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07/02/25
LITTLE TIL AND THE GANGBUSTERS
CIRCOLO MAGNOLIA, VIA CIRCONVALLAZIONE IDROSCALO 41 SEGRATE (MI)
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Electrocution - Inside The Unreal (20th Anniversary Limited Edition)
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( 7393 letture )
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Il 1993 per il death metal fu un anno di grandissimi dischi: i Death con Individual Thought Patterns, i Morbid Angel con Covenant, i Dismember con Indecent & Obscene oppure gli Atheist con Element o i Cynic con Focus, e la lista potrebbe continuare. Grossi nomi e dischi fondamentali per questo violentissimo genere che conosceva allora, a cavallo tra i due decenni, uno dei suoi picchi massimi. E l’Italia? Beh in Italia usciva un signor disco come Above the Light dei Sadist. Disco relativamente famoso, anche tra chi magari non è appassionato nello specifico di death metal. E poi? Beh poi ci sono gli Electrocution. Chi? Gli Electro-cosa?
Signore e signori, deathster ed extreme metalhead in generale, per chi di voi rispondesse così alla domanda “li conosci gli Electrocution?”, fareste bene a correre nel vostro negozietto di musica preferito, oppure su di un qualche sito e ordinare una copia di questo gioiello, questa pietra miliare, questo capolavoro di death nostrano. Non vi preoccupate per la disponibilità, la Goregore Records (sub-label della italiana Aural Music, etichetta nel cui roster figurano band come Rain e Theatres Des Vampires) ha avuto oggi la sacrosanta idea di pubblicare una versione rimasterizzata e con un nuovo artwork in formato digipack di questo imprescindibile capolavoro di metal estremo, a vent’anni dalla sua pubblicazione.
Ma veniamo al dunque, chi sono gli Electrocution? La band si formò a Bologna nel lontano 1990. Dopo tre demo pubblicò questo Inside the Unreal, all’epoca per Contempo Records, etichetta italiana ormai defunta che pubblicò alcuni dischi di Death SS ed Extrema. La band girò in tour di supporto a vari grossi nomi del panorama death mondiale (tra cui i Carcass nel ’94) e poi si sciolse nel ’97 con all’attivo un solo album e un paio di Ep. Oggi la sezione ritmica degli Elctrocution fa parte degli Idols Are Dead, band melo-thrash nostrana. Curiosità: il chitarrista Alex Guadagnoli partecipò ad una selezione della Roadrunner Record per i papabili sostituti di Max Cavalera nei Sepultura, ma la sua prova vocale non piacque all’etichetta statunitense.
Inside the Unreal è puro US Death Metal, suonato divinamente, dal suono sporco, grezzo, che profuma di sudore. Questa, signori miei, è una fiorentina al sangue. Se vogliamo fare nomi conosciuti per inquadrare il sound della superba band bolognese, li possiamo accostare ad un mix di Morbid Angel e Atheist. Tuttavia è ozioso star qui a far paragoni: ascoltatelo e basta. Scapocciate come dei piccioni al’assalto trascinante della opening track, Preamature Burial. Il growl di Mick Montaguti è qualcosa di profondo e cavernoso, in una parola micidiale. Maciulla in pochi minuti la miriade di noiosissimi cantanti deathcore odierni. La successiva Rising of Infection mostra il lato più tecnico e virtuoso della band (la componente diciamo, Atheist del sound), senza perdere un minimo l’impatto grezzo e devastante. La successiva They Died Without a Cross continua con questo mix rudezza-tecnica pigiando però di più sull’acceleratore fino più o meno al terzo minuto, dopo il quale inizia una cupa digressione, per poi terminare con un martellamento annichilente. Growing Into the Flesh non rallenta quasi mai, compito lasciato alla successiva, convulsa Body’s Decay. Ghost of Past è il pezzo più lungo del lotto (quasi sei minuti contro la media di tre e mezzo del resto del disco). In questo bellissimo pezzo gli Electrocution si esibiscono in una serie di cambi di tempo passando da uptempo indiavolati squisitamente death, riff doom e breakdown da spaccarsi il collo. Tra accelerazioni e rallentamenti e piacevolissimi tecnicismi Ghost of Past si candida ad essere la punta di diamante di questo... diamante, appunto, del death metal. I pezzi successivi continuano sullo stesso tenore della prima parte del disco: Under the Wings Only Remains ricorda un po’ i Death nel riff principale, mentre Behind the Truth è un blast beat continuo che mozza il fiato con un lungo velocissimo assolo di Alex Guadagnoli. Conclude la bella Bells Of The End, altra micidiale mazzata sui denti che termina tuttavia con cupe note di pianoforte. Alla fine, mi sanguinano le orecchie: che goduria.
