snakebite, scritta addirittura a dodici mani, è botta micidiale, su tutto voce e rullante ossessionanti, Burning Our Bed si traveste da slow con Satriani che interviene con camei preziosi compreso un solo eccitante, mentre Dangerous Tonight si muove su tastiere d’atmosfera e chitarra graffiante ma l’inciso non è memorabile; 4 minuti e 41 salvati da un guitar-work eccellente in fase di solismo. Might as Well Be on Mars invece è un capitolo straordinario. Il frontman dalle guance scavate si inventa, con il vituperato Desmond Child e Dick Wagner (e chi conosce bene i KISS sa di chi parlo), una scheggia da tramandare nel tremila: voce carica, atmosfere darkeggianti che fanno sognare, strumenti che stridono dal piacere e un solo che commuove, rilasciato dalle falangi eclettiche di Burns. Veramente eccezionale, cosiccome Feed My Frankenstein, manifesto semiserio dei vecchi film orrorifici dei sixties, il campo minato dove si sfidano Alice, Steve Vai e Joe Satriani. Stilettate inenarrabili tra i due geniacci, Nikki Sixx al basso e un solo incrociato che diventa il manuale da adottare per i chitarristi moderni, stupendo! Gli Zodiac Mindwarp la coverizzeranno poi nel loro album Hoodlum Thunder edito in quello stesso anno. Hurricane Years vede Vinnie Moore alla six strings per una canzone anthemica, Little by Little è bastardamente dura sin dall’apertura di batteria, Satriani da il “kick ass” ad un inciso magicamente incentrato nel mondo di Alice, andamento davvero miracoloso con cori che spogliano.
Die for You spunta dalla penna congiunta di Sixx e Mick Mars e Jim Vallance (altro collaboratore KISS) e, dopo un inizio ballad, diventa roccioso hard rock con Mars e Burns alle chitarre, solo congiunto e in assonanza, Dirty Dreams ospita nuovamente Moore che s’impegna in un riff spezzato, miscelato dall’armonica di Mister Furnier e da una voce demoniaca e un ritornello martellante. Wind-Up Toy, con il solito Satriani, serra i battenti del lavoro: una nenia che sfocia in un ritornello piacevole, 100% Alice, mentre una bara si apre e le corde vocali colorano le arie di un castello spettrale al rintocco della mezzanotte, dove, ineluttabilmente, succederà qualcosa di poco raccomandabile. Hey Stoopid si fionda nelle charts regalando consensi e pensione dorata al suo fautore, 47simo in Usa, 4° in Inghilterra, ottimi piazzamenti in Australia, Canada, e paesi scandinavi; sull’onda del giro promozionale lo stesso Cooper appare a Canale 5 ospite del Maurizio Costanzo Show. Immaginatevi il mio stupore nel vederlo alloggiato, come un corvo, sulle poltroncine sofisticate del teatro Parioli, lui vestito totalmente di pelle, stivaloni neri e aria stravissuta, con gli invitati che lo osservavano, rigorosamente da distante, con espressioni in volto trasecolate. Una chicca deliziosa. Grazie al successo dell’album, che rinfresca le memorie di tutti gli operatori, viene ospitato in Use Your Illusion I dei Guns N' Roses (suoi grandi ammiratori), cantando The Garden, poi è la volta del cinema, con apparizioni in pellicole come "Nightmare 6: la fine" (1991) e "Fusi di Testa" (1992). Insomma, dopo 19 album Cooper torna prepotentemente in sella al proprio nero destriero che lo condurrà verso una vecchiaia super rock, senza più pause abissali pronte ad inghiottirlo definitivamente. Prossima volta tenete a portata di mano un sacchetto della spazzatura, e ho detto tutto.
