Guarda su Broderick in realtà ho un'opinione ben precisa -che potrebbe essere anche sbagliata, ma è l'idea che mi sono fatto di lui su quest'album: ha sofferto il fatto di dover essere L'ENNESIMO sostituto di Marty Friedman. Mi spiego meglio, per punti:
1- Broderick è un buonissimo chitarrista; tecnicamente ed armonicamente parlando è molto preparato.
2- L'esperienza coi Nevermore l'ha formato in maniera positiva: io l'ho visto live 2 volte con loro, ed in seguito mi sono gustato il DVD. Pian pianino pareva voler abbandonare l'extra-shred di cui fa sempre sfoggio, a favore di soluzioni più intelligenti e che integrassero le ritmiche.
3- Ad un certo punto è entrato nei Megadeth: occasione più unica che rara, direi! Sentendo il materiale, tecnicamente molto vicino agli stili proposti su RIP e SFSGSW + un pizzico di CTE probabilmente si sarà posto la domanda: "sono ad un livello abbastanza alto da permettermi di creare qualcosa di mio, soprattutto su un disco che per sonorità ricorda molto altri tre vecchi e conosciutissimi dischi, senza fare brutta figura e rovinarmi la carriera per sempre?".
Non so se posso parlare tanto tecnico... ci sono tante cose nello stileche Broderick sfodera in quest'album CHE NON GLI SONO MAI APPARTENUTE. Si tratta dei prebending, degli slide dall'alto verso il basso, dell'attaccare gli assoli su note blue (un esempio semplice ma importante: l'attacco dell'assolo di Tornado Of Souls, solo la prima nota. Confrontala con la prima nota dell'assolo di The Hardest Part e vedrai che è suonata stilisticamente UGUALE. Sembra poco? No, perchè Friedman INFARCIVA i suoi assoli di prebending su note blue, mentre Broderick praticamente non l'aveva mai fatto prima; come mai salta fuori solo ora questa cosa?). Potrei andare avanti per un sacco... l'unico brano in cui mostra
veramente il SUO stile (e lo fa benissimo) è in Dialectic Chaos, in uno dei tanti assoli (inizia circa ad 1.44): lo sweep picking finale è CLASSICO del suo stile. Ci ha rovinato un sacco di assoli dei Nevermore dal vivo perchè aveva il vizio di cazzarlo dappertutto