di matt strummer il mar nov 30, 21 18:47
Il primo album resta il mio preferito di loro e ad ascoltarlo ancora oggi in cuffia si scopre sempre un riffino nuovo che la volta precedente era sfuggito. Band particolare questa, e album particolare. Scritto senza pressioni di case discografiche, a differenza dei successivi (molto piu appiattiti in base al trend death dell' epoca a partire dal buon legions) mostra un gruppo in cui il principale scrittore (asheim) è un chitarrista validissimo (visto coi miei occhi provare i suoni a un concerto)che si ricicla batterista con buoni risultati ( non paragonabili pero ad esempio ad un sandoval)e in cui lo stesso glen ,oltre che cantante , sostanzialmente è un chitarrista piu che un bassista. l'album deicide è un monolite inscalfibile dalla prima all'ultima nota , nella cui parte centrale però si avverte un differente modo di scrittura , con conseguente maggiore difficoltà di esecuzione dei riff e delle canzoni in se. mi riferisco alle tracce deicide, carnage , e mephistopheles. due di queste guarda caso piu simili allo stile di legions che del primo , e uniche (si dice) scritte apposta per l'album. secondo me non si ripeteranno piu su questo livello , scrivere con la pressione di dover pubblicare album non gli ha giovato (dire satan take me ogni tre per due non basta). questo disco resta un unicum nella loro carriera e dico questo in base al cantato di glen ,alla stratificazione delle voci , ai riff di chitarra , alla produzione, a tutto.
ora e per sempre emisfero destro
La mente è come il paracadute.
Serve a qualcosa solo se si apre.