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VOTO LETTORI
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89.64 su 212 voti [
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Album stupendo come il precedente.. |
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Per me invece questo e trash stanno sul 90 o poco meno. Difficile trovare canzoni che non rimangano in testa |
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Riascoltato ieri. Album discreto come Trash, nulla di trascendentale, soprattutto considerando il calibro di ospiti di entrambi gli album. Darei ad entrambi non più di 65, al massimo 70 |
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Riascoltato ieri. Album discreto come Trash, nulla di trascendentale, soprattutto considerando il calibro di ospiti di entrambi gli album. Darei ad entrambi non più di 65, al massimo 70 |
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Perché manca la recensione di Constrictor? Quando la farete? |
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Questo album,e il precedente trash,rappresentano un vero manifesto dell'hard rock americano di fine anni '80 inizio anni '90. Due dischi straordinari con un Alice Cooper in grande forma,e super ospiti(ozzy,Nikki sixx e tanti altri) a rendere l'ascolto assolutamente obbligatorio per ogni hard rocker fans che si rispetti. |
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Ritengo che sia un buon album, ma inferiore a Trash. Però ci sono canzoni veramente belle quali Love's a Loaded Gun e Might as Well Be on Mars. Di norma non commento le recensioni perché non lo trovo giusto nei confronti di chi si sobbarca un lavoro comunque meritevole. Ma questa, pur per un album minore, grida in più di un'occasione vendetta quando deve "abbellire" il commento alla canzone. Capisco che i KISS sono per il recensore il più grande gruppo di sempre, ma ridurre la carriera di Derek Sherinian - che come giustamente ha osservato @Symbolic non suona una nota nell'album tanto meno nella canzone indicata - a ex tastierista dei Kiss non si può leggere. Così come lascia perplessi leggere in un album di Alice Cooper "Dick Wagner (e chi conosce bene i KISS sa di chi parlo)". Non si pretende ricordarlo nei Frost o negli Ursa Major, ma Wagner è stato IL chitarrista di Alice Cooper in "Welcome to..." (oltre che nel mastodontico live di Lou Reed Rock and Roll Animal). E non entriamo nel merito di chi è Jim Wallace indicato quale mero collaboratore dei 4 mascherati (e non il produttore e compositore di, chessò, Reckless). E visto che questa mattina mi sono svegliato polemico dubito che Alice Cooper sia stato invitato a cantare in un album dei Guns pubblicato a settembre '91 grazie a questo immesso sul mercato nel luglio '91. Forse, e dico forse vista la sua caratura, è stato invitato grazie a Trash. Infine una parola su "Feed My Frankenstein". Tenuto conto che Zodiac ne è l'autore e che Hoodlum Thunder è stato pubblicato a gennaio '91 forse si poteva dire che è stato Alice Cooper a coverizzare la canzone. Voto: 75 |
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Non mi risulta suoni Derek Sherinian su questo album ma che fosse il tastierista del tour.. |
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Per me l'ultimo album completamente bello di Alice! Nonché uno dei suoi dischi più famosi in assoluto.
Vogliamo parlarne degli ospiti di sto disco? Da Slash a Steve Vai periodo Sex e Religion!! |
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Credo che sia molto superiore a Trhash..meno ruffiano e piu' roccioso e coinvolgente.Davvero un ottimo album,al passo con i tempi che erano ma mantenendo sempre il trademark di Alice cooper. |
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Uno dei miei preferiti di zio Alice. Per me superiore al pur bellissimo Trash, insomma per dirla breve: capolavoro. Uno di quegli album di Alice Cooper che non si può non avere (certo stilisticamente - ma non qualitativamente - lontano dagli album "storici" dei seventies). Con tutte le guest stars che vi partecipano, e visto l'anno di uscita, rappresenta alla grande la chiusura di un epoca irripetibile dell'hard rock. Voto 92 |
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Ottimo albulm....quanti bei ricordi nel 1991...Videomusic....lo mandava a rotazione....le musicassette a palla sullo stereo e i primi CD che comprai tra cui questo....assurdo pensare che era il periodo dove costava meno il vinile o la musicassetta del CD...ora tutto il contrario....voto 90 come il precedente trash; |
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Molto bello e soprattutto bei ricordi..estate 1991, Hey Stoopid il video spesso trasmesso da Videomusic, insieme a Monkey Business degli Skid Row e Poundcake dei Van Helen.., tutti grandi album, ho ancora le cassette originali. Non aggiungo altro, mi viene da piangere..anni indimenticabili. |
