Questo terzo album dei Temple Balls è una sprangata sui denti! Una sferzata sulla schiena! Un tornado che travolge tutto nel giro di nemmeno un’ora! I cinque impavidi finlandesi hanno messo in atto un’evoluzione esponenziale! Partendo dallo street del primo album, hanno man mano applicato strati su strati di scintillante vernice metallizzata sul soro sound, affinando allo stesso tempo il songwriting già a partire dal precedente “Untamed”, per approdare ad uno stile tutto grinta, suoni essenziali (ma curati) e cori anthemici da urlare a squarciagola ai loro concerti. Nelle composizioni si possono chiaramente individuare le tracce dell’hard rock quintessenziale di Twisted Sister e Motorhead, l’immediatezza ed i riff affilati di Ratt e Dokken, l’attitudine catchy di Firehouse e primi Hardline ed anche un filo di metal mitteleuropeo tra Accept, Axxis ed i maestri Scorpions. Il tutto miscelato molto accuratamente e prodotto dall’onnipresente Jona Tee degli H.E.A.T. che ci ha caricato su un po’ di suoni dell’hard contemporaneo, rendendo il tutto estremamente fresco ed attuale.
Due recenti video, live in studio: