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07/12/25
ECLIPSE + REACH + ANDY AND THE ROCKETS
LEGEND CLUB - MILANO
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Royal Republic - We Are the Royal
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( 2758 letture )
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Divertimento e adrenalina alla stato puro: questo è tutto ciò che sono e che vogliono essere quei simpatici tomi dei Royal Republic. Svedesi originari di Malmoe, questi quattro ragazzi si muovono in ambito garage rock, surfando follemente tra punk ed alternative, tra citazioni dei Ramones, degli Hives e degli Offspring, evitando quindi accuratamente ogni raffinatezza compostiva, ogni sovrastruttura in fase di arrangiamento, e puntando tutto sull'immediatezza, sulla sfrontatezza e su una forte dose di ironia -specialmente nel cantato- vero valore aggiunto di We Are The Royal. Da rimarcare anche un'ottima qualità del suono finto-sporco ottenuta da Anders Hallbäck e Stefan Glaumann, già al lavoro con Clawfinger e Rammstein tra gli altri, ed evidentemente a loro agio anche in ambiti differenti. Dopo un primo ascolto che mi ha lasciato piuttosto tiepido, il disco è via via salito con gli ascolti, risultando veramente coinvolgente in special modo negli episodi a maggior tasso di follia come Tommy Gun ("If you have to kill me use a tommy-gun baby") ed in un pezzo basato sul sano sbavamento per una serie di upskirts (non fate finta di non sapere cosa siano) della nuova impiegata come Underwear ("I can see your underwear from down here), un vero hit garage/punk che gli Offspring si potrebbero pentire di non aver scritto.
La musica dei Royal Republic è priva di alcun sussiego, di riflessione, solo una serie di anthems da festa o da corsa in macchina il sabato sera dando quanto più fastidio possibile ad ogni ragazza che si incontra sulla propria strada. Il tutto veicolato dalla beffarda voce di Adam Grahn un tipo dal quale il cantante dei già citati Offspring avrebbe molto, ma molto da imparare. Garage punk, funk, rock'n'roll, hard rock, anche pop, tutte queste anime trovano un loro spazio all'interno di We Are The Royal, ed anche se non mancano interessanti momenti più compassati come Full Steam Spacemachine -uno degli episodi più riusciti in assoluto, sospeso tra disco e garage rock- in generale la velocità media dei pazzi è molto sostenuta, ciò fin dall'opener al fulmicotone The Royal, brevissimo biglietto di presentazione del gruppo che poi lascia spazio ad un altro gioiellino di humor come President's Daughter, corredata da un testo stile rock'n'roll marcio degli anni 50/60 e via via al resto di una tracklist basata interamente sulle qualità prima enunciate.
In sintesi We Are The Royal fila via che è un piacere, senza nessun appesantimento che sarebbe fuori luogo in questo settore e dando modo all'ascoltatore di passare qualche minuto divertendosi e, ove possibile, pogando senza ritegno. Certamente una delle qualità che i Royal Republic non possiedono è quella dell'originalità, dato che We Are The Royal non introduce nessun elemento valido in questo senso, anzi, cita spesso quanto fatto da decine e decine di altri gruppi prima di loro, ma questo citazionismo è raramente didascalico, e riesce spesso a perforare gli strati superiori della coscienza e ad insinuarsi in mente senza che l'ascoltatore se ne renda conto. I Royal Republic difficilmente lasceranno il segno nella storia della musica, ma sono bravi, effervescenti, convinti e soprattutto folli. Insomma: hanno tutte le qualità necessarie per fare del buon garage rock.
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9
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Freschissimi!!
Super piacevoli… suonano bene e veloce senza annoiarti… vero… nn originali ma avercene di gruppi così! |
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8
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Band pazzesca dal vivo ....sudore e rock rokl |
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7
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Un segno nella storia della musica? Non starai un filo esagerando? |
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6
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All\'alba del 2024 direi che il segno lo stanno lasciando!! |
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5
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Veramente simpatici niente di nuovo ma mi piacerebbe trovare altri gruppi spassosi come questi. Mi sa che suoneranno ad alto volume in macchina |
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4
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MERAVIGLIOSO!!!!! 10 pieno! |
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@Lizard : dobbiamo inserirlo . @Rob: ma piantala....  |
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Up...cosa??  |
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Dov'è il tasto "mi piace" tutto questo????  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Royal 2. President's Daughter 3. Walking Down The Line 4. All Because Of You 5. Good To Be Bad 6. Full Steam Spacemachine 7. Cry Baby Cry 8. Tommy-Gun 9. I Must Be Out Of My Mind 10. Underwear 11. 21st Century Gentleman 12. The End 13. Oioioi
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Line Up
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Adam Grahn - Vocals Hannes Irengård - Guitar Jonas Almén - Bass Per Andreasson - Drums
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RECENSIONI |
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