Painkiller ha scritto:Non ho più speranze per l’Italia. Non uscirà mai dal vortice di malavita in cui si è cacciata. L’unico modo per rimettere sulla retta via il paese è cambiare radicalmente il codice penale, eliminare qualsivoglia attenuante per i reati più gravi e far sì che i criminali restino in carcere. Omicidio volontario con l’aggravante dell’efferatezza, pedofilia, violenza sessuale devono prevedere solo l’ergastolo. Avendo depenalizzato i reati più gravi, via via quelli di gravità inferiore hanno visto ridurre le pene fino si decreti svuota carceri. Questo ha fatto perdere alla gente la percezione della gravità dei propri sbagli. Via via, sempre più in basso, fino si furtarelli. Quando ero piccolo, i genitori ti indicavano il vigile, carabiniere, poliziotto con grande rispetto e ti dicevano che se ti comportavi male quel signore ti portava in prigione. Avevi un po’ di timore, ma un grande rispetto. Trovatemi un ragazzo di oggi che guardi alle forze dell’ordine con lo stesso rispetto...Occorre rendere reato penale l’evasione fiscale è far sì che i grandi evasori lavorino di giorno e tornino in carcere di sera, per un minimo di anni e certamente finché non hanno restituito tutto. Per farlo, occorrono le carceri, e per quello ci sono le tante caserme dismesse perché il militare non è più obbligatorio. Per sistemare quei luoghi occorrono soldi, gli unici per i quali avrei chiesto all’Europa di permetterci di sforare dai parametri concordati. In parallelo, ripristino dell’educazione civica a scuola (meno male che il prossimo anno sarà così) ma anche corsi obbligatori per tutti i cittadini. Continuiamo a mettere pezze, sull’immigrazione, ora con le telecamere ed in mille altri modi senza VOLER andare alla radice del problema. Sono convinto che se in questo paese ci fossero pene giuste, in base alla reale gravità del reato, e condanne scontate in pieno, allora la gente imparerebbe a vivere in modo civile.
Tutto vero quel che dici, ma ricordati che la base culturale e civile di un paese viene prima di tutto dell'educazione che ti viene data in famiglia.
Un tempo deve scuola prendevi un brutto voto arrivavi a casa e ti prendevi minimo una romanzina, oggi se succede i genitori vanno a urlare contro gli insegnanti quando non arrivano alle mani.
Oggi ad un bambino di 5/6 anni già danno uno smartphone, con tutto quello che di in poi ne consegue.
Lo vedo già sul lavoro: nessun rispetto per chi lavora dopo di te, macchine sempre tenute sporche e spesso da sistemare per lavorare.
È questo purtroppo il paese degradato in cui viviamo, e purtroppo non vedo miglioramenti.