topic in aggiornamento appuntiamo qui gli album che abbiamo ascoltato del 2018. io seguo il mio schema (top, flop, sì e no), voi fate come volete ovviamente non spaventatevi per la lunghezza del post, sono solo brevi impressioni riguardo ciascun album
TOP
Lonker See - One Eye Sees Red (jazz rock, rock psichedelico): fino ad ora è l'album più bello che ho ascoltato in questo 2018. tre tracce di jazz rock e psichedelia tutte da gustare e consigliatissime anche a chi non è affine al genere... ne vale davvero la pena. il quartetto in questione proviene da Gdynia, Polonia
Weedpecker - III (space rock, stoner rock): altro gruppo polacco (la Polonia è un paese decisamente interessante musicalmente parlando) che come intuibile è giunto al terzo album. cinque tracce lunghe, potenti e raffinate, il gruppo manca un po' d'identità propria ma per il genere è normale. nel complesso un lavoro convincente e consigliato
Børns - Blue Madonna (pop): musica pop abbastanza frocia, mi gusta parecchio. direi che come stile si piazzi a metà via tra una Lana del Rey che ha scoperto che si può essere felici (presente tra l'altro nella feature di apertura) e Lorde
Panopticon - The Scars of Man on the Once Nameless Wilderness I & II (atmospheric black metal, folk): il disco è diviso in due parti per due ore di musica: la prima dedicata al black metal, la seconda al folk acustico. mentre il primo CD l'ho trovato nella norma, il secondo l'ho trovato molto più interessante. in tutto l'album si respirano malinconia e atmosfere glaciali. non sono un grande fan del genere ma l'ho apprezzato comunque
Anna von Hausswolff - Dead Magic (darkwave, ambient): disco incredibile di un'artista svedese che ho scoperto da pochissimo. atmosfere tetre che ogni tanto riabbracciano la luce, organi, lamenti, voce espressiva e un'interpretazione convincente. l'unico difetto che riesco a trovare di questo album è la lunghezza eccessiva: se le tracce 1 e 3 fossero durate meno starei qui a parlare di un capolavoro
A.A.L. (Against All Logic) - 2012-2017 (house): dietro questo acronimo si nasconde Nicolas Jaar, che sotto il suo nome aveva già rilasciato alcuni album ambient/elettronici/sperimentali. per il suo primo album house ha deciso di rilasciare questo lavoro a nome Against All Logic, dal titolo suppongo sia una raccolta di canzoni composte tra il 2012 e il 2017. che dire, sono canzoni house tunz tunz con una leggera spolverata funky, si sente molto l'ispirazione dalla black music. promosso alla grande
Sleep - The Sciences (stoner metal): disco giustamente attesissimo anche se mi pare sia comparso dal nulla tipo, quindi non c'è stato molto tempo per l'hype, vabbé a parte stronzate album godibile. non sembra per niente siano passati 20 anni da Jerusalem (o 15 da Dopesmoker, dipende quale dei due si prende per ufficiale)
Black Label Society - Grimmest Hits (heavy metal, southern rock): solito disco di maniera di Zakk e soci, senza lodi né capitomboli. se sul retro della copertina ci fosse scritto 'pubblicato nel 2005' non se ne sarebbe accorto nessuno
The Sword - Used Future (stoner rock): i vecchi The Sword non ci sono più ed è appurato da anni, però anche questa variante più tradizionale e meno distorta mi piace, carine le tastiere che spuntano qua e là dal vago sentore seventies
SI' E NO
MGMT - Little Dark Age (indie pop): da grande fan degli mgmt l'ho trovato godibile, anche se è un po' incostante
Nadah El Shazly - Ahwar (avant-pop, art-pop): egiziana, avant-folk avant-pop art-pop o come si potrebbe chiamare, non del tutto convincente (l'ho trovato abbastanza ostico come disco) ma cmq da tenere d'occhio
Judas Priest - Firepower (heavy metal): non mi aspettavo un disco del genere senza dubbio miglior disco dei Judas dai tempi post-Painkiller (non che ci volesse molto d'altronde)
The Voidz - Virtue (alternative rock): disco pazzerello del cantante degli Strokes e altra gente
Motta - Vivere o Morire (pop): in realtà non ricordo nemmeno di averlo ascoltato, ma su RYM gli avevo dato sto voto quindi boh ok. ignorabile
A Perfect Circle - Eat the Elephant (alternative metal): la classe rimane, il target a cui si rivolge no. non che sia un male questa virata più mainstream, ma lo trovo inferiore a Mer de Noms e Thirteenth Step
Park Jiha - Communion (minimalismo, avant-garde): noiosetto, ma riconosco che la tipa ha stile. sicuramente sulla buona strada per fare grandi cose in futuro
Rivers of Nihil - Where Owls Know My Name (black metal, metal sperimentale): metal, avantgarde, black, sassofoni, insomma quella roba là
Beach House - 7 (dream pop): solito disco dream pop con le voci eteree e le chitarre soffuse, se ti piace il genere è bello, sennò abbastanza inutile
FLOP
US Girls - In a Poem Unlimited (indie pop): in realtà non si tratta di un gruppo ma di una sola ragazza. cmq non mi piace, abbastanza insipido
Kacey Musgraves - Golden Hour (country pop): ne avevo letto bene in giro. boh, suppongo per apprezzarlo bisogna o essere americani o almeno farsi piacere il country
Car Seat Headrest - Twin Fantasy (indie rock): anche di questo album (che in realtà è un rifacimento del lavoro omonimo del 2011, ma ripulito e meno lo-fi) parlano tutti un gran bene. io invece trovo la voce sgradevole e la musica pure, non fa decisamente per me
Jack White - Boarding House Reach (rock sperimentale): è il primo album di Jack White solista che ascolto (mi ero limitato ai White Stripes) e sinceramente m'ha lasciato abbastanza perplesso. mi pare un mappazzone di roba sconnessa e di cattivo gusto, poi boh se leggi in rete ci sono recensioni davvero schizofreniche, chi dice che è roba geniale assurda e chi invece ci sputa merda sopra. a me non è piaciuto per niente comunque
Tropical Fuck Storm - A Laughing Death in Meatspace (noise rock, punk): il noise mi fa abbastanza ribrezzo e ogni tanto provo a vedere se qualche album riesce a farmi cambiare idea. cioè oddio, non è nemmeno così noise in realtà, solo che è brutto. non vedevo l'ora finisse
Machine Head - Catharsis (alternative metal, groove metal): i Machine Head sono riusciti nell'impresa, al 26 gennaio, di pubblicare quello che sarà con tutta probabilità l'album peggiore dell'anno 2018 non voglio spendere altre parole per sta robaccia, basta vedere il video di Kaleidoscope per capire quanto in basso siano scesi