Un disco eccezionale. Bellissimo e perfetto, cui la nuova edizione rende giustizia. L’artwork è moderno pur non distaccandosi totalmente dall’originale. La nuova produzione pulisce leggermente il sound, definendolo meglio, senza snaturarlo, senza plastificarlo, rendendone appieno la potenza, la violenza annichilente. Mezz'ora di genuina e pura devastazione sonora che vale la pena di riscoprire, mangiandoci le mani per una band stratosferica stata troppo a lungo nel dimenticatoio.
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@dave prova anche gli horrid, se non li conosci già |
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Il bello è che all\'epoca mi ricordo ovviamente i Sadist, i Distruzione, i Natron , gli undertakers, i corpsefucking art... Ma questi proprio mi mancano... Boh, me li ero persi! |
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Ecco una band che se fosse nata in America o Scandinavia sarebbe sicuramente più conosciuta e affermata. |
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Visti al metailtalia un pò di anni fa, furono devastanti i migliori dell\'intera giornata. |
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Gran bel debut, era un periodo molto fecondo per il death e anche in Italia tiravamo fuori i denti! Peccato per le difficoltà cui andò incontro la band perché con un po' di fortuna in più ne avremmo viste delle belle... Ad ogni modo alla fine sono tornati con un album strepitoso e il prossimo pure promette bene! Voto 83 |
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è giusto ristamparlo, anche perchè l'originale del 93 è raro e poco reperibile e io lo custodisco gelosamente |
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Io possiedo ancor oggi gelosamente la cassetta originale! Gran bel disco! |
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Vendo LP Inside The Unreal prima stampa |
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Gran disco e gran concerto , un po' di tempo dopo -forse era il '94- , di supporto ai Carcass. |
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Capolavoro! Ho la tape, io prenderò il vinile appena esce, viene ristampato pure su vinile  |
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Che balzo indietro nel tempo che fa fare questo disco.....pretesto per riascoltarlo nuovamente. |
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Bel cd ma mi pare una esaltazione all'Italiana, cioè, la stessa roba era "già stata scritta" dai Morbid Angel/Possessed, è un bel ma no n ha niente di equiparabile al capolavoro....un bel cd death old school come tanti... |
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Trovai questo cd vent'anni or sono in un negozio di noleggio film in mezzo a cd che non c'entravano niente! internet non esisteva ancora....mi ritrovai qualche tempo dopo al primo concerto della mia vita a vedere i Benediction e indovina chi c'era a mia insaputa come gruppo spalla??proprio loro....che spettacolo!!!!!!!! |
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bell' album lo comprai nel 1993 che tempi. |
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Uno dei migliori dischi italiani metal di sempre. |
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Mi ricordo come fossi ieri quando ho comprato questo album in cassetta attirato dall'artwork. Rimasi a bocca aperta, primo perché ero abbastanza neofito al death al tempo; secondo perché scoprii dopo averlo ascoltato che erano italianissimi; terzo perché lo trovai al negozio del mio paesello che quando gli chiedevo se avessero questo o quell'altro album di tizio o caio mi guardavano come se gli avessi chiestto un etto di mortadella . Gran disco. |
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Fu il secondo disco di estremo che acquistai...il primo fu il capolavoro Chaos A.D. Che tempi meravigliosi, ed avevo soltanto 13 anni. Ricordo che oltre questa grande band, nello stesso periodo (o giù di lì) usci anche il secondo album degli Alligator che acquistai immediatamente... |
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Ottimo prodotto da un'ottima band nostrana, che inspiegabilmente si è persa quasi subito...misteri del music business! |
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Fu un disco molto buono. Per me valeva e vale 80. Posseggo il vinile e me ne frego del digipack Se siete giovani, non fatevelo scappare. |
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Ma è gia uscito? Cavolo, DEVO averlo : D |
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anche la ristampa sarà mia! |
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Direi che queste sono ristampe più sensate ed interessanti |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Premature Burial 2. Rising The Infection 3. They Died Without Crosses 4. Growing into the Flesh (Bleed to Death) 5. Body's Decay 6. Ghost of the Past 7. Under the Wings Only Remains 8. Back to the Leprosy Death 9. Behind the Truth 10. Bells of the End
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Line Up
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Mick Montaguti (Vocals, Guitars) Alex Guadagnoli (Guitars) Max Canali (Bass) Luca Canali (Drums)
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