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07/12/25
ECLIPSE + REACH + ANDY AND THE ROCKETS
LEGEND CLUB - MILANO
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Motley Crue - Greatest Hits
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( 6925 letture )
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La reazione degli appassionati di musica di fronte alla pubblicazione di una raccolta di un gruppo amato, di solito, può essere di tre tipologie: 1. Il diretto interessato è un collezionista sfegatato di ogni cosa riguardante la propria band preferita, dai booklet ai poster, passando per ogni oggetto che li riguardi, con fare vagamente feticista. Ergo, comprerà senza dubbio il prezioso CD il giorno stesso in cui sarà messo sul mercato; 2. Il diretto interessato accoglie la notizia con indifferenza, in quanto pensa che la raccolta possa essere utilissima per chi voglia avvicinarsi alla suddetta band da neofita, ma poco indicativa per chi quella band la mastica da mattina a sera. Forse comprerà il disco, ma lo farà quando lo troverà fra le offerte a poco prezzo; 3. Il diretto interessato pensa che l’ennesima raccolta sia solo l’ennesimo espediente per tirar su due soldi in più e che possa addirittura risultare dannosa, specie se, come spesso accade, mette assieme solo brani di comprovato successo commerciale, tralasciando chicche più elitarie. Non solo non comprerà il disco, ma farà anche opposizione passiva nascondendo le copie fra gli scaffali dei negozi.
A questo punto, se vi dico che la raccolta di cui si parla quest’oggi è addirittura la settima dei losangelini Motley Crue, la domanda è d’obbligo: qual è la vostra reazione? La mia, sinceramente, oscilla fra la numero 2 e la numero 3: pur non essendo mai stato un fan sfegatato del movimento glam metal, infatti, apprezzo molto la band di Vince Neil e soci, che ha scritto pagine importantissime non solo per il genere, ma per tutto il rock in generale. Non solo, pur essendo viceversa un fan maniacale degli Iron Maiden, confesso candidamente di non aver mai visto dal vivo la band inglese (anche se, a mia parziale discolpa, sono venuti in Italia il giorno prima della mia maturità e l’anno dopo il giorno prima di un mio esame universitario) e di aver invece assistito con piacere al concerto dei Motley Crue del Gods of Metal 2009.
Eppure, quest’ennesima raccolta mi trova decisamente freddo, per non dire amareggiato. Il motivo di questa mia amarezza dipende dal fatto che i nostri amici californiani ci regalano diciannove tracce il cui valore, chiaramente, è assolutamente indiscutibile: qualunque appassionato di rock e metal in generale non può non aver mai sentito, almeno una volta in vita sua, l’anthemica Shout at the Devil, la dolce Home Sweet Home, la godereccia Girls, Girls, Girls ed altre tracce indimenticabili della carriera del gruppo statunitense. A classici di questa portata si aggiungono anche Saints of Los Angeles e The Animal In Me, provenienti dall’ultimo album Saints of Los Angeles, e la splendida If I Die Tomorrow che, pur essendo già stata inclusa nella raccolta Red, White & Crue, è a mio giudizio una delle canzoni più belle mai uscite dalla prolifica penna di Nikki Sixx. Infine, per chi avesse apprezzato i Motley Crue privi della voce di Vince Neil, c’è anche Afraid, uno dei brani di maggior successo di Generation Swine. Non penso di dover ribadire, insomma, la qualità complessiva delle canzoni presenti su questa raccolta. La Storia parla per loro in mia vece. Quel che però fa storcere il naso è il fatto che tutte queste canzoni siano già state pubblicate infinite volte in ciascuno dei best of rilasciati dai rockers californiani, in particolare sul ricchissimo Red, White & Crue, già citato poche righe fa. L’utilità di questo Greatest Hits, dunque, già di suo ci appare drammaticamente scarsa. Ma l’aspetto peggiore di quest’operazione discografica è il fatto che la tracklist sia la stessa della raccolta pubblicata già due anni fa, niente di più, niente di meno; la sola aggiunta che varrebbe a giustificare questa riproposizione integrale del medesimo disco sta nel DVD allegato alla versione deluxe, che ripropone brani live registrati nel corso del celebre festival itinerante Crue Fest. Un po’ poco, insomma, specie considerando che non sono solo le canzoni ad essere rimaste le stesse, ma lo è anche il prezzo del CD.
Fermo restando che, naturalmente, qui non si discute affatto la grandezza dei Motley Crue, bensì l’effettivo valore del disco in questione, il mio consiglio non può che essere il seguente: se ancora non conoscete questo insieme di brani immortali, che hanno reso famosa in tutto il mondo una delle band più irriverenti e scatenate mai uscite fuori da Los Angeles, allora il disco è ciò che fa per voi: si tratta di un’esaustiva raccolta dei maggiori successi del gruppo e certamente vi divertirete molto. Se invece, verosimilmente, avete già avuto modo di imbattervi in Vince Neil e soci, passate tranquillamente oltre. Continuate pure ad ascoltare uno degli altri sei best of rilasciati dal gruppo dal 1991 ad oggi oppure, ancor più semplicemente, componete con l’ausilio del vostro mouse il vostro unico, personale ed inimitabile greatest hits.
