Sono in molti a ritenere i Dream Theater una band di sola tecnica e che molto spesso lascia in secondo piano le emozioni ed i sentimenti. Beh, personalmente non posso fare altro che affermare il contrario! Lasciando perdere il disco d'esordio con Dominici alla voce (che tuttavia ritengo un ottimo punto di partenza), il CAPOLAVORO ASSOLUTO "Images and Words", a mio modestissimo parere, rappresenta il paradigma perfetto dei DT, equilibrio perfetto tra tecnica stratosferica e grandissime emozioni per tutta la durata del disco, dal primo all'ultimo secondo di "Learning to Live". Semplicemente da 100 e lode. Poi arriva "Awake", che ritengo un'altra perla del genere, nonostante si trovi un pelino sotto il sopracitato "Images and Words". Anche qui non mancano momenti molto toccanti ("Innocence Faded", "Voices", "The Silent Man", "Lifting Shadows Off A Dream" e soprattutto "Space-Dye Vest"); i brani sono tutti coinvolgenti ed eseguiti alla perfezione: 95/100. E "A Change Of Seasons"? Non è da considerarsi un disco a tutti gli effetti, ma la title track... CHE SUITE! CHE CAPOLAVORO!!! Ventitré minuti e nove secondi per un viaggio meraviglioso tra arpeggi acustici, improvvisazioni megagalattiche ed emozioni infinite, con un finale commovente: al solo pezzo 100. Tralasciando "Falling Into Infinity" che reputo il primo vero passo falso del gruppo, si arriva nel 1998 a "Scenes From A Memory": si torna ai livelli di "Images and Words"!!! Un concept con una storia molto coinvolgente e suonato magnificamente, con pezzi storici, quali "Beyond This Life", "Home", la celeberrima strumentale "The Dance of Eternity", la commovente "The Spirit Carries On" e "Finally Free". 99/100 ("Through Her Eyes" un po troppo "pop"). Prima di ascoltarlo, avevo sempre avuto pregiudizi infondati su quest'album, ma dopo averlo ascoltato sono rimasto letteralmente senza parole. Consiglio vivamente a coloro i quali non l'hanno ancora fatto di acquistarlo ed ascoltarlo per intero, non ve ne pentirete!
Per quanto riguarda il resto degli album, gli standard si sono molto abbassati con il passare degli anni; tuttavia non mancano momenti altissimi sia a livello musicale, che a livello emozionale: le suite "Six Degrees Of Inner Turbulence", "Octavarium" e "The Count Of Tuscany" (quest'ultima in particolare dotata di un crescendo finale che mi strappa parecchie lacrime ad ogni ascolto), "Panic Attack", "The Best Of Times"... insomma, in generale i Dream Theater sono tutt'altro che "solo tecnica e virtuosismi", bensì un grande gruppo, capace di trasmettere emozioni vere, tramite musica suonata in maniera magistrale. Tuttavia mi sento di dire che, se non la penserete come me riguardo il discorso emozionale, vi invito, se non l'abbiate già fatto, ad ascoltare due band in particolare di cui raccomando quattro album ciascuna: i Fates Warning con i loro "Parallels", "Inside Out", "A Pleasant Shade Of Gray" e, più avanti, "Perfect Symmetry" (disco più difficile da ascoltare e da comprendere, ma che, una volta che lo avrete capito appieno, diventerà il vostro album preferito); i Queensryche con i loro "The Warning", "Rage For Order", "Empire" e, naturalmente, il loro capolavoro "Operation: Mindcrime" (una vera perla che non teme confronto con "Images and Words" e che, addirittura, secondo me, a tratti supera). Detto questo non mi resta che chiudere il mio poema da giovane headbanger augurando buon ascolto a tutti e invitando coloro i quali hanno già ascoltato i sopracitati album dei Dream Theater a dire la loro su questa immensa e storica band prog metal.