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questo e' un album che fa parte della mia adolescenza come del resto trash...che dire...una vera e propria bomba sonora con almeno 10 canzoni veramente al top dei top ...peccato che raramente oggi si riescano a ripetere album cosi' belli!....certo che qui ci aveva lavorato tutto il gota di los angeles!!!..sicuramente.un bel cuccio globale!!! ...ultimamente l'ho riascoltato e come allora ho ancora riscontrato un grosso plagio involontario a francesco salvi....sulla song litle by litle l'inciso e il coro erano uguali alla famosa canzone italiana " ce da spostare una macchina"...ohohoohoh....ahahah....provate ad ascoltarle  |
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Ottimo disco.inferiore solo a trash e brutal Planet il.mio preferito! Voto 90! Hey stoopid un vero inno! |
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Album non tra i miei preferiti,ma comunque un ascolto molto buono Mi spiace Ma TRASH nel cuore anche se è una commercialata sono legato a Trash per via dei bei ricordi che mi porta alla mente,Mio preferito Welcome to my nightmare e non si discute |
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Disco pazzesco.. Nel tempo ha superato thrash x me. Io gli piazzo un 95. Ancora oggi più lo ascolto e più mi piace |
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Manca il mio commento... forse il disco di Alice al quale sono più affezionato. Per me è persino migliore di Thrash. Voto 90. ma sono di parte. |
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11
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Bellissima recensione per un gran bell'album, firmato da personaggi e artisti incredibili... Ma che cavolo di budget aveva Cooper per permettersi questi qua tutti in una volta??? Altri tempi... |
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10
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alice cooper sulla lunga distanza si è costruito un personaggio che col divenire è stato anticipatore di vari prsonaggi che hanno scopiazzato look ed atteggiamento ( magari a volte travisando lo spirito da attore grandguignol di vincent , invece prendendosi sul serio ) discograficamente non ha mai scritto musica ad alto livello creativo , firmando dischi decenti, a volte mediocri e raramente geniali e convincenti e superbi , ( ok dei bei pezzi ne ha scitti ) ma la maggioranza degli album di alice non supera una certa mediocrità . Gli inizi quasi zappiani ( vocine e parodie di band rock ) per passare ad un glam 70ntiano ( t-rex ,mott the hopple ecc,ecc ) ad un rock standard sulla scia di ted nugent e altri non grandi innovatori del rock, ed il periodo altanelante deli 80. trovo che fournier sia stato una grande icona (i travestimenti di steve sylvester fino ad arrivare a king diamond e marilin manson con serpente e divisa militare), valida e resistente a mode e tendenze poco incisivo nei dischi purtoppo, a me piace ma mi ha deluso in vari dischi. |
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Anche se, a parer mio, è un album dal sound prettamente commerciale, è uno dei migliori della discografia. Il disco è stato registrato da musicisti di grandissimo calibro quali Slash, Steve Vai, Joe Satriani, Steve Burns, c'è anche il tocco di Mick Mars e la collaborazione di Ozzy Osbourne nella title track che lo rendono un disco di pregio. insomma, un disco ben riuscito che riesce a beccarsi un bel 90 come voto. |
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8
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Gran copertina e Snakebite è la mia preferita...grande nonno Alice!! |
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Mi pace molto questo album!!!! Di solito ascolto roba molto più pesante ma devo dire che mi piace proprio ascoltarlo!!! Mi rilassa. Adoro feed my frankenstein!!!!! |
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Consiglio vivamente l'ascolto di quest album! |
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che artista alice!unico!i dischi anni 70 sono ineguagliabili,hey stoopid segue la linea glam anni 80 non il mio preferito ma le canzoni sono tutte di ottimo livello orecchiabili (forse anche troppo)con melodie vincenti!ottimo album |
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Per Gemini...pochi giorni e sarà svelato l'arcano.... |
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He-he-he-hey... HEY STOOPID!! Bello, anche se preferisco Trash... (spero che il sacchetto della spazzatura si riferisca a questo, e non al fatto che il prossimo recensito sia un album talmente brutto da cestinare...ok, la smetto...) 82 |
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Decisamente non il mio Cooper preferito - sono legato ai primi album, anche quelli di fine sessanta - ma altrettanto decisamente un episodio fondamentale. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 Hey Stoopid 2 Love's a Loaded Gun 3 Snakebite 4 Burning Our Bed 5 Dangerous Tonight 6 Might as Well Be on Mars 7 Feed My Frankenstein 8 Hurricane Years 9 Little by Little 10 Die for You 11 Dirty Dreams 12 Wind-Up Toy
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Line Up
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Alice Cooper - Voce, Armonica Stef Burns - Chitarra Hugh McDonald - Basso Mickey Curry - Batteria
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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