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Deicide - Once Upon The Cross
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( 10886 letture )
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Avevo 13 anni e macinavo la pubertà con gli Offspring a strillarmi nelle orecchie. Smash. Con le amichette ad ascoltare Ambra Angiolini e Ivana Spagna io ero fuori dai giochi. Ma Dextermi dava quella grinta e quella spinta che spazza via tutto il resto. Un giorno arrivò quell'allora sedicenne di mio fratello e mi disse (lo ricordo come fosse adesso): "vediamo se ce la fai ad ascoltare questi!" Una cassetta. Come tante altre. Delle macchie rosse, un lenzuolo bianco, delle sfumature. Aggrotto la fronte. Anto riprende in mano la cassetta e la ruota. È un Cristo coperto da un lenzuolo sporco di sangue. Leggo: Deicide e in basso Once Upon The Cross. Non mi pongo troppe domande e la schiaffo nel walkman. Li divoro con distacco e curiosità, senza quell'affetto che qualche mese dopo mi porterà a dire "Glenny ti lovvo". La stessa obiettività che cercherò di mantenere in questa chiacchierata.
I Deicide sappiamo tutti chi sono. Storica death-metal band tra le più conosciute. Tra le più anticristiane. Florida, 1987. Vorrei potervi sciorinare tutte le loro imprese – musicali e non – ma diventerei irrimediabilmente prolissa. E questo nessuno lo vuole. Mi catapulto direttamente nel 1995. Terzo lavoro dei Deicide. Un album massiccio e rapido, sferzato con la giusta cuspide di cattiveria. 29 minuti dosati su nove brani. Pezzi che per creare la giusta efferatezza non superano i 4 minuti. Tutto sembra essere collocato nel posto giusto, al momento giusto. Non ci troviamo di fronte un lavoro mitragliato che ti obbliga all’apnea, né tanto meno davanti a dilatazioni riempitive di dubbia efficacia. La produzione adatta e appropriata ci presenta un sound tanto torvo e minaccioso quanto orecchiabile e semplice. Non c’è disordine nella linea melodica dei brani, tutto si snocciola senza artifici o eccessi di esuberanza. Quest’intelaiatura diretta e lineare si assicura una sintonia con l’ascolto - digeribilissimo - che perdura anche a “walkman” spento (e dopo solo il primo ascolto abbiamo tutti canticchiato “kill the christiaaaaan kill the christiaaan…! Inutile ora fare i sostenuti!). Un assetto musicale quindi lucido, che suona sciolto e brutale, senza espedienti a compromettere la valida riuscita dell’intera produzione. I fratelli Eric e Brian Hoffman incarnano l’esempio perfetto del death-style: le scale corrono in saliscendi aggressivi che schizzano assoli visionari e fulminei. I riff sono lo sfogatoio di una veemenza e rabbia incontrollate. Refrain di compattezza pachidermica che mai scivolano in lungaggini e torpori. La loro performance non va oltre la perfetta lezione di classic death che impartisce: corde ossessive, melmose e scenografiche. Non abbiamo bisogno di altro. Steve… che dire… Steve… Steve è irresistibile alle pelli. Aspè, parliamone. Non lo dico per l’affetto all’album. Dai, onesti: flirta con i controtempi come un burattinaio governa senza impicci e garbugli i fili delle sue marionette. Asheim non sbaglia un colpo, non si annoda mai nelle complesse strutture del suo drumming solido e creativo. Gestisce mid-tempos, velocità tirate e decelerazioni improvvise come fosse leccare un gelato (il preludio tesissimo e dinamico del ritornello di Kill The Christian ci fa sbattere contro un inaspettato refrain slowly/doomy). E sai che c’è? Mi manda fuori il fatto che lui non cerchi di dimostrare niente. Rimane preciso e disciplinato nelle sue pareti incrollabili di doppiacassa, nei suoi legami con martellanti rullate, nei suoi meticolosi e ineccepibili blast-beat. Non si sbrodola in esibizioni inutili con le quali sfoderare le sue pregevoli capacità. Non ce n’è bisogno e diciamocelo, perderebbe di credibilità. Il basso è mediocre. Scadente. Non che suoni male o maldestro ma semplicemente lo si sente di sghembo. Esiste di slincio, in secondo piano, segue le partizioni chitarristiche senza mai emergere. Si sente eh, perché si sente (l’attacco di basso nell’opening di When Sstan Rules His World mi fa uscire di crapa), ma rimane ristretto, sopraffatto dalle chitarre corpose e dense. Che in fondo per il genere quale è il death, va anche bene così. Ok. Introduzione fatta. Produzione fatta. Chitarre celo. Batteria celo. Basso celo. Ora tocca a lui. A Glen Benton (Glenny nell’intimità), il frontman carismatico ed eccentrico (fei belliffimo) dei