gusto o conoscenza?

[Beta]

Beta, mia cara, mi mancavano i tuoi papiri!!

Devo fare un corso di scrittura rapida, anzi che di lettura rapida

[Galilee]

X tosaerba.

Non è che per capire qualcosa bisogna per forza conoscere tutto. È poi comunque esiste la capacità di comprendere che nasce dall'apprendimento del passato a dall'allenamento del nostro udito. Oltre al buonsenso.
Dal mio punto di vista un buon recensore deve fare tesoro suppergiù di questi aspetti: buongusto, conoscenza, passione, buonsenso.

[Painkiller]

Non esiste una recensione completa ed affidabile senza conoscenza del contesto, della storia di un genere. Un recensore preparato troverà anche le giuste parole e gli “appigli” giusti anche per giudicare qualcosa di nuovo e mai sentito prima o di un genere cui non è particolarmente legato, perché comunque avrà un termine di paragone valido conoscendo le pietre miliari e nella storia.
Per me non si scappa. Anche perché chi ha ascoltato tre dischi in croce di un genere non può definirsi fan di esso, ma soltanto di quei dischi/gruppi che ha ascoltato.
Quante persone avete conosciuto che avevano approcciato un genere o gruppo solo parzialmente e lo avevano bollato bollato come pessimo/fantastico e poi si sono ricredute approfondendo l’ascolto?

[fasanez]

Straquoto Painkiller e anche Galilee, nella musica, come nella vita, conoscenza, cultura e obiettività, per quanto possibile, sono imprescindibili