herr julius ha scritto:Beh per ciò che mi riguarda i Mercyful sono una delle mie band preferite di sempre e Don’t break the oath per me è uno dei miei primi tre album preferiti di tutti i tempi (se nn addirittura il primo), superiore anche a Melissa,. Amo tutto di quell’album, le melodie, l’oscurità che emana, la grafica delle foto e della copertina, i testi. Consiglio veramente ai più giovani di avvicinarsi ai primi lavori di questa band perché è stata veramente un ponte di collegamento fra il metal classico (nel quale è collocata naturalmente) e il metal estremo che stava allora nascendo.
Negli anni 80 sono stati paralleli ai metallica in quanto amici e concittadini di Ulrich e hanno spesso calcato assieme i palchi dei festival estivi.
La formula della band è sempre stata semplice ed efficace, le influenze sono facilmente individuabili, uno stile musicale ispirato a Judas priest (se ascoltate l’album Stained Class si sentono i Mercyful Fate) e Black Sabbath (soprattutto il basso) unito ad uno stile vocale che univa Alice Cooper a Rob Halford/Ian Gillan.
King Diamond si è sempre ispirato ad Alice Cooper e l’ha sempre riconosciuto.
Gli album post Reunion sono per me tutti buoni anche se nn hanno mai raggiunto le vette dei primi 3 lavori.
Ottima disamina, che condivido in larghissima parte. Aggiungerei anche il gran lavoro solista del duo Shermann - Denner (il cui gusto nel creare ed eseguire gli assoli secondo me è davvero un valore aggiunto nei Mercyful Fate), costituente parte integrante in brani talvolta anche molto diversificati e vari, sicuramente in misura maggiore rispetto a tantissime bands contemporanee, spesso minimaliste in quanto a composizioni ed arrangiamenti. Le influenze nei MF (a loro volta molto influenti per diverse formazioni uscite in seguito) sono riscontrabili, ma i danesi sono riusciti a crearsi un'identità ben definita, direi unica. Li si riconosce tra mille.