Deicide. Meglio che stia dietro il microfono che al basso. L’album si apre con il suo growl che rimbomba in un’aria insanabile: “Fear him, fear him, fear him... Satan”. È un ruggito cavernoso e agghiacciante. Violento, profondo, disarmante nel suo essere così tonico e comprensibile e allo stesso tempo gutturale da scrostare il fondo di un pozzo con la voce. È brutale, specifico, espressivo. Le fugaci sovraincisioni del suo screaming non fanno che acuire la nitidezza del suo cantato. Dissacrante. Accurato. Chapeau. Dai, una spruzzata velocissima ai brani e non vi trattengo oltre. Once Upon The Cross: fobica e satanica (Father, why have you forsaken me?) Christ Denied: tagliente, modulata. When Satan Rules His World: la mia preferita, sopra ogni cosa. Da sturbo. Kill The Christian: angosciosa, furibonda Trick or Betrayed: inamovibile They are The Children of the Underworld: ritmica Behind the Light Thou Shall Rise: soffocante To Be Dead: affilata, velenosa Confessional Rape: drummin’s the boss!
Un risultato finale quindi che sintetizza tutti i requisiti di ciò che dovrebbe essere un album classic death. Un prodotto di buona qualità perfetto per chi volesse iniziarsi al genere.
Rileggo la recensione. ‘Nnaggia ci son cascata anche stavolta! Mi son lasciata prendere la mano e va che pezzo ciarliero ne è venuto fuori. Sono proprio incorreggibile. Poco male, quel che fatto è fatto. E dato che ormai il danno c’è non mi resta che volgere un mio ultimo innamorato saluto al Glenny che con innumerevoli pene d’amor mi turbò il mio puerile animo sedotto e stregato (occhietti che sbattono).
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VOTO LETTORI
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79.48 su 125 voti [
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Album sopravvalutato. Beninteso non è brutto, è un album più che buono (voto 83) ma è a mio modo di vedere inferiore ai primi due. |
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Rimesso nel lettore oggi. Un buon album, ma anche per me due spanne sotto i precedenti. In un certo senso l’inizio di una fase poco esaltante per la band. Comunque sempre una bella mazzata! Voto 78 |
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Bello, ma non all’altezza dei predecessori. 75 gli do |
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Tra i migliori nel suo genere, prodotto alla grande, riffoni potenti e nessun calo voto 95 |
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Abbadon87, per certi versi hai ragione ma per me la parola 'oggettivamente' applicata alla musica non esiste. Nei casi citati sono tutte band che ho seguito dagli esordi e per me: Deicide fino a Serpents (anche se ho preso altri dischi oltre ai primi 4), i Behemoth li preferivo da Thelema 6 in giù mentre DMDS è un capolavoro del black ma a gusto personale ci sono dischi di quel periodo che mi piacciono di più...Se parliamo di oggettivo allora inutile discutere e si dovrebbe pensarla tutti uguale, in realtà non esistono dischi che possono mettere d'accordo tutti, neanche quelli considerati dai più come capolavori della musica tutta. |
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Album grandioso, la recensione da cagare nel vero senso dela parola. |
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Mi sono confuso 89/100.Preferisco Serpents. |
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Come è bello vedere COGLIONI che non sanno fare altro che trollare dicendo che album di merda.Se questo è un Album di merda a in torment in hell che cazzo è? Oggettivamente ottimo album ma voto leggermente alto.Voto:80 Ma poi avessero fatto delle basi solide da appoggiare leloro tesi...Scusate ma quando mi toccano i Deicide dei primi 3 album me ne vado in bestia (come succede anche con i Behemoth) oppure come succede com De mysteriis dom sathanas dei Mayhem |
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ah ah ah!!! grande irastrana!!! dimostri(avi) degli ottimi gusti nell'ascoltare i mitici offspring! smash pietra miliare del punk rock! /\/\ I GREEN DAY!!!  |
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bella recensione fatta da una donna tempo fà ne avevo letta una dello stesso disco fatta da Nea Agghiastru degli Inchiuvatu disco cattivo a me e piaciuto tanto da essermi proclamato enemy of the christians |
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ma che commento costruttivo. uao. argomenta, di grazia: perchè sarebbe un brutto album? |
