Un gruppo immenso, capace di attraversare generi diversissimi tra loro (chi li conosce come gruppo AOR forse non sa che agli inizi facevano un Progressive caratterizzato da venature Jazz) e di non fare un solo disco al di sotto dell'eccellenza in 35 anni di attività .
Dopo essersi formati nel 1972 (il tastierista/cantante era Gregg Rolie, poi autore di due splendidi album AOR negli '80, alla chitarra c'era il grande Neal Schon, tra i più grandi chitarristi di tutti i tempi, alla batteria Aynsley Dunbar, in seguito famoso grazie a varie collaborazioni, tra cui Whitesnake e Sammy Hagar, e al basso Ross Valory, insieme a Schon unico membro ancora in formazione) con il nome di Golden Gate Rhythm Section, cambiarono il nome in Journey l'anno successivo.
I primi due album, Journey (1975) e Look Into The Future (1976) sono (come già detto in precedenza) ottimi album Progressive influenzati dal Jazz di Santana (infatti tutta la band escluso Dunbar suonava di supporto al chitarrista nei primi album), mentre Next (1977) virava verso un Progressivce più commerciale e di facile assimilazione. Nel 1978 i Journey assoldano alla voce il grande Steve Perry (Rolie si dedicherà solo alle tastiere fino alla sua uscita) e vengono pubblicati i primi (capo)lavori AOR: Infinity (1978), Evolution (1979) e soprattutto il meraviglioso Departure (1980), che presentava in apertura la famosissima hit Anyway You Want It, ancora oggi una delle canzoni più amate del gruppo.
Rolie e Dunbar escono dalla band e vengono sostituiti rispettivamente da Jonathan Cain (ancora oggi nei Journey), membro di vitale importanza per il sound del gruppo negli anni '80 e Steve Smith. Viene così pubblicata una serie di tre dischi ancora oggi indicati come la perfezione nell'AOR: Escape (1981), disco mostruoso di Hard Rock melodico e frizzante, Frontiers (1983), che prosegue sulle stesse coordinate stilistiche del precedente e Raised On Radio (1986), disco enorme, dalle atmosfere mozzafiato e dalle melodie inarrivabili, uno dei dischi più "suggestivi" e sognanti della storia, a mio parere.
I Journey dopo un anno si sciolgono (molteplici saranno i progetti avviati dai membri nel frattempo: Hardline e The Storm su tutti) ma si riformano nel 1996 (con Deen Castronovo alla batteria al posto di Steve Smith) dando vita a Trial By Fire, ultimo album con Steve Perry alla voce. Il cantante sarà infatti sostituito da Steve Augeri nel 1998, con cui verranno pubblicati il bellissimo Arrival (2001) e Generations (2005). Dopo un breve periodo con Jeff Scott Soto i Journey reclutano come cantante il filippino Arnel Pineda, con cui registrano Revelation (2008) disco straordinariamente bello e coinvolgente, con grandi prestazioni da parte di tutti i membri, specie Neal Schon, autore della conclusiva The Journey (Revelation), strepitoso assolo di chitarra di cinque minuti.
Un gruppo fantastico e, a ragione, amato in tutto il mondo, penso che nessuno (a parte i miei Triumph, ovvio) abbia raggiunto una media qualitativa talmente elevata, anche se magari possono non piacere (difficile comunque) dovrebbero meritare il rispetto di tutti per la loro importanza relativa al genere d'appartenenza, canzoni come Don't Stop Believin', Stone In Love e Girl Can't Help It sono ancora attuali, nonostante fossero state scritte quasi tre decenni fa.