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certo certo Bon Jovi e Crue non somo paragonabili......... |
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Perché la denominazione anni 2.0, hair metal, ha prodotto disastri. In realtà la scena era molto più complessa, è un fatto storico |
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Bon Jovi e Crue.. uguali proprio....Tipo i Maiden e gli House of lords.. Stesso genere. |
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se si parla di metal radiofonico o rock commerciale bon jovi e europe sono molto meglio. Motley Crue sopravvalutati. |
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A questo punto è meglio la raccolta Red white and crue nella versione cd + dvd con tutti i videoclip storici della band. |
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Disco inutile, ma non c'entra niente con decade of decadence. |
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In pratica il copia incolla di Decade of Decadence. |
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disco solo per nuovi fan o collezionisti.io adoro i crue e l ho comprato anche se l ennesima raccolta inutile. |
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@frankiss: beh, rl'omonimo con corabi per me è molto buono, anche Generation swine , NEL SUO GENERE è apprezzabile. Beh, poi Saints of los angeles per me spacca |
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non mi sono mai appasionato alle raccolte....eppure riempono quasi sempre le casse delle band....questa e l ennesima... |
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Questo è un Greatest Hits vecchio di quasi 3 ANNI, cosa c'è da insultare se ora viene per la prima volta commercializzato anche in Europa? |
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Stessa tracklist e pure stessa copertina: cioè tutta la rimanenza invenduta in questi 2 anni è stata riproposta uguale uguale con solo un cazzo di dvd aggiunto. No, ma non è un'operazione commerciale, tranquilli ! In fondo non è un caso che si chiami Greate$t Hit$, con il simbolo del bel dollarone. |
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Quanto ho amato i Crue, x certi versi li amo ancora..ma non fanno un disco decente da Dr. Feelgood....mi domando poi a che serve l'ennesimo Best Of....si diano da fare x comporre un album alla loro altezza...altrimenti x vivacchiare come star panzute e senza più fame di rock...vadano nel loro stripper bar preferito e ci si sotterrino!!! |
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A quel punto sai che fai? A mali estremi, estremi rimedi: o lo giri oppure lo metti fra i dischi pop o hip/hop |
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.... più originale la recensione che il disco.... |
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Ahah non avevo nessun dubbio a riguardo! Solo che con tutti i Greatest Hits che stanno uscendo in questo periodo, non ci basteranno le scaffalature! |
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Ahah nessun problema...considera che il punto 3, nella parte riguardante l'opposizione passiva, è autobiografico XD |
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Caro Barry, sappi che se dovesse toccarmi il the best of dei Deathstars copierò i tuoi tre punti, ovviamente senza rivelare la fonte  |
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Basta... sotto Natale solo best-of e raccolte trite e ritrite... Mi chiedo solo se queste uscite sono pilotate dalla label (contratti che prevedono n dischi ogni n anni), oppure sono avvallate dagli artisti per far cassa? |
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mi tengo il mio greatest hits con Bastard,Helter Skelter,Live Wire e compagnia bella,cmq grazie per sempre 'CRUE!!! |
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Band che amo ma un best of così me lo posso fare anche io e forse meglio... |
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GIRLS, GIRLS,GIRLS... per tacere delle altre! |
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@P2K!: Grazie della segnalazione, abbiamo provveduto a correggere! |
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Questo è vero e lo sapevo, però so che è anche stata rimaneggiata parecchio dal buon Nikki  |
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Tranquillo Barry... Certo, poi se uno volesse "infierire" c'è da specificare che "If I Die Tomorrow" era un pezzo originariamente scritto dai Simple Plan i quali però non ne erano convintissimi. A seguito di questo il produttore Bob Rock ha portato il pezzo Nikki Sixx il quale lo ha rimaneggiato... |
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Ops e dire che avevo pure controllato...sorry  |
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vogliamo un nuovo album o ancora meglio una raccolta di canzoni inedite dei tempi d'oro . basta the best con le solite canzoni. |
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Oscillo tra i punti 2 e 3 anche io  |
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Oscillo da i punti 2 e 3 anche io  |
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ENNESIMA raccolta... BASTA!!! Comunque "Afraid" non fa parte dell'era Corabi ma bensì di quello scempio che fu "Generation Swine" il disco del ritorno al microfono di Vince Neil. |
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Rock n roll time people.... oh yeah !! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Too Fast for Love 2. Shout at the Devil 3. Looks That Kill 4. Too Young to Fall in Love 5. Smokin’ in the Boys Room (Bronswille Station cover) 6. Home Sweet Home 7. Wild Side 8. Girls, Girls, Girls 9. Dr Feelgood 10. Kickstart My Heart 11. Same Ol’ Situation 12. Don’t Go Away Mad (Just Go Away) 13. Without You 14. Primal Scream 15. Sick Love Song 16. Afraid 17. If I Die Tomorrow 18. Saints of Los Angeles 19. The Animal in Me (Remix)
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Line Up
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Vince Neil (Voce) Mick Mars (Chitarra) Nikki Sixx (Basso) Tommy Lee (Batteria)
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