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Recensione brutta quanto il disco. |
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L'ho ascoltato di recente, sotto al sole della mia macchina in viaggio verso Este. Roba forte. Dis... |
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Ho fatto molta fatica ad orecchiarlo ma poi mi è piaciuto voto 80 |
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Avrò gusti differenti, ma trovo la recensione eccellente. Diversa dal solito, come del resto tutte quelle scritte da Irastrana, a cui porgo i miei più sentiti complimenti. Il disco... beh, il disco non l'ho ancora sentito anche se è stato consigliatomi più volte. Porrò rimedio, anche in virtù della recensione che ha solleticato la mia curiosità. |
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Glenny ti lovvo..madonna ma vatti ad ascoltare hanna montana o quelle troiate lì per dire certe cazzate |
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basta leggere la recensione scritta in modo orrendo (basterebbe la parte iniziale per cestinare la recensione) per non parlare della parte finale - orrenda - Glenny che con innumerevoli pene d’amor mi turbò il mio puerile animo sedotto e stregato (occhietti che sbattono). |
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Si deve addirittura vergognare...Io dico che avete perso il senso della misura, o forse non conoscete le parole che usate. |
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recensione bruttissima e scritta malissimo VERGOGNA ilaria |
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un mito.di una ignoranza totale.death metal al ciento pe' cciento! |
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Un capolavoro devastante! Per me l'ultimo grande album dei Deicide! Confessional Rape è a dir poco grandiosa! Eccezionale! |
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Glenny ti lovvo?????????????????? |
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Forse l'ultimo disco che veramente mi interessa dei Deicide. Non male. |
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Innanzitutto se ogni volta vedo così tanti commenti, dei più disparati per altro, in una recesione scritta da Irastrana, quantomeno è sintomo che lei nel bene o nel male ha uno stile tutto suo che esce dalla banalità della normalità! E ciò non può che essere positivo! Personalmente per come la vedo io se un disco mi piace lo ascolto e se non mi piace non lo ascolto... una radio se mi piace la ascolto, se non mi piace non la ascolto.. uno scrittore di libri, mi piace il suo stile, leggo i suoi libri, altrimenti no! Di certo se non mi piace questo disco dei Decide non scrivo a Glen Benton dicendogli che il suo disco fa cagare! Vivo lo stesso serenamente, semplicemente non ascoltandolo... A mio gusto personale, le recensioni di Irastrana sono sempre piacevoli nella lettura, se non mi piacessero, farei a meno di leggerle, finita li... Bisogna anche riconoscerle che nelle sue recensioni, tra una "romanzata" e l'altra, ci mette sempre il suo parere a lato tecnico! Cosa che spesso non vedo fare da chi invece critica e basta! Anche io stesso or ora di tecnico non ho scritto un tubo e mi sono dilungato in cazzate, ma mi ascolterò bene il disco e poi ne parlerò, magari con qualche tecnicismo in più... Concludo dicendo che se io mi sentissi oltraggiato dall' incompetenza dei redattori qui, mi aprirei una mia personale redazione! |
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ma alla fine non ho capito: Glenny lo lovvi anche o no? |
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@Franky1117: stai quotando affermazioni contraddittorie, non so se te ne sei reso conto... |
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Tutte le opere ben fatte, originali, o fuori dal coro fanno discutere tantissimo, nel bene e nel male. E questa è la riprova della bontà della recensione. Peace. |
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Voto alto ma comunque un buon disco. Di gran lunga inferiore ai primi due ma sicuramente migliore di tutto quello che è stato fatto negli anni 2000. Per me un 75-78 lo strappa comodo. |
