The Halo Effect… cioè quasi i primi In Flames… al confronto con gli odierni In Flames ovvero -in un certo qual modo- quasi i primi In Flames… se mi è concesso il gioco di parole.
Fra poco sapremo cosa pensa la reda del nuovo album degli In Flames, di ritorno appunto verso le coordinate originarie, mentre già abbiamo avuto modo di conoscerne il pensiero riguardo ai The Halo Effect così come di ascoltare a fondo il loro debut.
La domanda è semplice, quale dei due preferite? …e soprattutto, perché?
Confesso che li ho apprezzati entrambe, pur riscontrandovi difetti… paradossalmente gli stessi o quasi, a fronte però di pregi diversi:
Foregone mi pare più omogeneo come qualità ma anche privo dei picchi che invece trovo su Days of the Lost
Days of the Lost è forse più vicino (di un pelo) al melodeath di fine anni 90 rispetto a Foregone, in ogni caso entrambe gli album pagano dazio a come ed in cosa si siano evoluti sia gli ultimi In Flames che gli ultimi Dark Tranquillity… ricordandomi perché gli In Flames avevo smesso del tutto di ascoltarli da anni ed ai Dark Tranquillity avevo dedicato qualche sporadico, annoiatissimo, ascolto.
Ovvio, quanto prima mi preparerò una playlist mescolata, che di “sfide/faide” me fotto alla grande in quanto posso prendere il meglio senza dover sposare una causa per forza.
Alla fine, però, voto The Halo Effect, per due motivi:
- il disco è il meno immediato dei due e si lascia scoprire per bene solo dopo alcuni ascolti
- senza di loro, probabilmente, non avremmo sentito materiale decente dagli In Flames