Povero Yorick ha scritto:Sono d’accordo, specie per quanto riguarda la scena metalcore, ma è anche vero che qualche eccezione esiste. Ad esempio, l’ultima uscita di casa Soilwork mi ha stupito in modo molto positivo, nonostante sia molto vicino a certe sonorità -core trite e ritrite.
La cosa assurda degli In Flames, a mio modo di vedere, è il fatto di aver coniato con RTR (album che comunque apprezzo molto, nonostante tutto) un nuovo modo di fare musica che da lì a poco ha generato praticamente tutto l’attuale metalcore, per poi ritrovarsi, con Come Clarity per esempio, a riprodurlo pari passo! Praticamente hanno copiato dalla brutta copia di se stessi.
Anche i Dark Tranquillity hanno generato i propri mostri, ma almeno non hanno oltrepassato i limiti del paradosso.
Esattamente, non per caso sono diventati famosissimi gli In Flames.
Io penso che il Metalcore non sia per niente male anche perché io escludo totalmente dal genere tutte le band cliché dove dopo una strofa sai già come proseguirà il resto della canzone e come la riprodurranno in live, dato che il 90% delle band che ci mette il classico clean con la classica melodia e con la classica quantità di auto-tune degna di una band pop-rock non saprà riprodurla in live e stonerà come una gallina.
Posso benissimo farvi degli esempi dato che mi ha incuriosito molto sta faccenda.
Quindi escludendo tutte le band cliché restano solo quelle poche band che qualcosa di decente lo fanno.
Un esempio potrebbero essere gli August Burns Red.
Tralasciando il Metalcore anche a me a stupito molto l'album i Soilwork, ho ascoltato qualcosina e non mi è piaciuto per niente, non so dire se valga qualitativamente, ma hanno avuto un bel coraggio a fare un album del genere.
enry ha scritto:Sarà che avendo seguito entrambe le band dagli esordi la mia visione è un po' distorta dall'effetto nostalgia, ma non riesco a capire come si possa affermare che i due percorsi sono simili quando sia stilisticamente che qualitativamente c'è un abisso.
E se sul qualitativamente ci sono di mezzo i gusti personali (io comunque non conosco nessuno che preferisce questi IF a quelli degli anni '90, forse giusto quelli che si sono avvicinati da poco alla band), sul stilisticamente non vedo dubbi di nessun tipo.
Se devo salvare qualcosa degli IF post-Clayman salvo l'EP Trigger del 2003 e, a fatica, qualche canzone sparsa qua e là .
I DT li riconosci subito anche nei dischi meno riusciti, l'ultimo degli IF sai che sono loro perchè lo vedi scritto in copertina.
Poi i gusti personali non si discutono e non ci piove.
E infatti per me Construct è il loro miglior disco dai tempi di Damage Done, mentre We are the Void lo ritengo il punto più basso, disco di una pochezza sconcertante e finito dopo due mesi a far collezione giusto per non lasciare buchi nella discografia.
Per percorso simile non paragono stile e qualità degli album ma alleggerimento e commercializzazione del sound com'è successo ad entrambi, per carità , sono d'accordo anche io che sono nettamente migliori i Dark Tranquillity, mi sono spiegato male io usando un'espressione un po' azzardata.
Inoltre tu che affermi che We Are The Void sia il punto più basso della band io lo reputo, oltre che ad un buon album, sicuramente superiore a tutti gli album degli In Flames post-Clayman, forse, come detto prima, potrei essere di parte anche io perché neanche a me è piaciuto il cambio di genere di quest'ultimi, ma la penso così.