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sono andato a spulciare un po' il database e scusate, ma è possibile che di TUTTE le recensioni scritte da irastrana non ce ne sia una, dico UNA, che non abbia polemiche, insulti, liti ecc? e poi, viste le numerose critiche, per quanto alcune possano esser fuori luogo o quant'altro, è possibile che la diretta interessata non risponda praticamente MAI, ma parli sempre e solo Giasse a suo nome? cos'è, superiorità, supponenza, paura del confronto? e poi, possibile che siano tutti stronzi gli utenti che criticano e lei intoccabile? anche perchè parlare di "prosa divina, lessico ricco" e trovarsi di fronte a frasi come "glenny nell'intimità, occhietti che sbattono, fei belliffimo" fa quantomeno sorridere....con tutto il rispetto, e sperando di non ricevere una risposta supponente corredata di qualche bel "cazzo" profondamente argomentativo qua e là, io qualche domanda inizierei a farmela... |
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Ma di imbarazzante cos'è che avrebbe questa recensione? Me lo spiegate? La prosa è divina, il registro adeguato, il lessico ricco e senza supponenza, l'analisi è accurata e ben argomentata; il tutto con una leggerezza ed una sincera spontaneità di fondo che rendono la lettura snella e piacevole: sembra ci sia un'amica di vecchia data a parlarci del disco piuttosto che un freddo recensore sparasentenze. Vedete bene che io commento poco (anzi non commento proprio) la qualità delle recensioni dei miei colleghi perciò questo mio conflitto d'interessi è tutto sommato trascurabile dai. |
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il problema, più che la recensione (che è veramente imbarazzante) è spacciare per capolavori dischi di questo livello, che sono mediocri e piatti musicalmente, se si da un 90 come voto a album del genere allora ai veri capolavori che voto gli si deve dare? |
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@ ghenes: non ho la minima intenzione di discutere di queste bambinate, soprattutto in calce a una recensione (al di lá del fatto che hai tralsciato di considerare le virgolette). Fai quello che vuoi. Anche noi continueremo a fare cio che ci pare  |
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@Khaine: minacce? io non ho minacciato nessuno ne offeso nessuno. e cmq con quel "che c**** hai da minacciare" sei tu ad alzare il tono della discussione o sbaglio? se magari rileggi il mio intervento noterai parole di stima verso la vostra redazione. ma non si ripeterà più tranquillo... |
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@ ghenes: di spazi ce ne sono tanti, non veco che cazzo hai da "minacciare". Mi pare che non abbiamo mai tappato la bocca a nessuno. |
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L'album è stato analizzato benissimo da Ilaria che ha un suo personale stile che va rispettato. Tutte queste critiche non le capisco proprio, ma fatevi un giro sul web e leggete la mondezza che scrivono molti recensori anche nei siti esteri. |
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e chi pensava si scatenasse una discussione così accesa? ma se ognuno è libero di scrivere come gli pare ognuno è libero di dire la sua in merito no? oppure è vietato? se fosse così ditelo subito così vedrò di trovare un altro spazio per poter commentare liberamente ed esprimere il mio pensiero. non mi pare di aver offeso nessuno... |
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e dai però, lasciate stare irastrana! non vi piace la recensione? e ok. preferivate nn leggerla? questo non credo. e comnque a me piace, funziona, mi ha fatto venir voglia di risentire il disco. comunque parlando della musica, uno dei migliori della band, anche se non li ho mai amati come, per esempio, i cannibal corpse. voto 85 |
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quoto Electric Warrior, recensione a parer mio imbarazzante (e secondo me non perchè svilisca il valore artistico dell'opera...valore artistico... i deicide???ma va là...).questo è la mia opinione, e ovviamente con tutto il rispetto con l'autrice della recensione |
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Concordo con Dan g warrior: li ho ascoltati tanto ai tempi del debut album e di Legion e mi piacevano parecchio: questo album invece non mi era piaciuto ai tempi, ma forse riascoltato adesso sarebbe diverso. Sui Deicide ho messo una croce sopra (rovesciata, naturalmente) dopo averli visti dal vivo, uno dei concerti più brutti mai visti, a causa di un suono orribile, un pastone unico da cui fuoriuscivano solo chitarrone pesanti e il resto solo chaos (non si riconoscevano neanche i pezzi). |
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Avevo 14 anni, ascoltavo Metal già da due...e rimasi folgorato dalla brutale poenza di questo capolavoro...Disco immenso, forse di un minimo inferiore al suo predecessore, ma comunque immenso. |
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album mediocre, l'inizio della fine dei deicide, dopo 2 grandi dichi chi si aspettava sto lavoro piatto e senza idee. |
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Si si godiamoci il disco e al bando le polemiche |
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@Valereds sicura di ciò che dici? Rileggi i miei commenti . Comunque si sta perdendo anche troppo tempo dietro sta cosa, godetevi "Once Upon The Cross" e via. |
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@ Undercover: è una recensione diversa sicuramente ma fatta con sentimento; poi secondo me non l'hai letta nemmeno bene perché la disamina del disco c'è e parecchio fatta bene seppure tra un ricordo ed un altro. |
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disco davvero inutile e scialbo |
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@Giasse: grazie 1000 ma i complimenti sono per voi che vi fate un mazzo per "accontentare" noi lettori e vi beccate pure le critiche... |
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@Undercover: tua opinione incontestabile. Una battuta (da prendere per quello che è, ci mancherebbe): chissà se "Glenny" leggendo la traduzione di questa recensione si offenderebbe e/o si sentirebbe "svilito"? |
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@Giasse, sarò serioso che ti devo dire, io son d'accordo nel fare le battute, mi piacciono e se si può anche essere sboccati ogni tanto nessuno lo vieta e male non fa (quant'è salutare un vaffa, neanche la miglior medicina), sono altri i problemi nella vita, lo si faccia pure. Consentimi però di dire che un testo simile, burlesco a più riprese, svilisce anche il valore dell'opera artistica che sta trattando con dovuta conoscenza, poi questione di sensibilità e gusto personale ovvio. |
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@EW: l'ho letto molto bene e trasudava di "Ilaria ama i Deicide e dunque non è obiettiva". Se non è così mi scuso in anticipo!!! |
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a me questa recensione piace parecchio, non vedo perchè appena uno esce dal gregge si deva dargli addosso invece di incoraggiare la diversità. |
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Mi permetto di specificare a VonDeathWing, per chiudere la questione, che Ilaria ha una cura maniacale nello scrivere, così come delle competenze assolute e non discutibili. Detto questo accetto volentieri le critiche se impostate come quelle di di Undercover (però dai, anche tu la metti troppo sul serioso): ovviamente a me lo stile personale di Ilaria piace. Mi piace riconoscerla alla prima riga, mi piace la "parte" che assume nella narrazione, mi piace il suo interiorizzare sempre qualunque concetto. Va beh... l'ho scelta io, direte... Vero anche questo. Dunque avanti così! @DimebagNicky: bell'intervento. Concordo. |
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Ma avete letto il mio commento? Mica ho criticato Ilaria come persona! Ho solo detto che questa recensione fa schifo e che sembra un articolo più da giornaletto per ragazzine che per una seria webzine che parla di musica. Per carità, massimo rispetto per Ilaria, che mi auguro sinceramente migliori... |
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x chi dice che la recensione sembra scritta tipo cioè, top girl, allora quei giornalini lì, li avete letti....comunque non so, fate voi, la donna che frequento adesso (non è anziana), adora omar codazzi, ahah, per me chi si "innamora" di gente dello spettacolo, musica, ecc...è tutta allo stesso livello, conosco anche uomini comunque ,mi spiace x loro e rido di gusto! |
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Bah io non condivido le critiche...questo dovrebbe essere uno spazio per dedicare dei commenti agli album o alle band...e non per criticare chi scrive... Una recensione serve secondo me più che altro per "consigliare" l'acquisto o più in generale l'ascolto di un album... In questo caso mi sembra così spontanea e convincente...proprio come se mi stesse parlando un amico... Qui si parla di musica e i recensori secondo me non sono tenuti per forza a scrivere ogni volta la divina commedia... Detto questo e parlando dei Deicide posso dire che probabilmente se non ci fossero stati loro non avremmo avuto le orde di band con gli enormi attributi che abbiamo oggi...perciò massimo rispetto. Ps: ilaria prendi come complimento il fatto che sembri una teenager...almeno ti fa "ringiovanire" xp |
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Scusate tanto, ma io non capisco proprio qual'è il problema. Uno sarà libero di scrivere come cazzo gli pare, o deve per forza adeguarsi ad uno stile? |
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Ok i contenuti ci sono e si vede che il disco te lo sei macinato per bene. Ma per piacere la prossima volta abbi più cura nello scrivere perchè veramente sembra di leggere la trascrizione di un dialogo tra amici più che una recensione. |
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Per ogni amente del Death Metal un album che non può mancare alla propria collezione. Per quanto concerne la recensione questo tipo di scrittura non è proprio nelle mie corde..tante paroline ma poca sostanza. Ma la redazione B dove è? Vogliamo recensire le nuove uscite x favore?? |
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@Valereds perdonami, io sono uno di quelli che in prima botta ha difeso l'operato di Ilaria perché mi piace come scrive, l'uso dell'italiano corretto e ben articolato però fra questa e quella dei Belphegor è ora di mettere di lato un po' il personaggio (simpatico per carità) e pensare un po' più a ciò che si sta recensendo anche per rispetto della musica di cui si sta scrivendo, si può tirare la battuta, se ne posson tirare due, tutta una recensione che sembra più un trafiletto da diario che un approccio al disco sinceramente non è bella da leggere. Non credo sia una persona impreparata al contrario, dimostra molta passione nell'esprimersi, proprio per questo lasciarsi prendere la mano non è d'aiuto. |
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Vado controcorrente a me la recensione è piaciuta e molto: diversa e molto spontanea. Complimenti |
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Confermo il pensiero di Electric Warrior, e ribadisco il mio, come in occasione della rece dell'ultimo Belphegor: UNA DELLE PEGGIORI RECENSIONI MAI LETTE. Sembra scritta prendendo spunto da conversazioni di teenager in età puberale, con primi pruriti sessuali, che sono il pane quotidiano di merdate tipo Cioè, Top Girl e compagnia. Sono basito. |
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Perpiacere EW, risparmiaci commenti come questi. Vorrei continuare a credere che tutti i lettori sappiano distinguere uno stile da un altro. Dì pure che la recensione di Ilaria non ti piace, ma astieniti insinuazioni gratuite (li amo pure io i Deicide, e allora?). Lasciamo un certo tipo di approccio distruttivo a chi "sbatte" su Metallized una volta ogni tanto e discutiamo di argomenti seri... |
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...dispiace dare ragione ad Electric Warrior. spero che da questa webzine che rispetto per la qualità e per l'obiettività dei recensori non si arrivi alle recensioni da giornaletti per teenager. |
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Sicuramente i 3/4 dei lettori ti faranno i complimenti perchè sei una ragazza, ma io devo ammettere che non ho mai letto una recensione più idiota e pallosa di questa. Sembrano i deliri di una 14enne. Abbiamo capito che ami i Deicide. |
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non c'è da stupirsi con l'inizo della recensione, la stessa cosa è capitata ad una ragazza del mio paese, che "casualmente" dopo l'ascolto non di questo album , ma del secondo dei morbid angel, è passata dai green day al death/thrash/crust/hardcore/ecc...ma specialmente tra le grinfie del sottoscritto x 6/7 anni, eheh, bei ricordi.....ah parlando del disco, di sicuro 1 dei miei preferiti di tutto il genere!!! |
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@Bloody Karma concordo con te e andando controcorrente a "Legion" preferisco il primo omonimo per non parlare di "Amon: Feasting The Beast" la reherseal del periodo Amon. Non capisco invece cosa ci sia da criticare nel basso di Glenn, nei primi quattro lavori fa quello che deve, è sghembo? va bene così, suono che alle volte sembra uno schiaffo talmente è ruvido? Non ci vedo nulla di strano, cosa doveva lisciare le corde alla Sean Malone? Bah, misteri della fede (cit). |
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rimango dell'idea che il debut è Legion siano il meglio del meglio dei Deicide...ma anche questo disco ti sbrana alla grande... |
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